12 gennaio 2009

BENVENUTI AL POINTER CLUB "DA GUBERTI"



Una brutta storia che ha per protagonista un veterinario di nome Giorgio Guberti e il suo allevamento chiamato "Del Vento"- in provincia di Ravenna. Le vittime sono un ammasso di ossa, pelle e ferite che assomigliano a dei cani razza Pointer. Piegati su se stessi e pieni di malattie - come sono stati trovati dai volontari di Animal Liberation - dovevano sopravvivere in privazioni di ogni tipo per temprare il fisico e il carattere. Chi non sopravviveva non era "buono" a prolificare.

Nonostante questi metodi il sig. Guberti viene addirittura premiato dal Pointer Club d'Italia, e alla fine degli anni '80 vince più di una volta il
"trofeo allevamento", come appare sul sito http://www.pointerclubitaliano.com/ICampioni/TrofeidelClub/TrofeoAllevamento/tabid/616/language/it-IT/Default.aspx
Il trofeo viene assegnato ogni anno al socio allevatore che documenta con fotocopia dei libretti di lavoro i risultati ottenuti da soggetti nati dal suo allevamento ancorchè non di sua proprietà.
Forse mostrava i libretti dei cani venduti, piuttosto che di quelli residenti nel suo bel rifugio?

Le nuove ispezioni e il conseguente sequestro avvenuto in questi giorni del canile lager hanno alzato un grosso polverone anche intorno al Club di cui il Guberti è rispettato socio. Si sono sentiti in dovere di rispondere in questo modo:

Il Consiglio Direttivo del Pointer Club d’Italia convocato per il giorno 9/1/2009, ha così per la prima volta deliberato, contrariamente a ciò che potrebbe desumersi da quanto in precedenza pubblicato, pur anche sul sito del Club, sulla questione in questi termini posta all’ordine del giorno: “Problema Guberti: Posizione del Club e possibili interventi”. Il Consiglio manifesta il proprio sconcerto per la situazione venutasi a creare a seguito e per effetto del sequestro dei cani operato nell’allevamento del “Vento”. Ritiene che le prerogative istituzionali della Società specializzata non le consentano interventi di sorta e, in pendenza di procedimento penale, non resti che manifestare assoluta fiducia nell’operato della magistratura. Ritiene, peraltro e soltanto, sia opportuno, in attesa di ulteriori provvedimenti giudiziari, offrire ogni più ampia collaborazione per quel che concerne la corretta custodia degli animali sequestrati, al fine di garantirne l’integrità e la salute, nonché al fine di non veder disperso il rilevante patrimonio genetico di cui sono, in gran parte, portatori. Esprime profondo rammarico per l’inqualificabile atteggiamento di quanti, proclamandosi amici degli animali, si sono del tutto inopinatamente, ingiuriosamente quando non anche minacciosamente, scagliati nei confronti di dirigenti e soci del Pointer Club d’Italia, rilevando che tale atteggiamento non trova giustificazione alcuna stante l’appassionata, amatoriale cinofilia cui hanno da sempre improntato la loro attività. Il Consiglio ritiene così di aver definitivamente, inequivocabilmente chiarito quale abbia ad essere inteso l’atteggiamento del Pointer Club d’Italia su questa incresciosa vicenda.

Eh sì! un'incresciosa vicenda... Si muove anche il Sottosegretario di Stato al Lavoro, alla Salute e alle Politiche Sociali, Francesca Martini. Ma nonostante tutte le conoscenze e le opportunità che potrebbe avere un Sottosegretario, la patata bollente degli affidi e degli stalli viene gestita da Animal Liberation
, che dirama questo appello:


Al Sindaco di Ravenna
Fabrizio Matteucci
Alla ASL di Ravenna
Ai Volontari Animalisti


Presso la località di Osteria, comune di Ravenna, è situato l'allevamento del veterinario Giorgio Guberti, che alleva pointer da vari decenni.
Il metodo che utilizza questo personaggio è quello della "selezione naturale", ovvero non garantire agli animali alcun tipo di sostentamento (nè cibo nè acqua) in modo che sopravvivano solo gli animali più forti.
Sono presenti oltre 200 cani, tutti scheletrici e terrorizzati. Sono tutti infestati di parassiti, molti sono malati, presentano tumori, tumefazioni, cecità e altre patologie.
Buona parte dei cani è chiusa in piccoli box dove la pavimentazione è costituita dalle deiezioni dei cani che si sono solidificate e stratificate durante gli anni, tutto l'allevamento è coperto di melma e fango, e non c'è traccia di cibo, ciotole o acqua.
Ci sono anche numerosi cuccioli, molti sono stati rinvenuti in un box completamente privo di luce. Disseminate a terra ci sono carcasse di pollame e conigli che si presume vengano lanciati agli animali. Sono stati trovati anche resti di cani.
Giorgio Guberti è stato già processato e assolto nel 2003 per le accuse di maltrattamento. Forte anche della perizia del preside della facoltà di Veterinaria dell'Università di Bologna, tale processo non ha avuto conseguenze, ma gli ha al contrario creato un precedente che gli ha permesso di continuare a fare il suo "lavoro".
Tra l'altro, gli allevamenti in suo possesso sono due, l'altro è a ridosso di casa sua e non c'è stata possibilità di visionarlo, ma ci è stato garantito che i cani sono nelle stesse condizioni. In questo secondo allevamento sono presenti anche dei cani levrieri.
Martelliamo le autorità competenti (sindaco, Asl e tutti quelli che potrebbero fare qualcosa) per chiedere con urgenza che i cani possano essere quantomeno curati e nutriti e che Giorgio Guberti non possa più accedere all'allevamento.
C'è un'ordinanza che gli impone di chiudere l'allevamento entro tre mesi, ma conosciamo bene i tempi della burocrazia e della legge. In più, una volta chiuso l'allevamento, chi si prenderà in carico questi cani, malati e spaventati? Il comune ha già detto che non intende spendere centinaia di migliaia di euro per un allevamento privato.

Testo completo dell'appello su http://www.animalliberation.it/

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1 commento:

Anonimo ha detto...

ma possibile che non si sono mai accortidi cani sequestrati in queste condizioni terribili???!???