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26 novembre 2012

CHI VIVE NEL CIRCO....PRESIDIO 25/11/2012 CIRCO DI BARCELLONA - CESANO BOSCONE


Oggi credo di avere realizzato che chi fa i numeri nel circo appartiene a quella famiglia da generazioni, conosce gli animali solo attraverso il servizio da loro reso, e non riesce a rendersi conto della loro sofferenza.

Incontro per caso, durante il presidio animalista a Cesano Boscone (Milano), il domatore di cani che fa il suo show con alcuni dalmata e un alano nel circo di Barcellona.
E' molto giovane, e arriva al suo camper accompagnato da un bambino di 10/11 anni in livrea rossa e alamari dorati, la tipica divisa del circo...Voglio a tutti i costi che leggano il nostro volantino, ma il domatore appena lo riceve fa per buttarlo nel cestino della spazzatura.
Alla richiesta di non buttarlo me lo restituisce e si ferma a parlare per spiegare le sue ragioni. Mi dice che tengono apposta gli animali vicino alla strada per farli vedere alla gente, perchè tutti si accorgano che stanno bene.
 Obietto che è possibile vedere solo gli animali domestici come i cani e i pony, e che le tigri che si vedono nelle gabbie sono cuccioli, quindi naturalmente giocherelloni...gli domando perchè non mostrino gli animali adulti, e a quel punto lui sembra tentennare. Ma subito dopo afferma che gli animali esotici da loro detenuti non sarebbero più in grado di vivere liberi, le tigri abituate ai polli serviti nel circo non saprebbero più cacciare... in quanto animali stanziali, non hanno bisogno di uno spazio maggiore, il loro recinto gli basta.

La gabbia su ruote di 2 metri per 5 che a me sembra uno strumento di tortura (soprattutto pensando a quando attraversa le autostrade con tutti i climi possibili, e con più animali stipati all'interno) al giovane domatore appare come un rifugio amichevole per animali dispersi. Insomma questi felini, che sono dei fenomeni della natura, secondo lui senza il circo non sopravviverebbero....
Invece i ragazzini svegli del quartiere, che vedono nel presidio animalista una bella novità, ci raccontano di una tigre che hanno visto nel circo segnata su un fianco...come se fosse stata catturata da poco. Alla faccia degli animali che lavorano nei circhi da generazioni!
Tornando al domatore, lui afferma che c'è il buono e il cattivo in ogni mestiere, e che c'è circo e circo.
Il suo idolo è Moira Orfei, e per quale motivo? Perchè Moira pretende grandi piazzali per i suoi leoni, sennò non va a fare gli spettacoli, e poi ha un veterinario sempre presente. Mentre ascolto il ragazzo parlare immagino quanto se ne sbatterà il leone del grande piazzale, magari nel gelo di Mosca a meno 20 gradi..
Ma secondo lui gli animalisti sbagliano a contestare il circo, e dovrebbero invece seguirne uno in gruppo per almeno un mese, vivendo insieme ai circensi e guardando come lavorano.......Beh! io l'invito l'ho girato....Il giovane domatore mi saluta per andare a lavorare, e una coppia di passanti che osserva i cuccioli di tigre nelle gabbie commenta il fatto che dopo aver giocato insieme per un bel po' - casualmente durante l'entrata dello spettacolo - i cuccioli si sono accasciati tutti a terra con le lingue di fuori, come se fossero stati un po' alterati.

Quindi arriva la musica insieme alla voce del presentatore, lo spettacolo è iniziato. Nel presidio sentiamo sulla pelle ciò che abbiamo visto mille volte nei video di investigazioni animaliste e dal vivo: animali deprivati, senza un punto di riferimento al mondo, senza più dignità, sbalzati in città con macchine, camion, sirene, bambini urlanti, puzza...senza nulla da fare per ore e ore...fino al momento di entrare in pista e inginocchiarsi, sedersi su sgabelli, fare i pagliacci senza averlo scelto....

"Venghino signori venghino a vedere come gli elefanti vengono uncinati alle zampe per farli lavorare, e come le tigri imparano ad avere paura degli umani fin da piccoleeeee!" 
In questa presunta festa si sono distinti a un certo punto - ovvero quando il pubblico era già entrato - alcuni ceffi con l'atteggiamento da "guardaspalle" che sono usciti dal tepore del tendone del circo per andare a fissare con odio il presidio animalista  silenzioso, ma carico di significato, che fronteggiava l'entrata del circo di Barcellona.

                                                                                                     




22 dicembre 2011

LAV ALESSANDRIA DENUNCIA L'AMERICAN CIRCUS

ELEFANTI CON LE ZAMPE LEGATE DA CATENE CORTE PER TUTTO IL GIORNO  ALL'AMERICAN CIRCUS.
Il gestore dell’American Circus, L.M., è stato denunciato per maltrattamento di animali e detenzione incompatibile con la propria natura, ai sensi degli Art. 544 – ter e Art. 727 del Codice Penale, per aver tenuto cinque elefanti legati con corte catene che, legando due zampe per ogni animale, impedivano loro la quasi totalità dei movimenti. La denuncia è scattata da parte delle Guardie Zoofile della LAC di Alessandria in seguito ai loro controlli effettuati nei giorni scorsi presso le strutture del circo attendato ad Alessandria, svolti con il coordinato scambio informativo del Settore Circhi della LAV.  Gli elefanti, stando alle testimonianze, rimanevano legati per tutta la notte. E probabilmente anche per altro tempo, considerando che la presenza di quelle stesse catene era già stata rilevata nel corso di una precedente ispezione congiunta delle Guardie Zoofile con il Servizio Veterinario Asl AL che aveva immediatamente provveduto a prescriverne la rimozione e a limitarne l'utilizzo.
Le linee guida della Commissione Scientifica CITES del Ministero dell’Ambiente, infatti, stabiliscono il divieto di utilizzo delle catene se non per brevi periodi e per particolari e limitate operazioni.

Sono moltissimi i casi simili portati alla luce negli ultimi anni solamente grazie all’intervento di Media ed Associazioni – dichiara Nadia Masutti, Responsabile LAV per il Settore Esotici, Circhi e Zoo – Per questo motivo chiediamo con forza ai neoministri dell’Ambiente, delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali di disporre accurate indagini presso i circhi con animali. Indagini necessarie e da troppo tempo rimandate”. La detenzione semi-permanente a catena è, infatti, una pratica ancora diffusissima nei circhi, come dimostrato da un recente servizio di Striscia la Notizia nel quale Edoardo Stoppa mostra gli elefanti del Circo Darix Togni, attendato nel Comune di Milano. Anche qui gli animali sono legati a catene cortissime, e ripetono incessantemente i movimenti altalenanti della testa, che rappresentano un chiaro sintomo di stress e sofferenza. “Intervistato dall’inviato del tg satirico, Corrado Togni sembra cadere dalle nuvole nell’apprendere dell’esistenza delle Linee Guida della Commissione Scientifica CITES che fissano criteri nella gestione degli animali nei circhi, in vigore già dal 2000 – aggiunge Nadia Masutti, Responsabile LAV per il Settore Esotici, Circhi e Zoo – e ne chiede incredibilmente copia a Stoppa!”.

In una recente intervista pubblicata sul sito dell’Ente Circhi, Flavio Togni dichiara “Siamo ormai di fronte a persone indottrinate a pensare che nel circo gli animali vengano torturati e trattati male”. E Antonio Buccioni, presidente Ente Nazionale Circhi considera le denunce degli animalisti il “solito disco rotto frutto di pregiudizi, luoghi comuni e parecchia ignoranza in materia”. Ma i video non possono essere indottrinati, né le foto essere prevenute: entrambi mostrano solo una realtà sempre più occultata ma non per questo meno vera.“La realtà è questa” dice Dario Togni indicando gli elefanti costretti ad una semi-immobilità dalle catena. E questa volta dice la verità: “se Dario Togni ammette candidamente di aver sempre detenuto gli elefanti a catena – conclude Nadia Masutti – ci chiediamo perché questo comportamento non sia mai stato rilevato e denunciato prima dagli organi competenti per i controlli”.

Da http://www.lav.it/index.php?id=1151







15 gennaio 2010

ANCORA ATTACCHI DA PARTE DI ANIMALI DA CIRCO

Negli ultimi tempi sembrano aumentare gli attacchi da parte di animali da circo verso gli esseri umani : dopo la morte del domatore a causa di un orso nel circo russo, e l'attacco delle tigri al giovane Orfei salvato in extremis (Stefano Nones), ecco una nuova aggressione, questa volta a una semplice spettatrice, e riportata dai giornali locali che la descrivono così :

Una spettatrice di 30 anni che stava fotografando gli animali di un circo è stata attaccata da un leone a Chonqing, nel sud ovest della Cina.
Long Wei, questo il suo nome, e il suo fidanzato erano tra gli spettatori che avevano pagato per poter fotografare le tigri durante lo spettacolo della domenica pomeriggio.
Finite le foto un leone è uscito dalla gabbia e l'ha attaccata, con morsi alla testa, orecchie e occhio destro. E' stata salvata dal morso fatale quando un domatore ha inserito una sbarra d'acciaio dentro le fauci del leone. Dopo di che il domatore ha continuato a picchiare l'animale finchè non l'ha fatto rientrare in gabbia. I manager del circo dicono che le vittime sono state ricompensate con 10.000 yuan, mentre le vittime affermano di non aver ricevuto niente.

31 dicembre 2009

ANIMALI AL CIRCO - ALLENAMENTO DI UN ELEFANTINO

Ecco la splendida vita che vivono gli animali al circo, documentata da PETA e diffusa attraverso il sito internet http://www.peta.org



Con gli uncini piantati nella pelle si impara a obbedire e a fare il saluto :



Anche a stare sulla testa, o salire sulla schiena di un mio compagno....



























Quando hai lo spirito spezzato e sei stato abituato fin da piccolo a ubbidire perchè in catene,umiliato,privato di tutto, anche una nocciolina può rappresentare la motivazione per continuare a vivere.

Volete portare i bambini al circo? Prima, perfavore, guardate queste foto.

27 novembre 2009

BASTA ATTACCHI CONTRO I CIRCHI - GLI ANIMALISTI CI DANNEGGIANO

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Così si lamenta Livio Togni, che in un'intervista al Resto del Carlino tuona contro i nemici di sempre, e minaccia di richiamare l'attenzione delle istituzioni sui cattivi animalisti portando giraffe e elefanti nelle strade di Bologna, in modo da creare un mega-ingorgo stradale.
Giusto per fornire qualche esempio della profondità dei suoi pensieri, per il signor Togni "Oggi è diventato redditizio sparare contro il circo : dà visibilità e fa guadagnare" e continua dicendo "Basta guardare il bilancio della Lav (la lega antivivisezione,n.d.r.) : più di un milione di euro all'anno. Alcuni dirigenti di associazioni animaliste, poi oggi siedono in parlamento, quello italiano e quello europeo".

A parte l'ultima frase (sarebbe una gran bella notizia che nessuno sa, quindi il sig. Togni dovrebbe almeno fare qualche nome) il resto fornisce la misura dell'assoluta ignoranza in cui si muove il nostro manager ex-domatore di leoni, convinto che sia il potere delle "ricche" associazioni animaliste a muovere la gente contro il circo.
Non immagina, o fa finta di non immaginarlo, che le persone che hanno deciso di lottare contro il maltrattamento degli animali reso spettacolo non sono a libro paga di nessuno, e proprio questa è la loro forza.

Contrariamente a quanto viene fatto dalle "enterprise" dei circhi con animali, che ottengono fondi governativi piuttosto sostanziosi che non riceverebbero se gli animali non ci fossero, la maggior parte di quelli che il sig. Togni e gli altri della sua famiglia si trovano fra ai piedi non fanno parte di alcuna associazione, onlus o gruppo che dir si voglia. Non hanno alle spalle legali di fiducia in caso di problemi e rischiano in prima persona, sotto la pioggia o sotto al sole, in cambio di un bel nulla, visto che i soldi sono l'unico metro di giudizio per i manager.

Se avessero un altro metro di giudizio infatti si potrebbe parlare della grande soddisfazione, molto più appagante dei soldi, che si ottiene quando dopo molti sforzi si leggono articoli come questo, e ci si accorge che un sacco di granelli di sabbia fermano grandi ruote. Una domanda precisa però il giornalista poteva farla : "Signor Togni, perchè una tigre dovrebbe divertirsi ad andare in motocicletta?"



Questo il catenaccio che precede l'intervista :


Lo sfogo di Livio Togni, per 25 domatore di leoni e oggi manager circense

La minaccia è di quelle destinate a fare clamore : invadere le strade d'Italia con cortei di giraffe, elefanti e leoni. Il mondo del circo è in rivolta : l'Italia non lo vuole e lo discrimina, dicono coloro che con quest'arte ci campano. E allora a mali estremi, estremi rimedi. In gioco c'è la sopravvivenza stessa.
I circensi chiedono di essere riabilitati contro quella che viene definita una campagna di discriminazione e di calunnie che dipinge i circhi come luoghi di maltrattamento degli animali e che ottiene il risultato di spingere tanti comuni (tra cui Bologna, Pavia, Modena e Ferrara) a proibire gli spettacoli con animali sul proprio territorio.
L'appello con la minaccia di paralisi arriva da Bologna da parte di Gaetano Montico segretario nazionale dell'Anc (associazione nazionale circense), nonchè domatore e addestratore di animali esotici.
"In Italia - spiega - c'è una legge che tutela e disciplina i circhi e gli spettacoli viaggianti, ma non viene rispettata da tanti comuni che fanno delibere per non accoglierci. In altri paesi europei siamo accolti come artisti, in Italia siamo guardati come delinquenti. Ora basta : chiediamo il ripristino della legalità vogliamo essere ascoltati, altrimenti a ridosso del Natale faremo un maxi-intasamento stradale con i nostri animali". Montico ha anche querelato una conduttrice televisiva per diffamazione poichè avrebbe parlato male in tivù del circo. "Non può sparare sul mucchio e discriminarci tutti - dice - in casa mia abbiamo leoni e tigri dal 1875, sono cresciuto con loro".


Luca Goldoni - Il Resto del Carlino-La Nazione-Il Giorno

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26 ottobre 2009

UCCISO DA UN ORSO IL DIRETTORE DEL CIRCO RUSSO "BEARS ON ICE"


La CNN riferisce che un orso pattinatore sul ghiaccio ha attaccato due persone durante le prove dello spettacolo a Bishkek, capitale del Kirghizistan, uccidendone una.
Nell'incidente, accaduto giovedì 22 ottobre, l'animale di 5 anni ha ucciso l'amministratore del circo Dmitry Potapov e ferito un domatore intervenuto in suo aiuto.

Secondo quanto detto ai reporters dal direttore del Ministero della cultura e dell'informazione Kurmangazy Isanayev, si tratta della compagnia del circo di stato russa che stava portando a Bishkek lo spettacolo "Bears on ice".

Non è chiaro cosa abbia spinto l'orso ad attaccare Potapov, 25 anni, che è stato trascinato per il collo sulla pista di ghiaccio con una gamba quasi staccata. Il personale medico non è stato in grado di salvarlo ed è morto sulla scena.

Il 29enne domatore Yevgeny Popov che aveva cercato di aiutarlo è stato seriamente ferito.
I medici hanno dichiarato che le sue condizioni sono critiche, ha profonde lacerazioni sullo scalpo e nel corpo, inoltre ha subito un trauma cerebrale.

Dopo aver circondato il circo i poliziotti hanno sparato all'orso uccidendolo.
La Russia ha una lunga tradizione di addestramento per gli orsi come cavalcare una motocicletta, pattinare sul ghiaccio e giocare a hockey. Attacchi fatali sono inusuali

MOSCOW, Russia (CNN) -- A bear on ice skates attacked two people during rehearsals at a circus in Bishkek, the capital of Kyrgyzstan, killing one of them, Kyrgyz officials said Friday.
In the incident, which happened Thursday, the 5-year-old animal killed the circus administrator, Dmitry Potapov, and mauled an animal trainer, who was attempting to rescue him.
"The incident occurred during a rehearsal by the Russian state circus company troupe which was performing in Bishkek with the program, Bears on Ice," Ministry of Culture and Information director Kurmangazy Isanayev told reporters.
It is unclear what caused the bear to attack Potapov, 25, nearly severing one of his legs while dragging him across the ice by his neck. Medical personnel were unable to save Potapov, who died at the scene.
The 29-year-old circus trainer Yevgeny Popov, who attempted to rescue Potapov, was also severely injured, according to doctors.
"The victim has sustained serious injuries - deep scalp lacerations, bruising of the brain, lacerations on his body. His condition is considered critical," Dr. Gulnara Tashibekova told reporters on Russian state television.
After the incident, the circus was cordoned off by police and emergency service workers. Experts have been brought in to examine the bear, which was shot and died at the scene.
Russia has a long-standing tradition of training bears to perform tricks such as riding motorcycles, ice skating, and playing hockey. Fatal attacks are unusual.
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21 ottobre 2009

CIRCO RINGLING BROS AND BARNUM - LA NORMALITA' DEL MALE SPIEGATA DA UN SUO EX LAVORATORE

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La tremenda realtà che si nasconde dietro ogni circo con animali è stata raccontata ieri da Tom Rider, in conferenza stampa a Milano. Al suo fianco i rappresentanti di associazioni impegnate nel sostegno a questa causa : Agire Ora e Animal Defenders International.

Tom è un ex lavoratore del Ringling Bros & Barnum and Bailey. Se n'è andato stanco e nauseato a causa dei maltrattamenti che vedeva infliggere quotidianamente agli animali, tanto da denunciare e portare in tribunale negli Stati Uniti i suoi ex datori di lavoro. Il verdetto della corte, a proposito, dovrebbe essere noto la prossima settimana,

Attratto per tutta la vita dagli elefanti, Tom aveva deciso di entrare in un circo proprio per poter stare vicino a loro e conoscerli, ma dopo due anni e mezzo al Ringling Bros aveva compreso che non vi era nulla di buono in quello che vedeva intorno : il pestaggio continuo degli animali con bastoni uncinati, fruste, bastoni elettrici; la negazione del cibo per ogni minima infrazione commessa dagli animali; il freddo, il caldo e lo stress patiti nei continui spostamenti senza la minima libertà di movimento, con le catene alle zampe o dentro una gabbia di 4 metri per 4 per tutto il giorno.

Un fatto lo traumatizza in modo particolare, ed è quando assiste al pestaggio dell'elefantessa Karen, che avviene con un bastone fornito di uncino di metallo all'estremità, per 23 minuti di seguito.

Non può esistere un circo che non maltratti gli animali, perchè quella è la "normalità" ed è l'unica possibile per la sua esistenza : come potrebbero ribellarsi agli aguzzini degli animali che vengono trattati sempre e solo con urla, colpi, pestaggi fatti senza motivo? Anche se sono tigri, leoni, o possenti elefanti, diventano così depressi e piegati su se stessi da non avere più alcuna forza per reagire, e in questo modo sono docili, ubbidienti e soprattutto non pericolosi per i loro "domatori".

Eppure tutto questo spettacolo di ignoranza e crudeltà chiamato "circo con animali" riceve i contributi per lo spettacolo, e così come in Italia anche negli altri Stati i contribuenti pagano di tasca propria le torture per tutta la vita di migliaia di animali allo scopo di divertire mezz'ora quattro deficienti. Quindi, il finanziamento di un reato.

La conferenza ha voluto anche promuovere un appello ai lavoratori dei circhi, un vero e proprio incoraggiamento affinchè incomincino a parlare e denunciare gli abusi sugli animali.
Nel processo contro il Ringling Bros & Barnum Tom Rider è il testimone principale, ce ne sono altri 4 provenienti dallo stesso circo.
Animal Defenders International raccoglie le testimonianze e garantisce la totale protezione dell'identità dei lavoratori. Finora questa associazione ha portato a termine più di 20 ricerche sotto copertura in America Latina, USA ed Europa, mettendo insieme migliaia di ore di filmati inequivocabili.

Il presidio contro il circo Ringling Bros & Barnum è iniziato alle 18.00 davanti al Palasharp con una quarantina di attivisti per gli animali. Organizzato da Animalisti Italiani, Lav e Oipa è stato molto sentito da tutti i partecipanti e molto "caldo" nonostante la pioggia battente. Gli spettatori del circo hanno trovato un comitato d'accoglienza piuttosto deciso a far sentire la propria voce.

Durante il prossimo presidio verrà mostrato pubblicamente il video di Tom Rider
- sabato 24 ottobre ore 15.00 piazza Cairoli Milano -


http://www.agireora.org

http://www.tvanimalista.info

http://www.ad-international.org/home sito di Animal Defenders International

http://www.stopcircussuffering.com



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1 ottobre 2009

IL CIRCO RINGLING BROS. BARNUM & BAILEY - ROMA IL 14 OTTOBRE - MILANO IL 21 OTTOBRE


Mercoledi 14 ottobre, alle ore 18,30, c/o Piazzale Pierluigi Nervi, davanti al Palalottomatica di Roma sit-in di protesta contro il circo infame d'America.

Mercoledì 21 ottobre sit-in di protesta davanti Palasharp (metro Lampugnano) Milano alle 18.30.

Viene definito uno spettacolo emozionante, unico, travolgente, e caldamente raccomandato alle famiglie.
I biglietti sono venduti da agenzie di viaggi, banche, ipermercati, in un numero impressionante in tutta Italia.


Quello che si definisce il circo più famoso d'America lo è veramente, soprattutto per il Ministero dell'Agricoltura statunitense che lo ha denunciato più volte, e per l'associazione animalista PETA, che inviando i suoi "agenti sotto copertura" ha potuto filmare la stupida violenza gratuita che avviene dietro le luccicanti quinte.


Se il maltrattamento e l'utilizzo di animali catturati in natura in percentuali altissime non sono argomenti sufficienti per negare il permesso agli spettacoli di questo circo a Roma e a Milano, i sindaci Alemanno e Moratti non potranno fare a meno di considerare le gravi mancanze in termini di sicurezza e salute pubblica che emergono dalla sua lunga storia: elefanti considerati irascibili dai dipendenti che passano vicino al pubblico più volte, infezioni di TBC a ripetizione fra gli animali con possibilità di contagio umano, alimenti e farmaci scaduti contagiati da escrementi di topi, ecc ecc.
Il tutto spiegato chiaramente in un dossier fatto circolare da PETA, di cui questa è una piccola parte :

Dossier "Il Circo Ringling Bros. and Barnum & Bailey"
USDA# 52-C-0137 (past # 58-C-0106), 8607 Westwood Center Dr., Vienna, VA 22182


Il Ringling Bros. and Barnum & Bailey Circus ha violato gli standard minimi previsti dall’Animal Welfare Act (AWA) per l’utilizzo di animali nelle esibizioni. Dal 2000 lo United State Department of Agricolture (USDA) ha denunciato numerose volte il Ringling per gravi infrazioni dell’AWA, tra cui: il trattamento improprio di animali pericolosi, l’inadeguatezza delle cure veterinarie (nello
specifico i casi riguardanti elefanti con zampe doloranti e con abrasioni, un cammello con lesioni sanguinanti ed un altro ferito sulle rotaie*), l’aver causato traumi, stress comportamentale, maltrattamento e sofferenza non necessaria a due elefanti costretti ad esibirsi nonostante le loro pessime condizioni di salute, l’aver messo a rischio la vita di alcune tigri per la scarsa manutenzione del veicolo di trasporto; la mancanza di test tubercolotici per gli elefanti e la non
igienicità delle pratiche di alimentazione (vedi anche "La violazione delle leggi riguardanti il trattamento umano").

L’USDA sta ora investigando il Ringling per sei potenziali violazioni dell’AWA.
Nel 2004, un leone di due anni sembra essere morto a causa di un’ipertermia mentre il treno del circo attraversava il Mojave Desert, e un elefante di 8 mesi è stato eutanizzato dopo essere caduto dalla pedana che gli ha causato la rottura della gamba. Alla fine degli anni 1990, il Ringling ha pagato 20,000 dollari per difendersi dalle accuse dell’USDA secondo cui il circo non aveva provveduto alle cure veterinarie ad un cucciolo d’elefante in fin di vita. Il circo ha inoltre ricevuto altri richiami dall’agenzia per aver inflitto numerose cinghiate a due piccoli elefanti (i quali, peraltro, erano stati allontanati prematuramente dalle madri), ma anche per aver sparato ed ammazzato una tigre rinchiusa in gabbia. I lavoratori del Ringling sono stati ripetutamente filmati mentre usavano uncini sugli elefanti e per aver costretto altri a camminare nonostante le zoppie.

Ex operatori del Ringling hanno dichiarato che gli elefanti sono vittime di continui abusi e maltrattamenti, e che vengono violentemente colpiti con gli uncini (barre di metallo con l’estremità appuntita). Durante gli spostamenti del circo gli elefanti sono incatenati in gabbie da viaggio sporche e con scarsa ventilazione per più di 26 ore di fila - spesse volte anche per 60 o 70 ore (vedi anche "Il trattamento animale").
Durante un’investigazione PETA sotto copertura, il responsabile del circo per la salute degli animali, Tim Frisco, è stato ripreso mentre colpiva ferocemente gli elefanti, istruendo i dipendenti ad usare l’uncino fino al punto che gli animali urlavano dal dolore. Tim Frisco è il fratello di Joe Frisco Jr., il sovraintendente elefanti del Ringling.
Dal 1992 almeno 26 elefanti, e di questi quattro cuccioli, sono morti (vedi "Le morti"). Un ceppo umano di tubercolosi è stato diagnosticato nel 12 per cento degli elefanti asiatici negli Stati Uniti, inclusi molti al Ringling (vedi "La tubercolosi negli elefanti").

Nel 1990, cinquantasette dei 62 elefanti di proprietà del Ringling erano selvatici, e dunque catturati in natura. I lavoratori del Ringling sono stati arrestati per violenze criminali e sessuali, tra cui il possesso di video pornografici, sesso con minorenni, aggressione a mano armata, e rapina in banca (vedi "Le attività criminali").
Questo documento contiene altre sezioni riguardanti "Il pericolo", "Gli ostacoli alle indagini", e "Popolarità in declino"


*negli USA il circo utilizza treni propri per gli spostamenti





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