12 novembre 2009
14 e 15 NOVEMBRE - IN SPAGNA SI DA FUOCO AI TORI
In natura il toro è un animale mite, un erbivoro grande e grosso ma timido, simile alla sua femmina mucca. Forse è proprio questa mitezza a rendere gli esseri umani ancora più vigliacchi, crudeli e beceri nei confronti dei tori, usati in Spagna in molti modi, fra i quali la corrida sembra alla fine il meno cruento.
Questi spettacoli avvengono ancora oggi perchè, naturalmente, fanno parte della cultura di un popolo. E qui parliamo di radici, di tradizioni!!!
Nella cattolicissima Spagna ci sono molte "feste" in cui viene seviziato a morte un toro, mentre intere famiglie con bambini partecipano entusiaste :
tagliandogli i testicoli da vivo, ferendolo in ogni modo per tutta la notte facendo attenzione che arrivi vivo all'alba per poterlo uccidere al momento giusto, legandogli alle corna palle di catrame alle quali dare fuoco.
Chi vuole può trovare in rete molti video che mostrano cosa avviene ai toros emboleados : un toro viene liberato improvvisamente da un camion, accerchiato e afferrato da decine di "uomini" urlanti. Viene legato strettamente per il collo a un palo conficcato nel terreno, mentre decine di "uomini" continuano a tenerlo. Una palla di catrame viene infilata in ogni corno, e viene dato fuoco, inestinguibile.
Finchè il fuoco è ancora all'inizio, il toro è disorientato e spesso non agisce, non comprendendo quello che gli accade. E' quando il fuoco arriva a bruciare profondamente le corna che il toro si anima e incomincia a correre per le strade, colpendo chi gli capita a tiro.
Capita che il toro, terrorizzato e pieno di dolore, si vada a schiantare contro un muro per porre fine alla sua sofferenza.
In diversi paesi spagnoli queste manifestazioni sono state vietate, al posto dei tori vivi vengono usati dei simulacri di metallo. Nei paesi come Medinaceli, la tradizione di massacrare un toro si rinnoverà tra due giorni.
Questa è la lettera proposta dalla League Against Cruel Sports http://www.league.org.uk/index.asp
è indirizzata al Sindaco di Medinaceli Felipe Utrilla Dupre info@medinaceli.es
ma anche alle altre istituzioni e uffici del turismo
presidencia@dipsoria.es;buzon.presidente@jcyl.es;oficinadeturismodesoria@jcyl.es;sotur@jcyl.es
Apreciado Sr. Utrilla,
Ha llegado a mi conocimiento de que en la ciudad de Medinaceli, Soria se celebrará el toro de Júbilo durante los días 14 y 15 de Noviembre. Durante este evento se fija a los cuernos del toro un artilugio el cual lleva unas bolas impregnadas con una solución inflamable a las que se prende fuego antes de que se le suelta por las calles.
Me opongo firmemente a este terrible y cruel maltrato de animales y le ruego que haga todo lo possible para impedir este festejo.
Como seguramente sabe hoy en día se suele usar en muchos pueblos de España un tipo de muñecos metálicos que sustituyen un toro vivo. Lo cual significa que la gente puede disfrutar de la misma manera de su fiesta pero sin necesidad de atormentar a un toro.
Una reciente encuesta realizada por Ipsos-MORI, encargada por la League Against Cruel Sports, demuestra que un 89 % de los ciudadanos británicos jamás visitarían a una corrida de toros. Encuestas a nivel europeo muestran un resultado similar.
Además, estoy seguro que Usted tiene conocimiento de que más de 180.000 ciudadanos catalanes están a favor de prohibir a las corridas de toros en su región y que una lista de firmas ha sido entregado recientemente al Parlamento Catalán.
Yo desde luego no visitaré a Medinaceli mientras tengan lugar festejos de este tipo en esta ciudad y pediré a todos mis amigos y a mi familia hacer lo mismo.
Sin otro particular reciba un cordial saludo
- firma -
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