26 novembre 2012

CHI VIVE NEL CIRCO....PRESIDIO 25/11/2012 CIRCO DI BARCELLONA - CESANO BOSCONE


Oggi credo di avere realizzato che chi fa i numeri nel circo appartiene a quella famiglia da generazioni, conosce gli animali solo attraverso il servizio da loro reso, e non riesce a rendersi conto della loro sofferenza.

Incontro per caso, durante il presidio animalista a Cesano Boscone (Milano), il domatore di cani che fa il suo show con alcuni dalmata e un alano nel circo di Barcellona.
E' molto giovane, e arriva al suo camper accompagnato da un bambino di 10/11 anni in livrea rossa e alamari dorati, la tipica divisa del circo...Voglio a tutti i costi che leggano il nostro volantino, ma il domatore appena lo riceve fa per buttarlo nel cestino della spazzatura.
Alla richiesta di non buttarlo me lo restituisce e si ferma a parlare per spiegare le sue ragioni. Mi dice che tengono apposta gli animali vicino alla strada per farli vedere alla gente, perchè tutti si accorgano che stanno bene.
 Obietto che è possibile vedere solo gli animali domestici come i cani e i pony, e che le tigri che si vedono nelle gabbie sono cuccioli, quindi naturalmente giocherelloni...gli domando perchè non mostrino gli animali adulti, e a quel punto lui sembra tentennare. Ma subito dopo afferma che gli animali esotici da loro detenuti non sarebbero più in grado di vivere liberi, le tigri abituate ai polli serviti nel circo non saprebbero più cacciare... in quanto animali stanziali, non hanno bisogno di uno spazio maggiore, il loro recinto gli basta.

La gabbia su ruote di 2 metri per 5 che a me sembra uno strumento di tortura (soprattutto pensando a quando attraversa le autostrade con tutti i climi possibili, e con più animali stipati all'interno) al giovane domatore appare come un rifugio amichevole per animali dispersi. Insomma questi felini, che sono dei fenomeni della natura, secondo lui senza il circo non sopravviverebbero....
Invece i ragazzini svegli del quartiere, che vedono nel presidio animalista una bella novità, ci raccontano di una tigre che hanno visto nel circo segnata su un fianco...come se fosse stata catturata da poco. Alla faccia degli animali che lavorano nei circhi da generazioni!
Tornando al domatore, lui afferma che c'è il buono e il cattivo in ogni mestiere, e che c'è circo e circo.
Il suo idolo è Moira Orfei, e per quale motivo? Perchè Moira pretende grandi piazzali per i suoi leoni, sennò non va a fare gli spettacoli, e poi ha un veterinario sempre presente. Mentre ascolto il ragazzo parlare immagino quanto se ne sbatterà il leone del grande piazzale, magari nel gelo di Mosca a meno 20 gradi..
Ma secondo lui gli animalisti sbagliano a contestare il circo, e dovrebbero invece seguirne uno in gruppo per almeno un mese, vivendo insieme ai circensi e guardando come lavorano.......Beh! io l'invito l'ho girato....Il giovane domatore mi saluta per andare a lavorare, e una coppia di passanti che osserva i cuccioli di tigre nelle gabbie commenta il fatto che dopo aver giocato insieme per un bel po' - casualmente durante l'entrata dello spettacolo - i cuccioli si sono accasciati tutti a terra con le lingue di fuori, come se fossero stati un po' alterati.

Quindi arriva la musica insieme alla voce del presentatore, lo spettacolo è iniziato. Nel presidio sentiamo sulla pelle ciò che abbiamo visto mille volte nei video di investigazioni animaliste e dal vivo: animali deprivati, senza un punto di riferimento al mondo, senza più dignità, sbalzati in città con macchine, camion, sirene, bambini urlanti, puzza...senza nulla da fare per ore e ore...fino al momento di entrare in pista e inginocchiarsi, sedersi su sgabelli, fare i pagliacci senza averlo scelto....

"Venghino signori venghino a vedere come gli elefanti vengono uncinati alle zampe per farli lavorare, e come le tigri imparano ad avere paura degli umani fin da piccoleeeee!" 
In questa presunta festa si sono distinti a un certo punto - ovvero quando il pubblico era già entrato - alcuni ceffi con l'atteggiamento da "guardaspalle" che sono usciti dal tepore del tendone del circo per andare a fissare con odio il presidio animalista  silenzioso, ma carico di significato, che fronteggiava l'entrata del circo di Barcellona.

                                                                                                     




7 novembre 2012

GIORNALISMO CON LE GAMBE CORTE : IL CASO DEL CANE TRASCINATO DA UN'AUTO

                                                                                   
                                                                 Foto d'archivio    

Una notizia come questa ci mette un attimo a fare il giro della rete :
un uomo di Lentella, in provincia di Vasto (Abruzzo), viene visto dai concittadini guidare la sua automobile mentre dietro l'auto, legato a un gancio, trascina il suo cane.

Con il passare delle ore il fatto viene riportato dai vari media e aumentano i particolari sulla vicenda : l'uomo è davvero molto anziano, utilizza apparecchi acustici e non si è accorto di nulla, il cane è saltato fuori dal bagagliaio da solo.
Alcune persone che assistono alla scena parlano di una scia di sangue lasciata dalle ferite del povero cane. Dicono che qualcuno ha provato a fermarlo, ma non ci è riuscito...quindi un vecchietto forte come Rambo, i suppose.

Poi incominciano a girare delle foto, dove si vede chiaramente un bagagliaio chiuso con il povero cane trascinato dietro l'auto...vuol dire poco, è vero, il bagagliaio può essersi chiuso da solo dopo che l'auto ha passato una buca o un dosso....ma ci sono modalità in questi casi che tornano e tornano e tornano........una puzza di merda che si leva quando implicata c'è gente di merda....

I media insistono sull'età del "pover'uomo" e perfino su Facebook si aprono discussioni in cui non mancano i pii protettori del povero vecchio, che insistono sulla sua buona fede e sull'handicap dell'udito. In verità qualcuno accenna al fatto che, anche se non ci senti bene ma hai il bagagliaio aperto, dovresti accorgertene perchè ti volano anche le mutande, ma queste voci passano inosservate.

Succede allora che delle volontarie che si stanno occupando in Abruzzo di tutt'altra cosa, entrano in contatto con le volontarie che hanno seguito il caso del cane trascinato dall'auto....sì il mondo è piccolo, e l'Italia lo è ancora di piu'. Si scopre così che il povero vecchio è della classe 1959, non ce ne vogliano i cinquantenni che leggono il blog ma allora anche voi siete dei ruderi ambulanti!!!!
Il povero 53enne con apparecchio acustico causa anzianità (!) attualmente è latitante e non si trova piu' il cane. Timore diffuso fra i volontari è che l'abbia buttato in qualche discarica o canale per liberarsene.

Quest'uomo è sicuramente un disgraziato da punire secondo la legge, ma ci domandiamo come mai nemmeno un'auto della Polizia Locale, se non della Polizia di Stato, ha cercato di intercettarlo, quando ha scorazzato con il cane ferito per tutto il paese ed è stato certamente riconosciuto dagli altri abitanti.  Ci risulta che le tasse che paghiamo come Italiani servano a coprire le necessità dell'intera nazione, non solo del nostro orticello, e ci aspettiamo che la legge a protezione degli animali funzioni anche in luoghi dove viene considerata una rottura di scatole in piu'. Questo per non arrivare a estremi in cui si è portati a convincersi, dopo anni e anni e anni di esperienze dove si incrociano animalisti e forze dell'ordine, che qualcuno con la divisa sia colluso con questa gentaglia, e la protegga.




L'ECCESSIVA MANIPOLAZIONE DI UNA RAZZA E' MALTRATTAMENTO ANIMALE


Tra i maltrattamenti inflitti agli animali ancora non esiste, ma dovrebbe esserci, una legge che tuteli le manipolazioni genetiche effettuate dagli allevatori su determinate razze.
Ad esempio la vista di un Pastore Tedesco in questi anni moderni suscita spesso piu' pena che ammirazione, per cani sempre piu' "spioventi" nel posteriore, con evidenti problemi di deambulazione appena raggiunta l'età adulta, piu' somiglianti ad automobili giapponesi che a cani.

Nelle foto di rappresentanza i cosiddetti campioni, con nomi altisonanti come nobiluomini, sembrano anche belli alla prima occhiata, così immobili davanti all'obiettivo, ma uno sguardo insistente rivela evidenti sproporzioni fra la parte anteriore e posteriore: tutto il peso dell'animale è caricato sul davanti, e le zampe appesantite scendono come piedi di papera. Il sedere scende pericolosamente verso terra, rivelando sotto di sè due zampine piegate che saranno anche eleganti (???) ma con gli anni obbligano il cane a un'andatura con le gambe strette, come le signorine che vogliono trattenere la pipì.

Cosa abbia conservato del suo antenato il Lupo, il Pastore Tedesco non se lo ricorda piu', certamente l'intelligenza e l'attaccamento alla sua famiglia umana, questo sì, ma il suo corpo è stato modificato per renderlo piu' mansueto, sempre piu' mansueto, fino a fargli strisciare il sedere per terra.