24 marzo 2010

EMANUELE PIRELLA E LO SPOT ANIMALISTA CENSURATO

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Se n'è andato un grande comunicatore, che ha lasciato un'impronta indelebile in ognuno dei settori in cui è stato protagonista : pubblicità, editoria, satira, svezzamento professionale di giovani creativi.

In questi giorni viene ricordato prevalentemente per i gli spot televisivi e le campagne stampa più popolari, con i motti che dopo alcuni passaggi entravano a far parte del linguaggio comune della gente. Ma in realtà colui che i collaboratori chiamavano "il grande Imanuel" era un ricercatore proiettato al di là dei confini prestabiliti, un creatore di tracce che poi molti altri hanno seguito o copiato.

Quando la mielosità della famiglia-felice che abita nei mulini bianchi si spalmava inesorabile sulle famiglie italiane, per fortuna c'era Pirella a dissacrare una famiglia ancora più snob, in cui la figlia va a manifestare contro il padre, che si intuisce essere un ricco sfruttatore di animali (industria della vivisezione, forse?).

Non ci sono pubblicità in questo blog, ma per Pirella è giusto fare un'eccezione. Questa è la serie di spot televisivi creati dalla sua agenzia per Superga più di dieci anni fa e sono i soggetti Esame, Processione, Incantation e Corteo ovvero La sfida.

Sono piccoli film, molto raffinati ma veri nel loro messaggio. L'ultimo è ambientato con realismo in una protesta animalista. Dopo pochi passaggi televisivi lo spot è stato censurato in quanto "portatore di un messaggio violento".

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SIAMO LIETI DI ANNUNCIARE CHE GUBERTI E' RINVIATO A GIUDIZIO PER MALTRATTAMENTI

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A tutti i frequentatori di questo blog che cercano con insistenza notizie sull'allevamento Del Vento, appartenente al veterinario Guberti, annunciamo con piacere che il loro "guru" o "esempio da seguire" o "produttore di campioni" verrà processato per maltrattamenti il 18 maggio p.v.

Attraverso Agire Ora giunge il comunicato di Animal Liberation, che da oltre un anno lavora per salvare questi poveri cani. Ricordiamo che ancora 100 cani (su 170 iniziali) cercano adozione, e chiediamo a tutti di contattare Animal Liberation per adottarne o per dare una mano a
cercare adozioni. I cani sono dolcissimi, e molto docili, sono pointer, quindi di taglia media, ci sono sia maschi che femmine e l'età varia dai 2 ai 9 anni.

Per contatti: presidente@animalliberation.it

*Comunicato di Animal Liberation del marzo 2010*

GUBERTI RINVIATO A GIUDIZIO.
IL 18 MAGGIO 2010 LA PRIMA UDIENZA NEL PROCESSO CHE LO VEDE IMPUTATO PER MALTRATTAMENTO.

Questo processo è molto importante perché Guberti non è un pazzo isolato, né un povero vecchio scimunito che non ce la faceva più: Guberti, le cui teorie nel mondo della cinofilia erano note e
apprezzate, non è che la punta dell'iceberg di tutta un'area di allevatori che applica e condivide i suoi metodi.

Per questo è difeso con veemenza da colleghi, associazioni di allevatori , venatorie, e trova tra i suoi sostenitori persone insospettabili di cui tra poco parleremo.
Guberti è una persona abile e astuta e rappresenta gli interessi della sua categoria.

Ciò che è in discussione oggi è la pretesa di questa categoria di allevare i cani senza interferenze di alcun genere e, in nome della selezione, avere il diritto di operare in qualunque modo, anche
nell'inosservanza della legge sul maltrattamento degli animali che secondo loro dovrebbe riguardare solo gli animali d'affezione e non quelli da "lavoro" quali i cani da caccia.

Come se i cani non fossero sempre cani e non soffrissero allo stesso modo.

Una selezione operata in condizioni di vita estreme, senza cibo, cure e ripari adeguati, nella promiscuità di maschi, femmine, cuccioli e adulti affamati, spinti a sbranarsi tra loro per l'esasperazione: questa è la teoria e la prassi di Guberti & C.

Questo è il metodo difeso da veterinari e cattedratici tra i quali spiccano il prof. Stefano Cinotti, ex preside della Facoltà di Veterinaria di Bologna - oggi direttore dell'Istituto Zooprofilattico
dell'Emilia Romagna e Lombardia - che, in una perizia compiuta su incarico del tribunale di Ravenna nel 2003, escluse la presenza di maltrattamento giustificando il metodo di Guberti che indicò addirittura come "selezione naturale", il che scientificamente è un'aberrazione perché la selezione naturale è quella che avviene in natura dove l'ambiente, cioè
gli spazi e le condizioni territoriali, le vie di fuga sempre disponibili, le possibilità di approvvigionamento di cibo e di dotarsi di ripari, è completamente diverso da un recinto dove i cani vivono in cattività.

La perizia del prof. Cinotti contribuì in modo determinante all'assoluzione nel processo che nel 2003 vide Guberti incriminato.

Successivamente nel 2008, in un secondo procedimento, fu la perizia del veterinario toscano Paolo Pardini, noto allevatore di pointer e dresseur dei cani di Guberti, a portare il P.M. di allora a chiedere e ottenere l'archiviazione.

Branchi di cani costretti a lottare per la sopravvivenza in una condizione innaturale imposta allo scopo di selezionare i più forti, questi sono gli allevamenti riconosciuti dall'E.N.C.I. fino al giorno in cui furono sequestrati.

Questi sono gli allevamenti tutt'ora difesi da associazioni quali l' A.A.C.I. Associazione Allevatori Cinotecnici Italiani presieduta da Alberto Veronesi (www.ilcinofilo.it), dal Pointer Club, da Il Bracco Italiano ecc.

Il rinvio a giudizio di Guberti segna una data storica nel nostro paese: il rispetto della legge deve valere per tutti, anche per gli allevatori.

Esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento per l'operato della Procura e della Forestale di Ravenna che, nel contempo, hanno deciso l'apertura degli affidamenti per i pointer sequestrati.

E' una svolta epocale: i cani sequestrati potranno avere una famiglia invece di restare, come è sempre avvenuto, imprigionati a vita in strutture di custodia in attesa di sentenze definitive.

Animal Liberation
presidente@animalliberation.it
www.animalliberation.it


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Prima - Cane di Guberti con Guberti Dopo - lo stesso cane con i volontari


Questo blog non aveva ancora dato la notizia della possibilità di adozione per i Pointer di Guberti perchè l'attenzione esagerata che li circonda - che travalica il confine del territorio nazionale per arrivare in Svezia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Germania, Spagna, e diverse altre nazioni da cui partono segnali di interesse verso i cani dell'allevamento Del Vento - impone un'attenzione speciale nel loro affidamento.

Da parte animalista si può contare una rete d'informazione sempre più forte che può raggiungere persone e luoghi in modi inaspettati.
Diventa sempre più difficile sfuggire al controllo di "persone qualunque" quando si compiono maltrattamenti su animali, perchè è un tipo di reato che può stare sul gozzo, come quelli contro i bambini, anche al più incallito ribelle alle leggi.

Esistono telecamere talmente piccole da stare in un paio di occhiali o nella decorazione di una borsetta da donna, e ci sono mille modi per "scoprirsi" quando si commette un reato contro animali. Al posto degli estimatori dei cani di Guberti lasceremmo perdere la partita, che sta diventando troppo evidente per essere considerata sicura.

Soprattutto quando migliaia di occhi, dall'altra parte, seguono tutte le vostre mosse.




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20 marzo 2010

MISSION IMPOSSIBLE : UN'ADOZIONE PER SPINO

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Se Spino fosse un umano, e non un cane, sarebbe un po' come Steve Mc Queen. Avrebbe quel modo un po' accigliato, che in un istante riesce a trasformarsi in felicità pura per una cosa bella che arriva dalla vita.
Spino lo sa che la vita è tosta, è passato da carcere all'altro, dai più duri a quelli dove c'è un minimo di pietà umana nei confronti dei reclusi, cose che Steve Mc Queen ha provato solo nei film.

Nato per sbaglio come tanti suoi simili, Spino ha dovuto scontare il peccato della sua presenza al mondo fin da cucciolo, quando stava buttato in una cella e quelli intorno a lui finivano con una puntura di morte senza troppi problemi.

Il secondo peccato che Spino deve scontare è la sua dimensione: troppo grande, troppo alto quando si alza in piedi per fare le feste, e poi troppo peloso, troppo cane con il suo modo schivo e osservatore, che pesa bene con la bilancia della sua esperienza quelli che si trova di fronte.

Ci sono razze meno predisposte a scodinzolare per ogni motivo, meno tolleranti verso i comportamenti sbagliati degli umani, e come avrebbero detto i nostri nonni "più selvatiche".
Da lì basta niente per passare la linea del "cane pericoloso", un piccolo ringhio di disapprovazione, un'espressione poco amichevole, un movimento appena sbagliato.

Per diverso tempo gli umani hanno preteso da Spino quella mansuetudine e quella sottomissione che non è nella sua natura, e nemmeno in quella della sua razza dare. Come pretendere che un ergastolano balli ogni giorno per rallegrare i secondini...

Spino è un animale non umanizzato, un cane sincero, che se accetta lo fa per sempre e non riserva sorprese. Un individualista, che non ama le coccole continue e l'appiccicume, ma adora i wurstel e adora chi glieli porta, con manifestazioni di interesse e di tenerezza.Quando si sente accettato e rispettato la sua gioia diventa immensa, e allora ritorna quel cucciolo festoso e ingombrante che salta e spalanca la bocca. E' un cane sano, con dei gran bei denti, e se sorridesse lo farebbe proprio come Steve Mc Queen.

Per adottare Spino tutte le info su

http://www.gruppospillo.com/cani-da-adottare.php


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GRAVE ATTO INTIMIDATORIO CONTRO IL RIFUGIO "LA FENICE" A NAPOLI

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Segnalazione di Adriana adr.stazio@libero.it

A Ponticelli, nella periferia est di Napoli, sorge da oltre dieci anni il rifugio La Fenice -
sito http://www.adla-pets.com - gestito da Melina con l'aiuto di altri volontari, che accoglie attualmente 150 cani.
Il terreno è stato dato in comodato d'uso gratuito dal comune ma i volontari hanno dovuto sostenere negli anni ingenti spese perché in origine era un terreno abbandonato in cui hanno dovuto costruire tutto, a partire dalle fognature e dalla rete elettrica.

Ma ora il canile dà fastidio a qualcuno.
Due notti fa è stato incendiato il furgoncino di Melina. Tutto fa pensare ad un'intimidazione della camorra, un avvertimento per convincerla ad andare via.

Il rifugio sorge nella stessa strada dove due anni fa ci fu il pogrom contro i rom. Gli interessi in gioco in quell'area sono tanti, ed è da quel maggio 2008 che si parla di interessi della camorra nel business della cosiddetta riqualificazione dell'area, che prevede una massiccia cementificazione.

In tutto questo da mesi la ASL ha intimato lo sfratto a La Fenice.
Dopo il vile attentato denunciato solo da un giornale locale - "Il Napoli" - l'assessore all'ambiente del comune di Napoli ha promesso che il canile rimarrà dov'è.

E' necessario far sentire la nostra voce, perché questi cani rischiano la vita, così come Melina e gli altri volontari che li accudiscono.

Scriviamo al Comune di Napoli e ai giornali per esprimere la nostra solidarietà a La Fenice, chiedere che il canile rimanga dov'è e che sia garantita la sicurezza ai volontari e ai cani :


sindaco@comune.napoli.it, assessorato.politichesociali@comune.napoli.it,
assessorato.ambiente@comune.napoli.it, vicesindaco@comune.napoli.it,
posta@ilmattino.it, segreteria_napoli@repubblica.it, corrmezz@tin.it,
diteloanoi@ilroma.net, lettere@corriere.it, tgrcampania@rai.it,
lettori@ilnapoli.sm, s.ruotolo@rai.it


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16 marzo 2010

A MILANO UNO SPETTACOLO DEGLI ARTISTI DI ZELIG PER L'IPPODROMO DI SAN SIRO

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Claudio Batta, Gianluca De Angelis, Luca Klobas, Urbano Moffa, Diego Parassole e Max Pisu sono gli interpreti dei conosciutissimi personaggi stralunati di Zelig che hanno deciso di dare una mano all'Ippodromo di San Siro, ai suoi lavoratori e al territorio, coinvolto in tira-e-molla di interessi edilizi che mirano a cementificare l'area ormai da una ventina d'anni.

La serata con l'"enigmista" Capocenere, il sempre tartassato Erminio Pistolazzi, il Tarcisio alle prese con la parrocchia di Don Dante, e tutti gli altri matti, sarà venerdì 19 marzo presso l'Auditorium del Centro Scolastico Gallaratese di Via Natta 1 (metro Lampugnano)
L'ingresso è gratuito.

L'iniziativa è promossa dal coordinamento dei comitati per la salvaguardia del Quartiere Ippico di San Siro - Milano -.


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14 marzo 2010

ENRICO FEDRIGHINI, IN CORSA PER IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA

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Intervistare Enrico Fedrighini nel suo quartiere, il QT8 di Milano, non è un'impresa facile:
tutti lo conoscono, lo salutano e gli chiedono informazioni di ogni tipo.
In molti lo sostengono nella nuova avventura politica verso il Consiglio Regionale, quando attraverso le elezioni del 28 e 29 marzo sarà possibile fare una croce sul simbolo "Verdi" e sceglierlo come rappresentante.
In una zona della città dove i locali pubblici non abbondano, il punto di riferimento per il comitato degli abitanti è sempre stato un chiosco-bar vicino ai giochi per i bambini; sotto il sole o sotto la pioggia è lì che si incontrano da anni, di domenica, i cittadini che vogliono informarsi sulla vita del quartiere, partecipare alle iniziative, e che trovano in lui il tramite fra le proprie istanze e le decisioni di Palazzo Marino.

Approfittando della bella giornata Fedrighini arriva all'incontro con una sporta piena di volantini, che incomincia ad attaccare intorno, e mentre gli passo lo scotch incominciamo l'intervista :

Interv.- E' uno spettacolo?

Fedrighini - Sì, è una bella iniziativa che coinvolge i comici di Zelig. Ci danno una mano per mantenere l'attenzione sulla vicenda dell'Ippodromo con questo spettacolo che faranno gratuitamente venerdì 19 marzo. E' un territorio che va difeso dagli interessi economici che da tempo cercano di impossessarsene, togliendo spazio all'ambiente per costruire case.

Int. - Ti occupi da anni di politica come capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale e sei laureato in Scienze Politiche, è per caso una passione di famiglia?

Fedrighini - No, nessuno dei miei parenti è in politica, e in realtà io sono un appassionato di storia, mi interessa soprattutto la ricerca storica; solo che all'epoca non esisteva ancora una laurea con questo indirizzo, e quella che si avvicinava di più ai miei interessi era Scienze Politiche.

Int. - Per il tuo libro "Moby Prince: un caso ancora aperto" di ricerca ne avrai fatta molta, cosa ti ha portato da Milano ad occuparti di una tragedia avvenuta a Livorno?

Fedrighini - Anni fa stavo per recarmi a Bologna nell'occasione del 2 agosto, per la commemorazione della strage della stazione, e guardai su internet la lista dei promotori della manifestazione.
Tra questi notai un Comitato di familiari delle vittime del Moby Prince, fatto del quale allora si sapeva poco: era noto l'incidente in cui persero la vita 140 persone, ma molto altro era rimasto un mistero. Presi contatto con il comitato dei familiari e andai a Livorno, dove mi vennero consegnati due metri cubi di documenti. Misi gli scatoloni nel bagagliaio dell'auto e tornai a Milano, dove passai quattro anni a leggere tutto, il libro è il risultato di quei documenti.

Int.- Ha fatto rumore la sua pubblicazione?

Fedrighini - La Procura di Livorno ha riaperto le indagini, e se la ricerca della verità va avanti è grazie a un pugno di magistrati e investigatori che ancora lavorano sul caso, con tutte le difficoltà rappresentate dal tempo trascorso dal 10 aprile 1991.

Int. - Anche a Milano certe verità bruciano, come dimostra la ricerca sull'inquinamento cittadino e la salute pubblica secretata dal Comune.

Fedrighini - I cittadini di Milano hanno il diritto di sapere dove vivono, e l'amministrazione pubblica ha il dovere di tutelare l'ambiente, che è di tutti, quindi la ricerca non può rimanere segreta. L'abbiamo divulgata attraverso i canali conosciuti; è scritta in un linguaggio piuttosto tecnico, ma stiamo cercando di renderla accessibile a tutti attraverso il lavoro del Laboratorio civico, e presto sarà a disposizione su internet.

Int. - Ci sono molti nuovi casi di leucemie infantili, e l'Istituto dei tumori ha aumentato di molto la capienza attraverso ampliamenti della sua sede, forse l'essere umano vale di più da malato che da sano?

Fedrighini- E' una bella domanda, perchè in effetti la malattia aumenta il PIL di una nazione, ma non si contano le perdite che avvengono su tutti gli altri fronti in termini di previdenza sociale.

Int. - Come mai nelle istanze ambientaliste non entrano i temi animali?

Fedrighini - E' vero, si potrebbe fare molto di più, ma le continue emegenze ambientali occupano molte risorse, come è avvenuto per il fiume Lambro. Ci stiamo battendo affinchè venga fatta una legge regionale che renda non edificabile per 20 anni una zona che abbia subito un danno ambientale. Vent'anni sono lunghi, e ne beneficerebbe la fauna locale.

( ndr- : per firmare la proposta di legge http://www.enricofedrighini.it/proposta_di_legge_regionale.html )

Int.- Di questi tempi i temi animali sono trattati maggiormente da esponenti del PDL e dai giornali che li affiancano, come Libero, ma se non si condivide la loro linea politica come si fa a votarli unicamente per lo spazio che concedono ai temi animalisti?

Fedrighini - Le scelte politiche dovrebbero essere caute: la storia ci insegna che la società più animalista in assoluto, quella che prevedeva l'anestesia per le mucche prima della macellazione per non farle soffrire, era la società hitleriana. Non sempre le politiche animaliste sono andate di pari passo con quelle sociali.

Int. - Degli ambientalisti a favore del nucleare cosa ne pensi?

Fedrighini - Un controsenso. Che si facciano pure le ricerche per vedere se l'energia nucleare può portare dei vantaggi, ma una volta capito che un fabbisogno che coprirà solo il 6 per cento dell'energia totale vorrà dire spese immense, rischi, ed esaurimento della materia prima (l'uranio) entro poche decine di anni, che si abbia il coraggio di abbandonare il progetto.

Int. - Milano è una città difficile per i temi ambientalisti?

Fedrighini - E' una città dove andrebbe compreso il beneficio nel lungo termine per tutti. Quando piazza Duomo e corso Vittorio Emanuele diventarono zone pedonali, i commercianti ci avrebbero piantato volentieri un coltello nelle costole perchè dicevano che il commercio ne avrebbe sofferto, oggi non ritornerebbero mai indietro a quando le macchine transitavano da ogni parte.

Int. - Se dico diesel euro 4 senza filtro che cosa mi rispondi?

Fedrighini - Purtroppo i veicoli più inquinanti e allo stesso tempo più utilizzati dai commercianti del centro, che grazie a continue deroghe non pagano l'Ecopass. Non si vogliono convincere che un ordinamento che prevede il carico-scarico merci in orari non congestionati, se da una parte costerebbe loro cifre maggiori a causa dell'orario straordinario, dall'altra vorrebbe dire tempi inferiori nell'arrivo e nella sosta, che prima delle sette del mattino o dopo le sette di sera sarebbe avvantaggiata dallo scarso traffico. Oggi invece trovare mezzi parcheggiati ovunque e in seconda fila è la norma, con i relativi ingorghi che ne derivano.

Int. - A gennaio tu e il capogruppo di Milano Civica Carlo Montalbetti avete occupato il Consiglio Comunale per "sollecitare l'inerte amministrazione" ad intervenire sul problema smog, come vi siete trovati?

Fedrighini - Ogni tanto passava la Digos a vedere come andava, una mattina De Corato ci ha portato un po' di colazione. Io dormivo nel sacco a pelo, mentre Montalbetti dormiva seduto, e si lamentava in continuazione perchè russo.

Int.- Ho trovato molto materiale su quello che hai fatto, meno sull'aspetto umano. Hai famiglia?

Fedrighini- Sì, ma non amo molto quelli che si fanno fotografare attorniati dai bambini per comparire nelle pubblicità elettorali, penso che alla gente interessa di più quello che fai.

Una delle sue bambine gli salta al collo per salutarlo e fa ritornare tutto in una dimensione di vita privata, accanto a un chiosco frequentato dagli abitanti del quartiere. Che foto mettiamo allora nell'intervista?

Fedrighini - Non è un granchè, ma va bene anche quella del sito.






Per maggiori informazioni http://www.enricofedrighini.it/home.html

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11 marzo 2010

SKINHEADS ROSSI E AMBIENTALISTI NUCLEARI

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Ci sono delle cose al mondo difficilmente comprensibili , come gli skinheads che si vestono e si rasano uguali a quelli di destra ma si definiscono comunisti, o gli ambientalisti che a un certo punto rinnegano il passato e si proclamano a favore dell'energia nucleare, dei cibi geneticamente modificati, e di tutto quanto fa "modernità".

Ma mentre gli skinheads tracannano innocuamente le loro birre nei ghetti delle città, i bizzarri personaggi che balzano di qua e di là delle loro posizioni sono additati come esempi da seguire a tutti quegli "ambientalisti fondamentalisti" che, per dirla fuori dai denti, sono dei trogloditi ancorati a un passato romantico che non sanno fare altro che vietare.

Franco Bolelli, nel suo articolo http://notizie.tiscali.it/articoli/collaboratori/bolelli/10/03/ambiente-clima-bolelli-12345.html
fa passare il messaggio in maniera più sottintesa, ma il senso del ragionamento è quello, a partire dal termine "fondamentalismo" molto in auge in un certo tipo di società "molto elastica".

Famosissimo nella categoria dei saltapicchi è l'ex capo di Greenpeace Gran Bretagna, un certo Tindale, diventato un accanito sostenitore del nucleare.
Un po' meno famoso ma evidentemente meritorio per Bolelli è un certo Stewart Brand, che viene descritto come un illuminante esempio di ambientalista convertito alla logica della modernità.

Nell'articolo non viene spiegato granchè sul personaggio, ma si viene invitati a cercarlo sul web.
Dalla ricerca, più che il ritratto di un ambientalista emerge quello di un creativo che ha avuto idee brillanti nell'ambito commerciale, soprattutto nell'area della comunicazione e poi del computer...

A parte i riferimenti a queste persone, che in quanto umane possono cambiare anche opinione, possono venire ingolosite con incarichi importanti dalle multinazionali che prima controllavano (come è già successo), o possono venire sparafleshate da un man-in-black , poco importa , l'informazione principale che si ricava da questo articolo è ambientalista = antico ;
non ambientalista (o ambientalista pentito) = moderno.

Non una parola sulla pericolosità della gestione di materiali pericolosi da parte di governi impreparati ad affrontare le minime emergenze, come sono state per esempio l'attentato al fiume Lambro o la tragedia della stazione di Viareggio, in entrambi i casi con materiali ben conosciuti e sperimentati come gasolio e petrolio.

Può essere che la maggior parte degli Italiani pensa che non sia vitale, non morale, avere scorie radioattive stoccate da imprese di mafiosi sotto i propri campi coltivati, cioè quello che avviene oggi con i residui di lavorazione industriale smaltiti a basso costo?

Senza contare che ormai è sempre più evidente la trasformazione in atto su intere popolazioni, che non è verso la civiltà come si pensava, nè tantomeno verso la modernità.
In Italia sta accadendo quello che succedeva in Paesi poveri come il Brasile 30 anni fa, quando una persona normale doveva avere tre lavori per sopravvivere un mese. La situazione attuale può reggere ancora per pochi anni, ovvero quando sparirà la maggior parte degli anziani che con le loro pensioni stanno sostenendo le famiglie dei figli e dei nipoti, dopodichè molte cose cambieranno.

Qual'è la modernità che intravedono gli illustri scienziati in questo scenario, che non è poi così lontano dalla realtà, forse quello che un popolo affamato accetta qualunque cosa, pure il cibo transgenico?


PS - Certamente saranno ritenuti antichi e demodè anche loro, ma un insegnamento prezioso che hanno tramandato le Nazioni Indiane è quello che dice "rifletti su ogni cosa che fai perchè dovrà essere buona anche per le prossime sette generazioni".c



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ALLARME A MILANO : ATTENZIONE QUANDO PORTATE A SPASSO I VOSTRI CANI

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Giungono notizie allarmanti : nell'ultima settimana sembra che due persone abbiano subito un'aggressione simile mentre portavano a spasso il loro cane.

Un fatto è avvenuto in zona Sempione, mentre dell'altro non è ancora certa la zona.
In entrambi i casi sono stati affiancati da un furgone, dal quale è sceso un individuo armato di coltello, e puntandolo alla gola dei proprietari si è fatto consegnare i cani.
Uno era un cucciolo di 3 mesi preso al canile.

Fatta la denuncia ai Carabinieri, i malcapitati si sono sentiti dire che non verranno
fatte indagini, non per un cane...

Seguiranno dettagli più precisi sulla vicenda. Intanto si consiglia attenzione nei luoghi isolati, mentre l'orario non è determinante : uno dei due casi è avvenuto di pomeriggio.





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3 marzo 2010

COLTURE TRANSGENICHE E WTO - ECCO PERCHE' GLI TIRAVANO LE PIETRE

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A partire da Seattle nel 1999, per continuare con il G8 di Genova 2001, in molti avevano capito la pericolosità di quel tipo di economia che non guarda in faccia a nessuno in nome del profitto. Forse oggi si possono comprendere meglio molti fatti accaduti negli ultimi 10 anni, le reazioni sociali che hanno sì coinvolto un grande numero di persone, ma non tante quante potevano essere.

Era nata nel 1995 un'entità astratta come il WTO (tradotto è OMC - organizzazione mondiale del commercio) che si definisce "l'unico governo mondiale che emette risoluzioni, di ben altro peso che l'ONU".

Un organismo che si presenta al mondo come controllore del commercio mondiale, e afferma di battersi per eliminare le barriere commerciali tra Paesi, ma che spesso invece tracima e finisce per occuparsi di cose che si trasformano in vere e proprie imposizioni agli altri Stati.

Infatti, tutta questa faccenda delle coltivazioni transgeniche parte almeno dal 2003 con una precisa denuncia da parte di Stati Uniti, Canada e Argentina, che non approvano la decisione dell'Unione Europea di tenere gli OGM fuori dai propri confini attraverso una moratoria.
E siccome il WTO se le canta e se le suona, ha emesso una sentenza di condanna per questo "biasimevole" comportamento.

Nel corso della presentazione della causa il rappresentante USA al commercio Roberto Zoellick fa questa dichiarazione :

"La moratoria UE viola le norme del Wto. Da anni, in ogni parte del mondo, la gente mangia alimenti geneticamente modificati. I cibi biotech aiutano a nutrire la popolazione mondiale che soffre la fame, offrono enormi opportunità per una alimentazione più sana e nutriente e proteggono l'ambiente riducendo l'erosione del suolo e l'uso dei pesticidi".
Dal sito http://www.unimondo.org/Guide/Ambiente/Biotecnologie/Wto-gli-Usa-vincono-la-causa-contro-Ue-sugli-ogm

Certamente la tipica nutrizione americana a base di carne ricoperta da salse e latte - alimenti gonfiati a dismisura di ormoni, zuccheri e coloranti - non sentirà una grande differenza con un'eventuale dieta transgenica: la maggior parte della popolazione è obesa e ha problemi circolatori già da decenni. Ma imporre coltivazioni geneticamente modificate in una terra come l'Italia, con una varietà così grande di coltivazioni, è un suicidio. O forse un meditato omicidio.

Il pensiero contorto che sta sotto queste decisioni pare essere il mancato guadagno, anzi le forti perdite che subiscono le esportazioni americane di OGM nei Paesi africani, che non acquistano i grossi quantitativi che potrebbero prendere perchè in qualche modo condizionati dagli allarmi della Comunità Europea. Molte informazioni sulle pratiche del WTO, anche se di qualche anno fa molto interessanti, sul sito http://diverticolo.blogspot.com/2006/10/wto-ogm-e-la-supremazia-totale.html

L'Africa non può fare la pattumiera del mondo se i Paesi europei creano dei dubbi sul cibo transgenico generosamente versato sulle sue tavole....

Incredibile questa favola della fame del mondo : da una parte depredano l'Africa dalle sue risorse, scatenano sanguinose guerre interne che sterminano intere etnie, commerciano in armi, droga, preziosi, petrolio, e dall'altra tendono la loro unta mano con gli scarti OGM dei loro ricchi paesi per sfamare i poveri bambini neri.

Non c'è poi tanta differenza tra latitudini, ci sono tanti modi per convincere una nazione recalcitrante a scendere a patti : un terremoto economico, una minaccia terroristica, un qualche accidente di qualsiasi tipo che colpisca la popolazione inerme, ed ecco che magicamente le porte si aprono "agli scambi" perchè...è il mercato, bellezza.

Ecco perchè al WTO hanno sempre tirato pietre.








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2 marzo 2010

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA LA COLTIVAZIONE DEGLI OGM - ORGANISMI GENETICAMENTE MODIFICATI

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Schiavi, sudditi, pagatori di tasse e gabelle senza la minima voce in capitolo.
Carne da fare ingrassare davanti alle televisioni, calmare con droghe di ogni tipo (compresi psicofarmaci, caffè e sigarette), rimpinzare di cibo e bevande avvelenate.
E soprattutto carne che vale molto di più da malata che da sana.

Davvero una gran bella prospettiva per chi vive nella Comunità Europea, quella di essere obbligati da un organismo centrale a fare quello che i cittadini di ciascuno Stato non vogliono fare. Gli Italiani si sono espressi sempre molto chiaramente su questo argomento :
le coltivazioni OGM nel nostro Paese sono considerate pericolose per la salute, incontrollabili nelle conseguenze sulla natura e grandemente inutili.
Non potremmo essere più felici per la varietà di prodotti che compongono il nostro cibo, il nostro clima ci da tutto.

La fuga delle api dai campi coltivati con colza trasgenica è già stata provata in diversi Paesi europei, quelle piante non vengono impollinate, e tutta la catena vitale collegata agli insetti viene distrutta.

Davvero le case farmaceutiche pensano che facendo ammalare migliaia o milioni di persone guadagneranno montagne di denaro? Non hanno anche loro genitori, figli, amici?
Per quale motivo si permette alla Bayer, multinazionale farmaceutica, tutto questo potere?

Davanti a questa protervia, a questo obiettivo insensato che è portare la nostra Terra alla distruzione, è davvero difficile formulare delle ipotesi.
L'unica possibilità è che dietro all'aspetto umano di chi fa e disfa a suo proprio interesse, si celi qualcosa che umano non è per niente.

Articolo decisione UE sugli OGM :
http://www.corriere.it/esteri/10_marzo_02/ue-fine-embargo-ogm_42b721ca-25eb-11df-9cde-00144f02aabe.shtml


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