Dal sito dell'ENCI qualche spiegazione all'interrogativo che si sono chiesti tutti, quando sparirono i due fratellini : perchè i cani da soccorso non li hanno sentiti, o meglio, fino a dove sono potuti arrivare a cercarli?
IL CASO DEI DUE FRATELLINI MORTI A GRAVINA DI PUGLIA
Le Unità Cinofile hanno operato in un ambiente non facile e con troppe limitazioni.
Il 26 febbraio scorso tutti i canali televisivi, e non solo, davano la notizia del probabile ritrovamento dei due fratellini Ciccio e Tore, ormai morti. Alla notizia del casuale ritrovamento di quelli che ora, dopo quasi due anni dalla loro scomparsa, sono due cadaveri, i sentimenti di frustrazione, impotenza e rabbia incombono nel cuore di chi ha fatto quasi mille chilometri per andare a cercarli. Si perché tredici Unità Cinofile UCIS, e altre tre del Corpo Forestale dello Stato, a Gravina di Puglia ci sono state, mettendosi prontamente a disposizione per le ricerche dei due bambini. Tra le altre cose erano in 100 Unità Cinofile UCIS pronte a partire da tutta Italia; alla fine, dopo qualche giorno, ne hanno autorizzate solo tredici. Purtroppo però, nelle case disabitate di Gravina, ed in particolare nella casa dalle cento stanze, luogo del ritrovamento, non sono state autorizzate ad entrare.Nei primi cinque giorni le ricerche con i nostri cani sono state spostate nelle Murge, ad alcuni chilometri dall’abitato. Di norma poi, l’orario di ritrovo nella zona di ricerca, per iniziare la battuta era giustamente alle prime ore di mattina, verso le ore 7; puntualmente e senza spiegarne il motivo però, con i cani in macchina per tutto il tempo, facevano iniziare le ricerche solo dopo le 11, quando ormai c’erano 40° gradi all’ombra.Non so se qualcuno ha presente la vegetazione delle Murge, praticamente per passare è necessario cercare di farsi un varco tra un fitto muro formato da rovi e spini e altre piante mediterranee: sembrava davvero improbabile che due bambini potessero essere passati di lì, dove anche i cani, che sono più piccoli e più agili, ogni pochi metri erano letteralmente bloccati dai lunghi e flessibili rami spinosi, da rendere necessario intervenire noi con i coltelli per liberarli. L’ultimo giorno, e solo a meno della metà delle Unità Cinofile iniziali, è stata fatta la richiesta di effettuare le ricerche sulle gravine alla pendici del paese dove, visto la morfologia del territorio e la mancanza dei tecnici specifici, un paio di conduttori si sono calati in corda doppia da un dirupo per verificare una segnalazione.Il mio grande rammarico è che a noi, quindi ai cani, non hanno permesso di ispezionare l’abitato di Gravina, neanche le case disabitate. In questa circostanza non hanno saputo “sfruttare” l’enorme potenzialità di ricerca del fiuto canino tramite le Unità Cinofile bene addestrate. E, ironia della sorte, le Unità Cinofile alloggiavano negli spogliatoi del campo sportivo, che dista pochi metri da “la casa dalle cento stanze”.Io sono assolutamente convinta che se avessero mandato fin dall’inizio alcune Unità Cinofile a controllare quell’edificio disabitato dove hanno ritrovati i resti di Ciccio e Tore, i cani li avrebbero “sentiti”. Se all’epoca i bimbi fossero stati ancora vivi, e dal momento che in questo caso la loro temperatura corporea era ovviamente più alta della temperatura del fondo della cisterna sulla quale erano caduti, il loro effluvio odoroso sarebbe salito in maniera significante, per l’olfatto del cane, lungo quel tubo fino all’imbocco da dove sono caduti. Per avere una credibile conferma a quelle che erano le mie convinzioni, mi sono permessa di interpellare un illustre personaggio della Cinofilia, specializzato tra l’altro in ricerche di cadaveri, Enrico Silingardi, per chiedergli un parere su ciò che pensasse lui a tal proposito: “sono convinto anch’io che i cani avrebbero sentito la presenza dei bambini se si fossero affacciati all’ingresso del pozzo e li avrebbero potuti sentire ancor meglio se le ricerche con i cani si fossero estese all’interno dell’edificio e avessero potuto raggiungere anche le aperture sottostanti, anche se non avessero avuto la possibilità di raggiungere il fondo del pozzo”.
Sonia De Francesco
Dal sito
http://www.enci.it/rivista/articolo.php?anno=2008&numero=04&ordine=4***********************************************************************************
Si pubblica volentieri la smentita di Walter Resta apparsa nel sito
http://www.levolpirosse.it/ perchè fornisce un quadro interessante del rapporto tra le istituzioni e le unità cinofile italiane :
HO LETTO L’ARTICOLO A FIRMA ” SONIA DE FRANCESCO ” PUBLICATO SULLA RIVISTA (I NOSTRI CANI ) DI APRILE 2008 DAL TITOLO “IL CASO DEI DUE FRATELLINI MORTI A GRAVINA IN PUGLIA” LO SFOGO DELLA SCRIVENTE NON PUO’ TROVARCI TUTTI CONCORDI , IN RIFERIMENTO AL RAMMARICO DI NON AVER POTUTO PORRE LA PAROLA FINE AD UNA RICERCA LUNGA ED ANGOSCIOSA , NON SOLTANTO PER I GENITORI DEI PICCOLI, MA PER L’ITALIA TUTTA.
LE 13 UNITA’ CINOFILE DA SOCCORSO AUTORIZZATE DALLE AUTORITA’ COMPETENTI, HANNO OPERATO CON OBNEGAZIONE E PROFESSIONALITA’, ED IMPORTANTE E’ STATO L’AIUTO CHE ESSE HANNO PORTATO IN UNA SITUAZIONE CHE CERTAMENTE FACILE NON ERA PER NESSUNO.IN QUALITA’ DI REFERENTE UCIS PER LA REGIONE PUGLIA ED AVENDO SVOLTO LA FUNZIONE DI COORDINATORE DELLE UNITA’ CINOFILE UCIS INTERVENUTE PER L’INTERO PERIODO DELLO SVOLGERSI DELLE RICERHE, SENTO IL DOVERE DI FARE ALCUNE PRECISAZIONI IN MERITO A QUANTO SCRITTO :
1) LE CENTO UNITA’ CINOFILE UCIS DI CUI SI DICE CHE ERANO PRONTE AD INTERVENIRE, ERANO STATE MESSE A DISPOSIZIONE DA ALCUNI REFERENTI UCIS,E SE LE AUTORITA’ COMPETENTI NE HANNO AUTORIZZATO SOLO 13 UNITA’ CINOFILE, EVIDENTEMENTE HANNO AVUTO DEI BUONI MOTIVI CHE A NOI VOLONTARI NON COMPETONO.
2) LA SONIA DE FRANCESCO HA SCRITTO CHE LE U.C. NON SONO STATE AUTORIZZATE AD ENTRARE NELLA CASA DELLE 100 STANZE ( COSI’ CHIAMATA)
- PRIMO: IL SOTTOSCRITTO NON HA MAI SENTITO PARLARE DELLA CASA DELLE 100 STANZE,NE DI RICHIESTE DA PARTE NOSTRA.
- SECONDO: USA LA PAROLA (AUTORIZZATE) MA NOI ESSENDO VOLONTARI (FORSE SPESSO E VOLENTIERI MOLTI DI NOI DIMENTICANO LE NOSTRE COMPETENZE) NON POSSIAMO CATEGORIGAMENTE SVOLGERE INDAGINI E QUINDI DI CONSEGUENZA FARE RICHIESTA DEL LUOGO DELLE RICERCHE, E COMUNQUE C’ERANO LE AUTORITA’ COMPETENTI CHE SVOLGEVANO LE INDAGINI SUL CASO E CHE CI INDICAVANO I LUOGHI SU CUI EFFETTUARE LE RICERCHE.
- TERZO: SCRIVE CHE LE RICERCHE INIZIAVANO INTORNO ALLE ORE 11.00 E CHE I CANI VENIVANO LASCIATI IN MACCHINA SINO A QUELL’ORA.LE RAMMENTO CHE LE RICERCHE INIZIAVANO MOLTO PRIMA.(IO SPERO PER LEI CHE NON ABBIA LASCIATO IL SUO CANE IN AUTO SINO ALLE ORE 11.00 DI TUTTI I GIORNI COME DICE)
RICORDO A TUTTI CHE IN RIFERIMENTO A DATE,ORARI E LUOGHI E QUANT’ALTRO SI E’ VERIFICATO E’ STATO REDATTO UN VERBALE DAL SOTTOSCRITTO SU RICHIESTA DEL FUNZIONARIO ING.GIUSEPPE TEDESCHI RESPONSABILE SETTORE PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE PUGLIA,E PROTOCOLLATO IN REGIONE CON LA SUA APPROVAZIONE(QUINDI DOCUMENTO UFFICIALE) E CHE COPIA E’ STATA INVIATA PER CONOSCENZA ANCHE ALL’UCIS E AGLI ORGANI COMPETENTI.
PER QUANTO RIGUARDA LE RICERCHE NELLA GRAVINA LE RAMMENTO (COME DA VERBALE) CHE SI SONO SVOLTE NEI GIORNI DI LUNEDI’ 19-06-2006 E MERCOLEDI’ 21-06-2006 .
SOTTOLINEO CHE NOI TUTTI ERAVAMO A DISPOSIZIONE DELLA POLIZIA DI STATO DI GRAVINA IN PUGLIA E QUINDI ERANO LORO CHE CI INDICAVANO I LUOGHI DELLE RICERCHE OGNI MATTINA,COME E’ GIUSTO CHE L’ISTITUZIONE FACCIA,VOGLIAMO FORSE NOI VOLONTARI SOSTITUIRCI ALLE ISTITUZIONI? (DELLE VOLTE MI SEMBRA PROPIO DI SI) A ME SEMBRA CHE E’ STATO SUPERFLUO FARE LEZIONE DI ODORE IN QUESTO FRANGENTE,VISTO CHE OGNI BUONA UNITA’ CINOFILA SA’ COME FUNZIONA L’ODORE!
ED INFINE E’ STATO SCRITTO TUTTO COL SENNO DI POI.
PER CHIUDERE MI DOMANDO SE CHI HA AUTORIZZATO LA PUBLICAZIONE DELL’ARTICOLO IN QUESTIONE NON L’ABBIA LETTO ED EVIDENTEMENTE NON HA LETTO NEANCHE IL VERBALE DA ME REDATTO ED INVIATO ALL’UCIS, E VISTO CHE LA SONIA DE FRANCESCO E’ UN SOCIO UCIS MI DOMANDO I DIRIGENTI UCIS TUTTI COSA FANNO?
IN ATTESA DI PUBLICAZIONE A BREVE DI QUESTA SMENTITA SULLA RIVISTA (I NOSTRI CANI)
UN SALUTO A TUTTI - WALTER RESTA-
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