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Non posso crederci, forse ho scambiato persona, quando leggo la notizia della scomparsa di Guido De Filippo. Mi stropiccio gli occhi, purtroppo è vero, il nostro Guido se n'è andato il 3 novembre scorso.
Pensando a lui, alla Lega Anticaccia di cui era Segretario - anche se la parola Segretario Nazionale significa ben poco rispetto a quello che era Guido - mi sono resa conto di conoscerlo da un sacco di tempo. Da quando 15 o 16 anni fa mi proposi come volontaria alla LAC per curare i selvatici, e scoprimmo subito che non era un mio talento. Ricordo ancora la faccia basita di lui e della sua dolcissima compagna Paola quando morì il primo "caso" semplicissimo che mi avevano affidato, un passerotto neanche messo male, che bisognava accudire per pochi giorni, finchè fosse stato in grado di volare.
A parte lo stupore iniziale per l'accaduto non mi dissero nulla di critico o di cattivo, e il loro atteggiamento fu un balsamo per il senso di colpa che provavo.
Guido era la persona piu' tranquilla e pacata che avessi mai conosciuto.
Quella, insieme ad altre esperienze precedenti all'incontro con la LAC, mi convinsero che ognuno ha le capacità che ha: se non avevo nessuna difficoltà a trattare le razze di cani cosiddette "pericolose" mi emozionavo invece in modo esagerato nella cura degli uccelli che trovavo caduti dal nido o feriti, sbagliando tempi e modalità.
Curare gli esseri alati è un dono speciale che ho sempre ammirato, sono gli esseri piu' fragili e che richiedono piu' dedizione. Se non me la sentivo potevo comunque contare su Guido, Paola e i bravissimi volontari ai quali nel tempo ho portato cornacchie, merli, piccioni, pettirossi e perfino ricci in difficoltà trovati in giro, senza mai sentire un "no, non possiamo".
Alla LAC avevo conosciuto gente che si svegliava di notte ogni 2 ore perchè i giovani volatili hanno bisogno di mangiare spesso, sennò muoiono. E gente che impegnava altre notti per aiutare i viaggi dei rospi, che finivano schiacciati dalle macchine. Mi è capitato di seguirli in azioni antibracconaggio, e non erano passeggiate domenicali. In territori dediti alla caccia di frodo da generazioni rischi di essere picchato, rischi che la tua auto venga demolita a mazzate, ma la direzione ferma e gentile di Guido ha molto spesso raggiunto gli obiettivi, senza clamore, con voce bassa e gentile.
Speriamo che lì dove sei Guido tu possa continuare a darci una mano, come hai sempre fatto.
Hoka Hey !
Non posso crederci, forse ho scambiato persona, quando leggo la notizia della scomparsa di Guido De Filippo. Mi stropiccio gli occhi, purtroppo è vero, il nostro Guido se n'è andato il 3 novembre scorso.
Pensando a lui, alla Lega Anticaccia di cui era Segretario - anche se la parola Segretario Nazionale significa ben poco rispetto a quello che era Guido - mi sono resa conto di conoscerlo da un sacco di tempo. Da quando 15 o 16 anni fa mi proposi come volontaria alla LAC per curare i selvatici, e scoprimmo subito che non era un mio talento. Ricordo ancora la faccia basita di lui e della sua dolcissima compagna Paola quando morì il primo "caso" semplicissimo che mi avevano affidato, un passerotto neanche messo male, che bisognava accudire per pochi giorni, finchè fosse stato in grado di volare.
A parte lo stupore iniziale per l'accaduto non mi dissero nulla di critico o di cattivo, e il loro atteggiamento fu un balsamo per il senso di colpa che provavo.
Guido era la persona piu' tranquilla e pacata che avessi mai conosciuto.
Quella, insieme ad altre esperienze precedenti all'incontro con la LAC, mi convinsero che ognuno ha le capacità che ha: se non avevo nessuna difficoltà a trattare le razze di cani cosiddette "pericolose" mi emozionavo invece in modo esagerato nella cura degli uccelli che trovavo caduti dal nido o feriti, sbagliando tempi e modalità.
Curare gli esseri alati è un dono speciale che ho sempre ammirato, sono gli esseri piu' fragili e che richiedono piu' dedizione. Se non me la sentivo potevo comunque contare su Guido, Paola e i bravissimi volontari ai quali nel tempo ho portato cornacchie, merli, piccioni, pettirossi e perfino ricci in difficoltà trovati in giro, senza mai sentire un "no, non possiamo".
Alla LAC avevo conosciuto gente che si svegliava di notte ogni 2 ore perchè i giovani volatili hanno bisogno di mangiare spesso, sennò muoiono. E gente che impegnava altre notti per aiutare i viaggi dei rospi, che finivano schiacciati dalle macchine. Mi è capitato di seguirli in azioni antibracconaggio, e non erano passeggiate domenicali. In territori dediti alla caccia di frodo da generazioni rischi di essere picchato, rischi che la tua auto venga demolita a mazzate, ma la direzione ferma e gentile di Guido ha molto spesso raggiunto gli obiettivi, senza clamore, con voce bassa e gentile.
Speriamo che lì dove sei Guido tu possa continuare a darci una mano, come hai sempre fatto.
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