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Tutta Italia conosce Rosa Bazzi e Olindo Romano. Condannati all'ergastolo al termine del primo processo, tra poco saranno di nuovo giudicati nel processo d'appello, in cui la difesa sosterrà la linea del "non aver commesso il fatto". Un magistrato garantista si sta agitando per permettere la loro riunione nello stesso carcere, e ciò sta facendo discutere nei vari forum. In occasioni come queste tra i vari commenti non mancano mai, ma proprio mai, quelli che paragonano i criminali agli animali, tipo il seguente :
"mandateli all'inferno il più presto possibile...!!! Se c'è qualche giudice che si permette di fare una cosa del genere vuol che non ha dignità, guidizio, cuore. Sarebbe peggio di una animale...!!!"
Considerazioni grammaticali a parte, in una civiltà che si ritiene così evoluta da esportare i suoi sistemi di vita negli altri Paesi dovrebbe essere chiaro che le parole hanno un senso, esprimono concetti, non sono bolle di sapone.
L'atteggiamento di risposta è spesso quello di liquidare l'argomento semplificando le persone che esprimono questi giudizi : meglio non prendersela perchè tanto sono degli ignoranti, dei sempliciotti.
Invece le stesse definizioni appaiono normalmente ovunque : il gruppo che stupra la ragazza viene chiamato "branco", per eliminare la camorra secondo un noto ministro occorre "prosciugare l'acqua per far morire gli squali", l'efferata violenza è "furia animale".
Salvo poi definire con nomi riferiti alla natura o al mito una lunga serie di mezzi militari come gli aerei Falcon, gli elicotteri Mangusta, i corazzati Lince diventati tristemente famosi in questi giorni, ecc. ecc.
Cosa questi corazzati abbiano in comune con la lince è difficile saperlo, considerato che chi ci sta sopra corre più rischi a ribaltarsi nelle strade sterrate delle montagne afghane che a saltare sopra qualche mina. A una vera lince non verrebbe mai in mente di invadere un territorio diverso dal proprio in nome di una "superiorità" morale o religiosa; nè esporrebbe mai se stessa come una pubblicità vivente nei territori "ostili", e soprattutto non potrebbe mai essere di 400.000 euro il suo prezzo. Se il concetto di "pubblicità vivente" appare strano è perchè tutti sappiamo cos'è un agente di commercio nella vita di tutti i giorni, ma raramente pensiamo al fatto che anche chi vende materiale bellico ha i suoi bravi venditori. Invece del porta a porta si occupano di visitare i governi dei vari Paesi, proponendo la loro mercanzia come la migliore, e il giorno dopo aver seppellito i valorosi soldati saranno già all'opera, forti del fatto che il loro Lince marca Iveco che seguiva il primo non è saltato per aria, ci sono stati "solo" dei feriti.
Le parole, i nomi, sono pietre. Dietro parole e concetti falsi possono nascondersi solo bugie e falsità, come in effetti avviene. Per fortuna nel mondo incominciano a farsi più forti le voci di quanti non si fermano alla facciata delle cose - soprattutto nel web se ne trovano moltissimi - loro sì hanno diritto a definirsi veri "segugi".
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22 settembre 2009
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