31 luglio 2009

EMERGENZA : CERCASI ASSOCIAZIONE ANIMALISTA NELLE MARCHE

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Cari tutti, questa è una storia che va avanti da diverso tempo ormai, forse 4/5 anni.
In provincia di Pesaro e Urbino ci sono diversi cani e gatti che sono stati accuditi da una signora che nel tempo li ha seguiti, sfamati, curati e amati.
Per dolorose vicissitudini familiari, purtroppo, la signora, che non conosce il mondo del volontariato ma è una donna incredibilmente luminosa e attiva, dovrà tornare a vivere a Roma tra circa 15 giorni.

Il suo pensiero più grande e doloroso sono proprio questi animali che chiaramente non potrà portare via con sè. Lei ne possiede già 3, di cui uno disabile e non può assolutamente gestirne altri per svariate motivazioni. La problematica è questa:
c'è qualche associazione del luogo nelle Marche disposta a gestirli sul territorio o a preoccuparsi delle loro adozioni?
Questo posto è isolato e non ci sono case o vicini umani che possano prendersene cura. C'è qualcuno che possa sfamarli e sterilizzare eventualmente una gatta forastica che ha già sfornato 4 cuccioli che sono ancora lì e una cagna cucciolona prossima al calore?
Io, negli anni, ho fatto sterilizzare diverse cagne, oltre che collocarne altrettante ma essendo cani di pecorari sono tutti malnutriti e maltenuti. In più hanno mangiato per diverso tempo, anzi bevuto, solo il siero del latte delle pecore e solo l'arrivo sul posto della signora e del suo compagno li ha sfamati nel tempo. Basti pensare che vedo puntualmente quando sono lì, una volta ogni 3 mesi circa, cani azzuffarsi per il cibo quando il pecoraro gli dà da mangiare anche i resti delle pecore morte.

Non ho foto al momento, ma vi allego solo quelle di uno di loro con il tartufo sfigurato dai morsi dei fratelli. Lui è Leo, l'ho chiamato così, uno splendido maremmano buono, affettuoso. Sono stata con lui un pomeriggio togliendogli miriadi di zecche che gli camminavano sul pelo, mai viste così grosse. Nonostante questo mantiene uno splendido manto. Mi ha leccato le mani tutto il tempo e il suo muso mi ha straziato l'anima! In alcune foto in fondo si vede anche il fratello. Purtroppo loro sono malati di fame, fanno una pena incredibile. In tutto i cani dovrebbero essere: 5 maremmani maschi, una cucciolona femmina, tutti affettuosi ma spaventati. I gatti: 2 femmine di cui una sola sterilizzata con 4 cuccioli di 2 mesi, tutti forsatici, da sistemare.
Chi può intervenire?? Chi può occuparsi di accalappiare i cuccioli di gatto e pensare alle loro adozioni e sterilizzare la loro mamma con la cucciola di maremmano?? Prego tutti voi, come sempre, di aiutarmi nella diffusione dell'appello e di aiutarmi nella gestione di questa emergenza. Se non andrà nessuno moriranno di fame in poco tempo!!
Io sono a Roma e da qui è davvero insostenibile ma non posso fare finta di nulla.

Potete contattarmi al 393/1118032 (dopo le 18.30) e vi darò info sul luogo preciso.

ambra.da@gmail.com

Grazie di cuore Ambra

Lasciate entrare il cane coperto di fango, si può lavare il cane e si può lavare il fango... Ma quelli che non amano nè il cane, nè il fango... Quelli no... Non si possono lavare...
(J.Prevert)


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28 luglio 2009

SPANK, UNO SPETTACOLO DI CANE



Allora, io sardo sono, e modestamente sono bello come la neve sul Gennargentu. Se un posticino per me mi trovi, sarò tuo amico per sempre.






Lui è Spank, un cucciolo di cane da pastore sardo tutto bianco come la neve con gli occhi verdi/gialli tristi.
E' arrivato a Genova questo sabato 26/07, con i suoi fratellini che avevano già adozione, per lui purtroppo c'era solo la possibilità di uno spostamento in un altro canile sperando in un'adozione a breve.
Spank ha 7 mesi, tg media sui 25kg da adulto e timido. Ti guarda con occhioni tristi
e terrorizzati, quasi a chiedersi cosa si voglia da lui, ma basta un boccone buono e coccole pazienti e i suoi occhi si accendono di gratitutine, la sua coda batte a ritmo frenetico e i lembi delle labbra si arricciano in un bellissimo sorriso.
Non sporca in casa e va al guinzaglio senza problemi.
Adottabile in Piemonte, Lombardia e Liguria.
Contattare Bianca 3803130298 dopo ore 17.00 oppure giuliettakevin@yahoo.it
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ATTRAVERSAMENTO RICCI




Autisti ricordatevi :
QUANDO GUIDATE
STATE ATTENTI
ANCHE A ME
PERCHE' QUESTA
E' LA STAGIONE
DI NOI PICCOLI .



















Foto di Guido Brambilla


IMPORTANTE : i ricci trovati in giro nei mesi primaverili/estivi di qualsiasi dimensione, piccolissimi o adulti, non vanno assolutamente toccati, nè tantomeno portati in casa. E' normale che escano nelle ore notturne e sono animali che si svezzano presto.
NON E' NORMALE se il riccio si presenta in giro nelle ore diurne, se ha un modo di camminare anomalo, tende a cadere, sembra disorientato. Naturalmente se è ferito. In questi casi va messo in un ambiente tranquillo con acqua e cibo in attesa di contattare un veterinario.

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25 luglio 2009

RIDGE CON LA MORTE NEGLI OCCHI





Guardatemi negli occhi: io non ho la forza di parlare. Guardatemi con attenzione, questo sono io e i miei occhi sono lo specchio di tutta la mia vita. Ho passato anni ad aspettare che un raggio di sole illuminasse l'ombra della mia sofferenza, quella di non essere amato e di essere considerato un oggetto di cui disporre.


Sono stati anni di stenti, di umiliazioni, di fame e di freddo, anni in cui non mi sono mai ribellato perchè quell'essere ignobile che si era impossessato di me era il mio padrone.


Poi, mi sono ammalato, e ogni giorno mi sono sentito sempre più debole e stanco. Ho cominciato a riempirmi di piaghe, a perdere il pelo e a dimagrire ulteriormente, anche se già ero uno scheletro. E per questo sono stato abbandonato per strada in un paese, un fantasma rimasto sul ciglio della strada ad aspettare di morire perchè sono semiparalizzato e non ho potuto muovermi nemmeno per ripararmi dal sole. Finalmente qualcuno ha avuto pietà di me e ha contattato i volontari che mi sono venuti a prendere e mi hanno portato al Canile Sanitario. Lì i veterinari mi hanno curato, ma per me è troppo tardi. Lì ho conosciuto delle volontarie che mi curano con tanto amore, mi riempiono di cure e di coccole e mi aiutano a camminare con la pettorina.


Ma al Sanitario non posso stare per sempre ed è per questo che ho deciso di scrivervi. Le mie amiche sono al limite delle loro forze fisiche ed emotive e per me lottano ogni giorno, loro mi amano tanto e io voglio renderle felici: voglio trovare un cuore buono dove nascondermi e vivere prima che la madre di tutti mi venga a prendere per portarmi in un mondo giusto dove tutti troveranno la pace.Voglio una casa, delle cure specifiche, tante coccole e cibo. Io sono buono, dolce ed educato.


Per favore adottatemi, aiutatemi a realizzare il mio ultimo desiderio: quello di avere finalmente una casa.


Info elvira 3933567046 - Fabiana 3470810209 http://www.piccoliamicigrandiamori.blogspot.com/


IN ATTESA DI ADOZIONE RIDGE E' IN CARICO ALL'ASSOCIAZIONE AIUTIAMOFIDO


Si può aiutare Ridge anche contribuendo a pagare le cure necessarie tramite bonifico bancario:
CONTO BANCOPOSTA INTESTATO AD "AIUTIAMOFIDO"
IBAN IT62H0760103400000092185677

Per chi utilizza il bollettino bianco per un versamento postale
c/c 92185677 intestato a AIUTIAMOFIDO
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22 luglio 2009

SGOMENTO E ORRORE : ERANO DEL FRATELLO I CANI CHE HANNO SBRANATO IL BAMBINO DI ACIREALE.

La notizia Ansa è di quelle che colpiscono forte allo stomaco. Non hanno retto per molto le bugie, le omissioni e il silenzio complice di tutti quelli che sapevano: il pericoloso branco di sconosciuti cani killer erano del fratello del bimbo sbranato.

La scoperta di un verminaio, fatto come al solito sulla pelle di animali segregati in condizioni tremende e utilizzati illegalmente, pare per combattimenti in base alle cose trovate sul posto dal magistrato. Una premiata ditta Soldi & sfruttamento come ce ne sono a centinaia nel nostro Paese, aiutata dalle tante falle del sistema che crea le leggi ma non ha nessuno per farle rispettare.
A questo punto non si riesce a credere che il piccolo era stato avvisato di non avvicinarsi ai cani: chi segue e si informa sul mondo animale ha già sentito parlare di certi sistemi, da giornalisti e attivisti coraggiosi che hanno avuto il coraggio di ficcare il naso: spesso sono mandati i ragazzini affinchè imparino subito a non avere paura di trattare animali pericolosi.

Notizia Ansa:
BAMBINO SBRANATO DAI CANI AD ACIREALE, IL FRATELLO CONFESSA: ERANO MIEI
ACIREALE (CATANIA) - Da ieri sera gli investigatori si chiedevano di chi fossero i cani che hanno ucciso il piccolo Giuseppe Azzarello, 6 anni, sbranato dopo essere entrato nel recinto vicino a casa dove erano custoditi gli animali. Stasera suo fratello Ivan, 19 anni - il quale ha precedenti per furto ed é soggetto all'obbligo di firma -, ascoltato dai magistrati come persona informata sui fatti, ha confessato che gli animali erano suoi. Poi ha spiegato che da tempo diceva, invano, al fratellino di non avvicinarsi. Hanno dunque un padrone i cani reclusi nel terreno abbandonato di contrada San Cosimo, ad Acireale. Giuseppe viveva con la famiglia a pochi passi da quel recinto. Ieri sera il bambino, come aveva fatto altre volte, è tornato a far visita agli animali ed è stato sbranato. Ad ucciderlo sarebbero stati due morsi; uno dei quali, alla giugulare, gli è stato fatale. Il cane che lo ha aggredito pare sia proprio quello che oggi non si trovava, un molosso, mentre al loro arrivo gli investigatori ne avevano individuati cinque. Era così scattata la caccia al sesto cane a anche al proprietario, fino a stasera, quando Ivan, che domani dovrà presentarsi in procura con un avvocato, ha ammesso che quegli animali erano suoi. I genitori non parlano, sconvolti per quanto è accaduto. I vicini di casa li proteggono dai curiosi e dai giornalisti. La madre Alfia, casalinga, ha saputo della morte del figlio solo stamattina e, appresa la notizia, è svenuta. Ieri sera il marito le aveva detto che Giuseppe era ferito ed era stato ricoverato in ospedale. Gli animali sono tutti adulti meticci, tranne uno, un dobermann, al quale era stato applicato un microchip ed è risultato rubato un mese e mezzo fà in uno dei paesi della fascia pedemontana. Nel terreno sono stati trovati, tra l'altro, pneumatici appesi a delle corde, elemento che farebbe pensare a un campo di addestramento. Il magistrato che conduce le indagini, Carla Santocono, al termine di una ispezione ha detto che "sono state rilevate delle tracce che farebbero ritenere che in quel posto venivano addestrati cani, ma non sappiamo da quanto tempo". Trovate anche alcune cucce di fattura artigianale, recintate da reti metalliche. Uno dei cani era legato a una catena. Non è stata trovata acqua né di cibo, a parte qualche osso. Ma domani Ivan dovrà chiarire tutto. Al fondo si accede tramite un cancello di ferro ma Giuseppe sarebbe entrato da un altro lato, attraverso una breccia nella recinzione. Gli investigatori nel pomeriggio hanno anche interrogato il padre della vittima, Nino, magazziniere dell'Acireale Calcio. Per il parroco della vicina chiesa di S. Cosma e Damiano, Mario Arezzi "Giuseppe è una delle tante vittime di chi non fa il proprio dovere. Chi guarda all'utile personale e non al bene comune deve sentirsi responsabile della morte di questo bambino".

Bimbo sbranato dai cani in Sicilia, si indaga sui combattimenti clandestini

Articolo tratto da La Repubblica.it


Bimbo sbranato dai cani in Sicilia
si indaga sui combattimenti clandestini

ACIREALE (CATANIA) - La pista ora sembra quella dei cani da combattimento. Potrebbe non essere stata infatti la femmina di Dogo argentino a sbranare il piccolo Giuseppe Azzarelli, il bimbo di 7 anni ucciso da un branco di cani ad Acireale, in provincia di Catania, ma un cane di taglia più grossa, non presente tra quelli trovati dagli investigatori all'interno del fondo dove è avvenuta la tragedia. Lo rendono noto i carabinieri della compagnia di Acireale, dopo gli esiti dell'esame effettuato sul corpo della vittima da parte del medico legale. Il pm non ha disposto l'autopsia in quanto "non risulterebbe utile alle indagini dei carabinieri". E intanto la Procura di Catania ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità.

Gli inquirenti, durante il sopralluogo, hanno trovato nel fondo agricolo cinque cani, tre incatenati e due liberi. Uno di questi, un dobermann, era in possesso di regolare microchip, la cui lettura ha permesso ai veterinari dell'Asl che collaborano con i carabinieri di risalire al legittimo proprietario, che oltre un mese fa ne aveva denunciato la sparizione in un altro paese della provincia etnea. "Non si esclude - spiegano i carabinieri - che il fondo della tragedia, situato in un quartiere popolare di Acireale, possa essere stato utilizzato come luogo di custodia di cani da combattimento".

"Gli dicevamo sempre di non andare dai cani perché era pericoloso". Così fra le lacrime Ivan Azzarelli, fratello del piccolo Giuseppe. A mamma Alfia la tragedia è stata celata fino a questa mattina. Il marito della donna, Nino Azzarelli, magazziniere della locale squadra di calcio, che ieri sera ha trovato il corpo parzialmente sotterrato dagli animali quasi fosse una razione di cibo, le aveva detto che Giuseppe era stato ferito da un cane e che era ricoverato in ospedale, ma che non c'era da preoccuparsi. Poi, questa mattina, nell'ospedale di Acireale, le ha detto la verità. La donna ha gridato ed è svenuta. Poi è stata sedata ed è sotto il controllo dei medici.

Per il sindaco Nino Garozzo "è una morte terribile e assurda che getta nello sconforto tutta la città. Gli investigatori sapranno chiarire chi teneva quei cani, a quale scopo e come mai dei ragazzini ogni pomeriggio si recassero lì". Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini nota che bisogna "applicare pienamente le normative vigenti in materia di anagrafe canina, di principi di responsabilità civile e penale del proprietario e in materia di lotta al randagismo e di percorsi educativi". "Mi auguro - conclude il sottosegretario lanciando un appello all'assessore alla Sanità siciliana Massimo Russo - che davvero in Sicilia possa partire una rinascita che ci permetta di non vedere più questa regione toccata da fatti così drammatici".

2 luglio 2009

TUTTI ORA SI DOMANDANO QUAL'E' IL CONCETTO DI SICUREZZA PER TRENITALIA

.La notizia sta per essere relegata nelle terze e quarte parti dei giornali e del web, tra poco verrà dimenticata. Risposte convincenti non ne sono ancora arrivate nè arriveranno, e come altre volte la strage di Viareggio si risolverà in un bollettino sui feriti che non sono sopravvissuti.

Le domande che giustamente la gente pone adesso saranno buone per il prossimo disastro...



Questa volta Trenitalia ha mantenuto un profilo molto basso, ben diverso da quello che si ricordano gli animalisti, quando i Grandi Funzionari tuonavano contro la pericolosità dei cani in treno. Liste di razze pericolose, parassiti e malattie causate dalla pulciosa specie animale e dai loro ancora più pulciosi accompagnatori, insomma una guerra scatenata in nome dell'ordine e dell'igiene che ha coinvolto politica e associazioni. E' bizzarro il concetto di sicurezza di Trenitalia, quando si scaglia contro la pagliuzza senza vedere la trave che grava sugli appalti corrotti.



Il treno faceva scintille e un gran rumore come se i freni fossero stati azionati all'improvviso, o entrava regolarmente a 90 all'ora? I macchinisti hanno avuto 5 minuti di tempo per mettersi in salvo o l'incendio si è sviluppato in 20 secondi? I macchinisti dichiarano di essersi diretti verso la Croce Verde per cercare aiuto o la Croce Verde era stata già evidentemente colpita dallo scoppio?

E' possibile avere centinaia di persone, case rase al suolo, sulla coscienza e continuare a fare il proprio lavoro, o questa volta sarebbe meglio che i Grandi Funzionari lasciassero le loro poltrone senza farsi mai più rivedere?



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