26 novembre 2012

CHI VIVE NEL CIRCO....PRESIDIO 25/11/2012 CIRCO DI BARCELLONA - CESANO BOSCONE


Oggi credo di avere realizzato che chi fa i numeri nel circo appartiene a quella famiglia da generazioni, conosce gli animali solo attraverso il servizio da loro reso, e non riesce a rendersi conto della loro sofferenza.

Incontro per caso, durante il presidio animalista a Cesano Boscone (Milano), il domatore di cani che fa il suo show con alcuni dalmata e un alano nel circo di Barcellona.
E' molto giovane, e arriva al suo camper accompagnato da un bambino di 10/11 anni in livrea rossa e alamari dorati, la tipica divisa del circo...Voglio a tutti i costi che leggano il nostro volantino, ma il domatore appena lo riceve fa per buttarlo nel cestino della spazzatura.
Alla richiesta di non buttarlo me lo restituisce e si ferma a parlare per spiegare le sue ragioni. Mi dice che tengono apposta gli animali vicino alla strada per farli vedere alla gente, perchè tutti si accorgano che stanno bene.
 Obietto che è possibile vedere solo gli animali domestici come i cani e i pony, e che le tigri che si vedono nelle gabbie sono cuccioli, quindi naturalmente giocherelloni...gli domando perchè non mostrino gli animali adulti, e a quel punto lui sembra tentennare. Ma subito dopo afferma che gli animali esotici da loro detenuti non sarebbero più in grado di vivere liberi, le tigri abituate ai polli serviti nel circo non saprebbero più cacciare... in quanto animali stanziali, non hanno bisogno di uno spazio maggiore, il loro recinto gli basta.

La gabbia su ruote di 2 metri per 5 che a me sembra uno strumento di tortura (soprattutto pensando a quando attraversa le autostrade con tutti i climi possibili, e con più animali stipati all'interno) al giovane domatore appare come un rifugio amichevole per animali dispersi. Insomma questi felini, che sono dei fenomeni della natura, secondo lui senza il circo non sopravviverebbero....
Invece i ragazzini svegli del quartiere, che vedono nel presidio animalista una bella novità, ci raccontano di una tigre che hanno visto nel circo segnata su un fianco...come se fosse stata catturata da poco. Alla faccia degli animali che lavorano nei circhi da generazioni!
Tornando al domatore, lui afferma che c'è il buono e il cattivo in ogni mestiere, e che c'è circo e circo.
Il suo idolo è Moira Orfei, e per quale motivo? Perchè Moira pretende grandi piazzali per i suoi leoni, sennò non va a fare gli spettacoli, e poi ha un veterinario sempre presente. Mentre ascolto il ragazzo parlare immagino quanto se ne sbatterà il leone del grande piazzale, magari nel gelo di Mosca a meno 20 gradi..
Ma secondo lui gli animalisti sbagliano a contestare il circo, e dovrebbero invece seguirne uno in gruppo per almeno un mese, vivendo insieme ai circensi e guardando come lavorano.......Beh! io l'invito l'ho girato....Il giovane domatore mi saluta per andare a lavorare, e una coppia di passanti che osserva i cuccioli di tigre nelle gabbie commenta il fatto che dopo aver giocato insieme per un bel po' - casualmente durante l'entrata dello spettacolo - i cuccioli si sono accasciati tutti a terra con le lingue di fuori, come se fossero stati un po' alterati.

Quindi arriva la musica insieme alla voce del presentatore, lo spettacolo è iniziato. Nel presidio sentiamo sulla pelle ciò che abbiamo visto mille volte nei video di investigazioni animaliste e dal vivo: animali deprivati, senza un punto di riferimento al mondo, senza più dignità, sbalzati in città con macchine, camion, sirene, bambini urlanti, puzza...senza nulla da fare per ore e ore...fino al momento di entrare in pista e inginocchiarsi, sedersi su sgabelli, fare i pagliacci senza averlo scelto....

"Venghino signori venghino a vedere come gli elefanti vengono uncinati alle zampe per farli lavorare, e come le tigri imparano ad avere paura degli umani fin da piccoleeeee!" 
In questa presunta festa si sono distinti a un certo punto - ovvero quando il pubblico era già entrato - alcuni ceffi con l'atteggiamento da "guardaspalle" che sono usciti dal tepore del tendone del circo per andare a fissare con odio il presidio animalista  silenzioso, ma carico di significato, che fronteggiava l'entrata del circo di Barcellona.

                                                                                                     




7 novembre 2012

GIORNALISMO CON LE GAMBE CORTE : IL CASO DEL CANE TRASCINATO DA UN'AUTO

                                                                                   
                                                                 Foto d'archivio    

Una notizia come questa ci mette un attimo a fare il giro della rete :
un uomo di Lentella, in provincia di Vasto (Abruzzo), viene visto dai concittadini guidare la sua automobile mentre dietro l'auto, legato a un gancio, trascina il suo cane.

Con il passare delle ore il fatto viene riportato dai vari media e aumentano i particolari sulla vicenda : l'uomo è davvero molto anziano, utilizza apparecchi acustici e non si è accorto di nulla, il cane è saltato fuori dal bagagliaio da solo.
Alcune persone che assistono alla scena parlano di una scia di sangue lasciata dalle ferite del povero cane. Dicono che qualcuno ha provato a fermarlo, ma non ci è riuscito...quindi un vecchietto forte come Rambo, i suppose.

Poi incominciano a girare delle foto, dove si vede chiaramente un bagagliaio chiuso con il povero cane trascinato dietro l'auto...vuol dire poco, è vero, il bagagliaio può essersi chiuso da solo dopo che l'auto ha passato una buca o un dosso....ma ci sono modalità in questi casi che tornano e tornano e tornano........una puzza di merda che si leva quando implicata c'è gente di merda....

I media insistono sull'età del "pover'uomo" e perfino su Facebook si aprono discussioni in cui non mancano i pii protettori del povero vecchio, che insistono sulla sua buona fede e sull'handicap dell'udito. In verità qualcuno accenna al fatto che, anche se non ci senti bene ma hai il bagagliaio aperto, dovresti accorgertene perchè ti volano anche le mutande, ma queste voci passano inosservate.

Succede allora che delle volontarie che si stanno occupando in Abruzzo di tutt'altra cosa, entrano in contatto con le volontarie che hanno seguito il caso del cane trascinato dall'auto....sì il mondo è piccolo, e l'Italia lo è ancora di piu'. Si scopre così che il povero vecchio è della classe 1959, non ce ne vogliano i cinquantenni che leggono il blog ma allora anche voi siete dei ruderi ambulanti!!!!
Il povero 53enne con apparecchio acustico causa anzianità (!) attualmente è latitante e non si trova piu' il cane. Timore diffuso fra i volontari è che l'abbia buttato in qualche discarica o canale per liberarsene.

Quest'uomo è sicuramente un disgraziato da punire secondo la legge, ma ci domandiamo come mai nemmeno un'auto della Polizia Locale, se non della Polizia di Stato, ha cercato di intercettarlo, quando ha scorazzato con il cane ferito per tutto il paese ed è stato certamente riconosciuto dagli altri abitanti.  Ci risulta che le tasse che paghiamo come Italiani servano a coprire le necessità dell'intera nazione, non solo del nostro orticello, e ci aspettiamo che la legge a protezione degli animali funzioni anche in luoghi dove viene considerata una rottura di scatole in piu'. Questo per non arrivare a estremi in cui si è portati a convincersi, dopo anni e anni e anni di esperienze dove si incrociano animalisti e forze dell'ordine, che qualcuno con la divisa sia colluso con questa gentaglia, e la protegga.




L'ECCESSIVA MANIPOLAZIONE DI UNA RAZZA E' MALTRATTAMENTO ANIMALE


Tra i maltrattamenti inflitti agli animali ancora non esiste, ma dovrebbe esserci, una legge che tuteli le manipolazioni genetiche effettuate dagli allevatori su determinate razze.
Ad esempio la vista di un Pastore Tedesco in questi anni moderni suscita spesso piu' pena che ammirazione, per cani sempre piu' "spioventi" nel posteriore, con evidenti problemi di deambulazione appena raggiunta l'età adulta, piu' somiglianti ad automobili giapponesi che a cani.

Nelle foto di rappresentanza i cosiddetti campioni, con nomi altisonanti come nobiluomini, sembrano anche belli alla prima occhiata, così immobili davanti all'obiettivo, ma uno sguardo insistente rivela evidenti sproporzioni fra la parte anteriore e posteriore: tutto il peso dell'animale è caricato sul davanti, e le zampe appesantite scendono come piedi di papera. Il sedere scende pericolosamente verso terra, rivelando sotto di sè due zampine piegate che saranno anche eleganti (???) ma con gli anni obbligano il cane a un'andatura con le gambe strette, come le signorine che vogliono trattenere la pipì.

Cosa abbia conservato del suo antenato il Lupo, il Pastore Tedesco non se lo ricorda piu', certamente l'intelligenza e l'attaccamento alla sua famiglia umana, questo sì, ma il suo corpo è stato modificato per renderlo piu' mansueto, sempre piu' mansueto, fino a fargli strisciare il sedere per terra.

28 ottobre 2012

GIROTONDO DEI LAKOTA SIOUX


Nel 1993 vennero a Milano i Lakota Sioux provenienti dalla riserva di Pine Ridge, guidati da Birgil Kills Straight. Mostrarono alla gente e alle scolaresche le loro danze, condivisero la loro cultura per piu' di una settimana. 
A conclusione dell'incontro era prevista una loro grande danza circolare, e invitarono a unirsi i collaboratori italiani che avevano partecipato all'evento. 
Il caso mi fece trovare per mano a una danzatrice Lakota, che avevo incontrato anche anni prima, alla mia sinistra, e con una ragazza italiana alla mia destra. Iniziò la danza in cerchio e la mia realtà cambiò all'istante: eravamo di nuovo collegati, vivi, accanto a persone speciali, e il mio cuore volò davvero alto come un falco.
Ma dopo pochi minuti la mano della danzatrice e la mia vennero afferrate da qualcosa che le prendeva, e le divideva con forza. Una milanese di mezz'età arrivata chissà da dove si era inserita violentemente nel cerchio, e in quel momento qualcosa si ruppe. 
Il danzatore che guidava con la voce e le movenze gli altri prese la via dell'uscita e il cerchio si dissolse, nello stupore della donna che esclamava "ma come sono appena entrata!!!!!"  Chissà se si sarà mai resa conto.... 
La lezione che ho imparato è che nessun wasichu sarà in grado di separarmi da quello in cui credo e per cui mi batto, anche se userà la violenza e l'ignoranza, se quando tutto sembra buio ricevo un messaggio come questo,  meraviglioso :

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 Da G. :
Si, S. è un cane speciale che sa farsi voler bene. E' un coccolone inverosimile,  anche se con le sue dimensioni spesso combina guai. In macchina lo portiamo abbastanza, adesso sale molto volentieri, poi ansima per tutto il viaggio, ma sta abbastanza bravo, però lo teniamo dietro con i sedili abbattuti e con la pastorina.
E' stato un aiuto unico con lei, giocano in continuazione, corrono e lui è la sua vittima.
S. è molto dominante, specie col cibo.
Io e mio figlio siamo molto contenti di averlo con noi.
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Mita kuye Oyasin.

27 ottobre 2012

I FORTUNATI VOLONTARI DEL NORD


Nella "carriera lavorativa" di un volontario animalista è una frase che capita di sentire un certo numero di volte: "fortunati voi volontari al nord, che non avete randagismo, non avete persone cattive con gli animali come noi qua!!!".
In genere la risposta è veemente e contenta "sì è vero, da noi non è così!!!".
Ma poi a volte, quando si torna nella propria cameretta a pensare, e soprattutto in particolari giornate di merda, si tirano le somme e il risultato non è poi tanto sfolgorante. Sia al nord che al sud la "carriera" di un volontario ha davvero pochissimo sollievo e altrettanto poca riconoscenza, la maggior parte delle volte non deve aspettarsi proprio nulla da quello che fa, spesso nemmeno un saluto, a causa della frenesia con cui ci si muove.
Oggi non mi aspettavo saluti o smancerie, ma nemmeno di prendermi quasi a
botte con un'altra "animalista" (o perlomeno indicata da altri come tale) che doveva ritirare dei cani di una nostra staffetta.
Ho pensato che qualche volta fa bene far sapere in quale idilliaco tipo di
mondo dorato del nord si possono trovare i volontari, con il racconto della giornata appena trascorsa :

- Oggi il mio compito è raggiungere gli arrivi dell'aeroporto di Linate e prelevare i cani con trasportino più ingombrante, che sono al  seguito di una madrina di volo (i cani che viaggiano al seguito del passeggero), e così faccio. I carrelli per i bagagli sono troppo piccoli, lo spostamento dei cani all'interno fa cadere i trasportini ripetutamente, con conseguente nostra preoccupazione, ma siamo in poche per tenerli, così arriviamo faticosamente a caricarli. La polizia locale inizia le sue visite

-un'altra volontaria, che fa intendere la sua lunga esperienza in staffette, va all'arrivo dello scalo merci di Linate per ritirare i cani dello stesso volo che hanno viaggiato nella stiva; litigata della volontaria allo scalo merci con l'addetto al banco (mai inimicarseli perchè sono sempre gli stessi e quando vogliono sanno essere molto stronzi!!!). Conseguente attesa di un'ora e mezza per la consegna dei cani. Patema enorme perchè la volontaria che attende i cani a destinazione ha problemi di orario;

-fine della mia ricarica telefonica mentre attendo l'altra auto col carico in una landa desolata vicino all'aeroporto, in quanto i vigili di Linate hanno intimato di andarmene, io e i cani che trasporto

- arrivo della volontaria che stava al cargo, nella mini-auto non le entrano i trasportini e i cuccioli sono tutti legati col guinzaglio ai moschettoni posteriori dell'auto. Immagino che groviglio saranno tutti e sette questi cani dopo pochi km ma mi sto zitta. L'esperta volontaria va a 80 all'ora in autostrada, alla mia domanda sul perchè questa andatura, con la fretta che avevamo, mi risponde che non aveva benzina...l'esperta staffettista con ciotola pieghevole incorporata....vabbè sorvolo...

- quattro ore dopo l'inizio di tutto e i capelli dritti in testa (impossibilità di far uscire i cuccioli, cacche e vomitate a tutto spiano in auto, ecc) avviene il nostro
arrivo trafelato al punto d'incontro. E, sorpresa !!!! La volontaria con problemi d'orario ad attenderci c'è, ma l'altra che doveva venire a ritirare dei cani ed era già d'accordo con l'associazione di partenza, inspiegabilmente manca.

- telefonata da un altro cellu : "Ma dove sei, quando vieni?"
l'incredibile risposta  "Ti eri presa l'impegno di chiamarmi dall'aeroporto e non l'hai fatto" "Ma allora quando arrivi?" "Mezz'ora".

I cuccioli piangevano, erano in ballo dalla mattina presto e avevano anche viaggiato in aereo, io avevo perfino i pantaloni cagati. Dopo averli sfamati e dato loro da bere, si stavano rilassando quando tre quarti d'ora dopo è arrivata madame la volontaria di Varese, che evidentemente non ha le dita per fare un numero di telefono, e non si domanda cose tipo "chissà mai che l'altra abbia finito la ricarica? o magari ha avuto un intoppo? mò la chiamo"

Non contenta dell'atteggiamento diciamo poco collaborativo avuto fino a quel momento, al suo arrivo ha incominciato a insultare me e la mia famiglia, con gentili epiteti tipo "spero che muoia tuo padre e anche tua madre" non sapendo di essere arrivata tardi anche in quello. Ovviamente la parola grazie è un di più, la riconoscenza non è dovuta, ma il rispetto per gli sforzi altrui manca spesso
anche nel dorato mondo del nord.





26 ottobre 2012

NERINO E’ IN CANILE DA TUTTA LA SUA VITA, HA UNA FACCETTA TENERA E OCCHI MOLTO TRISTI.


ORMAI E' ANZIANO, INVECCHIATO E IGNORATO DA TUTTI.
DIAMOGLI UNA CASA.
PIACENZA-  25/10/2012
Nerino è un cane di taglia media, dall’aspetto tenero, sembra un orsacchiotto della pubblicità per bambini. Ma la vita di Nerino è stata invece infelice. E’ entrato in canile giovanissimo, e lì, in un box, è cresciuto e invecchiato. Nessuno l’ha mai visto, questo è il suo primo appello nei suoi dieci anni di vita.
Nerino è un cane dall’aspetto triste e infelice, come se avesse perduto qualcosa, tanto tempo fa, e non ci fosse più niente adesso per lui. Scriviamo questo appello per dimostrargli che si sbaglia, che ancora può esistere qualcosa per lui, quel pezzetto di amore e di felicità di cui è stato privato appena arrivato fra noi, e che più nessuno gli ha restituito. Per dimostrargli che la sua vita non è finita .
Nerino va d’accordo con gli altri cani, scodinzola felice quando qualcuno lo porta a sgambare fuori da quel box in cui ha passato tutta la  vita. Adora i pochissimi biscotti che ogni tanto riusciamo a dargli, e quando vede qualcuno scodinzola tenero, è lui che ci fa le coccole.
Non ha davvero mai avuto niente Nerino, solo freddo, solitudine, crocchette secche, un piccolo box in cui girare in tondo. Non ha mai mangiato una pappa calda, non è mai entrato in una casa. I parchetti non li conosce, nessun giardino ha mai visto il suo sorriso.
E’ ancora un bel cane Nerino, e sarebbe uno splendido compagno da avere accanto, dolce, bravo, gentile.  Forse dalle foto non si vede, ma noi lo vediamo, nel suo box, Nerino  ha  sempre un’aria  molto triste.
Diamogli qualcosa, per la sua vecchiaia, prima che incominci a tremare al gelo del suo decimo inverno, con nel cuore la stessa tristezza, la stessa solitudine di tutti gli inverni passati. E’ adatto alla casa, e anche in un giardino con una cuccia calda lui sorriderebbe finalmente felice, per il giardino, per la libertà, per le buone pappe e per l’amore, finalmente arrivato. Non è mai troppo tardi per salvare una vita.
Aiutate Nerino. 
ADOTTABILE  NORD E CENTRO ITALIA
PER INFO E ADOZIONI CONTATTARE :
Patrizia  389 9895252
Roberta  347 6405781    mail  rober...@tiscali.it

  

PADRONI DEFICIENTI PER CANI ASOCIALI


Chi ha dei cani sa che deve confrontarsi quotidianamente col mondo esterno, le sue paturnie e intolleranze, o al contrario con la sua espansività male indirizzata.

Per quanto decine o centinaia di persone vadano in giro dicendo orgogliose che hanno salvato un cane dalla strada-canile-cassonetto, sono innumerevoli i casi di accoppiata cane/padrone che fanno venire i brividi solo a guardarli nella loro totale chiusura al mondo.

Con la convinzione che il loro cane deve frequentare solo quell'uno/due suoi simili ben conosciuti e rodati, li vedi sbiancare appena il loro botolo viene avvicinato da un cane "pirata" slegato. Ovviamente fanno l'unica cosa sbagliata che potrebbero fare, e tirano il loro povero quadrupede finchè le sue orecchie non arrivano a contatto con l'ignorante compagno umano. A questo punto i "padroni" di cani possono :
 

a) avere la fortuna di avere un cane equilibrato per conto suo che se ne frega dell'incompetenza padronale e si occupa delle sue normali relazioni

b) avere un cane di taglia piccola nevrotizzato dall'incompetenza padronale, che anche se asociale fa poco danno

c) avere un cagnaccio grosso grosso completamente influenzato dalla nevrosi padronale che attacca cani e porci. 




Sembra incredibile ma la maggioranza degli esseri umani in questa città ha perso la naturale empatia con gli animali, e al posto del famoso "pelouche che fa tutto quello che vuoi" ha deciso di occuparsi di cani in carne e ossa, forgiando animali instabili e irresponsabili che attaccano anche cani piccoli e indifesi, o maschi che attaccano femmine. 

Magari vivono nella beata ignoranza del prato spelacchiato sotto casa, dove il loro cane abituato a vivere in giardino si sente in una dependance di casa sua e attacca tutti i cani che passano. 
Confidano nel dio guinzaglio come il risolutore di tutti i mali, e se il loro cane attacca siccome era al guinzaglio aveva ragione.
Particolare scena patetica è il "padrone" che fa finta di sgridare la sua macchina d'assalto e con voce suadente dice "ma no fufone non devi fare cooooosì !!!! "

Li hanno ingabbiati nelle aree cani e lì hanno creato congreghe pseudo-massoniche dove frequentano appunto gli uno-due cani straconosciuti e anche loro particolarmente aggressivi con tutto il resto del mondo.
Sicchè oggi per entrare in un'area cani bisogna farsi riconoscere, dire la parola d'ordine e presentare rapporto mensile. 





25 ottobre 2012

NON RESTITUISCE IL CANE MALTRATTATO AI PADRONI, LA PRESIDENTE DELL'AVAPA LAURA VERDURA FINISCE DENUNCIATA


Da Jlenia :

Conosco personalmente Laura Verdura, una persona che stimo moltissimo per il suo operato, questa sua scelta va sostenuta da tutti noi, poichè alle parole seguano sempre i fatti, affinchè le nostre energie siano sempre rivolte al benessere animale, senza compromessi.
Grazie a Laura, e ai suoi collaboratori, per questo atto d'amore e di coraggio




Non restituisce il cane maltrattato ai padroni, 
la presidente dell'Avapa finisce denunciata.
Laura Verdura spiega: "l'associazione protegge gli animali: 
restituirli a chi li maltratta è incoerente".

22/10/2012  
 

AOSTA. Il fatto risale allo scorso anno. Il canile regionale, ad Aosta, prende
in carico un cane da pastore di proprietà di un residente nella Valdigne. La
decisione consegue ai maltrattamenti subiti dall'animale tenuto legato ad una
corda di misure inadeguate al punto da provocargli profonde ferite sul collo.
‘'Thay'', l'amico a ‘'quattro zampe'', viene ospitato in un box della
struttura. La direzione presenta una denuncia per maltrattamenti. Il giudice la
accoglie. Il pagamento da parte del proprietario del cane modifica la sentenza
e il giudice sancisce il dissequestro e l'immediata restituzione dell'animale
al legittimo titolare. Laura Verdura (foto d'archivio), presidente dell'Avapa,
sceglie di non riconsegnarlo, contravvenendo all'ordinanza di un magistrato. E'
stata denunciata per inadempienze.

Parla l'interessata: «Ritengo che il cane sia stato maltrattato soltanto per
incuria. Come ho avuto modo di specificare in varie occasioni, i cani da lavoro
vengono tenuti nella massima considerazione fino a che seguono il bestiame a
pieno ritmo. Nel momento in cui rallentano la loro attività sono soggetti ad
essere trascurati. Non provo rancore nei confronti del padrone di Thay -
assicura Laura Verdura -. Ricordo, però, che la nostra associazione è dedita
alla protezione degli animali e, quindi, per principio, riteniamo incoerente la
restituzione di un animale a chi lo ha maltrattato. Questa persona dimostra di
non saper valutare, nella giusta misura, la serenità e la salute del cane».

Danilo Maccarrone, direttore del canile/gattile, di regione Croix Noire,
appoggia, senza remore, la decisione della donna. «Ci sono state leggerezze a
livello legale - dice -. Da parte nostra, continuiamo a tutelare l'incolumità e
il benessere degli animali. E' la strada giusta».

Sulla questione si pronuncia, in termini più dettagliati, Riccardo Orusa,
medico veterinario, di Aosta: «Non è tollerato, da molto tempo, il
maltrattamento degli animali. Ricordo che l'ex sottosegretario Francesca
Martini aveva promulgato una normativa con cui acuiva le sanzioni nei confronti
di chi non custodisce gli animali con l'affetto e il senso civico dovuti. I
cani da pastore svolgono, oltretutto, un gran lavoro di guardia delle mandrie e
dei greggi. Un doppio volto che dovrebbe indurre il proprietario al massimo
rispetto».

Non intende esprimere commenti sull'accaduto. «Non conosco la questione.
Ritengo, però, che la decisione di un magistrato sia sovrana», conclude.


S.L.




VOGLIONO CHIUDERE IL CENTRO DI RECUPERO PER GLI ORSI PRIVATI DELLA BILE, FACCIAMOCI SENTIRE !!!!!

ANCORA UNA POSSIBILITÀ PER FERMARE LA CHIUSURA!

Caro amico ,

Proprio in questo momento, il Ministero per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale sta scrivendo un rapporto sull’ordinanza di sfratto da consegnare al Primo Ministro del Vietnam, che deciderà le sorti del nostro centro.

LA TUA VOCE CONTA.

Abbiamo l’opportunità di convincere il Ministero che la chiusura del Bear Rescue Centre di Animals Asia e il trasferimento dei 104 orsi che vivono nel centro è ingiusta sotto ogni punto di vista.

Siamo stati informati che il rapporto sarà consegnato il prossimo 26 ottobre. Abbiamo pochissimo tempo per entrare in azione.

Invia SUBITO una mail al Ministero spiegando perché deve fermare la chiusura (puoi usare il testo che abbiamo preparato per te).


Ti prego di inviare una email al Ministero ora e di chiedere ai tuoi amici di fare altrettanto. La vostra voce conta.

Grazie e abbracci d’orso,

Jill

Jill Robinson Dott.ssa Med. Vet. h.c.
Fondatrice & CEO


A:    vp@mard.gov.vn

Fermiamo la chiusura del Vietnam Bear Rescue Centre 
 
di Animals Asia
 

Egregi Signori,


Scrivo per esprimere il mio sconcerto per l’ordinanza di sfratto 
 
dal Parco Nazionale di Tam Dao emessa dal Ministero per la 
 
Difesa ai danni del Bear Rescue Centre di Animals Asia.

La chiusura dell’unico centro di salvataggio dedicato agli orsi in
 
Vietnam, indurrebbe la comunità internazionale a credere che 
 
il Vietnam non è seriamente impegnato nella dismissione delle 
 
fattorie della bile e nel recupero degli esemplari che hanno 
 
sofferto a causa di questa barbara pratica.

Il BearRescue Centre dovrebbe essere un vanto per il Vietnam 
 
e ragione di orgoglio per il Ministero per l’Agricoltura e lo 
 
Sviluppo Rurale. Vi preghiamo di invitare il Primo Ministro a 
 
non convalidare il decreto di sfratto e a onorare 
 
gli accordi presi dal Vostro Governo.

Con riconoscenza,


(firma)





22 ottobre 2012

CUCCIOLI IN ADOZIONE DAL SALENTO



Salve, 
siamo una piccola associazione del basso Salento "SPES" onlus di Parabita (LE), ci occupiamo della gestione del canile comunale di Matino (LE) e di tutti i randagi del territorio.
 

Tra le nostre attività c'è un programma che abbiamo sempre in atto di sterilizzare, con l'aiuto di un veterinario privato che viene in canile nel nostro "ambulatorio" improvvisato, più femmine che possiamo, vaganti sul territorio per cercare di limitare le cucciolate, il tutto a nostre spese. 
Ma il territorio è molto dispersivo, il basso Salento è tutta campagna e le persone e le istituzioni in genere qui da noi non sono interessate nè agli animali nè a risolvere i problemi ad essi relativi, nè a farli star meglio in qualche modo. Anzi risolvono tutto facendoli rinchiudere in canili da dove non usciranno mai. 
In più cosa molto grave i cani non vengono nè curati nè sterilizzati e nessuno si reca in canile ad adottare neanche un cucciolo di due mesi, spesso preferiscono comprarlo.

I volontari sono pochissimi e fanno i salti mortali per poter seguire più cani possibile, tanti a casa loro hanno un piccolo "rifugio" e tutti sono davvero allo stremo delle forze.



I problemi sono gravissimi e nessuno vuole risolverli, lasciano tutto il lavoro ai volontari che però sono troppo pochi e soprattutto senza mezzi.

Il problema principale, a parte la continua emergenza che comprende anche i cani incidentati e abbandonati nelle campagne (dovuta alla diversa mentalità diffusa purtroppo in tutto il sud Italia) è l'abbandono di cucciolate anche di pochi giorni.

 

Le persone non vogliono sterilizzare, preferiscono abbandonare anche più volte le loro cucciolate. I volontari li trovano in campagna in fin di vita o davanti al canile.  Ma il canile per problemi di spazio non può contenere tutti i cuccioli che hanno bisogno di aiuto, così vengono curati sul territorio con gravi pericoli per loro anche di avvelenamenti che qui sono ancora molto usati.
 

Sono talmente tanti che non riusciamo a farli adottare in fretta e noi siamo in pochissimi e più crescono e meno possibilità hanno di trovare una famiglia anche al nord, qui non ci sono adozioni.
 

Siamo veramente disperati potete darci una mano? Vorremmo chiedervi 
se potete prendervi in carico qualche cucciolo che possa trovare adozione sicuramente molto più facilmente, presso di voi.


I cuccioli e anche gli adulti partono dalla provincia di Lecce con due vaccinazioni, sverminati e microchippati, e possono arrivare a Melegnano (MI) con una staffetta ormai collaudata o il sabato o la domenica a seconda della disponibilità di chi organizza il viaggio che è indipendente da noi. I cani arrivano in buone condizioni nonostante il lungo viaggio, e prima della partenza vengono controllati dal veterinario che ci segue e dalle volontarie.
 

Grazie di cuore per il vostro tempo e speriamo che possiate aiutarci! Anche uno o due cuccioli per volta per noi va bene! In allegato alcuni dei nostri orfanelli.

A presto!

 

Francesca Cataldo
Associazione SPES onlus Parabita tel. 333 9135466





PITBULL SCARICATO PERCHE' TROPPO GROSSO



Hulk ha un anno, ed è un Pittbull tigrato di razza pura.
E' la dolcezza fatta cane !!!!


Il suo temperamento?
Vi lecca la faccia di baci e ama giocare con la palla

E' stato abbandonato dai proprietari perchè ha avuto la colpa di crescere troppo.....


Verrà affidato in adozione solo in Lombardia e Piemonte, a seguito di colloquio preaffido e compilazione della relativa modulistica.


Contattare Geraldine geraldine.sellitri@gmail.com



EMERGENZA : ALLEVAMENTO SULL'APPENNINO CHIUDE, OCCORRE PORTARE VIA GLI ANIMALI


Un allevamento sulle montagne dell'appennino chiude, è un autentico lager.
Vi elenco chi è rimasto ancora là dentro, si cercano stalli urgentissimi, 
i volontari hanno trovato cuccioli morti, cani denutriti, cani malati. 
C'è solo da portarli via , dopo si possono fare tutti i discorsi possibili,
quindi rispondete solo se avete stalli o adozioni :

 
10 pinscher adulti maschi e femmine
  4 jack russel (2 femine gravide + 2maschi)
  1 bull terrier maschio anni 2
  1 caucaso maschio anni 5
  2 rottweiler maschi anni 5 e 6
10 maremmani maschi e femmine tra i 2 e 4 anni


Son presenti anche cuccioli ma l'allevatore dice che fino all'ultimo (30 ottobre) cerca di venderli quindi prima non li dà.
Non chiedetemi carattere dei cani perchè le condizioni in cui son stati visti ieri son drammatiche, c'è poco da poter capire.

Inoltre :
12 caprette di cui 6 tibetane
  2 asini sardi maschi
  3 pavoni
20 tortore giapponesi

contattare
lormagn@libero.it oppure
animalistiverona@gmail.com

  
Noi di Verona cercheremo di andare giù venerdi e portare quelli che avranno trovato stallo o adozione.

21 ottobre 2012

FOTO DELLA MANIFESTAZIONE CONTRO HARLAN 20/10/2012


Nella manifestazione contro Harlan del 20 ottobre 2012 una delle cose che ha più colpito i presenti è stato lo spiegamento di forze, per terra e per aria, utilizzate contro uomini, donne, bambini, invalidi, animali. Un accordo preventivo tra gli organizzatori della manifestazione aveva stabilito la fine del corteo a qualche decina di metri di distanza dallo stabilimento per la vivisezione, e così migliaia di manifestanti si sono trovati stretti in un imbuto di strada, di circa 4 metri di larghezza, in mezzo alle case di campagna di Correzzana, ben fornite di cancelli alti e acuminati, inutili in caso di fuga. 
Di fronte a loro reparti antisommossa schierati a singhiozzo, con metri di  distanza in mezzo, in modo da placcare ogni tentativo di sfondamento.
Altri reparti schierati a chiusura della strade laterali, la maggior parte in assoluto carabinieri, e un elicottero che volteggiava sopra le migliaia di teste, graziosamente pagato come il resto della parata dai contribuenti.  Nonostante lo spiegamento di forze non propriamente amichevole, gli alti in grado presenti cercavano di mantenere un atteggiamento rilassato nei confronti dei manifestanti, spargendo notizie tutte da verificare come : "Qui i macachi non ci sono più, li hanno portati da un'altra parte", oppure "Il  servizio d'ordine l'ha deciso la Questura di Monza e loro non sanno cosa succede in strada".

Per fortuna oggi esiste internet, dove è facile informarsi e capire chi c'è dietro a determinate decisioni, e dove non appare nessuna Questura di Monza/Brianza, ma un semplice Commissariato.
Esiste invece un Prefetto, che ha come compito il servizio d'ordine pubblico, che a Monza Brianza è
la dottoressa Giovanna Vilasi. 
Nel sito della Prefettura si legge che è coniugata e ha quattro figli, è sicura dottoressa Vilasi che uno di loro non sarà un giorno vegetariano e andrà in corteo con gli animalisti per chiedere la fine di questa vergogna immensa che è la vivisezione ? 

E un'altra domanda sarebbe : chi ha organizzato questo servizio d'ordine pubblico non ha pensato alle nefaste conseguenze che avrebbe avuto un'eventuale reazione dal fondo del corteo in una via larga quanto una stanza? come sarebbero finiti i bambini e gli animali presenti davanti al cordone di carabinieri? 
Ciliegina sulla torta al termine di una giornata frustrante come può essere vedere le forze dell'ordine che paghi con le tue tasse proteggere uno stabilimento privato, lo sbarramento anche al ritorno del corteo ai pullman, bloccato per lungo tempo in attesa di chissà che, forse di qualche provocazione ????




17 ottobre 2012

PRIMA DI FAR NASCERE NUOVI CANI PENSA A ME ! L'ULTIMO SALUTO DI PENNA


Da Fratelli con la Coda
Io sono morto oggi!! vorrei che dedicaste 5 minuti a leggere la mia storia perché non sia vana.
 
Sono entrato in canile a 3 mesi e mi hanno chiamato Penna. Non era un canile lager ma un normale canile sovraffollato del centro-nord Italia, e li ho aspettato che qualcuno si accorgesse di me.......ho aspettato........ho aspettato per 13 lunghi anni!.... 
Naturalmente non ero solo in gabbia e i miei compagni di prigionia non sono certo stati teneri , sono stato morso tante volte e più di una volta ho rischiato di morire perché non mi facevano mangiare , ma io ho resistito... e poi finalmente un angelo di nome Monica si è accorto di me! ha deciso di tirarmi fuori di li! e di darmi qualche mese di felicità. Mi ha affidato a delle sue amiche Sandra e Silvana che si sono prese cura di me! 
Io ero ridotto malino, magro e tutto storto dall'artrosi, mi ricordo che quando sono arrivato a casa loro era inverno e mi avevano preparato un lettone morbido davanti al calorifero... io non sapevo cosa fosse una casa e quel meraviglioso calduccio.  Ho passato 2 giorni li con la schiena appiccicata al calorifero, per me era il paradiso!! e nonostante tutti i pronostici mi sono ripreso, nessuno avrebbe mai creduto che avrei vissuto ancora per quasi 3 anni e in questi 3 anni sono stato amato e coccolato, ho avuto la pappa buona, ho dormito al caldo e in un letto morbido, ma la vecchiaia non si può fermare!! 
Ora sono morto, ma sono morto felice, perché qualcuno mi ha dato una speranza e qualche anno di felicità, ma non posso non pensare che se Monica non mi avesse salvato di me ora non resterebbe niente, non una foto, non un ricordo, nessuno piangerebbe la mia morte ! 
E questa purtroppo é la sorte che tocca a tanti cani che passano tutta la vita in canile, nell' indifferenza generale, perciò prima di far nascere nuovi cani pensa a me! e prima di comprare un cane invece di adottarne uno pensa a me!! 
E se puoi tira fuori un cane anziano dal canile: anche un solo giorno di felicità può riscattare una intera vita di sofferenza!!!

il cane Penna



16 ottobre 2012

IL RIFUGIO IN COSTRUZIONE DI ERIKA HA BISOGNO DI AIUTO


Il rifugio di Erika procede a gonfie vele, lo vediamo crescere in mezzo a mille sforzi e patemi d'animo da un po' di mesi ormai, tempo in cui ci ha mandato le foto con gli aggiornamenti.
Questa è l'ultima settimana di lavoro, ormai si vede qualcosa di compiuto: anche il terzo recinto è terminato, dopo Zippo e Stella ora anche Oliver e Ginger hanno la loro nuova casetta!!!
Adesso manca solo il quarto recinto, ma c'è bisogno dell'aiuto di tutti, fossero anche solo 5 euro. 
IBAN Amitrano Enrica  IT 46 U 02008 32974 023265851402
 
Postepay Giulia D’Oriano  4023 - 6006 - 2551- 8149 DRNGLI73R69G964D

Per visualizzare l'album delle foto :

https://skydrive.live.com/?cid=1b86ed0375cf0305&id=1B86ED0375CF0305!1593&Bsrc=Photomail&Bpub=SDX.Photos&sff=1
GRAZIE A TUTTI !!!!!
VI AGGIORNEREMO




12 ottobre 2012

EGREGIO SIGNOR SINDACO DI CAPOTERRA (CA)


Egregio Sig. Sindaco Francesco Dessì,
le scriviamo in quanto il suo Comune, Capoterra in provincia di Cagliari, in questi giorni è diventato molto famoso a causa di un episodio orrendo, di cui speriamo ormai sia stato informato : 

davanti alla scolaresca di una scuola un cucciolo è stato ucciso, non per aver cercato di aggredire qualcuno o per avere creato problemi, ma per l'unica colpa di essere salito sul pullman che porta i bambini alla scuola media di Frutti d'Oro, frazione di Capoterra. 

Il conducente l'ha preso per le zampe, l'ha buttato giù dal mezzo e poi l'ha investito e ucciso, questo è ciò che hanno raccontato i bambini ai loro genitori e agli insegnanti. 
Ora noi ravvediamo parecchi reati penali nel comportamento del conducente del mezzo, che oltre ad avere commesso un atto spregevole davanti a dei bambini  ha compiuto maltrattamenti con esito mortale dell'animale, e in più non si è fermato a soccorrerlo dopo averlo investito.

Non possiamo credere all'involontarietà del conducente, perchè anche se avesse investito il cucciolo per sbaglio, se n'è andato lasciandolo sulla strada a morire.
Chiediamo quindi che sia immediatamente destituito dal suo attuale compito e denunciato d'ufficio, visto che è sua responsabilità Signor Sindaco il benessere e il trattamento nel rispetto delle leggi nei confronti dei randagi sul suo territorio


firma


per inviare via posta :
Comune Capoterra  Via Cagliari, 91
09012 Capoterra (CA)

 
mail:
comune.capoterra@legalmail.it


form da compilare sulla loro pagina :
Ufficio URP Capoterra
http://www.comune.capoterra.ca.it/index.php?option=com_performs&formid=5&Itemid=208









DA QUI A NOVEMBRE EVITARE ADOZIONI DI GATTI NERI O BIANCHI


Pare che stiano avvenendo in questo periodo dell'anno molte richieste di adozione per gattini con la caratteristica di essere tutti neri o tutti bianchi......
occhio quindi volontari animalisti....
anche in altri periodi dell'anno comunque!!!









11 ottobre 2012

VOLONTARIO CON CUCCIOLI FERMATO PER ORE


di Maristella De Michele

BRINDISI - Sabato mattina 6 ottobre 2012 lo staffettista volontario collaboratore delle associazioni animaliste Lepa, Magghy, Enpa e Antea, Giuseppe Felline, parte da Lecce per portare a Milano 10 cuccioli di cane trovatelli o prelevati presso canili, e raggiungere le famiglie adottanti e stalli in attesa di adozione. Il tutto, come sempre, fatto con la documentazione necessaria e nel rispetto delle regole per il trasporto di animali domestici e non per uso commerciale.
Giuseppe viene fermato dai carabinieri prima a Lecce e poi a Brindisi perchè diffidato dal trasportare cani altrimenti avrebbe rischiato il sequestro del mezzo e degli animali. Dopo mezza giornata tra avvocati e presidenti delle associazioni suddette presso la Asl di Brindisi, i cani e il volontario finalmente sono riusciti a riprendere il lungo viaggio e raggiungere la destinazione finale. Alla fine è stato stabilito che c’è stata una palese interpretazione errata delle norme che ha portato i carabinieri di Lecce e Brindisi a fermare per qualche ora un servizio di volontariato.
Si trattava di un trasferimento di animali domestici per il quale è necessario rispettare solo le regole tecniche per il trasporto degli animali. I documenti dei cani che doveva trasportare Felline c’erano tutti e in regola. I microchip c’erano. Le carte d’identità dell’affidatario e dell’adottante anche. Gli animali avevano il loro trasportino (ognuno ad hoc in base al peso dell’animale).
Il veicolo era idoneo, con ventilazione meccanica, e possibilità per i cani di abbeveraggio. A posto anche la documentazione sanitaria consistente nella scheda dell’animale che precisa i dati del cane e dell’adottante e dell’associazione oppure del cittadino che affida il cane allo staffettista, il libretto e/o certificato del veterinario attestante le vaccinazioni dell’animale ed il numero del microchip.
Insomma, tutto a norma di legge così come prevede il regolamento Ce numero 1/2005 del 22 dicembre 2004 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate, entrato in vigore il 5 gennaio 2007 ed in base all’articolo 169 del Codice della strada. Ma, nonostante il volontario e gli animali viaggiassero muniti della documentazione descritta, alla prima tappa a Lecce, Giuseppe Felline, viene fermato dai carabinieri i quali lo diffidano dal trasportare cani in quanto rischiava il sequestro del mezzo e degli animali perchè privo di autorizzazioni Asl.
Lo stesso staffettista ha tentato, ma invano, di spiegare ai militari che non si trattava di trasporto per fini commerciali o per allevamento bensì di animali domestici e che pertanto aveva osservato ogni prescrizione in materia. Giunto alla seconda tappa, quella di Brindisi, Giuseppe, ha incontrato le associazioni animaliste e ha caricato i cani ma dopo pochi chilometri è stato inseguito da guardie zoofile unitamente ad un maresciallo in borghese dei carabinieri.
“Sopraggiunta una pattuglia con tre carabinieri  a bordo, il volontario è stato fermato e senza preventivo controllo della documentazione, non contestando alcunché, le forze dell’ordine obbligavano lo staffettista a seguirle presso il servizio veterinario Asl di Brindisi”, ha dichiarato l’avvocato Claudia Roma, presidente della Lepa, giunta sul posto sabato scorso in aiuto a Giuseppe Felline.
“Intervenivo  personalmente unitamente ai volontari  delle varie associazioni (gran parte dei quali  sopraggiungevano successivamente presso il Di Summa perchè avevano perso le tracce del mezzo durante l’intervento dei carabinieri e delle guardie ecozoofile)  per chiedere alle forze dell’ordine quale fosse la contestazione elevata al Felline, ma dichiarandosi incompetenti in materia  ritenevano dapprima che dovesse essere munito di patente speciale e poi di autorizzazione sanitaria Asl per il trasporto”.
“Ho cercato di spiegare ai carabinieri – continua l’avvocato Roma – che tutto questo non era presente nel Regolamento CE ma senza risultato alcuno. Insomma nessuno di loro poteva elevare alcuna contestazione a Felline e quindi bloccare il trasporto degli animali”.
Arrivati al distretto veterinario della Asl di Brindisi presso l’ex ospedale Di Summa, lo stesso veterinario di turno, al quale è stato chiesto dai carabinieri di controllare che tutto fosse in regola, ha dichiarato che per il tipo di trasporto e per la documentazione di viaggio in possesso di Giuseppe Felline non poteva esserci nessuna contestazione, inoltre, cosa più importante, è che i cani viaggiavano in spazi e condizioni igieniche appropriate.


“Ben vengano i controlli – ha concluso Claudia Roma – ma nel rispetto delle previste procedure, perchè l’infondato fermo di 3 ore, è andato a scapito degli animali e dello staffettista, che dovevano affrontare un lungo viaggio e soprattutto non ha più consentito a causa del ritardo, di caricare altri 12 cuccioli che provenivano da canili e che dovevano partire da Bari”.
“L’aspetto illegittimo della vicenda risiede nel non avere affettuato alcun controllo preventivo alla eventuale contestazione, prima di chiedere al Felline di raggiungere la Asl. Il lato positivo della vicenda riguarda l’avvenuta conoscenza reciproca tra i volontari delle varie associazioni, con l’auspicio che ciò rappresenti l’inizio di una fattiva collaborazione per migliorare le condizioni degli animali sul territorio”.
Inoltre, un importante aspetto legato alla vicenda è stato il trasporto di un cane che necessitava di ricovero presso la clinica di Lodi (Mi) e che era stato all’uopo sedato dal veterinario perchè in preda a forti dolori. Fortunatamente per il cagnolino non ci sono state complicazioni, ma resterà presso la clinica veterinaria milanese per due mesi perchè affetto da una grave patologia che colpisce la colonna vertebrale.
Nessun volontario che collabora con Lepa, Magghy, Enpa ed Antea riceve un compenso economico. Tutto viene fatto solo ed esclusivamente per amore verso gli amici a quattro zampe e gli animali in genere. Insomma, un servizio di volontariato fatto di professionalità e tanto amore verso l’animale che spesso è sempre più amorevole dell’uomo.