31 maggio 2010

"FREEDOM FLOTILLA" COLPITA E AFFONDATA - L'ASSURDA GUERRA ISRAELIANA CONTRO IL MONDO

Questo blog è solidale con la Turchia.




Anche questa volta, in cui l'argomento è una strage di persone inermi, il TG1 del Sig. Minzolini non è riuscito a dire la verità.

Gli antichi chiamavano questo comportamento "parola di lingua biforcuta", e il personaggio ricorda proprio i raccontatori di balle dal viso pallido che provenivano da un mondo alieno, dove gli unici profumi conosciuti sono quelli della famosa marca "Money" o anche "Personal Interest".

Si capisce perchè gente come Maria Luisa Busi abbia potuto decidere di non fare più parte di un carrozzone da circo come la rete 1, che nel TG della notte spaccia la notizia di 10 morti come risultato dell'attacco israeliano a un convoglio di aiuti umanitari, quando ovunque le agenzie di stampa parlano di un numero almeno doppio.
Maria Luisa Busi...20 anni fa considerata una specie di madonnina, una presenza soave e angelica, diventata all'improvviso una pericolosa sovversiva solo per il gusto di fare bene il prorio lavoro...

Si cercano ancora gli Italiani che sembrano spariti nel nulla , o meglio "sequestrati da Israele" Angela Lano, Manolo Luppichini, Manuel Zani e Giuseppe Fallisi, mentre la nave con a bordo 7oo persone definite "filo palestinesi" (quanto sono potenti e evocative le parole!) è stata portata ad Ashod.
Interrogatori, espulsioni, incarcerazioni, nello stile tipico dello stato di Israele, un'entità ridotta visibilmente alla paranoia e alla schizofrenia, incapace di distinguere la realtà delle cose, a tal punto da denunciare la presenza di un paio di pistole a bordo della "Freedom Flotilla" come armi pericolose, quando qualsiasi nave, anche mercantile, ha sempre a bordo delle armi per ogni evenienza, in genere sotto la responsabilità del comandante e del secondo.

Per chi vuole e per chi lo ritiene utile queste sono le merci da boicottare il più possibile :

-Tutte le merci con le prime tre cifre 729 nel codice a barre, che identificano i prodotti provenienti da Israele.

- I prodotti agricoli israeliani a marchio Jaffa e Carmel

- I prodotti farmaceutici israeliani della azienda THEVA

- I prodotti cosmetici del gruppo L’OREAL, già oggetto di boicottaggio per i test effettuati sugli animali.

- I prodotti dell’azienda LAVAZZA.

-Ogni forma di turismo verso località israeliane.

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19 maggio 2010

DDL INTERCETTAZIONI SECONDO LEGAMBIENTE : "UN REGALO ALLE ECOMAFIE"

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Comunicati stampa
18/05/2010 18:07


“Limitare le intercettazioni telefoniche è un regalo alle ecomafie”.

Così il vicepresidente di Legambiente e responsabile dell’Osservatorio Ambiente e Legalità Sebastiano Venneri ha commentato il disegno di legge sulle intercettazioni licenziato dalla Commissione Giustizia del Senato.

“I colpi migliori inferti alla criminalità ambientale in questi anni – ha aggiunto Venneri – sono stati realizzati proprio grazie alle intercettazioni telefoniche. Sarebbe una follia, pertanto, limitare l’uso di un mezzo che ha più volte permesso di venire a capo di questioni di assoluta rilevanza. E’ per questo che ci opponiamo fermamente ad un disegno di legge che garantirebbe una vera e propria immunità a chi distrugge l’ambiente e la salute dei cittadini”.


Ufficio Stampa Legambiente



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Addì 19 maggio anno 2010
Oggi nell'impero d'Italia si comunica che :

- se sei editore e pubblichi indagini o intercettazioni prima dell'udienza preliminare prendi una multa da 64.500 a 464.700 euro; se sei il giornalista prendi una condanna fino a 2 mesi di carcere o un'ammenda da 2.000 a 10.000 euro anche per un riassunto; una sanzione fino a 2 mesi di carcere e un'ammenda da 4.000 a 20.000 euro per la pubblicazione delle intercettazioni. Inoltre vieni sospeso dalla professione.

- se non sei nè giornalista nè editore ma sei uno che "rivela indebitamente notizie inerenti ad atti del procedimento penale coperti dal segreto, dei quali è venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio" ti aspetta il carcere da 1 a 6 anni.

- se sei il giornalista che ha fornito l'informazione sei ritenuto correo e ti prendi la stessa pena.





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MUORE CANE ACCALAPPIATO A PESCARA, CITTA' CON L'ASSESSORATO ALLA TUTELA ANIMALE

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Vietato (la lettura) ai minori. Potrebbe essere il caso adatto a questo articolo, non per l’uso di vocaboli volgari, ma per la scena macabra che stiamo per raccontare. Non sappiamo se si tratta di malasanità, di cattiveria gratuita oppure di incompetenza, sta di fatto che una vita di un essere vivente è stata spezzata. Così, nel giro di poco più di quindici minuti. È pur vero che molte persone muoiono tragicamente ed all’improvviso. Ma, quando la vita non c’è più per l’errore umano e crudelmente, lascia dentro tanto sconforto. Soprattutto quando avviene dalle mani competenti e professionali di un servizio pubblico preposto.


Il fatto è accaduto venerdì mattina intorno alle 9,00. Una ragazza mentre percorreva a piedi con l’ombrello, via Lago di Camposto, per andare a scuola, ha avvertito un dolore alla gamba e si è accorta che un cane le aveva procurato un graffio. Ovviamente la ragazza si è spaventata e qualche curioso si è avvicinato. Nel frattempo è passata una volante della polizia che si è fermata per capire cosa stesse accadendo. I poliziotti hanno chiamato la polizia municipale che non era disponibile, e poi il servizio veterinario della Asl che è giunto sul posto. Nei pressi del fatto c’è un agglomerato di casette abbandonate ed una sorte di ex raccoglitore di pezzi di ricambio di auto e quant’altro dal momento che nei pressi c’era un demolitore per auto. In questo posto ci sono cresciuti due cani, di proprietà del Comune di Pescara, Lady e Black che vengono accuditi da un pensionato e da altre persone. I cani, non hanno mai dato problemi alla viabilità ed alle persone; ma il punto non è questo. Tra l’altro la ragazza è stata medicata dal pronto soccorso che ha riscontrato solo un graffio guaribile in cinque giorni, ed avrebbe manifestato la volontà di adottare il cane. Ma la ragazza non sapeva cosa era accaduto dopo…

Il fatto sconcertante è accaduto all’arrivo del servizio veterinario sotto gli occhi dei poliziotti, del pensionato e di altre due persone. Due addetti alla cattura, accalappiacani, giunti sul posto hanno deciso di accalappiare il cane. Niente di strano, oserebbe pensare un qualsiasi cittadino. Chi meglio di loro? Chi sa quante altre volte lo avranno fatto. Il cane inquisito, Lady,che non si lascia far avvicinare da estranei, ha incominciato a correre nel piazzale braccato dagli addetti al servizio con l’asta rigida ben in vista. Il pensionato, a malincuore, ha fatto entrare il cane in una zona chiusa ed il cane esausto e spaventato si è convinto. “L’addetto lo ha preso violentemente con l’attrezzo per l’accalappiamento, lo ha stretto al collo –ha raccontato il pensionato in lacrime- mentre l’altro accalappiacani gli ha puntato contro una siringa. Il cane ha incominciato a divincolarsi in un sorta di baracca stretta e tortuosa piena di vecchie cose abbandonate. Non c’è stata nessuna pietà”.

Sicuramente si è trattata di una iniezione di tranquillante, che una qualsiasi persona sa che per agire occorre almeno un quarto d’ora di tempo. Hanno atteso che il farmaco agisse?
“ Non è stato aspettato nemmeno un minuto. Il cane è stato, tirato da quel cunicolo così stretto mentre si divincolava, battendo a destra ed a sinistra, non veniva, ma hanno continuato a tirare con forza e lo hanno trascinato con il cappio a scorrimento stretto al collo per più di 50 metri, fino al piazzale”. Ha risposto il signor Ennio. Il pensionato ha imprecato di aspettare, che con l’aiuto di altre due persone presenti avrebbe preso un carretto per trasportarlo. Ma i due accalappiacani non hanno voluto sentir ragioni. Lo hanno trascinato stretto al collo fra pietre e fanghiglia proprio come una “bestia”, ma giunti al furgone il cane era agonizzante. Una scena raccapricciante: “Dalla bocca e dalla testa del cane usciva sangue –ha continuato il sig. Ennio disperato- aveva lesioni su tutto il corpo. Ho visto i suoi occhi rigirarsi, ho capito subito cosa era successo. Trascinandolo violentemente, in quel modo gli avranno sicuramente danneggiato il collo”. Il pensionato non si da pace, per questa morte violenta ed atroce.

”Lady era già stata presa un’altra volta –ci ha detto il signor Paolo- quando è stata sterilizzata. Non è accaduto nulla. L’hanno anestetizzata all’interno del recinto dove veniva rinchiusa la notte con Black e doveva aveva la sua cuccia. Di giorno giocavano liberi tra queste case abbandonate. Non si sono mai allontanati da qui da due anni”.

“Io venivo tutti i giorni –ha detto il sig.Sandro- a mettere a mangiare, Lady è stato sempre un cane molto timido. I due cani sono stati trovati qui vicino da cuccioli e li abbiamo cresciuti in tanti”
Ci chiediamo: ma queste sono le competenze che noi cittadini paghiamo? Quella che doveva essere una prassi, ossia i giorni di osservazione nel canile sanitario, per quel bel cane bianco e nero è stato fatale.

Non è accaduto in un angolo sperduto del mondo. È accaduto in una città dotata di un assessorato alla Tutela del Mondo animale, dove il randagismo è stato debellato, dove esiste la cultura del cane di quartiere sterilizzato e di responsabilità del Comune, dove c’è un servizio di guardia zoofila, dove si fanno passi per andare avanti, ma poi ci celano piccoli “episodi” che ci fanno tornare indietro nel tempo.

Forse c’è qualcosa da rivedere nella gestione del mondo animale utilizzando personale formato, competente e con un po’ di cuore.

by Redcan

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16 maggio 2010

DISEGNO DI LEGGE N.2073 PRESENTATO AL SENATO DAL SEN. GIANCARLO SERAFINI

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ART. 1 - Finalità

1. La presente legge istituisce l’ufficio del Garante dei diritti degli animali,

di seguito denominato “Garante”, con rappresentanze su tutto il territorio
nazionale a livello statale, regionale, provinciale e comunale.


E' probabile che la frequentazione quotidiana con gli animali abbia aumentato, nei volontari che si prendono cura di loro, l'attitudine a stare in guardia.
Il livello dello scontro si è evidentemente alzato, pochi giorni fa sono morte due guardie zoofile per proteggere dai maltrattamenti alcuni cani detenuti da un cacciatore/allevatore. Ma oltre ai casi di squilibrio mentale (che sono più frequenti di quello che si pensa) è sempre più facile trovarsi di fronte allo sfruttamento economico degli animali da parte della criminalità organizzata, un giro di affari miliardario dal nord al sud Italia, composta spesso da quel tipo di gente che non trova differenza tra l'accoltellare un animale o un essere umano.

Quindi non ce ne voglia il Senatore Serafini se davanti alla sua proposta di legge riguardante gli animali non ci sentiamo di fare i salti di gioia.
A Milano è in funzione da anni un Ufficio Diritti Animali (UDA) con il quale ben pochi animalisti hanno avuto l'onore di conversare: sembra..pare..si dice.. che gli unici ad avere ottenuto qualche risposta alle mail o alle telefonate fatte sono stati gli appartenenti alle associazioni ufficiali, per il resto solo il silenzio.

Strano, perchè ogni giorno tanto lavoro, in tutta Italia, viene svolto da persone qualunque che si attivano per cercare un cane scomparso, che si portano in casa animali feriti e li curano a proprie spese, che si fermano a recuperare animali vaganti e cercano aiuto per loro. Si narrano ancora le gesta di quelli che hanno avuto il coraggio di intervenire in mezzo alle autostrade...

Troppe volte queste persone vengono lasciate sole dalle istituzioni, spesso anche dalle grandi associazioni, e solo grazie alla loro responsabilità e abnegazione molti animali trovano conforto alle sofferenze, a volte inaudite.

L'impressione che si ricava dalle istituzioni che dovrebbero, ma che non tengono conto di questa realtà, è che tendano a risolvere i problemi con "soluzioni di rappresentanza", che attraverso l'attività di conferenze, mostre e concorsi canini si attivano per "sensibilizzare" il pubblico, molto lontane però dalla vita vera.
Ci sono tante emergenze e falle da tappare, ma soprattutto un mucchio di attività pratiche da svolgere, abbiamo davvero bisogno di altri uffici, pagati con risorse dell'Unione Europea, o si potrebbero per esempio dirigere gli sforzi per avere dei corpi volontari e delle Forze dell'Ordine veramente preparati ad affrontare queste emergenze?

Questo è il racconto di un caso piuttosto comune: una cagnolina (tipo setter, giovanissima, occhi color ambra e collare con dei cuori, no microchip) viene trovata da una volontaria animalista e da un'altra ragazza in una circonvallazione di Milano e portata in una zona dove stazionano alcuni vigili. Richiedono il loro intervento, ma i vigili rispondono che sono impegnati (non stavano dirigendo il traffico) e lasciano alle due donne la risoluzione del problema. Una delle due deve correre a casa ad allattare la neonata, l'altra è in partenza. Infine, la cagnolina viene portata a casa della donna in partenza, nonostante la presenza di tre gatti. Il compito di occuparsi della cucciolona passa alla madre, che giustamente contatta il canile comunale, il quale la invita a sbrigarsi a portarla in quanto è in chiusura.

Un altro racconto tra i tanti è quello di una donna sola con un bimbo piccolo, che cura un rifugio per animali strappati alla strada o al macello. Messa sotto sfratto, per convincerla meglio i proprietari del terreno le fanno trovare una capretta inchiodata a un albero e squartata. Lei e gli animali vengono minacciati fisicamente in tutti i modi, finchè per proteggere il rifugio dagli attacchi è costretta a dormirci dentro, in un'automobile in pieno inverno col figlio piccolo da solo a casa. Diversa umanità è in una lotta senza regole e senza protezione, una buona cosa sarebbe che le istituzioni che sono già adibite per legge alla tutela di queste situazioni non si voltassero dall'altra parte.

Nella pagina di Facebook appositamente costruita per la sua proposta di legge il Senatore Serafini è descritto come "un uomo di grande sensibilità nei confronti del randagismo". Non è nello stile di questo blog mettere in dubbio la buona fede delle persone, va detto però che nel passato del Sen. Serafini non si nota un'attività particolarmente diretta nei confronti degli animali. Questo aprirebbe una bella riflessione, se solo ci fosse il tempo di farla, sulla difficoltà di far procedere le argomentazioni animaliste in modo coerente, non avendo alcuna rappresentanza politica e quindi nessuna voce in capitolo nelle scelte adottate.

Si è sentito dire da più parti negli ultimi tempi che il vecchio animalismo si è evoluto in qualcos'altro: nell'antispecismo, nelle scelte di vita che escludono l'uso di animali, nell'attenzione a incentivare pratiche rispettose nel commercio, arrivando a coinvolgere molti altri campi inerenti a quello strettamente animale.
La riflessione che ci si può trovare a fare trova spunto in questo disegno di legge, ma tocca quasi tutti i politici attualmente al governo, qualunque sia la loro posizione ideologica.

Ai nuovi ex-animalisti tocca sostenere e digerire contraddizioni pesanti, forse molto più pesanti del passato. Le guerre "di pace" attualmente esistenti coinvolgono migliaia di animali in esercitazioni ed esperimenti militari; il nucleare è di nuovo pericolosamente alla ribalta in un Paese come il nostro, altamente sismico, che già in passato non ha trovato posto per i suoi normali rifiuti tossici, sbolognati all'estero dalle più grandi e importanti aziende italiane. L'acqua pubblica sta per essere venduta ai privati, cosa che nemmeno Mussolini pensò durante il suo governo, tanto per fare un paragone...
Così, per avere qualche briciola di attenzione sugli animali, oggi ci si ritrova incredibilmente a sostenere (e chiedere di sostenere) chi nelle votazioni "chiave", quelle più importanti della legislatura, vota a favore delle guerre "di pace", dello sviluppo del nucleare e della privatizzazione dell'acqua!!!

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13 maggio 2010

POLIZIA LOCALE 2 / IL BLOCCO DI UN "CANE PERICOLOSO" A MILANO

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Forte con i deboli e debole con i forti, questa è l'impressione che si ricava dall'istituzione della nuova polizia locale, dotata di pistola e manganello che difficilmente vengono usati contro i veri criminali, ma con incredibile facilità contro immigrati e ragazzini.

Il fatto avviene nella trafficata via Salmoiraghi, che porta in direzione delle autostrade e tangenziali. Da alcuni mesi, nascosta dietro un angolo, staziona la polizia locale che ferma in prevalenza soggetti con possibili magagne per spuntare un po' di multe.

Pochi giorni fa transita nella piazza adiacente, piazza Stuparich, una ragazzina appena maggiorenne con una cagnolina innocua, alta 20 centimetri. La ragazzina indossa le cuffiette per ascoltare musica e non si accorge che i due della locale la stanno chiamando.
In breve, si ritrova sbattuta contro un muro dai due, che con atteggiamento gradasso le chiedono i documenti.

Il tutto perchè portava il suo cane di 20 centimetri senza guinzaglio. La ragazzina era senza documenti, per cui veniva ammanettata e condotta nell'auto della locale per accertamenti, mentre la cagnolina era stata legata a un palo distante dalla proprietaria.

Per fortuna più persone hanno assistito alla vicenda e si dichiarano pronte a testimoniare contro i poliziotti della locale, che hanno senz'altro abusato del loro "potere".

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POLIZIA LOCALE, UN CORPO UTILE A COSA?

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Oltre al danno la beffa : nei giornali di oggi compare la notizia che le due guardie zoofile uccise ieri in provincia di Genova si sarebbero presentate sole, e non accompagnate dalle forze dell'ordine come era stato dichiarato ieri.
Cosa alla quale è difficile credere, visto che si trattava di un atto ufficiale, e probabilmente le FFOO dovevano essere presenti per legge.
Veramente è un'azione molto sporca quella di farli passare come irregolari, dopo essere morti per spirito di servizio.


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12 maggio 2010

UCCISE DUE GUARDIE ZOOFILE MENTRE PROCEDONO A UN'AZIONE GIUDIZIARIA

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E' una notizia tremenda di questa mattina : ancora una volta uno squilibrato con licenza di caccia e porto d'armi è lasciato in condizioni di compiere le peggiori azioni, in un delirio di onnipotenza che questa volta ha tolto la vita a tre persone, potevano essere quattro.

Il primo pensiero va alle famiglie di Elvio Fichera e Paola Quartini, due Guardie Zoofile volontarie che stavano facendo solo il loro dovere.
Secondo le notizie battute in queste ore si erano presentati presso l'abitazione del killer - Renzo Castagnola di 65 anni - con un decreto di sequestro dei suoi cani da caccia firmato dal pm Di Gennaro, in conseguenza a denunce di maltrattamenti che evidentemente erano state inoltrate da persone che conoscevano la situazione.

L'articolo dal quotidiano il SecoloIXI :
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2010/05/12/AMVnxXgD-duplice_omicidio_sussisa.shtml


A Sussisa, piccolo centro nell’entroterra di Sori, nel levante genovese, il 65enne Renzo Castagnola ha ucciso due guardie Zoofile, ha ferito sua moglie e poi si è tolto la vita.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, un cacciatore di Capreno, aveva alcuni cani ed era stato accusato più volte di maltrattamenti nei loro confronti, una vicenda di cui in paese si era parlato molto e che aveva portato anche a una denuncia, a quanto sembra, da parte di alcuni vicini.

Questa mattina, le due guardie - Elvio Fichera, presidente dell’associazione Amici degli Animali abbandonati, e la camogliese Paola Quartini - hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo per notificargli la denuncia, risalente al 6 di maggio e relativa allo stato di nove cani che Castagnola teneva per conto di alcuni cacciatori di cinghiali.

A quanto pare, l’uomo avrebbe accolto Fichera e la Quartini in casa, facendoli accomodare intorno al tavolo della cucina; poi, con una scusa («vado a prendere una penna», avrebbe detto, dovendo firmare la ricevuta della denuncia), sarebbe salito al piano di sopra per prendere una pistola, che avrebbe usato per uccidere i due. Nella sparatoria, come detto, è rimasta ferita anche la moglie dell’uomo, la 62enne Giacomina Spaggiari, colpita alla testa e a un braccio e ora ricoverata all’ospedale San Martino di Genova, dove è comunque cosciente. Sul luogo erano presenti anche carabinieri e vigili urbani: uno di loro sarebbe rimasto ferito.

Subito dopo, Castagnola, che aveva un porto d’armi per armi da caccia e, secondo le prime informazioni, faceva parte di una squadra per le battute al cinghiale, ha rivolto l’arma contro di sé e si è tolto la vita.

Paola Quartini era sposata e aveva un figlio. Pochi giorni fa, Fichera aveva accettato di parlare con Il Secolo XIX degli ultimi sviluppi della vicenda del cinghiale Piero, come potete leggere cliccando sul link in fondo al testo.

Sentite da Radio19 intorno alle 12, due vicine di casa dell’uomo si sono dette sconvolte dalla notizia, «senza parole», descrivendo entrambe Castagnola e la famiglia come «persone bravissime» che, a loro dire, «non maltrattavano i cani».

Sul posto sono accorsi gli uomini del 118 e i carabinieri delle compagnie di Sori e di Santa Margherita Ligure.


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9 maggio 2010

L'ODIO

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Un'altra giornata si chiude con la casella della mail piena di messaggi di aiuto, s.o.s. che girano nel web per tutta Italia come bottiglie nel mare, sperando che qualcuno da qualche parte risponda.

Decine e decine di cuccioli da adottare, nati come ogni anno a primavera, destinati a diventare pazzi in qualche schifoso canile lager, a morire su qualche strada, oppure a diventare carne per cibare altri cani.
Cuccioli dati in pasto in cambio di soldi è la novità del giorno.

Animali feriti e abbandonati in qualche cassonetto, o davanti a un cancello sotto la pioggia per 15 ore. Con le zampe tagliate per una vendetta trasversale, bruciati vivi. Eppure dignitosi nel loro immenso dolore, rassegnati all'umana carogna. Forse è questo che fa più male.

E mentre tutto ciò accade, l'unico argomento riferito agli animali di cui parla la gente sono le cacche sui marciapiedi e i "padroni maleducati". Stranamente sorvolano su preservativi usati e altre amenità pur presenti sul suolo cittadino.

In genere hanno tutti la stessa faccia e lo stesso atteggiamento di fastidio verso il mondo, che pretendono lindo e asettico come le loro vite: prati tagliati come moquettes, sostanze chimiche contro topi inesistenti, aiuole da non calpestare ma solo da guardare.

L'oggetto che più amano è il recinto.
Recinti per cani, senza erba a forza di essere calpestati e adibiti unicamente a cessi, ma anche recinti per bambini, con giochi tutti uguali e con altalene impossibili da utilizzare ai maggiori di 3 anni.
Recinti intorno ai parchi, alle piazze, per preservare una vita apparente, buona forse per qualche fotografia.

E poi ci sono le gare per il padrone più ligio alle regole, il "bravo proprietario di cane" che va d'accordo con tutto il condominio perchè usa il sacchettino, la museruola e il guinzaglio.
Un ottimo schiavo delle regole che in nome di queste farà ammalare il suo cane.
Perchè va detto chiaro : non è normale tenere un cane con guinzaglio e museruola, quando esce dopo 12 o 23 ore passate in casa.

Invece, chi fa queste regole magari fa jogging, nuota, pesca, va a caccia, occupando ogni spazio immaginabile in nome di un possesso conferito chissà da chi. Va in montagna, al lago, al mare, nei parchi, utilizzando ogni cosa come se fosse, appunto, una cosa da usare.

Finchè in questo bel clima anche associazioni animaliste incominciano a comportarsi in maniera più realista del re, allineandosi a posizioni di comodo che non prendono minimamente in considerazione la realtà.

In due decenni il sentimento nazionale nei confronti degli animali è radicalmente cambiato.
Grazie al suo passato contadino, ovvero quando i nonni vivevano con le capre in casa, l'Italiano di vent'anni fa normalmente ignorava i cani che incontrava, o al massimo faceva qualche complimento.
L'Italiano di oggi, manipolato e riempito a dovere di notizie terrificanti, ha sviluppato un sentimento di lontananza e di sospetto nei confronti della natura che non è mai esistito prima. Nonostante la sua esperienza personale non gli abbia mai fatto incontrare direttamente una violenza grave, gli basta il "sentito dire" per reagire davanti a dei semplici cani incontrati per strada come davanti a un serial killer.

Tutto questo per dire che chi si occupa di animali deve sviluppare un maggiore coraggio, e rendersi conto che sta lottando per gli esseri più inermi in assoluto, quelli che non hanno avvocati o numeri verdi da poter chiamare, e che vanno protetti con fierezza da chi ha preso coscienza della loro immensa importanza.

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5 maggio 2010

LE "SINCERE ESPRESSIONI" DEL SINDACO DI TREPUZZI PER AURA, CAGNETTA MORTA BRUCIATA NEL SALENTO.

























Non ci sono molte parole da dire sulla fine di Aura, le foto mostrano perfettamente lo scempio che è stato compiuto su una cagnetta inoffensiva.

Aura è stata bruciata viva da ignoti abitanti di Trepuzzi, un paese in provincia di Lecce, ed è rimasta in quelle condizioni per giorni, da sola, nascosta da qualche parte. Quando è stata soccorsa aveva già le larve delle mosche nelle ferite. E' durata poco, la morte se l'è portata via di mattina presto.

Gira voce che a commettere il crimine siano stati dei ragazzini di una scuola media, ma potrebbero essere state anche persone più grandi. Certamente il Sindaco - Cosimo Valzano - sa che i giovani utilizzano internet, infatti anche il suo Comune è entrato a far parte del web, quindi perchè non utilizzare questo mezzo per diffondere informazioni piuttosto che frasi preconfezionate?

Invece l'accaduto è riportato sul sito del Comune http://www.comune.trepuzzi.le.it/ con un linguaggio molto ufficiale : sette righe in cui si parla di "sdegno" e di "dura condanna", ma non si dice mai verso cosa. Non un riferimento a quello che è successo ad Aura, nè una fotografia :


GESTO VILE CHE OSCURA LA SENSIBILITA' DELLA GENTE
Venerdì 30 Aprile 2010 14:51
L' Amministrazione Comunale di Trepuzzi esprime dura condanna ed indignazione per il gesto vile e di inaudita violenza che va ad oscurare la notevole sensibilità ed attenzione da sempre dimostrata dalla cittadinanza nei confronti degli animali di ogni specie.

Non bisogna dimenticare infatti che una corretta convivenza tra cittadini ed animali è garantita da una efficace ed efficiente attività di enti ed organi preposti, ma anche dalla sensibilità e collaborazione della popolazione che sino ad oggi a Trepuzzi non è mai mancata, e che non permette di comprendere quanto accaduto se non attribuendo il gesto a persona stolta o folle.


Sette righe per raccontare quanto sono buoni i salentini e quanto si impegnano gli enti preposti, ma nemmeno una parola per ricordare cosa è successo a un povero essere inerme. Definire questi atti come di folli o stolti è un'accusa molto generica, spesso chi li compie vive e frequenta un ambito già violento per altri motivi, o perlomeno indifferente alla violenza (che infine è la stessa cosa).
Sovente gli atti di queste persone vengono viste come "ragazzate" perchè in fondo "sono solo animali" , finchè dall'animale si passa al massacrare di botte la fidanzata o rompere le ossa alla vecchietta.

L'atteggiamento tiepido delle istituzioni preposte alla tutela degli animali, dal quale traspare che hanno cose più importanti da pensare, rende questi atti violenze di serie b, denunce e petizioni da infilare in un cassetto, sicurezza dell'impunità per chi compie crimini su animali.



Parlamento Italiano

Legge 20 luglio 2004, n.189

"Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali,
nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini
o competizioni non autorizzate"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 luglio 2004


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Art. 1.

(Modifiche al codice penale)

1. Dopo il titolo IX del libro II del codice penale è inserito il seguente:


"TITOLO IX-BIS - DEI DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO PER GLI ANIMALI

Art. 544-bis. - (Uccisione di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.

Art. 544-ter. - (Maltrattamento di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale.

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2 maggio 2010

DOPO ANNI DI LOTTE RIAPRE BAUBEACH, LA SPIAGGIA DEGLI ANIMALI LIBERI E FELICI



BAUBACH RIAPRE IL PRIMO MAGGIO 2010
A MACCARESE - IN VIA PRAIA A MARE -
VICINO ALLO STABILIMENTO "RAMBLA"!!!

24 MARZ0 2010 : IL COMUNE DI FIUMICINO RILASCIA
ALLA ASSOCIAZIONE BAUBEACH VILLAGE
UNA CONCESSIONE DEMANIALE PER
L'AREA ADIACENTE L'EX STORICO BAUBEACH .
DOPO CINQUE ANNI DI ASSENZA DALLE SCENE
(INTERROTTA SOLO DA BREVI PARENTESI DI ATTIVITA')
I CANI HANNO DI NUOVO LA LORO SPIAGGIA !!!!

Comunicato stampa :
BAUBEACH, la spiaggia per cani liberi e felici più famosa d’Italia, riapre i suoi battenti il 1 maggio, avendo ottenuto finalmente una Concessione Demaniale per un’area di 7000 mq,
a MACCARESE, a poco più di cento metri da quella che era stata la storica sede, dal 1998 al 2004.

Patrocinato dalla Provincia di Roma , Baubeach offrirà il suo servizio differenziato, con una particolare attenzione a proposte biocompatibili ed etiche: caratteristica della stagione sarà la soluzione Reception, costituita da una bellissima tenda berbera, dove ricevere gli Ospiti e fornirgli il kit di benvenuto: ciotola per acqua, ombrellino parasole, sacchetto igienico, snacks, oltre alle normali attrezzature da spiaggia.

Il servizio di controllo a mare sarà assicurato da una Assistente bagnanti del Centro Unità Cinofila di Salvataggio, con il suo meraviglioso Acs, un Terranova maschio di due anni, prode nuotatore!

I cani dovranno essere socievoli, non in periodo estrale, in regola con le vaccinazioni e con la iscrizione all’anagrafe canina: in caso di mancanza di microchip il Veterinario del Baubeach provvederà ad impiantarlo e a regolarizzare la registrazione, direttamente presso la struttura, il sabato e in studio nei giorni feriali.

Per questo entusiasmante ritorno che l’Associazione Baubeach ha pianificato con pochissimo tempo a disposizione, saranno previste strutture mobili per i servizi e per ciò che riguarda il ristoro, la collaborazione con il vicino e bellissimo Stabilimento Rambla.
Tra le diverse iniziative volte al benessere del cane ci saranno le Adozioni nei week end, la sinergia con l’Associazione “Tutti pazzi per Fido”: si potrà apprendere come può essere più stimolante e corretto giocare con il proprio cane e fargli intraprendere un percorso di "attivazione mentale" originale e gratificante. Inoltre se esistono problemi di carattere comportamentale, sarà possibile esaminarli e proporre delle soluzioni .

Per questa nuova stagione il Baubeach propone un'area dedicata e riservata ai "cani piccolini" , il MINIBAU .

Inoltre da quest'anno Baubeach inizia la sua collaborazione con l' Associazione Mother and Child Italia ONLUS (www.motherandchilditalia.org ) che lavora in sinergia con la Fondazione indiana in Kerala , India Meridionale per un concreto lavoro sul campo rivolto ai bambini orfani e alle madri senza famiglia e senza casa, in India. Si ospiteranno quindi Eventi per portare le persone alla conoscenza di questa Realtà.

Contestualmente alla apertura del Baubeach la Associazione mette a disposizione dei Concessionari che, in tutto il Territorio di Fiumicino, vogliano creare una piccola area attrezzata per ricevere clienti accompagnati da cani, la sua esperienza : da quest’anno , infatti, questa importante possibilità è stata introdotta nella stessa Ordinanza Balneare del Comune di Fiumicino, che coglie dal Regolamento Regionale emanato lo scorso luglio e fortemente voluto dalla Associazione stessa, questo spunto di alta valenza etica e sociale . Questa scelta fa del Comune di Fiumicino un Comune al passo con le esigenze di tutti i Cittadini e con le più progressiste direttive Europee in materia di benessere animale.

Da sabato 1 maggio si potrà venire in spiaggia e usufruire dei primi servizi : si attende l’arrivo di un clima più caldo per il fantastico Evento che festeggerà il ritorno di un Sogno !
Tutte le informazioni sul sito http://www.baubeach.it/ o telefonando al n. 3492696461
Patrizia Daffinà.
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1 maggio 2010

30 NUOVE GUARDIE ZOOFILE NEL SALENTO

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DA OIPA ITALIA ONLUS :

Consegnati durante un'affollata e seguitissima cerimonia, gli attestati relativi al 1° Corso OIPA per la formazione di 30 guardie ecozoofile, specializzate nella prevenzione e repressione dei maltrattamenti contro gli animali.

Domenica 11 aprile nel Castello di Corigliano d'Otranto, alla presenza del presidente della Provincia Antonio Gabellone, del Sindaco di Corigliano Ada Fiore, del Comandante del Corpo Forestale Mario Mazzeo, si è ufficialmente chiusa la sessione di questo impegnativo evento formativo, promosso da OIPA - Organizzazione Internazionale Protezione Animali - Sezione provinciale di Lecce.

Il percorso didattico ha preparato le prime trenta figure che nelle prossime settimane costituiranno il 1° Nucleo Operativo di Guardie Ecozoofile OIPA salentino, le quali si sono impegnate su un ciclo di studi basato essenzialmente sugli aspetti legali e procedurali della materia che tutela i diritti degli animali, siano essi d'affezione, da reddito o non convenzionali.

"Si sono approfondite" - come spiega Massimo Pradella, Presidente Internazionale di OIPA, intervenuto alla Cerimonia personalmente - "le tematiche riguardanti il codice penale e la procedura penale, per mettere nelle migliori condizioni possibili le neoguardie OIPA di agire con criterio e nel pieno rispetto di tutte leggi poste a tutela del benessere animale".

Il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone ha espresso la propria disponibilità a collaborare con il nucleo di Guardie, rilevando l'importanza e l'assoluta necessità da parte di tutto il volontariato attivo, compreso quello orientato a proteggere gli animali, di difendere i "più deboli, e i senza voce, cercando tutti insieme di contribuire a migliorare questo nostro straordinario territorio".

Tutto l'articolo su http://www.oipaitalia.com/sezioni/lecce_diplomi.html



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