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11 dicembre 2011

IN PROVINCIA DI SIRACUSA SPARANO A UN CANE NEGLI OCCHI


Questa è la storia di un cane randagio che vive per le strade di Avola (Siracusa) e che viene accudito dai volontari.
Il 23 novembre è stato trovato grondante di sangue dagli occhi, il 30 novembre la visita di cui alleghiamo il referto ha decretato la sua cecità: Lucio è stato impallinato ed ora si trova al rifugio sanitario.
Provate ad immaginare cosa prova come si sente.... Lucio ha bisogno di tutti noi aiutiamolo a trovare una famiglia, Lucio si può abituare a questa nuova condizione di vita, il nostro veterinario Dottor Peccioli ci conferma che l'ideale per lui sarebbe una adozione con un altro cane, meglio se femmina, che gli faccia da guida in un ambiente domestico che lui imparerà a conoscere giorno per giorno grazie alle mappe olfattive che si creerà.
Lucio ha circa 4 anni, nei prossimi giorni faremo il test per la leishmaniosi: un cane come lui non ha vita lunga in un canile..... I Canisciolti si occuperanno di tutto del suo viaggio al nord, Torino dove sarà seguito a nostre spese dal Dottor Peccioli. Diamogli una possibilità riscattiamo il genere umano che lo ha ridotto così!


CONTATTI  info@icanisciolti.com
segreteria telefonica dopo il 5° squillo 0119882075
Ester 347 8059303
Antonella 3408368295
per info sulla nostra associazione visitate il sito http://www.icanisciolti.com/




27 novembre 2009

SPARANO IN FACCIA A UN CANE A CALTANISSETTA



Ironia della sorte chiamarsi Joy (gioia) e trovarsi con mezzo muso di meno senza un motivo.

Solo per essere nato nel posto sbagliato o perchè in quel momento passava un idiota che probabilmente si sente un grand'uomo per il fatto di avere un fucile tra le mani.

Occorre essere completamente senza palle per riuscire a sparare in faccia a un essere inerme, a meno di un metro di distanza, ma spesso i senza-palle possono contare su un'ampia copertura di protezione che permette loro di rimanere "ignoti".
Un cane non può contare nè sugli avvocati ne sulle forze dell'ordine, e come in questo caso può sperare di salvarsi solo incontrando un'associazione privata della zona, e non un servizio istituzionale che lo avrebbe prontamente eliminato e sepolto con lui l'intera storia.

Così per fortuna è accaduto, e la mattina del 24 novembre a seguito di una telefonata la L.I.D.A. di Caltanissetta ha inviato il suo Servizio di Vigilanza Zoofila. Il giovane pastore tedesco giaceva sul ciglio della strada con il muso devastato e in sofferenza estrema, e veniva subito trasportato all'ambulatorio veterianario Corbo di via Cittadella 1 (0934-555802) .

Joy è ridotto male e sta lottando per sopravvivere. Se ce la farà ne avrà per almeno 5/6 mesi di cure, e intanto quando respira l'aria gli fuoriesce dalla guancia. Per sopportare il dolore devono tenerlo sotto morfina e strettissimo controllo medico.

Nella disgrazia, l'unica fortuna di Joy è stata la risposta all'appello inviato da L.I.D.A. per un chirurgo in grado di ricostruire le parti mancanti del suo muso, infatti partirà a breve da Milano alla volta di Caltanissetta un chirurgo maxilo-facciale al quale vanno tutte le nostre benedizioni.

Chi volesse contribuire per affrontare le lunghe cure di Joy può fare :


- un BONIFICO BANCARIO a favore di L.I.D.A CALTANISSETTA

IBAN IT42P0316501600000701000580

presso: IW BANK S.p.A. Via Cavriana, 20 20134 Milano


- un versamento con CARTA DI CREDITO (server sicuro e certificato) cliccando o copiando e incollando nel proprio browser il seguente link:

https://checkout.iwsmile.it/Pagamenti/?ACCOUNT=701000580&AMOUNT=&ITEM_NAME=JOY&ITEM_NUMBER=0017&QUANTITY=1&URL_OK=&URL_BAD=&FLAG_ONLY_IWS=0
“causale già inserita automaticamente”

- un ASSEGNO NON TRASFERIBILE intestato a L.I.D.A. Caltanissetta

L’assegno deve essere inviato al seguente indirizzo:
L.I.D.A. Caltanissetta
Via Cittadella,106
93100 Caltanissetta

Si consiglia l’utilizzo di spedizione Raccomandata o Assicurata


- un versamento su POSTEPAY n. 4023600556522730 intestata a Salvatore Colonna

LIDA – LEGA ITALIANA DIRITTI DELL’ANIMALE
via Cavour, 90 c.a.p.: 93100 Caltanissetta Tel.: 334.2332583 Fax: 0934-1936199
e-mail: lidacaltanissetta@fastwebnet.it






22 luglio 2009

SGOMENTO E ORRORE : ERANO DEL FRATELLO I CANI CHE HANNO SBRANATO IL BAMBINO DI ACIREALE.

La notizia Ansa è di quelle che colpiscono forte allo stomaco. Non hanno retto per molto le bugie, le omissioni e il silenzio complice di tutti quelli che sapevano: il pericoloso branco di sconosciuti cani killer erano del fratello del bimbo sbranato.

La scoperta di un verminaio, fatto come al solito sulla pelle di animali segregati in condizioni tremende e utilizzati illegalmente, pare per combattimenti in base alle cose trovate sul posto dal magistrato. Una premiata ditta Soldi & sfruttamento come ce ne sono a centinaia nel nostro Paese, aiutata dalle tante falle del sistema che crea le leggi ma non ha nessuno per farle rispettare.
A questo punto non si riesce a credere che il piccolo era stato avvisato di non avvicinarsi ai cani: chi segue e si informa sul mondo animale ha già sentito parlare di certi sistemi, da giornalisti e attivisti coraggiosi che hanno avuto il coraggio di ficcare il naso: spesso sono mandati i ragazzini affinchè imparino subito a non avere paura di trattare animali pericolosi.

Notizia Ansa:
BAMBINO SBRANATO DAI CANI AD ACIREALE, IL FRATELLO CONFESSA: ERANO MIEI
ACIREALE (CATANIA) - Da ieri sera gli investigatori si chiedevano di chi fossero i cani che hanno ucciso il piccolo Giuseppe Azzarello, 6 anni, sbranato dopo essere entrato nel recinto vicino a casa dove erano custoditi gli animali. Stasera suo fratello Ivan, 19 anni - il quale ha precedenti per furto ed é soggetto all'obbligo di firma -, ascoltato dai magistrati come persona informata sui fatti, ha confessato che gli animali erano suoi. Poi ha spiegato che da tempo diceva, invano, al fratellino di non avvicinarsi. Hanno dunque un padrone i cani reclusi nel terreno abbandonato di contrada San Cosimo, ad Acireale. Giuseppe viveva con la famiglia a pochi passi da quel recinto. Ieri sera il bambino, come aveva fatto altre volte, è tornato a far visita agli animali ed è stato sbranato. Ad ucciderlo sarebbero stati due morsi; uno dei quali, alla giugulare, gli è stato fatale. Il cane che lo ha aggredito pare sia proprio quello che oggi non si trovava, un molosso, mentre al loro arrivo gli investigatori ne avevano individuati cinque. Era così scattata la caccia al sesto cane a anche al proprietario, fino a stasera, quando Ivan, che domani dovrà presentarsi in procura con un avvocato, ha ammesso che quegli animali erano suoi. I genitori non parlano, sconvolti per quanto è accaduto. I vicini di casa li proteggono dai curiosi e dai giornalisti. La madre Alfia, casalinga, ha saputo della morte del figlio solo stamattina e, appresa la notizia, è svenuta. Ieri sera il marito le aveva detto che Giuseppe era ferito ed era stato ricoverato in ospedale. Gli animali sono tutti adulti meticci, tranne uno, un dobermann, al quale era stato applicato un microchip ed è risultato rubato un mese e mezzo fà in uno dei paesi della fascia pedemontana. Nel terreno sono stati trovati, tra l'altro, pneumatici appesi a delle corde, elemento che farebbe pensare a un campo di addestramento. Il magistrato che conduce le indagini, Carla Santocono, al termine di una ispezione ha detto che "sono state rilevate delle tracce che farebbero ritenere che in quel posto venivano addestrati cani, ma non sappiamo da quanto tempo". Trovate anche alcune cucce di fattura artigianale, recintate da reti metalliche. Uno dei cani era legato a una catena. Non è stata trovata acqua né di cibo, a parte qualche osso. Ma domani Ivan dovrà chiarire tutto. Al fondo si accede tramite un cancello di ferro ma Giuseppe sarebbe entrato da un altro lato, attraverso una breccia nella recinzione. Gli investigatori nel pomeriggio hanno anche interrogato il padre della vittima, Nino, magazziniere dell'Acireale Calcio. Per il parroco della vicina chiesa di S. Cosma e Damiano, Mario Arezzi "Giuseppe è una delle tante vittime di chi non fa il proprio dovere. Chi guarda all'utile personale e non al bene comune deve sentirsi responsabile della morte di questo bambino".

19 marzo 2009

LE ULTIME NOTIZIE DA MODICA



-Da Valentina Raffa, delegata OIPA :

In questo momento ancora da stamattina due veterinari Ausl stanno radendo a tappeto Marina di Modica facendo catturare dal canile tutti i cani sprovvisti di microchip (quasi la totalità)... da precisare che la preoccupazione sta nel fatto che vige ancora l'ordinanza folle e priva di fondamento giuridico del sindaco di Modica, Antonello Buscema, estesa a tutto il territorio di Modica, di abbattere qualora mostri aggressività qualsiasi cane......... e il sindaco che finora non ha preso seriamente le richieste degli animalisti, me in primis, di un canile e delle sterilizzazioni, adesso si erge a paladino dell'incolumità pubblica, quella stessa di cui evidentemente prima se ne fregava.

Di adesso la notizia che un camionista al Pisciotto ha preso a sprangate in testa un cane perchè voleva catturarlo e lui gli ha ringhiato contro.. ovviamente nessuno parla delle condizioni del cane e non so se sia ancora vivo, di certo è che era tramortito quando è stato buttato sul camion e portato alle forze dell'ordine. Qui è giustizia fai da te.

A Modica hanno avvelenato stanotte 5 cani, a Pozzallo denunciano la scomparsa di decine di cani randagi cui una signora dava da mangiare. E non vi nascondo che temo anche per Max e Lea, cui si aggiunge Billy, che alcuni di voi conosceranno che accudisco da tempo ma che non hanno recinzione. Due volontari potranno recarsi a Marina alle 16.30. Ho detto di prendere tutti i cani che trovano! Non sappiamo dove metterli ma lo faremo.
Ieri come dicevo ho messo 4 cani in pensione; altri 2 cani li abbiamo sottratti alla follia..... è panico!

Finalmente hanno concesso gli arresti domiciliari al sig. Giglio... state certi che se ci sono altri cani in giro i cani andranno da lui perchè mi confermano che sono tutti in condizioni di buona salute e si sono trovati senza un punto di riferimento... alcuni, pensate, sono stati trovati sotto il letto di Giglio, uno questa mattina stessa. Altri 6 o 7 cani catturati.....
Le famiglie addirittura hanno chiesto vigili che stazionino dinanzi alla scuola di Marina di Modica altrimenti non mandavano i figli a scuola.

Quanto agli eventuali viaggi per spostare e salvare i cani, ci si deve organizzare. Nella mia macchina con i sedili abbassati ci entra un trasportone grande... fate conto che per portare dei cani in aeroporto e tornare mi ci vogliono circa 6 ore: 2 ore prima i cani devono essere in aeroporto, 2 ore di macchina + il ritorno........ Inoltre, qualora riesca ad organizzarmi con qualcuno dei volontari di qui, di certo non potranno farmi viaggiare tanti cani nello stesso volo. Vedremo come fare con staffette e eventuale furgone.

Quanto alla postepay è intestata a Valentina Raffa n. 4023 6004 7018 8154
Vi prego, però, quando e se invierete aiuti, di inviarmi un'email per avvisarmi o un sms (anche se in questo momento difficile mi viene difficile leggere tutto quotidianamente).


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Un grande grazie a tutti... anche a quelli che si stanno attivando per prendere dei cani da qui. Valentina

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18 marzo 2009

PER GLI ANIMALISTI SICILIANI

Alcuni cani sono già stati uccisi dalle mitragliette dei Carabinieri, e gruppi di cacciatori stanno spuntando come funghi, alla ricerca dei randagi nelle campagne intorno Modica e Scicli.
Le volontarie impegnate in quei luoghi si sono frapposte a tutti, determinate a impedire la mattanza, quando è arrivata la comunicazione dell'On. Martini che vietava la caccia con le armi a favore delle cariche di sonnifero. La notte è il momento peggiore per i cani di queste zone, e sono in pericolo tutti, compresi i cani regolarmente accuditi da famiglie.
Data la ghiotta occasione per dare sfogo agli istinti vendicativi, gli abitanti stanno acquistando in massa veleno per polpette, metodo che colpisce in maniera indiscriminata e idiota. C'è una massa che preme contro le poche persone che stanno cercando di fronteggiare tutta l'inadempienza, la mancanza di responsabilità, la connivenza, che stanno emergendo in seguito alla vicenda del bambino Giuseppe. Questo appello è per chi in Sicilia, in questo momento, ha la possibilità di aiutare le volontarie, quindi per adozioni, possibilità di stalli, segnalazioni di situazioni pericolose per i cani, ogni cosa PRATICA.
Si prega NON per avere informazioni, che sono visibili su molti siti animalisti.
Data la minaccia di azioni legali da parte dei Sindaci dei paesi coinvolti nei confronti di chi li ha "diffamati", questo blog si unisce a tutti coloro che hanno definito irresponsabile e inetto il loro operato.

PER FAVORE AIUTATELE :


valentina raffa 333 3477763
viviana nastasi 320 4551402
barbara 333 8122940 347 1923909


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16 marzo 2009

COMUNICATO STAMPA SULLA VICENDA DI MODICA

Alla c.a. degli organi di informazione
E p.c. Al sindaco di Modica, Antonello Buscema
Al sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque
All’Ausl veterinaria n. 7 di Ragusa

Oggetto: Cordoglio e rabbia. È ora che chi ha delle responsabilità paghi!


Una tragedia annunciata quella della morte del piccolo Giuseppe Brafa, per la quale ci uniamo al cordoglio della famiglia e della città. Sono anni che l’Oipa parla delle inadempienze dei Comuni, la stragrande maggioranza dei Comuni della provincia di Ragusa, che non hanno una convenzione con uno dei due canili del territorio né, tantomeno, un canile sanitario comunale, come dovrebbe invece essere per legge. Sono anni che l’Oipa parla di sterilizzazioni per non fare proliferare il fenomeno del randagismo, ma ci voleva una tragedia per convogliare finalmente i riflettori sul problema.

La verità è una sola, i sindaci sono inadempienti, perché la legge li obbliga a convenzionarsi con una struttura idonea per i cani, qualora non dispongano di un canile sanitario comunale, ma tanto per chiarirsi le idee sui due Comuni implicati nella vicenda: Modica e Scicli, la prima ha debiti con la Coop. Maia, che peraltro ha vinto la causa in tribunale, per € 140.000, e per € 240.000 circa con la Dog Professional, per cui quest’ultimo canile, con cui dovrebbe essere attiva la convenzione, non svolge più il servizio di cattura e rifugio dei cani da almeno 4 anni; il Comune di Scicli, poi, deve pagare alla Dog il 2007 e 2008. E tanto per fare comprendere come la situazione sia al collasso in provincia, basti solo citare un altro dato: il Comune di Pozzallo deve al canile convenzionato € 310.000 al 30 ottobre 2008….
E si potrebbero citare anche i dati degli altri Comuni, ma non è il caso. È il caso, invece, di sottolineare le responsabilità che non vanno addossate ai cani né tantomeno agli animalisti come qualcuno, ahimè ignorante, ha tentato di fare, perché l’Oipa, costituita esclusivamente da volontari non sovvenzionati da nessuno, da anni impiega tutte le proprie risorse, provento di mercatini e della lotteria di Natale, esclusivamente per raccogliere cani e gatti dalla strada, curarli, metterli in pensione o nelle case dei volontari, sverminarli, vaccinarli, operarli, e farli adottare, spesso, spostandoli prima in pensioni al Nord, con grave dispendio di denaro per i viaggi. Errata, inoltre, la notizia sulla bocca di tanti, che i cani in questione fossero affidati agli animalisti: pare siano stati affidati al signor Virgilio Giglio, ora in carcere. Se così fosse, l’Oipa si chiede come un Comune possa affidare tanti cani ad un privato cittadino senza prevedere strutture idonee come box e canali di scolo; qualora i cani affidati fossero di meno, e rimane sempre il problema box e norme sanitarie da rispettare, perché non si è provveduto alla sterilizzazione dei cani? Se, invece, si tratta di un cittadino mosso a pietà che ha dato un rifugio a dei canim ci si chiede come possa essere lui in carcere, quando la responsabilità è del vero proprietario dei cani, alias il Comune. Fino alla settimana scorsa abbiamo parlato di sterilizzazioni e di adeguamento alla legge per il servizio canile, ma per quest’ultimo punto ci ritroviamo gli organi preposti (vigili urbani) a sciorinare come legittimata giustificazione per non fare ricoverare cani al canile il fatto di non avere una convenzione, anziché vergognarsi per l’indegna situazione di inadempimento e cercare di porvi rimedio; per quanto concerne le sterilizzazioni, invece, ci troviamo a combattere un cavillo che non sta né in terra né in cielo, ossia la possibilità alla delegata provinciale Oipa, Valentina Raffa, come referente a titolo gratuito del randagismo per il Comune di Modica, di potere fare sterilizzare all’Ausl 7 di Ragusa solo quelle cagne per le quali si trova un cittadino disposto ad intestarsele, e l’amministrazione non intende intestarsi cani fino a quando non avrà stilato una assicurazione, non comprendendo che i cani randagi sul territorio sono comunque del sindaco per legge, per cui sterilizzarli è solo prevenire il randagismo e non aumentare le responsabilità dell’amministrazione. L’Oipa è fortemente dispiaciuta per quanto accaduto e arrabbiata perché le amministrazioni di rado incontrano e soprattutto ascoltano seriamente i volontari che ogni giorno sono in strada a contatto con i cani, accudiscono cani e colonie feline e conoscono bene la situazione catastrofica della provincia. È ora che i sindaci si assumano le proprie responsabilità. È ora di osservare le leggi, senza arrogarsi la presunzione di ritenerne alcune più importanti ed altre, quelle in tema di animali, secondarie. La legge è legge e va rispettata. Confidiamo, insieme alla rete nazionale di animalisti di cui facciamo parte, nell’intervento immediato dell’on. Francesca Martini per salvare i cani e far sì che chi ha colpe paghi. E’ facile addossare la colpa ai cani, non parlano, ma se una testa deve saltare è quella dei sindaci!

Oipa provinciale Ragusa

OIPA Italia – sezione Ragusa e provincia – Delegata: Valentina Raffa
Via San Giuliano 73 – 97015 Modica (RG)
Tel. 333 3477763 – ragusa@oipaitalia.com


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IL BAMBINO ATTACCATO DAI CANI A MODICA

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Il bambino attaccato dai cani a Modica (Ragusa) si chiamava Giuseppe e aveva 9 anni. Nel suo mondo di bambino non poteva immaginare quante persone sono coinvolte in ciò che gli è accaduto. Dopo essere stato attaccato da un branco di cani, quindi presumibilmente con una grossa perdita di sangue, è stato trasportato all'ospedale di Modica. Ma quell'ospedale non era all'altezza della situazione, e Giuseppe veniva preparato per essere prelevato da un elicottero che l'avrebbe trasportato a Catania. Minuti preziosi, tanti, persi probabilmente nell'errata valutazione di qualcuno.

All'improvviso, dopo il terribile fatto, si sono materializzati carabinieri, polizia veterinaria, AUSL.
Da una notizia dell'AdnKronos pare che il 62enne che custodiva il branco di cani sia stato arrestato. Un sessantaduenne, quindi non un ragazzino, viene lasciato a gestire un carico di 15 cani con i problemi che abbiamo visto. Dov'erano i carabinieri, la polizia veterinaria, l'AUSL fino all'altro ieri?

Gli animalisti sanno bene quanto sia difficile, soprattutto in regioni come la Sicilia, ottenere un incontro con i sindaci dei vari paesi. Alcuni non si fanno trovare nemmeno al telefono, tanto si scocciano delle solite lamentele: signor sindaco apriamo un canile comunale, signor sindaco sterilizziamo i randagi, signor sindaco mettiamo i microchip. Che palle!

Molto meglio occuparsi della festa della santa patrona - come ha spiegato Report su Rai3 - per la quale i soldi si trovano certamente, e sono centinaia di migliaia di euro.
In Sicilia non esiste una patrona dei cani randagi, basta vedere le immagini dei cani di Modica passate dai Tg per accorgersene : una cagna aveva delle mammelle così grandi da aver partorito almeno 10 volte nella sua vita. Ma ai sindaci cosa frega delle sterilizzazioni? Non portano certamente voti !

In Sicilia esistono solo volontarie/i testardi, profondamente siciliani nel voler salvare a tutti i costi una situazione insanabile. Gente capace di inginocchiarsi davanti a una stronza dell'Alitalia quando vieta il viaggio a una mamma randagia, che ha trovato adozione insieme ai suoi cuccioli, perchè "si è superato il numero dei cani permesso dal regolamento".

La soluzione prevista dalle istituzioni di Modica è l'eliminazione totale del branco. Davvero ingegnosi. Arrestato il custode, eliminato il branco, risolto il problema. Anzi, si proclama il lutto cittadino per lavarsi meglio la coscienza.

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16 agosto 2008

PORTO EMPEDOCLE, ALMENO VEDIAMOLI IN FACCIA

Per come stanno andando le cose a Porto Empedocle (AG), quello che l'anno scorso era dato come un canile in fase di ultimazione è ancora allo stesso punto, se non peggiore. Eppure lo aveva detto al programma televisivo Forum il sindaco Calogero Firetto nel giugno 2007. A proposito, questo non è uno degli "agenti" di Matrix, ma è il sindaco Calogero Firetto.

Ancora il sindaco con l'arciprete, il vice comandante della polizia municipale e un po' di capitaneria di porto. Certo c'è di che essere sorridenti per la pioggia di milioni di euro (si dice 11 milioni) che cadrà sul porto per la riqualificazione. E già, un canile non potrebbe mai portare tanti picci, che senso ha occuparsene? meglio non farsi nemmeno trovare al telefono....


Anche a Porto Empedocle hanno Polizia, Carabinieri e tutto il resto, quindi non avrebbero difficoltà a rintracciare i criminali che hanno seviziato a morte il cagnolino Oscar. Ci mancherebbe, è il paese del commissario Montalbano, la famosa Vigata.


Il prefetto di Agrigento, colui al quale avete mandato tante mail. Forse un po' distante dal paese, ma con compiti di interfaccia tra il governo di Roma e le province italiane.




Ma, tra una benedizione e un'alzabandiera, occorrerebbe anche occuparsi dei fatti più crudeli che accadono sul territorio che si governa. Oscar, il cagnolino morto di sevizie pochi giorni fa, non è certo il primo crimine contro gli animali accaduto a Porto Empedocle.
Questo è l'atroce caso che a dicembre è finito sotto gli occhi di tutta Italia: un cane ucciso con un cuneo di legno in bocca e legato con nastro adesivo. Il sangue dalle orecchie significa che ha avuto
lesioni al cervello. Guarda, sindaco.



Saluti da Vigata (Porto Empedocle)

13 agosto 2008

MORTO IL CAGNOLINO DI PORTO EMPEDOCLE

Un essere senza colpa, che non ha fatto male a nessuno, legato, infilato con ossa nel retto, poi seppellito vivo. Non ci sono parole per gli ignobili che hanno compiuto questo scempio, e per gli ancora più ignobili adulti che sono rimasti a guardare. Non ci sono più parole.
Vedo solo qualche bella bocca di minorenne ridotta a una poltiglia sanguinolenta a forza di mazzate sui denti. L'unico linguaggio che loro, ed eventuali imitatori, potrebbero comprendere. Ma questo è solo lo sfogo di una "suddita" di questo stato, le istituzioni preposte hanno ben altre armi da utilizzare : forze dell'ordine, giudici, tribunali. Visto che i loro stipendi sono pagati anche da noi animalisti sarebbe ora che muovessero il loro pesante culo dalle poltrone per agire.

Il cagnolino di Porto Empedocle, torturato da quei maledetti bastardi minorenni a cui auguro di fare esattamente la stessa fine, e' morto oggi a mezzogiorno, tra indicibili sofferenze. La veterinaria ha deciso cosi' di aiutarlo a finire. Facciamo sentire tutti la nostra indignazione ed attiviviamoci in tutti i modi possibili perche' questa ennesima violenza contro gli animali non passi sotto silenzio. Attendo proposte e suggerimenti.
Deve essere fatta giustizia, una volta per tutte
Silvia

RACCOLTA DI FIRME

MAIL AL SINDACO E AL PREFETTO
Se i messaggi al sindaco di Porto Empedocle DOVESSERO TORNARVI INDIETRO , e' perche' LA CASELLA DEL SINDACO E' PIENA, si e' riempita in questi 2 giorni, quindi riprovate lunedi' pomeriggio o anche più tardi. La casella della Prefettura di Agrigento risulta invece ancora funzionante.
I VOLONTARI CHE SONO VICINI AD ASSUNTA DICONO :
Grazie per le donazioni e per il vostro interesse ma NON la abbandonate a questa tragica realtà, perche' da sola, lei e i cani che hanno avuto la sfortuna di nascere in quell'inferno, sono candannati... Se volete o potete salvarne almeno uno, le foto sono momentaneamente sul sito: http://www.nelnomedelcane.org

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LO SCEMPIO NON E' FINITO :
SARDEGNA, OZIERI (SS) - ITALIA


NON CI SONO FOTO MA SI PUO' IMMAGINARE
COME E' RIDOTTO UN CUCCIOLO
QUANDO VIENE APPESO A UN ALBERO
E BASTONATO A MORTE.
APPARTENEVA
A UNA FAMIGLIA DI OZIERI (ss).
COLORO CHE SI DEFINISCONO UOMINI E CHE HANNO COMPIUTO QUESTO GESTO SONO
UN VICINO DI CASA DI 76 ANNI
E UN SUO COMPLICE.


La raccolta di firme per questo atto di squallida vigliaccheria è sul sito



I media, sempre pronti ad accorrere quando c'è occasione di sbattere un cane morsicatore in prima pagina, in casi come questi si producono in un assordante e complice silenzio.
______________________________

CODICE PENALE
TITOLO IX-BIS - DEI DELITTI CONTRO IL SENTIMENTO PER GLI ANIMALI
legge 20 luglio 2004, n.189

Art. 544/bis - Uccisione di animali
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale
è punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi.

Art. 544/ter - Maltrattamento di animali
Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale
ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori
insopportabili per le sue caratteristiche ecologiche è punito con
la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali
sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti
che procurano un danno alla salute degli stessi.
La pena e' aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma
deriva la morte dell'animale.

10 agosto 2008

ALLA VOSTRA S.A. (Scarsa Attenzione)

Questa lettera ai media seguita all'orrendo fatto di Porto Empedocle - con un cagnolino seviziato quasi a morte e seppellito vivo - è stata inviata da animalisti di tutta Italia, e chiede una responsabilizzazione da parte delle istituzioni che ancora nel 2008 si fatica a vedere.
Nonostante le leggi inasprite contro il maltrattamento animale, nonostante l'impegno di tanti volontari nel far comprendere l'entità del problema, chi dovrebbe occuparsi per mansione e per legge di problematiche come il randagismo, le sterilizzazioni, il maltrattamento, l'intervento su emergenza, pericolosamente latita. L'unico aiuto coerente sul quale possono contare in generale gli animalisti è quello dato dai Vigili del Fuoco, ai quali va un pensiero di ringraziamento.
Nel caso del povero cane torturato, si può essere certi che in un piccolo centro come Porto Empedocle non sarebbe così difficile scoprire in breve tempo gli autori di questa vigliaccata e giustamente punirli. Ma chi lo vuole? Il sindaco, il comandante dei Carabinieri, il capo della ASL?
La lettera:

Noi ci siamo e diciamo basta.
Per l'ennesima volta siamo venuti a conoscenza di un atto di crudele sadismo e inimmaginabile violenza compiuto contro un cane a Porto Empedocle, sotto lo sguardo indifferente dei più.
In molti vi avranno scritto e noi ci aggiungiamo, senza tanti riferimenti a leggi CHE BEN DOVRESTE CONOSCERE, APPLICARE E FAR APPLICARE sul vs. territorio.
Noi vogliamo solo dire BASTA!!!
BASTA considerare gli animali come oggetti, come esseri viventi che non soffrono, non temono, non sentono.
BASTA lasciare che giovani menti perverse e abbrutite da ignoranza e squallore morale infieriscano sempre impunite su creature innocenti mai capaci di simili atti.
BASTA cedere all'ipocrisia di chi giustifica le violenze sugli indifesi animali come un "disagio" che è invece solo vuoto di valori, sentimenti, passioni. Che è solo noia, vigliaccheria, vile sfogo di basse frustrazioni.
E BASTA, soprattutto, alzare le spalle scrollandovi di dosso il problema del randagismo, che è IN PRIMO LUOGO un problema di vs. assoluta pertinenza.
VI ABBIAMO SCRITTO TUTTI QUANTI PER FARVI CAPIRE CHE NOI, CHE AMIAMO E RISPETTIAMO GLI ANIMALI, CI SIAMO E SEMPRE CI SAREMO. NON SOLO PER SOCCORRERE, SUPPLIRE ALLA MANCANZE DELLE ISTITUZIONI, INTERVENIRE SEMPRE CON COLLETTE, AIUTI PRATICI, ECONOMICI A CHI OPERA SUL POSTO CON FATICA, SOFFERENZA, IMPEGNO E GROSSI SCRIFICI SIA FISICI CHE PSICOLOGICI.
NOI CI SIAMO PER PRETENDERE GIUSTIZIA, ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA' PER QUESTO CANE E PER TUTTI GLI ANIMALI VIOLATI DALLA CRUDELTA' DEI COSIDDETTI "UMANI".
PER PRETENDERE CHE LE "ISTITUZIONI" FACCIANO IL LORO DOVERE, UNA VOLTA PER SEMPRE.
- Angela D. e 130 firme

8 agosto 2008

L'ORRORE SI CHIAMA PORTO EMPEDOCLE (AG)


Anche questa volta la non ridente cittadina siciliana di Porto Empedocle, provincia d'Agrigento, si distingue per particolare ferocia e disprezzo nei confronti della vita animale.
Questa è la storia di un cane che forse non sopravviverà alle atrocità subite, e anche la storia di un comune che prosegue un cammino senza speranza.
Al posto del sindaco non c'è da essere molto contenti dei propri concittadini, e in questo caso erano in tanti: c'era la banda di ragazzini che ha torturato quasi a morte un cane, e c'erano gli spettatori alle finestre. Solo una persona tra tutte ha deciso di rimediare a quell'orrore, chiamando in aiuto Assunta,volontaria animalista.
Esiste ombra di Forze dell'ordine a Porto Empedocle? E se ci sono non si sentono fortemente a disagio a lasciare che una donna sola si intrometta in una situazione potenzialmente pericolosa come una banda di violenti?
Chi è nelle istituzioni dovrebbe sentirsi molto più responsabile dell'ambiente che lo circonda (chi è violento con gli animali lo è anche con persone e cose), soprattutto il sindaco al quale per legge sono affidati gli animali non di proprietà sul proprio comune. Questa la storia che arriva da Porto Empedocle:


"Voleva solo un po' di pappa e qualche carezza. Invece un branco di giovani bestie umane lo ha preso, tenuto, legato, seviziato, sodomizzato, infilato ossa nel retto fino a lesionare gli organi interni e dopo il sadico divertimento lo hanno sotterrato vivo.
Tutto ciò davanti a curiosi affacciati alle finestre che non hanno fatto nulla, tranne un anonimo che ha chiamato Assunta Dani Rametta, che si è precipitata sul posto nonostante il senso di soffocamento e di vomito. Lei sola, dopo aver scavato disperatamente, lo ha trovato ed estratto. Un soffice, povero corpicino violato, ancora aggrappato a un filo di vita.
Non è un film dell'orrore, è quanto successo ieri in una piazza di Porto Empedocle (AG), paese dove si giustifica tutto, perché gli animali continuano a contare meno di niente. Il povero cagnolino ora sta lottando per la vita in un costoso studio veterinario. Chiunque voglia partecipare alle ingenti spese veterinarie può farlo con una donazione a "Rametta Dani Assuntina, presidentessa Associazione Animalista Empedoclina Protezione Cani Randagi Onlus"
BANCO DI SICILIA
IT 25 I 0102083041000000248754
BANCO POSTA
N C/C postale: IT50F0760116600000047809983

Le fotografie del cagnolino non sono state messe perché troppo scioccanti.
Inutile dire che lo sdegno per questo gesto criminale si può manifestare sia scegliendo di non andare mai a portare i nostri soldi di turisti in quel posto maledetto per i nostri amati animali
sia mandando al Comune, alla Prefettura, alla Regione, all'Asl e/o a qualsiasi altro organo competente, una propria comunicazione. A breve gli aggiornamenti su tutta la situazione canina empedoclina sul sito
www.canileportoempedocle.com
Le fotografie aggiornate dei cani empedoclini adottabili sono momentaneamente sul sito
www.nelnomedelcane.org (sezione Porto Empedocle)

Marzia


ALCUNI INDIRIZZI A CUI SCRIVERE NUMEROSI,
FACCIAMOCI SENTIRE:
pg.grenci@
provincia.agrigento.it; a.palillo@provincia.agrigento.it;
ufficiostampa@provincia.agrigento.it; Assessore@artasicilia.net;
segreteria@lasicilia.it; ufficiostampa@regione.sicilia.it;nicastro@regione.it;

Al Sindaco Calogero Firetto, agli Assessori competenti, a tutta la Giunta

ai Consiglieri Comunali di Porto Empedocle presso Comune di Porto Empedocle
Via Roma 10 92014 Porto Empedocle (AG)

ALTRI INDIRIZZI
Alle autorità competenti della Asl 1 di Agrigento

Via Beresi 1 92014 Porto Empedocle
Al Direttore Generale della Asl 1 di Agrigento

dott. Giuseppe Di Carlo dg.staff@asl1ag.it
Al Direttore Dipartimento Prevenzione della Asl 1
dp.direttore@asl1ag.it