31 agosto 2008

PERCHE' LE ISTITUZIONI NON SI OCCUPANO DEGLI ANIMALI ?

Da ogni parte d'Italia salgono urla nel silenzio. Sono le urla che ascoltiamo in tutti i casi di animali morti in modo atroce. L'ultimo in ordine di tempo un labrador di 3 anni incendiato vivo nella civilissima provincia di Sondrio il 25 agosto.

Il paese dove questo è avvenuto si chiama Triangia
fonte http://www.radiotsn.it/news.php?notizia=1337

Chiunque avesse visto qualcosa può telefonare alla protezione animali
339-4277283

Un paese abitato da sole 400 persone, dove, tra la festa del patrono e la "sagra del taroz", evidentemente non è arrivata molta festa nel cuore dei compaesani.

La domanda che sale spontanea è sempre: "perchè le istituzioni non perseguono e puniscono chi commette questi scempi?"
Forse una tra le risposte è la mancanza di fascino mediatico che circonda questi fatti.

Normalmente ad intervenire in prima battuta sono le forze dell'ordine, che rispondono ciascuna a un differente ministro, ovvero un politico.
Ogni funzionario o graduato sa che deve portare a termine azioni più spettacolari possibili (e in questo soprattutto i Carabinieri hanno una lunga storia alle spalle). Azioni che finiscano sui giornali e nei Tg, con temi che possano calamitare l'attenzione pubblica: lo stupro di gruppo, l'omicidio fra parenti, il sequestro della grossa partita di droga.

Non interessa a nessuno che Polizia e Carabinieri spendano risorse e tempo dietro agli aguzzini degli animali (forse solo a uno o due testate familiari comprate da ultrasessantenni).
Non fa notizia, non apparirà mai nei titoli di testa, forse solo in qualche trafiletto in ultima pagina.
E a un ministro dell'interno o della difesa non interesserà mai spingere i propri sottoposti, attraverso tutte le varie scale gerarchiche, nella direzione del rispetto delle leggi e dell'applicazione delle sanzioni, perchè gli animali non votano.















29 agosto 2008

WELCOME TO ITALY


Welcome to Italy,
sunshine
land.
When you
will visit
Rome
you will not
see this.
Upon picture: this was a rottweiler, now he lives near Rome, lost along a river.
On the side: dog with socks to protect wounds caused from illness.

IL TAR DI BOLZANO SOSPENDE IL DECRETO DI HERR DURNWALDER












(ANSA) - BOLZANO, 28 AGO - Il Tar di Bolzano ha accolto l'istanza di sospensiva per l'abbattimento di 2.000 marmotte, presentato da Wwf, Lav e Lac. Lo ha annunciato l'avvocato delle associazione animaliste, Mauro De Pascalis, che aveva presentato il ricorso.
Il Tar ha cosi' sospeso il decreto del presidente della Provincia autonoma, che dava il via libera all'abbattimento degli animali da lunedi' prossimo, fino all'udienza fissata per il 16 settembre prossimo.
''Si tratta - ha detto De Pascalis - di un primo, importante successo per la salvaguardia degli animali''. Nel frattempo Wwf, Lav e Lac hanno annunciato per venerdi' prossimo, ore 16, un sit-in davanti al palazzo della Provincia a Bolzano. ''La caccia a stambecchi e marmotte e' un reato - dicono gli ambientalisti in una nota - perche' inserite nella lista delle specie particolarmente protette della legge nazionale 157/1992 che disciplina la caccia ed e' l'unica legge nazionale sulla protezione della fauna selvatica ed e' per questa ragione che si ritiene gravissima la delibera provinciale''. (ANSA). WA 28/08/2008 12:48
il presidente della Provincia
di Bolzano, e cacciatore
Alois Durnwalder

WWF ITALIA, LAC e LAV
danno appuntamento a tutti
VENERDI 29 AGOSTO
ALLE ORE 16
davanti al PALAZZO DELLA PROVINCIA
A BOLZANO

28 agosto 2008

UFFICIO TUTELA ANIMALI - COMUNE DI MILANO

La richiesta di maggior trasparenza e utilità nell'uso dei contributi economici rivolti agli animali, in questo momento viene fatta agli amministratori pubblici del Sud come del Nord Italia.
A Milano esiste una figura denominata Garante degli animali.

Chi è il Garante degli animali
Attualmente è Gianluca Comazzi, comunque una persona nominata a capo dell’Ufficio tutela animali del Comune di Milano, ubicato in Piazza Duomo, 21 - 2° piano, scala 20 - 20121 Milano Tel. 02.88467700 - Fax 02.88463646

Che cosa fa
Dopo l'approvazione del Regolamento di Tutela degli Animali il 31 ottobre 2006, i compiti del Garante sono vari e indefiniti, in generale opera per la difesa di princìpi e di valori riguardanti il benessere animale: sensibilizza, informa, contribuisce alla crescita educativa, ecc. ecc.
Dovrebbe in teoria anche relazionarsi con i singoli cittadini, oltre che con le associazioni, ma finora non si è ancora saputo di nessun privato che abbia ricevuto una risposta dall’attuale Garante per qualche problematica animale, non appena avverrà si darà grande risalto all’avvenimento…

La parte interessante del Regolamento è quella dove si stabilisce che il Garante “comunica esigenze, i problemi aperti e le proposte al Sindaco, collaborando nel progettare provvedimenti specifici volti a migliorare le condizioni per il rispetto degli animali in città; segnala alle Autorità competenti, carenze, disfunzioni, nonché fatti configurabili come ipotesi di reato in materia di maltrattamento degli animali”.
Questa sarebbe una figura molto utile, oltre che a Milano, anche nei Comuni italiani dove la vita di tanti animali è fatta di dolore e pericolo continuo.

Il regolamento è visibile all'indirizzo http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/ContentLibrary/Ho%20bisogno%20di/Ho%20bisogno%20di/hobisognodi-tutelaperglianimali-unacittaperglianimali-garantedeglianimali

Ma.... analizzando da cittadino qualunque l’attività di questo Ufficio, si può vedere quanto l’impegno e l’organizzazione siano rivolti spesso a cose effimere, che non hanno seguito né utilità, rispetto ai veri grossi problemi che peggiorano nel tempo, invece di migliorare.
Non ci si stancherà mai di ripetere che i soldi investiti meglio dai Comuni saranno quelli per le sterilizzazioni dei randagi, per un’Anagrafe canina (e quindi una ASL) efficiente, per lo smantellamento dei canili lager e quindi per rifugi dignitosi.

Invece i budget annuali vengono spesi in questo modo:

08/11/2007
Iniziativa per bambini dai 5 agli 11 anni Festival "L’universo degli animali"
Concorso di narrazione, pittura e fotografia con 3 vincitori e mostra finale.
22/11/2007
Presentazione di un libro che svela i segreti della fauna selvatica milanese intitolato “Milano selvatica” (distribuito gratuitamente?)

6/5/2007
Concerto sinfonico con mostra fotografica a favore dei cani, a ingresso libero, presso la Sala Verdi del Conservatorio di Musica ”G.Verdi” a Milano

1/7/2008 - 1/10/2008
Campagna pubblicitaria di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali intitolata “Se li lasci non vale” Anche se il grosso del lavoro (o del budget) appare della Provincia e non del Comune.

9/7/2008
Finalmente qualcosa di concreto, il Parco-canile del Comune di Milano, che dovrebbe essere adibito sia a rifugio che a canile sanitario. Una struttura costata si dice 5 milioni di euro, aspettiamo di sentirne meraviglie.

Censimento felini 2008
Prima o poi verrà terminato.
Per quanto riguarda il censimento dei cani randagi invece, ci sono ancora i dati dell’Anagrafe canina nazionale del 2005…

"Pets and the City"
Rivista patinata e multicolor distribuita gratuitamente presso i veterinari. Piena zeppa di pubblicità, oltre alle 10 pagine dedicate a "Le aziende informano" che spingono i "Numeri utili" in quattro striminzite paginette che nessun presbite riuscirà mai a leggere.

Quanto spendono i comuni per il randagismo?
Fonte Provincia di Milano all'indirizzo
http://www.provincia.milano.it/export/sites/default/pianificazione_territoriale/diritti_animali/Homepage/RL_22gen08_stato_attuazione.pdf
"Da un indagine svolta nel 2006 dall’UDA della Provincia di Milano sul suo territorio è emerso che la spesa media annua comunale per il randagismo, con esclusione del Comune di Milano è pari a 12.300 euro; lo stanziamento annuale del solo Comune di Milano raggiunge quasi i 600.000 euro; lo stanziamento annuale totale dei 147 comuni, compreso Milano, è stato di circa 2,3 M € per il 2004, e di 2,4 M € per il 2005 ed il 2006; infine la spesa media annua per abitante varia nel 2006 da un minimo di euro 0,02 ad un massimo di euro 5,99."
Sempre al cittadino qualunque, soprattutto se volontario/a animalista, interesserebbe molto sapere come questi soldi vengono spesi.

27 agosto 2008

Il Sindaco di Porto Empedocle sollecita i Carabinieri

Per dovere di cronaca bisogna registrare che in seguito al terribile caso del cane Oscar, seviziato e seppellito vivo a Porto Empedocle (AG), il sindaco Calogero Firetto ha sollecitato un'indagine presso i Carabinieri, facendo una denuncia......contro ignoti!!!!

Ora la patata bollente passa all'Arma che dovrà fare indagini per scoprire i colpevoli. Aspettiamo i risultati: almeno un anno di obbligo ai servizi sociali sarebbe molto utile per i minorenni che hanno compiuto questo scempio e naturalmente anche per i loro genitori, magari presso il canile comunale che il Sindaco Firetto ha promesso di far attivare entro breve tempo.

Il comunicato stampa è stato preso dal sito del Comune di Porto Empedocle http://www.comune.portoempedocle.ag.it/
A proposito, un sito fatto con molta attenzione , chissà chi l'ha costruito...
Il Comune di Porto Empedocle non ha i soldi per un canile ma per apparire carino sul web evidentemente sì.

Per chi ha dubitato dell'accaduto questi sono i certificati medici che hanno messo nero su bianco le condizioni di Oscar all'arrivo dal veterinario.





















SOLLECITA INDAGINE DEI CARABINIERI PER CASO SEVIZIE SU CANE

“E’ necessario mettere le mani avanti e accertare i fatti sull’increscioso episodio avvenuto nella nostra città, di un caso di vergognoso vandalismo su animali, che ha gettato discredito generalizzato sull’intera popolazione!”. Così il Sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto, ha commentato la decisione, presa in mattinata, di presentare all’Arma dei Carabinieri, una denuncia contro ignoti per riuscire ad accertare quanto realmente accaduto, individuare i presunti responsabili ed agire di conseguenza per il buon nome della città.
“L’episodio isolato – ha spiegato il sindaco – ha provocato sdegno da parte di molti, scatenando una serie di prese di posizione generalizzate che hanno danneggiato profondamente l’immagine di Porto Empedocle. Per questo ho chiesto ai Carabinieri che s’indaghi sulla vicenda per identificare e punire gli eventuali responsabili. Ma il fatto non può e non deve essere un pretesto per scatenare una Campagna di accuse infamanti generalizzate contro gli empedoclini – ha concluso il Sindaco Firetto – né tanto meno l’occasione per incentivare prese di posizione solo sulla base di notizie che tra l’altro, sono ancora in fase di accertamento!”.

24 agosto 2008

ALDO CAZZULLO e la BILANCIA DEGLI AFFETTI

"Io donna", allegato al Corriere della Sera del 23 agosto, pubblica un memorabile quanto confuso articolo di Aldo Cazzullo intitolato "LA BILANCIA DEGLI AFFETTI".
Tutto parte da una scena a cui il nostro A.C. assiste: due furetti scappano dalle braccia di una perditempo che li ha portati a passeggiare in Galleria a Milano, e creano un po' di tensione. Sospendendo per ora i commenti sui furetti e su chi li detiene - che meriterebbero un discorso a parte - si legge che questa scena suscita in Cazzullo sentimenti profondi e vari: ricorda gli articoli in cui ha letto di animali citati in tribunale oppure diventati motivo di guerre fra ex coniugi. Tutti con nomi tipo Ettore o Mario.
Continua affermando che cani e gatti hanno superato il numero dei bambini per famiglia e quindi le culle sono vuote mentre le cucce sono piene (cos'è un messaggio subliminale?)

Cazzullo conclude il suo profondo ragionamento con la frase (stampata in neretto)
"Ho incontrato molte donne, e molti uomini, per cui un pelo del loro cane pesa più della vita di un estraneo a due zampe" e convinto di avere espresso idee intelligenti afferma che occorrerebbe tornare a chiamare il proprio cane Fido.

...............................Già, non ci sono molte parole davanti a queste dimostrazioni di sciatteria e di totale indifferenza a quelli che sono i veri problemi che migliaia di animali vivono oggi nel nostro Belpaese. Non sarà certo attraverso la voce di questi giornalisti da operetta che cambieranno le cose: sono molto più abituati a conoscere la specie canina attraverso i vezzi delle star tipo Paris Hilton piuttosto che la cruda realtà che ogni giorno raggiunge i volontari di tutta Italia, quelli che non si voltano dall'altra parte dicendo "non voglio vedere perchè ci sto troppo male".

Eppure hanno una tessera di giornalista in tasca, quindi probabilmente dovrebbero fare informazione. In certe zone del mondo i giornalisti fanno addirittura indagini!
Un suggerimento che si sarebbe potuto dare a Cazzullo, sapendo con un certo anticipo del suo articolo, sarebbe stato un ritratto dei leoni che certi mafiosi tengono nei loro giardini...quelli mangiano costate di manzo a colazione, guarda un po' come sono trattati bene gli animali in Italia.
Magari fosse così facile, Sig.Cazzullo; la differenza tra quello che legge lei e la realtà delle cose è nelle due foto qui di seguito.
Forse non è sufficiente chiamare i cani Fido per vivere in un paese civile.

Sopra: Paris Hilton e il suo chiuaua.


Sotto: un cane cosparso di benzina e incendiato vivo in Italia.

16 agosto 2008

PORTO EMPEDOCLE, ALMENO VEDIAMOLI IN FACCIA

Per come stanno andando le cose a Porto Empedocle (AG), quello che l'anno scorso era dato come un canile in fase di ultimazione è ancora allo stesso punto, se non peggiore. Eppure lo aveva detto al programma televisivo Forum il sindaco Calogero Firetto nel giugno 2007. A proposito, questo non è uno degli "agenti" di Matrix, ma è il sindaco Calogero Firetto.

Ancora il sindaco con l'arciprete, il vice comandante della polizia municipale e un po' di capitaneria di porto. Certo c'è di che essere sorridenti per la pioggia di milioni di euro (si dice 11 milioni) che cadrà sul porto per la riqualificazione. E già, un canile non potrebbe mai portare tanti picci, che senso ha occuparsene? meglio non farsi nemmeno trovare al telefono....


Anche a Porto Empedocle hanno Polizia, Carabinieri e tutto il resto, quindi non avrebbero difficoltà a rintracciare i criminali che hanno seviziato a morte il cagnolino Oscar. Ci mancherebbe, è il paese del commissario Montalbano, la famosa Vigata.


Il prefetto di Agrigento, colui al quale avete mandato tante mail. Forse un po' distante dal paese, ma con compiti di interfaccia tra il governo di Roma e le province italiane.




Ma, tra una benedizione e un'alzabandiera, occorrerebbe anche occuparsi dei fatti più crudeli che accadono sul territorio che si governa. Oscar, il cagnolino morto di sevizie pochi giorni fa, non è certo il primo crimine contro gli animali accaduto a Porto Empedocle.
Questo è l'atroce caso che a dicembre è finito sotto gli occhi di tutta Italia: un cane ucciso con un cuneo di legno in bocca e legato con nastro adesivo. Il sangue dalle orecchie significa che ha avuto
lesioni al cervello. Guarda, sindaco.



Saluti da Vigata (Porto Empedocle)

14 agosto 2008

VITTORIA PER "BAUBEACH" SPIAGGIA DEI CANI FELICI

Questa volta si celebra una vittoria : in nome del popolo italiano il Tar del Lazio ha deciso di dare la concessione demaniale per riaprire Baubeach, la prima vera spiaggia per cani liberi e felici di stare al mare in santa pace, e per umani rilassati. Dopo 3 anni di chiusura forzata e di contrasti con la pubblica amministrazione, lo stabilimento apre ancora in via Praia a Mare a Maccarese (Fiumicino). Le regole sono poche e ben chiare, il resto è dato dal buon senso, dalla tolleranza e dalla conoscenza del proprio animale. Vedere cani liberi, di ogni razza, giocare insieme nelle onde e rincorrersi è un bell'esempio che va oltre il luogo delimitato della spiaggia, ma che investe molti pregiudizi e ignoranze umane che non avvicinano le due specie, e che uno di questi anni andranno affrontati anche nelle leggi.
Di Baubeach piace molto anche l'assenza di speculazione sui costi di sdraio e ombrelloni, prezzi che in altre spiagge per cani (in Liguria per esempio) sono irragionevolmente alti.
La tenacia di Patrizia Daffinà e dei suoi sostenitori ha fatto in modo che questo sogno possa continuare. Sito su http://www.baubeach.it/

13 agosto 2008

MORTO IL CAGNOLINO DI PORTO EMPEDOCLE

Un essere senza colpa, che non ha fatto male a nessuno, legato, infilato con ossa nel retto, poi seppellito vivo. Non ci sono parole per gli ignobili che hanno compiuto questo scempio, e per gli ancora più ignobili adulti che sono rimasti a guardare. Non ci sono più parole.
Vedo solo qualche bella bocca di minorenne ridotta a una poltiglia sanguinolenta a forza di mazzate sui denti. L'unico linguaggio che loro, ed eventuali imitatori, potrebbero comprendere. Ma questo è solo lo sfogo di una "suddita" di questo stato, le istituzioni preposte hanno ben altre armi da utilizzare : forze dell'ordine, giudici, tribunali. Visto che i loro stipendi sono pagati anche da noi animalisti sarebbe ora che muovessero il loro pesante culo dalle poltrone per agire.

Il cagnolino di Porto Empedocle, torturato da quei maledetti bastardi minorenni a cui auguro di fare esattamente la stessa fine, e' morto oggi a mezzogiorno, tra indicibili sofferenze. La veterinaria ha deciso cosi' di aiutarlo a finire. Facciamo sentire tutti la nostra indignazione ed attiviviamoci in tutti i modi possibili perche' questa ennesima violenza contro gli animali non passi sotto silenzio. Attendo proposte e suggerimenti.
Deve essere fatta giustizia, una volta per tutte
Silvia

RACCOLTA DI FIRME

MAIL AL SINDACO E AL PREFETTO
Se i messaggi al sindaco di Porto Empedocle DOVESSERO TORNARVI INDIETRO , e' perche' LA CASELLA DEL SINDACO E' PIENA, si e' riempita in questi 2 giorni, quindi riprovate lunedi' pomeriggio o anche più tardi. La casella della Prefettura di Agrigento risulta invece ancora funzionante.
I VOLONTARI CHE SONO VICINI AD ASSUNTA DICONO :
Grazie per le donazioni e per il vostro interesse ma NON la abbandonate a questa tragica realtà, perche' da sola, lei e i cani che hanno avuto la sfortuna di nascere in quell'inferno, sono candannati... Se volete o potete salvarne almeno uno, le foto sono momentaneamente sul sito: http://www.nelnomedelcane.org

_________________________________________________________

LO SCEMPIO NON E' FINITO :
SARDEGNA, OZIERI (SS) - ITALIA


NON CI SONO FOTO MA SI PUO' IMMAGINARE
COME E' RIDOTTO UN CUCCIOLO
QUANDO VIENE APPESO A UN ALBERO
E BASTONATO A MORTE.
APPARTENEVA
A UNA FAMIGLIA DI OZIERI (ss).
COLORO CHE SI DEFINISCONO UOMINI E CHE HANNO COMPIUTO QUESTO GESTO SONO
UN VICINO DI CASA DI 76 ANNI
E UN SUO COMPLICE.


La raccolta di firme per questo atto di squallida vigliaccheria è sul sito



I media, sempre pronti ad accorrere quando c'è occasione di sbattere un cane morsicatore in prima pagina, in casi come questi si producono in un assordante e complice silenzio.
______________________________

CODICE PENALE
TITOLO IX-BIS - DEI DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO PER GLI ANIMALI
legge 20 luglio 2004, n.189

Art. 544/bis - Uccisione di animali
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale
è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.

Art. 544/ter - Maltrattamento di animali
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale
ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori
insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con
la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali
sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti
che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena e' aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma
deriva la morte dell'animale.

10 agosto 2008

ALLA VOSTRA S.A. (Scarsa Attenzione)

Questa lettera ai media seguita all'orrendo fatto di Porto Empedocle - con un cagnolino seviziato quasi a morte e seppellito vivo - è stata inviata da animalisti di tutta Italia, e chiede una responsabilizzazione da parte delle istituzioni che ancora nel 2008 si fatica a vedere.
Nonostante le leggi inasprite contro il maltrattamento animale, nonostante l'impegno di tanti volontari nel far comprendere l'entità del problema, chi dovrebbe occuparsi per mansione e per legge di problematiche come il randagismo, le sterilizzazioni, il maltrattamento, l'intervento su emergenza, pericolosamente latita. L'unico aiuto coerente sul quale possono contare in generale gli animalisti è quello dato dai Vigili del Fuoco, ai quali va un pensiero di ringraziamento.
Nel caso del povero cane torturato, si può essere certi che in un piccolo centro come Porto Empedocle non sarebbe così difficile scoprire in breve tempo gli autori di questa vigliaccata e giustamente punirli. Ma chi lo vuole? Il sindaco, il comandante dei Carabinieri, il capo della ASL?
La lettera:

Noi ci siamo e diciamo basta.
Per l'ennesima volta siamo venuti a conoscenza di un atto di crudele sadismo e inimmaginabile violenza compiuto contro un cane a Porto Empedocle, sotto lo sguardo indifferente dei più.
In molti vi avranno scritto e noi ci aggiungiamo, senza tanti riferimenti a leggi CHE BEN DOVRESTE CONOSCERE, APPLICARE E FAR APPLICARE sul vs. territorio.
Noi vogliamo solo dire BASTA!!!
BASTA considerare gli animali come oggetti, come esseri viventi che non soffrono, non temono, non sentono.
BASTA lasciare che giovani menti perverse e abbrutite da ignoranza e squallore morale infieriscano sempre impunite su creature innocenti mai capaci di simili atti.
BASTA cedere all'ipocrisia di chi giustifica le violenze sugli indifesi animali come un "disagio" che è invece solo vuoto di valori, sentimenti, passioni. Che è solo noia, vigliaccheria, vile sfogo di basse frustrazioni.
E BASTA, soprattutto, alzare le spalle scrollandovi di dosso il problema del randagismo, che è IN PRIMO LUOGO un problema di vs. assoluta pertinenza.
VI ABBIAMO SCRITTO TUTTI QUANTI PER FARVI CAPIRE CHE NOI, CHE AMIAMO E RISPETTIAMO GLI ANIMALI, CI SIAMO E SEMPRE CI SAREMO. NON SOLO PER SOCCORRERE, SUPPLIRE ALLA MANCANZE DELLE ISTITUZIONI, INTERVENIRE SEMPRE CON COLLETTE, AIUTI PRATICI, ECONOMICI A CHI OPERA SUL POSTO CON FATICA, SOFFERENZA, IMPEGNO E GROSSI SCRIFICI SIA FISICI CHE PSICOLOGICI.
NOI CI SIAMO PER PRETENDERE GIUSTIZIA, ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA' PER QUESTO CANE E PER TUTTI GLI ANIMALI VIOLATI DALLA CRUDELTA' DEI COSIDDETTI "UMANI".
PER PRETENDERE CHE LE "ISTITUZIONI" FACCIANO IL LORO DOVERE, UNA VOLTA PER SEMPRE.
- Angela D. e 130 firme

9 agosto 2008

IMMAGINI DEDICATE ALLE ISTITUZIONI

SARDEGNA - ITALIA
cucciolo lasciato morire per strada nell'indifferenza generale.

Per una persona adulta o un bambino, anche nella tragedia c'è sempre una speranza : un 118 da chiamare, un 113, un avvocato. Per chi nasce animale - è brutto dirlo ma nel sud Italia ancora di più - la vita è davvero molto dura.
L'attitudine a "non impicciarsi", il poco o nullo rispetto nei confronti degli animali, trattati come cose, sfornano ogni giorno immagini come queste, o notizie alle quali non si possono aggiungere immagini per quanto sono inguardabili.


REGGIO CALABRIA - ITALIA

cucciola randagia di 8 mesi. Fiduciosa come può esserlo un cucciolo, si è avvicinata a un uomo che l'ha legata e picchiata.
Dopo giorni vagava con le ferite
ancora aperte e piene di pus. E' stata recuperata e curata da volontari.




CATANIA - ITALIA

cucciolone di 8 mesi investito e lasciato ad agonizzare sull'asfalto come un pezzo di immondizia.
Rinvenuto da volontari, era totalmente paralizzato
e in forte stato di denutrizione.



NAPOLI - ITALIA

solo 5 mesi di vita per questo cucciolo
completamente ricoperto di rogna.
Nato per strada o buttato via da qualcuno non è dato sapere. Raccolto e curato da volontari.







NAPOLI - ITALIA

cucciola di 3 mesi investita e lasciata agonizzante per strada. Si è trascinata in un cespuglio dove ha passato la notte ferita. Raccolta e curata da volontari.






NAPOLI - ITALIA

Un maschio e una femmina molto giovani, 1 anno lei, 2 anni o forse 3 lui. Dal fisico prestante, soprattutto il maschio che è un incrocio corso, se non fossero stati
abbandonati in un palazzo disabitato e fatiscente del centro. E ora ridotti a poveri ammassi di pulci e di ossa, come direbbero in certi posti d'Italia "un nulla mescolato con niente". Anche questa volta, raccolti e curati da volontari.

8 agosto 2008

L'ORRORE SI CHIAMA PORTO EMPEDOCLE (AG)


Anche questa volta la non ridente cittadina siciliana di Porto Empedocle, provincia d'Agrigento, si distingue per particolare ferocia e disprezzo nei confronti della vita animale.
Questa è la storia di un cane che forse non sopravviverà alle atrocità subite, e anche la storia di un comune che prosegue un cammino senza speranza.
Al posto del sindaco non c'è da essere molto contenti dei propri concittadini, e in questo caso erano in tanti: c'era la banda di ragazzini che ha torturato quasi a morte un cane, e c'erano gli spettatori alle finestre. Solo una persona tra tutte ha deciso di rimediare a quell'orrore, chiamando in aiuto Assunta,volontaria animalista.
Esiste ombra di Forze dell'ordine a Porto Empedocle? E se ci sono non si sentono fortemente a disagio a lasciare che una donna sola si intrometta in una situazione potenzialmente pericolosa come una banda di violenti?
Chi è nelle istituzioni dovrebbe sentirsi molto più responsabile dell'ambiente che lo circonda (chi è violento con gli animali lo è anche con persone e cose), soprattutto il sindaco al quale per legge sono affidati gli animali non di proprietà sul proprio comune. Questa la storia che arriva da Porto Empedocle:


"Voleva solo un po' di pappa e qualche carezza. Invece un branco di giovani bestie umane lo ha preso, tenuto, legato, seviziato, sodomizzato, infilato ossa nel retto fino a lesionare gli organi interni e dopo il sadico divertimento lo hanno sotterrato vivo.
Tutto ciò davanti a curiosi affacciati alle finestre che non hanno fatto nulla, tranne un anonimo che ha chiamato Assunta Dani Rametta, che si è precipitata sul posto nonostante il senso di soffocamento e di vomito. Lei sola, dopo aver scavato disperatamente, lo ha trovato ed estratto. Un soffice, povero corpicino violato, ancora aggrappato a un filo di vita.
Non è un film dell'orrore, è quanto successo ieri in una piazza di Porto Empedocle (AG), paese dove si giustifica tutto, perché gli animali continuano a contare meno di niente. Il povero cagnolino ora sta lottando per la vita in un costoso studio veterinario. Chiunque voglia partecipare alle ingenti spese veterinarie può farlo con una donazione a "Rametta Dani Assuntina, presidentessa Associazione Animalista Empedoclina Protezione Cani Randagi Onlus"
BANCO DI SICILIA
IT 25 I 0102083041000000248754
BANCO POSTA
N C/C postale: IT50F0760116600000047809983

Le fotografie del cagnolino non sono state messe perché troppo scioccanti.
Inutile dire che lo sdegno per questo gesto criminale si può manifestare sia scegliendo di non andare mai a portare i nostri soldi di turisti in quel posto maledetto per i nostri amati animali
sia mandando al Comune, alla Prefettura, alla Regione, all'Asl e/o a qualsiasi altro organo competente, una propria comunicazione. A breve gli aggiornamenti su tutta la situazione canina empedoclina sul sito
www.canileportoempedocle.com
Le fotografie aggiornate dei cani empedoclini adottabili sono momentaneamente sul sito
www.nelnomedelcane.org (sezione Porto Empedocle)

Marzia


ALCUNI INDIRIZZI A CUI SCRIVERE NUMEROSI,
FACCIAMOCI SENTIRE:
pg.grenci@
provincia.agrigento.it; a.palillo@provincia.agrigento.it;
ufficiostampa@provincia.agrigento.it; Assessore@artasicilia.net;
segreteria@lasicilia.it; ufficiostampa@regione.sicilia.it;nicastro@regione.it;

Al Sindaco Calogero Firetto, agli Assessori competenti, a tutta la Giunta

ai Consiglieri Comunali di Porto Empedocle presso Comune di Porto Empedocle
Via Roma 10 92014 Porto Empedocle (AG)

ALTRI INDIRIZZI
Alle autorità competenti della Asl 1 di Agrigento

Via Beresi 1 92014 Porto Empedocle
Al Direttore Generale della Asl 1 di Agrigento

dott. Giuseppe Di Carlo dg.staff@asl1ag.it
Al Direttore Dipartimento Prevenzione della Asl 1
dp.direttore@asl1ag.it

Animalipersieritrovati SU "REPUBBLICA"


Complimenti al grandissimo lavoro di questo gruppo, che con grande umanità e capillare organizzazione ha fatto ritrovare centinaia di animali alle loro famiglie, come raccontano le tante "happy end story" raccolte ora in un libro. Questo l'articolo apparso su Repubblica visibile sul sito http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/scienza_e_tecnologia/animali-emigranti/animali-ritrovati/animali-ritrovati.html?ref=hpspr1

Si chiama www.animalipersieritrovati.org: è l'associazioneno-profit che da 4 anni aiuta chiunque a recuperare gli animali.
"Chi l'ha visto" per cani e gatti
il web fa il record di ritrovamenti.
"Il 40% delle segnalazioni giunte ha esito positivo".
di MASSIMILIANO PAPASSO

L'ULTIMO in ordine di tempo ad essere "ricercato" si chiama Spenk. E' un gatto europeo dal pelo corto che qualche giorno fa, approfittando di una porta lasciata aperta nella sua casa di Manfredonia, è uscito e non è ancora ritornato. Pucci, invece, è un meticcio dal manto biondo ed è scappato, spaventatissimo, dal canile di Cassano D'Adda lunedì scorso, proprio mentre gli operatori stavano per riconsegnarlo ai suoi genitori. Le loro foto pubblicate sul web sono più che una speranza di ritrovarli per i padroni, visto che ogni dieci casi segnalati quattro finiscono con un inaspettato lieto fine. Sono queste le sorprendenti statistiche del sito
http://www.animalipersieritrovati.org/, lo spazio internet che fa capo all'omonima associazione no-profit che da quattro anni aiuta chiunque avesse smarrito un cane o un gatto a ritrovarlo, anche dopo anni di estenuanti ricerche. Il meccanismo è semplice: per ogni animale perso o ritrovato si compila un'attenta scheda segnaletica con tanto di foto, età, sesso e particolari rilevanti da inviare ai gestori del sito. Una volta accertata la bontà della segnalazione, l'annuncio viene pubblicato direttamente sul web e nello stesso momento inviato a oltre 12mila indirizzi mail (tra i quali ci sono canili, gattili, enti e altre associazioni) che si mettono alla ricerca dello scomparso di turno. Un metodo alla "Chi l'ha visto" del mondo animale che sembra avere un discreto successo visto che - secondo gli organizzatori - il 40% dei casi segnalati viene ritrovato.
"L'idea di creare prima un'associazione e poi un sito che si dedicassero al ritrovamento degli animali persi o smarriti è legata a un'esperienza personale", racconta Raffaela Millonig che assieme a 15 soci fondatori ha dato vita nel 2004 a tutto. "Il 29 dicembre di cinque anni fa il mio gatto Ronin uscì di casa e non fece più ritorno. Era abituato ad andare a spasso da solo, ma quella notte non tornò. Ero disperata. Non sapevo cosa fare. Tappezzai le bacheche del mio quartiere di annunci con la sua foto, ma di Ronin nessuna notizia. Lo ritrovai tre settimane più tardi a un chilometro e mezzo da casa. Fu allora che pensai di costruire qualcosa per consigliare e aiutare chi come me aveva perso un amico". Così nacque l'associazione no-profit che anche grazie alla rete, partendo da Modena presto allargò i suoi orizzonti arrivando a contare quattro anni più tardi su 12mila iscritti in tutta Italia. In effetti basta visitare il sito per rendersi conto della capillarità con cui vengono effettuate le ricerche. Per ogni cane o gatto smarrito o ritrovato c'è una scheda dettagliata che dà maggiori informazioni possibili e un numero di telefono al quale chiamare in caso di avvistamento o ritrovamento, così come succede per altri siti che si occupano della scomparsa di animali, primo tra tutti il britannico Doglost.com.
Così, su animalipersieritrovati.org non mancano gli "happy end", le storie di chi è riuscito a ritrovare il proprio caro anche quando ormai ogni speranza sembrava irrimediabilmente perduta. Come nel caso di Lilli, una cagnolina ritrovata dai genitori dopo un anno e mezzo a Roma grazie alla segnalazione di una volontaria di un canile della Capitale che aveva visto proprio sulle pagine del sito la nota di ricerca. Oppure quella di Beatrice una gattina smarrita a Sabaudia da una famiglia durante le ferie e ritrovata dopo quasi due anni, a 500 metri da casa. "Il periodo in cui arrivano più segnalazioni di smarrimento non sono i mesi estivi ma le settimane tra Natale e la Befana", spiega Raffaela Millonig. "Gli animali anche a causa dei botti si spaventano, scappano e poi non riescano a trovare la via di casa. Non bisogna mai far troppo affidamento sul loro senso dell'orientamento. Anche un segugio senza una pista non riesce a tornare a casa. Per questo consigliamo a tutti i nostri iscritti di fare molta attenzione, e di non essere superficiali nelle ricerche". Nonostante l'immensità di internet, Fido potrebbe nascondersi proprio dietro l'angolo di casa. (7 agosto 2008)

7 agosto 2008

I CARTELLI "NO CANI" NEI GIARDINI

In diverse zone di Milano sono apparsi negli ultimi anni cartelli di divieto d'accesso ai cani come questo.
All'inizio veniva riportato il regolamento comunale a cui si riferisce il divieto.
Oggi questo è sparito e non è chiaro il motivo per cui vengono posizionati anche in normali prati, senza ombra di petunie coltivate o di giochi per bambini.
In questo modo ogni persona "potente" della città potrebbe chiedere la gentilezza di metterne qualcuno intorno a casa sua, se non ama molto i cani. E se non c'è un regolamento che parla chiaro potrebbero essere messi ovunque. Interrogato l'Ufficio Tutela Animali del Comune di Milano sui motivi della comparsa del "no cani" sempre più massiccia si resta "in attesa di un riscontro". Certo l'annuale stampa dei manifesti contro l'abbandono estivo degli animali deve aver prosciugato tutte le loro forze.

CANILE DI LECCO, INDAGATA LA BRAMBILLA.

Pubblicato da "Gazzetta di Lecco" 2 agosto 2008

“Sono soddisfatta del fatto che qualcuno, i NOE, abbia deciso finalmente di controllare la struttura e la gestione del canile di Lecco”.
A dichiararlo è Susanna Chiesa, Presidente dell’Associazione FRECCIA45 per la protezione e la difesa animale. La Presidente dell’Associazione animalista nata dagli ex volontari del canile di Lecco esprime così ampia soddisfazione in merito alla notizia pubblicata oggi dal settimanale “La Gazzetta di Lecco” secondo cui Michela Vittoria Brambilla, il Sindaco del Comune di Lecco, Dott.ssa Faggi, ed il Responsabile dell’ASL, Dott. Galbiati, sono indagati per scarichi non autorizzati relativamente al Canile municipale.
Nell’esposto presentato un anno fa negli Uffici del Comune di Lecco, i volontari del canile (poi estromessi dalla Brambilla) avevano sollevato, tra le numerose problematiche, anche la questione scarichi (con produzione di servizio fotografico).
“Nessuno sembrava preoccuparsi della questione igienica ed addirittura l’ASL certificava un Canile a 5 stelle - prosegue Susanna Chiesa - Ora mi auguro che si vada a fondo nelle indagini a salvaguardia innanzitutto del benessere degli animali”.
Il caso era finito anche sui banchi del Consiglio Regionale e del Parlamento grazie alle numerose interrogazioni presentate dal Consigliere dei Verdi Marcello Saponaro e dall’On. Bruno Mellano.

Dal sito http://www.leccoprovincia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=161:canile-di-lecco-indagata-la-brambilla&catid=1:attualita&Itemid=38

I CANI DA SOCCORSO A GRAVINA DI PUGLIA

Dal sito dell'ENCI qualche spiegazione all'interrogativo che si sono chiesti tutti, quando sparirono i due fratellini : perchè i cani da soccorso non li hanno sentiti, o meglio, fino a dove sono potuti arrivare a cercarli?

IL CASO DEI DUE FRATELLINI MORTI A GRAVINA DI PUGLIA

Le Unità Cinofile hanno operato in un ambiente non facile e con troppe limitazioni.
Il 26 febbraio scorso tutti i canali televisivi, e non solo, davano la notizia del probabile ritrovamento dei due fratellini Ciccio e Tore, ormai morti. Alla notizia del casuale ritrovamento di quelli che ora, dopo quasi due anni dalla loro scomparsa, sono due cadaveri, i sentimenti di frustrazione, impotenza e rabbia incombono nel cuore di chi ha fatto quasi mille chilometri per andare a cercarli. Si perché tredici Unità Cinofile UCIS, e altre tre del Corpo Forestale dello Stato, a Gravina di Puglia ci sono state, mettendosi prontamente a disposizione per le ricerche dei due bambini. Tra le altre cose erano in 100 Unità Cinofile UCIS pronte a partire da tutta Italia; alla fine, dopo qualche giorno, ne hanno autorizzate solo tredici. Purtroppo però, nelle case disabitate di Gravina, ed in particolare nella casa dalle cento stanze, luogo del ritrovamento, non sono state autorizzate ad entrare.Nei primi cinque giorni le ricerche con i nostri cani sono state spostate nelle Murge, ad alcuni chilometri dall’abitato. Di norma poi, l’orario di ritrovo nella zona di ricerca, per iniziare la battuta era giustamente alle prime ore di mattina, verso le ore 7; puntualmente e senza spiegarne il motivo però, con i cani in macchina per tutto il tempo, facevano iniziare le ricerche solo dopo le 11, quando ormai c’erano 40° gradi all’ombra.Non so se qualcuno ha presente la vegetazione delle Murge, praticamente per passare è necessario cercare di farsi un varco tra un fitto muro formato da rovi e spini e altre piante mediterranee: sembrava davvero improbabile che due bambini potessero essere passati di lì, dove anche i cani, che sono più piccoli e più agili, ogni pochi metri erano letteralmente bloccati dai lunghi e flessibili rami spinosi, da rendere necessario intervenire noi con i coltelli per liberarli. L’ultimo giorno, e solo a meno della metà delle Unità Cinofile iniziali, è stata fatta la richiesta di effettuare le ricerche sulle gravine alla pendici del paese dove, visto la morfologia del territorio e la mancanza dei tecnici specifici, un paio di conduttori si sono calati in corda doppia da un dirupo per verificare una segnalazione.Il mio grande rammarico è che a noi, quindi ai cani, non hanno permesso di ispezionare l’abitato di Gravina, neanche le case disabitate. In questa circostanza non hanno saputo “sfruttare” l’enorme potenzialità di ricerca del fiuto canino tramite le Unità Cinofile bene addestrate. E, ironia della sorte, le Unità Cinofile alloggiavano negli spogliatoi del campo sportivo, che dista pochi metri da “la casa dalle cento stanze”.Io sono assolutamente convinta che se avessero mandato fin dall’inizio alcune Unità Cinofile a controllare quell’edificio disabitato dove hanno ritrovati i resti di Ciccio e Tore, i cani li avrebbero “sentiti”. Se all’epoca i bimbi fossero stati ancora vivi, e dal momento che in questo caso la loro temperatura corporea era ovviamente più alta della temperatura del fondo della cisterna sulla quale erano caduti, il loro effluvio odoroso sarebbe salito in maniera significante, per l’olfatto del cane, lungo quel tubo fino all’imbocco da dove sono caduti. Per avere una credibile conferma a quelle che erano le mie convinzioni, mi sono permessa di interpellare un illustre personaggio della Cinofilia, specializzato tra l’altro in ricerche di cadaveri, Enrico Silingardi, per chiedergli un parere su ciò che pensasse lui a tal proposito: “sono convinto anch’io che i cani avrebbero sentito la presenza dei bambini se si fossero affacciati all’ingresso del pozzo e li avrebbero potuti sentire ancor meglio se le ricerche con i cani si fossero estese all’interno dell’edificio e avessero potuto raggiungere anche le aperture sottostanti, anche se non avessero avuto la possibilità di raggiungere il fondo del pozzo”.

Sonia De Francesco

Dal sito http://www.enci.it/rivista/articolo.php?anno=2008&numero=04&ordine=4

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Si pubblica volentieri la smentita di Walter Resta apparsa nel sito http://www.levolpirosse.it/ perchè fornisce un quadro interessante del rapporto tra le istituzioni e le unità cinofile italiane :


HO LETTO L’ARTICOLO A FIRMA ” SONIA DE FRANCESCO ” PUBLICATO SULLA RIVISTA (I NOSTRI CANI ) DI APRILE 2008 DAL TITOLO “IL CASO DEI DUE FRATELLINI MORTI A GRAVINA IN PUGLIA” LO SFOGO DELLA SCRIVENTE NON PUO’ TROVARCI TUTTI CONCORDI , IN RIFERIMENTO AL RAMMARICO DI NON AVER POTUTO PORRE LA PAROLA FINE AD UNA RICERCA LUNGA ED ANGOSCIOSA , NON SOLTANTO PER I GENITORI DEI PICCOLI, MA PER L’ITALIA TUTTA.
LE 13 UNITA’ CINOFILE DA SOCCORSO AUTORIZZATE DALLE AUTORITA’ COMPETENTI, HANNO OPERATO CON OBNEGAZIONE E PROFESSIONALITA’, ED IMPORTANTE E’ STATO L’AIUTO CHE ESSE HANNO PORTATO IN UNA SITUAZIONE CHE CERTAMENTE FACILE NON ERA PER NESSUNO.IN QUALITA’ DI REFERENTE UCIS PER LA REGIONE PUGLIA ED AVENDO SVOLTO LA FUNZIONE DI COORDINATORE DELLE UNITA’ CINOFILE UCIS INTERVENUTE PER L’INTERO PERIODO DELLO SVOLGERSI DELLE RICERHE, SENTO IL DOVERE DI FARE ALCUNE PRECISAZIONI IN MERITO A QUANTO SCRITTO :

1) LE CENTO UNITA’ CINOFILE UCIS DI CUI SI DICE CHE ERANO PRONTE AD INTERVENIRE, ERANO STATE MESSE A DISPOSIZIONE DA ALCUNI REFERENTI UCIS,E SE LE AUTORITA’ COMPETENTI NE HANNO AUTORIZZATO SOLO 13 UNITA’ CINOFILE, EVIDENTEMENTE HANNO AVUTO DEI BUONI MOTIVI CHE A NOI VOLONTARI NON COMPETONO.

2) LA SONIA DE FRANCESCO HA SCRITTO CHE LE U.C. NON SONO STATE AUTORIZZATE AD ENTRARE NELLA CASA DELLE 100 STANZE ( COSI’ CHIAMATA)

- PRIMO: IL SOTTOSCRITTO NON HA MAI SENTITO PARLARE DELLA CASA DELLE 100 STANZE,NE DI RICHIESTE DA PARTE NOSTRA.

- SECONDO: USA LA PAROLA (AUTORIZZATE) MA NOI ESSENDO VOLONTARI (FORSE SPESSO E VOLENTIERI MOLTI DI NOI DIMENTICANO LE NOSTRE COMPETENZE) NON POSSIAMO CATEGORIGAMENTE SVOLGERE INDAGINI E QUINDI DI CONSEGUENZA FARE RICHIESTA DEL LUOGO DELLE RICERCHE, E COMUNQUE C’ERANO LE AUTORITA’ COMPETENTI CHE SVOLGEVANO LE INDAGINI SUL CASO E CHE CI INDICAVANO I LUOGHI SU CUI EFFETTUARE LE RICERCHE.

- TERZO: SCRIVE CHE LE RICERCHE INIZIAVANO INTORNO ALLE ORE 11.00 E CHE I CANI VENIVANO LASCIATI IN MACCHINA SINO A QUELL’ORA.LE RAMMENTO CHE LE RICERCHE INIZIAVANO MOLTO PRIMA.(IO SPERO PER LEI CHE NON ABBIA LASCIATO IL SUO CANE IN AUTO SINO ALLE ORE 11.00 DI TUTTI I GIORNI COME DICE)
RICORDO A TUTTI CHE IN RIFERIMENTO A DATE,ORARI E LUOGHI E QUANT’ALTRO SI E’ VERIFICATO E’ STATO REDATTO UN VERBALE DAL SOTTOSCRITTO SU RICHIESTA DEL FUNZIONARIO ING.GIUSEPPE TEDESCHI RESPONSABILE SETTORE PROTEZIONE CIVILE DELLA REGIONE PUGLIA,E PROTOCOLLATO IN REGIONE CON LA SUA APPROVAZIONE(QUINDI DOCUMENTO UFFICIALE) E CHE COPIA E’ STATA INVIATA PER CONOSCENZA ANCHE ALL’UCIS E AGLI ORGANI COMPETENTI.
PER QUANTO RIGUARDA LE RICERCHE NELLA GRAVINA LE RAMMENTO (COME DA VERBALE) CHE SI SONO SVOLTE NEI GIORNI DI LUNEDI’ 19-06-2006 E MERCOLEDI’ 21-06-2006 .

SOTTOLINEO CHE NOI TUTTI ERAVAMO A DISPOSIZIONE DELLA POLIZIA DI STATO DI GRAVINA IN PUGLIA E QUINDI ERANO LORO CHE CI INDICAVANO I LUOGHI DELLE RICERCHE OGNI MATTINA,COME E’ GIUSTO CHE L’ISTITUZIONE FACCIA,VOGLIAMO FORSE NOI VOLONTARI SOSTITUIRCI ALLE ISTITUZIONI? (DELLE VOLTE MI SEMBRA PROPIO DI SI) A ME SEMBRA CHE E’ STATO SUPERFLUO FARE LEZIONE DI ODORE IN QUESTO FRANGENTE,VISTO CHE OGNI BUONA UNITA’ CINOFILA SA’ COME FUNZIONA L’ODORE!

ED INFINE E’ STATO SCRITTO TUTTO COL SENNO DI POI.
PER CHIUDERE MI DOMANDO SE CHI HA AUTORIZZATO LA PUBLICAZIONE DELL’ARTICOLO IN QUESTIONE NON L’ABBIA LETTO ED EVIDENTEMENTE NON HA LETTO NEANCHE IL VERBALE DA ME REDATTO ED INVIATO ALL’UCIS, E VISTO CHE LA SONIA DE FRANCESCO E’ UN SOCIO UCIS MI DOMANDO I DIRIGENTI UCIS TUTTI COSA FANNO?
IN ATTESA DI PUBLICAZIONE A BREVE DI QUESTA SMENTITA SULLA RIVISTA (I NOSTRI CANI)
UN SALUTO A TUTTI - WALTER RESTA-

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6 agosto 2008

COOP E ASTICI VIVI. ALLA FACCIA DELL'ETICA.

Lettera inviata al gruppo Coop e sottoscritta da un buon numero di persone da tutta Italia.
Non è stata pubblicata sul loro mensile "Consumatori" come promesso, dove invece hanno pubblicato la loro risposta alla lettera.

Alla c.a. Gruppo Coop

Sono tanti i supermercati e gli ipermercati che fanno parte del marchio Coop in Italia.
In molti di questi vi sono reparti pescheria che vendono astici vivi, con le chele immobilizzate perchè non si aggrediscano a vicenda: si diceva perchè sono in troppi in uno spazio ristretto.
Il vero motivo invece è che gli astici NON RICEVONO NESSUN NUTRIMENTO dal momento in cui vengono pescati, quindi si mangerebbero a vicenda.
Oltre alla condizione di maltrattamento perenne, che termina con una morte odiosa gettati vivi nell'acqua bollente, occorre che gli astici stiano per giorni o settimane a morire di fame, ad impazzire come può impazzire un essere affamato e detenuto, senza niente altro che ghiaccio sotto le zampe o ciotoli grigi nelle vasche d'acqua.
Una persona che lavora in uno di questi reparti, impietosita dagli astici che cercavano disperatamente cibo, ha detto di aver buttato dei gamberetti nella vasca e di essere stata pesantemente redarguita dai suoi capi, per "aver rischiato di rovinare il sapore degli animali una volta cucinati".
Non troviamo nessuna coerenza tra le affermazioni di Coop - che fa dei diritti, dell'ambiente e della solidarietà la sua bandiera - e questi abusi effettuati su esseri vivi, che hanno tutte le connotazioni del maltrattamento animale, anzi della crudeltà verso animali.
Nel vostro sito http://www.e-coop.it/ si afferma tra le altre cose :
"Ogni giorno il nostro primo pensiero è il rispetto per l'ambiente"
"Il nostro impegno per l'ambiente inizia nei nostri punti vendita"
"Da sempre, il marchio Coop è indice di rispetto per la natura e attenzione alla salute"
"I marchi Dolphin Safe e Friend of the Sea certificano prodotti ittici pescati esclusivamente secondo criteri di salvaguardia degli ecosistemi marini"
"L'ambiente è una macchina perfetta che ci garantisce la vita. Ha un solo difetto: non può difendersi. Preservarlo è compito nostro. Coop fa la sua parte".

Sappiamo che in passato Coop ha già ricevuto proteste dai clienti per le condizioni in cui vengono detenuti gli animali vivi nei reparti pescheria. Come si può vedere l'informazione va avanti e sempre più persone si chiedono dove sia l'etica in questi comportamenti.
Altri marchi importanti di questi tempi hanno preferito fare scelte intelligenti eliminando la causa d'attrito con la massa dei consumatori, quindi invitiamo Coop a rinfrescarsi la memoria rileggendo le proprie dichiarazioni, e a fare veramente la sua parte eliminando dai propri punti vendita tutti gli animali mantenuti in vita.

-seguono 150 firme

TROVATO UN ALTRO RICCIO

Da qualche anno mi capita di raccogliere ricci orfani, dispersi, in stato catatonico.
Quello che ho trovato oggi stava nel mezzo di un'aiuola, che a sua volta sta nel mezzo del tipico traffico milanese: tra due stradoni dove le auto e gli autobus sfrecciano in velocità.
Il primo impulso è stato quello di osservare i movimenti del riccio, il secondo valutare la situazione, il terzo dire "mia cara non puoi avere la presunzione di intervenire nelle vite di tutti
gli esseri che incontri (mentre si stanno facendo i fatti loro)" mentre salivo sull'auto per andare via.
Il quarto impulso mi ha fatto tornare sul posto dopo poco alla ricerca del riccio.
Incredibilmente era ancora là a vagare nella stessa aiuola nel mezzo del traffico. L'ho preso con due sacchetti della spesa a mo' di protezione e l'ho portato a casa.
Ha mangiato un piattino da caffè pieno di carne per cani, e ne ha bevuto uno pieno d'acqua, poi
si è addormentato con le zampe allargate, stanco morto. Se lo tocco non reagisce, come se non avesse paura, ma forse è troppo debilitato.
Dicono che nelle campagne ci sia carestia d'acqua, e i ricci hanno bisogno di vivere nelle vicinanze dell'acqua. Per questo motivo sfidano i pericoli delle grandi città, solo per cercare quello di cui hanno bisogno per vivere.
Ogni ora e mezza vado a controllare come sta. Respira in maniera accellerata, ma almeno ha riacquistato una temperatura normale.
Appena raccolto mi aveva colpito sentire il suo corpo gelato nonostante la calda temperatura
d'agosto, e il fatto che fosse già in giro con la luce del sole era un brutto segnale: normalmente i ricci escono tardi di notte e soprattutto con l'oscurità.
Un riccio che si aggira di giorno è un segnale di qualcosa che non va.
Passano le ore e sembra incominciare a inselvatichirsi, a rispondere giustamente con la levata degli aculei alle mie offerte di cibo.
E' strano, ma più mi mostrerà contrarietà e più si starà avvicinando alla guarigione. Forza riccio, soffia forte!!!

LO STRANGOLACANI NO!

Ok ho capito, anche oggi quel cavolo di strangolacane tutto decorato da cagnetti d'oro, che mi metti appena usciamo di casa. MA COME ! passo tutto il santo giorno in una stanza e quando posso stare un po' libero a sgranchirmi le zampe tu MI LEGHI.
Lo sai che cammini come una lumaca per me? e che quando faccio i miei bisogni mi vergogno che mi stai a guardare perchè vorrei un po' di privacy dannazione!

Tu che sei umano non potresti far capire ai tuoi simili che io mi ammalerò presto se dovrò passare i miei giorni in questa galera?
Vorrei sgrufugnarmi sull'erba quando sento buoni odorini, correre dietro a un altro cane, saltare in una pozzanghera d'acqua dopo che è piovuto, invece passo il mio tempo camminando mesto al tuo fianco.

E ogni volta che vedi un altro cane avvicinarsi tiri questo strangolacani come un forsennato perchè hai paura di chissà cosa, e contagi di paura anche me, che mi sento obbligato a stare dalla tua parte, e ringhio per allontanare quella presenza che ti turba.
E' più forte di me, ma tu mi proteggi nel mondo e io proteggo te anche quando sbagli.