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26 novembre 2012

CHI VIVE NEL CIRCO....PRESIDIO 25/11/2012 CIRCO DI BARCELLONA - CESANO BOSCONE


Oggi credo di avere realizzato che chi fa i numeri nel circo appartiene a quella famiglia da generazioni, conosce gli animali solo attraverso il servizio da loro reso, e non riesce a rendersi conto della loro sofferenza.

Incontro per caso, durante il presidio animalista a Cesano Boscone (Milano), il domatore di cani che fa il suo show con alcuni dalmata e un alano nel circo di Barcellona.
E' molto giovane, e arriva al suo camper accompagnato da un bambino di 10/11 anni in livrea rossa e alamari dorati, la tipica divisa del circo...Voglio a tutti i costi che leggano il nostro volantino, ma il domatore appena lo riceve fa per buttarlo nel cestino della spazzatura.
Alla richiesta di non buttarlo me lo restituisce e si ferma a parlare per spiegare le sue ragioni. Mi dice che tengono apposta gli animali vicino alla strada per farli vedere alla gente, perchè tutti si accorgano che stanno bene.
 Obietto che è possibile vedere solo gli animali domestici come i cani e i pony, e che le tigri che si vedono nelle gabbie sono cuccioli, quindi naturalmente giocherelloni...gli domando perchè non mostrino gli animali adulti, e a quel punto lui sembra tentennare. Ma subito dopo afferma che gli animali esotici da loro detenuti non sarebbero più in grado di vivere liberi, le tigri abituate ai polli serviti nel circo non saprebbero più cacciare... in quanto animali stanziali, non hanno bisogno di uno spazio maggiore, il loro recinto gli basta.

La gabbia su ruote di 2 metri per 5 che a me sembra uno strumento di tortura (soprattutto pensando a quando attraversa le autostrade con tutti i climi possibili, e con più animali stipati all'interno) al giovane domatore appare come un rifugio amichevole per animali dispersi. Insomma questi felini, che sono dei fenomeni della natura, secondo lui senza il circo non sopravviverebbero....
Invece i ragazzini svegli del quartiere, che vedono nel presidio animalista una bella novità, ci raccontano di una tigre che hanno visto nel circo segnata su un fianco...come se fosse stata catturata da poco. Alla faccia degli animali che lavorano nei circhi da generazioni!
Tornando al domatore, lui afferma che c'è il buono e il cattivo in ogni mestiere, e che c'è circo e circo.
Il suo idolo è Moira Orfei, e per quale motivo? Perchè Moira pretende grandi piazzali per i suoi leoni, sennò non va a fare gli spettacoli, e poi ha un veterinario sempre presente. Mentre ascolto il ragazzo parlare immagino quanto se ne sbatterà il leone del grande piazzale, magari nel gelo di Mosca a meno 20 gradi..
Ma secondo lui gli animalisti sbagliano a contestare il circo, e dovrebbero invece seguirne uno in gruppo per almeno un mese, vivendo insieme ai circensi e guardando come lavorano.......Beh! io l'invito l'ho girato....Il giovane domatore mi saluta per andare a lavorare, e una coppia di passanti che osserva i cuccioli di tigre nelle gabbie commenta il fatto che dopo aver giocato insieme per un bel po' - casualmente durante l'entrata dello spettacolo - i cuccioli si sono accasciati tutti a terra con le lingue di fuori, come se fossero stati un po' alterati.

Quindi arriva la musica insieme alla voce del presentatore, lo spettacolo è iniziato. Nel presidio sentiamo sulla pelle ciò che abbiamo visto mille volte nei video di investigazioni animaliste e dal vivo: animali deprivati, senza un punto di riferimento al mondo, senza più dignità, sbalzati in città con macchine, camion, sirene, bambini urlanti, puzza...senza nulla da fare per ore e ore...fino al momento di entrare in pista e inginocchiarsi, sedersi su sgabelli, fare i pagliacci senza averlo scelto....

"Venghino signori venghino a vedere come gli elefanti vengono uncinati alle zampe per farli lavorare, e come le tigri imparano ad avere paura degli umani fin da piccoleeeee!" 
In questa presunta festa si sono distinti a un certo punto - ovvero quando il pubblico era già entrato - alcuni ceffi con l'atteggiamento da "guardaspalle" che sono usciti dal tepore del tendone del circo per andare a fissare con odio il presidio animalista  silenzioso, ma carico di significato, che fronteggiava l'entrata del circo di Barcellona.

                                                                                                     




7 novembre 2012

GIORNALISMO CON LE GAMBE CORTE : IL CASO DEL CANE TRASCINATO DA UN'AUTO

                                                                                   
                                                                 Foto d'archivio    

Una notizia come questa ci mette un attimo a fare il giro della rete :
un uomo di Lentella, in provincia di Vasto (Abruzzo), viene visto dai concittadini guidare la sua automobile mentre dietro l'auto, legato a un gancio, trascina il suo cane.

Con il passare delle ore il fatto viene riportato dai vari media e aumentano i particolari sulla vicenda : l'uomo è davvero molto anziano, utilizza apparecchi acustici e non si è accorto di nulla, il cane è saltato fuori dal bagagliaio da solo.
Alcune persone che assistono alla scena parlano di una scia di sangue lasciata dalle ferite del povero cane. Dicono che qualcuno ha provato a fermarlo, ma non ci è riuscito...quindi un vecchietto forte come Rambo, i suppose.

Poi incominciano a girare delle foto, dove si vede chiaramente un bagagliaio chiuso con il povero cane trascinato dietro l'auto...vuol dire poco, è vero, il bagagliaio può essersi chiuso da solo dopo che l'auto ha passato una buca o un dosso....ma ci sono modalità in questi casi che tornano e tornano e tornano........una puzza di merda che si leva quando implicata c'è gente di merda....

I media insistono sull'età del "pover'uomo" e perfino su Facebook si aprono discussioni in cui non mancano i pii protettori del povero vecchio, che insistono sulla sua buona fede e sull'handicap dell'udito. In verità qualcuno accenna al fatto che, anche se non ci senti bene ma hai il bagagliaio aperto, dovresti accorgertene perchè ti volano anche le mutande, ma queste voci passano inosservate.

Succede allora che delle volontarie che si stanno occupando in Abruzzo di tutt'altra cosa, entrano in contatto con le volontarie che hanno seguito il caso del cane trascinato dall'auto....sì il mondo è piccolo, e l'Italia lo è ancora di piu'. Si scopre così che il povero vecchio è della classe 1959, non ce ne vogliano i cinquantenni che leggono il blog ma allora anche voi siete dei ruderi ambulanti!!!!
Il povero 53enne con apparecchio acustico causa anzianità (!) attualmente è latitante e non si trova piu' il cane. Timore diffuso fra i volontari è che l'abbia buttato in qualche discarica o canale per liberarsene.

Quest'uomo è sicuramente un disgraziato da punire secondo la legge, ma ci domandiamo come mai nemmeno un'auto della Polizia Locale, se non della Polizia di Stato, ha cercato di intercettarlo, quando ha scorazzato con il cane ferito per tutto il paese ed è stato certamente riconosciuto dagli altri abitanti.  Ci risulta che le tasse che paghiamo come Italiani servano a coprire le necessità dell'intera nazione, non solo del nostro orticello, e ci aspettiamo che la legge a protezione degli animali funzioni anche in luoghi dove viene considerata una rottura di scatole in piu'. Questo per non arrivare a estremi in cui si è portati a convincersi, dopo anni e anni e anni di esperienze dove si incrociano animalisti e forze dell'ordine, che qualcuno con la divisa sia colluso con questa gentaglia, e la protegga.




27 ottobre 2012

I FORTUNATI VOLONTARI DEL NORD


Nella "carriera lavorativa" di un volontario animalista è una frase che capita di sentire un certo numero di volte: "fortunati voi volontari al nord, che non avete randagismo, non avete persone cattive con gli animali come noi qua!!!".
In genere la risposta è veemente e contenta "sì è vero, da noi non è così!!!".
Ma poi a volte, quando si torna nella propria cameretta a pensare, e soprattutto in particolari giornate di merda, si tirano le somme e il risultato non è poi tanto sfolgorante. Sia al nord che al sud la "carriera" di un volontario ha davvero pochissimo sollievo e altrettanto poca riconoscenza, la maggior parte delle volte non deve aspettarsi proprio nulla da quello che fa, spesso nemmeno un saluto, a causa della frenesia con cui ci si muove.
Oggi non mi aspettavo saluti o smancerie, ma nemmeno di prendermi quasi a
botte con un'altra "animalista" (o perlomeno indicata da altri come tale) che doveva ritirare dei cani di una nostra staffetta.
Ho pensato che qualche volta fa bene far sapere in quale idilliaco tipo di
mondo dorato del nord si possono trovare i volontari, con il racconto della giornata appena trascorsa :

- Oggi il mio compito è raggiungere gli arrivi dell'aeroporto di Linate e prelevare i cani con trasportino più ingombrante, che sono al  seguito di una madrina di volo (i cani che viaggiano al seguito del passeggero), e così faccio. I carrelli per i bagagli sono troppo piccoli, lo spostamento dei cani all'interno fa cadere i trasportini ripetutamente, con conseguente nostra preoccupazione, ma siamo in poche per tenerli, così arriviamo faticosamente a caricarli. La polizia locale inizia le sue visite

-un'altra volontaria, che fa intendere la sua lunga esperienza in staffette, va all'arrivo dello scalo merci di Linate per ritirare i cani dello stesso volo che hanno viaggiato nella stiva; litigata della volontaria allo scalo merci con l'addetto al banco (mai inimicarseli perchè sono sempre gli stessi e quando vogliono sanno essere molto stronzi!!!). Conseguente attesa di un'ora e mezza per la consegna dei cani. Patema enorme perchè la volontaria che attende i cani a destinazione ha problemi di orario;

-fine della mia ricarica telefonica mentre attendo l'altra auto col carico in una landa desolata vicino all'aeroporto, in quanto i vigili di Linate hanno intimato di andarmene, io e i cani che trasporto

- arrivo della volontaria che stava al cargo, nella mini-auto non le entrano i trasportini e i cuccioli sono tutti legati col guinzaglio ai moschettoni posteriori dell'auto. Immagino che groviglio saranno tutti e sette questi cani dopo pochi km ma mi sto zitta. L'esperta volontaria va a 80 all'ora in autostrada, alla mia domanda sul perchè questa andatura, con la fretta che avevamo, mi risponde che non aveva benzina...l'esperta staffettista con ciotola pieghevole incorporata....vabbè sorvolo...

- quattro ore dopo l'inizio di tutto e i capelli dritti in testa (impossibilità di far uscire i cuccioli, cacche e vomitate a tutto spiano in auto, ecc) avviene il nostro
arrivo trafelato al punto d'incontro. E, sorpresa !!!! La volontaria con problemi d'orario ad attenderci c'è, ma l'altra che doveva venire a ritirare dei cani ed era già d'accordo con l'associazione di partenza, inspiegabilmente manca.

- telefonata da un altro cellu : "Ma dove sei, quando vieni?"
l'incredibile risposta  "Ti eri presa l'impegno di chiamarmi dall'aeroporto e non l'hai fatto" "Ma allora quando arrivi?" "Mezz'ora".

I cuccioli piangevano, erano in ballo dalla mattina presto e avevano anche viaggiato in aereo, io avevo perfino i pantaloni cagati. Dopo averli sfamati e dato loro da bere, si stavano rilassando quando tre quarti d'ora dopo è arrivata madame la volontaria di Varese, che evidentemente non ha le dita per fare un numero di telefono, e non si domanda cose tipo "chissà mai che l'altra abbia finito la ricarica? o magari ha avuto un intoppo? mò la chiamo"

Non contenta dell'atteggiamento diciamo poco collaborativo avuto fino a quel momento, al suo arrivo ha incominciato a insultare me e la mia famiglia, con gentili epiteti tipo "spero che muoia tuo padre e anche tua madre" non sapendo di essere arrivata tardi anche in quello. Ovviamente la parola grazie è un di più, la riconoscenza non è dovuta, ma il rispetto per gli sforzi altrui manca spesso
anche nel dorato mondo del nord.





26 ottobre 2012

PADRONI DEFICIENTI PER CANI ASOCIALI


Chi ha dei cani sa che deve confrontarsi quotidianamente col mondo esterno, le sue paturnie e intolleranze, o al contrario con la sua espansività male indirizzata.

Per quanto decine o centinaia di persone vadano in giro dicendo orgogliose che hanno salvato un cane dalla strada-canile-cassonetto, sono innumerevoli i casi di accoppiata cane/padrone che fanno venire i brividi solo a guardarli nella loro totale chiusura al mondo.

Con la convinzione che il loro cane deve frequentare solo quell'uno/due suoi simili ben conosciuti e rodati, li vedi sbiancare appena il loro botolo viene avvicinato da un cane "pirata" slegato. Ovviamente fanno l'unica cosa sbagliata che potrebbero fare, e tirano il loro povero quadrupede finchè le sue orecchie non arrivano a contatto con l'ignorante compagno umano. A questo punto i "padroni" di cani possono :
 

a) avere la fortuna di avere un cane equilibrato per conto suo che se ne frega dell'incompetenza padronale e si occupa delle sue normali relazioni

b) avere un cane di taglia piccola nevrotizzato dall'incompetenza padronale, che anche se asociale fa poco danno

c) avere un cagnaccio grosso grosso completamente influenzato dalla nevrosi padronale che attacca cani e porci. 




Sembra incredibile ma la maggioranza degli esseri umani in questa città ha perso la naturale empatia con gli animali, e al posto del famoso "pelouche che fa tutto quello che vuoi" ha deciso di occuparsi di cani in carne e ossa, forgiando animali instabili e irresponsabili che attaccano anche cani piccoli e indifesi, o maschi che attaccano femmine. 

Magari vivono nella beata ignoranza del prato spelacchiato sotto casa, dove il loro cane abituato a vivere in giardino si sente in una dependance di casa sua e attacca tutti i cani che passano. 
Confidano nel dio guinzaglio come il risolutore di tutti i mali, e se il loro cane attacca siccome era al guinzaglio aveva ragione.
Particolare scena patetica è il "padrone" che fa finta di sgridare la sua macchina d'assalto e con voce suadente dice "ma no fufone non devi fare cooooosì !!!! "

Li hanno ingabbiati nelle aree cani e lì hanno creato congreghe pseudo-massoniche dove frequentano appunto gli uno-due cani straconosciuti e anche loro particolarmente aggressivi con tutto il resto del mondo.
Sicchè oggi per entrare in un'area cani bisogna farsi riconoscere, dire la parola d'ordine e presentare rapporto mensile. 





25 ottobre 2012

VOGLIONO CHIUDERE IL CENTRO DI RECUPERO PER GLI ORSI PRIVATI DELLA BILE, FACCIAMOCI SENTIRE !!!!!

ANCORA UNA POSSIBILITÀ PER FERMARE LA CHIUSURA!

Caro amico ,

Proprio in questo momento, il Ministero per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale sta scrivendo un rapporto sull’ordinanza di sfratto da consegnare al Primo Ministro del Vietnam, che deciderà le sorti del nostro centro.

LA TUA VOCE CONTA.

Abbiamo l’opportunità di convincere il Ministero che la chiusura del Bear Rescue Centre di Animals Asia e il trasferimento dei 104 orsi che vivono nel centro è ingiusta sotto ogni punto di vista.

Siamo stati informati che il rapporto sarà consegnato il prossimo 26 ottobre. Abbiamo pochissimo tempo per entrare in azione.

Invia SUBITO una mail al Ministero spiegando perché deve fermare la chiusura (puoi usare il testo che abbiamo preparato per te).


Ti prego di inviare una email al Ministero ora e di chiedere ai tuoi amici di fare altrettanto. La vostra voce conta.

Grazie e abbracci d’orso,

Jill

Jill Robinson Dott.ssa Med. Vet. h.c.
Fondatrice & CEO


A:    vp@mard.gov.vn

Fermiamo la chiusura del Vietnam Bear Rescue Centre 
 
di Animals Asia
 

Egregi Signori,


Scrivo per esprimere il mio sconcerto per l’ordinanza di sfratto 
 
dal Parco Nazionale di Tam Dao emessa dal Ministero per la 
 
Difesa ai danni del Bear Rescue Centre di Animals Asia.

La chiusura dell’unico centro di salvataggio dedicato agli orsi in
 
Vietnam, indurrebbe la comunità internazionale a credere che 
 
il Vietnam non è seriamente impegnato nella dismissione delle 
 
fattorie della bile e nel recupero degli esemplari che hanno 
 
sofferto a causa di questa barbara pratica.

Il BearRescue Centre dovrebbe essere un vanto per il Vietnam 
 
e ragione di orgoglio per il Ministero per l’Agricoltura e lo 
 
Sviluppo Rurale. Vi preghiamo di invitare il Primo Ministro a 
 
non convalidare il decreto di sfratto e a onorare 
 
gli accordi presi dal Vostro Governo.

Con riconoscenza,


(firma)





12 ottobre 2012

EGREGIO SIGNOR SINDACO DI CAPOTERRA (CA)


Egregio Sig. Sindaco Francesco Dessì,
le scriviamo in quanto il suo Comune, Capoterra in provincia di Cagliari, in questi giorni è diventato molto famoso a causa di un episodio orrendo, di cui speriamo ormai sia stato informato : 

davanti alla scolaresca di una scuola un cucciolo è stato ucciso, non per aver cercato di aggredire qualcuno o per avere creato problemi, ma per l'unica colpa di essere salito sul pullman che porta i bambini alla scuola media di Frutti d'Oro, frazione di Capoterra. 

Il conducente l'ha preso per le zampe, l'ha buttato giù dal mezzo e poi l'ha investito e ucciso, questo è ciò che hanno raccontato i bambini ai loro genitori e agli insegnanti. 
Ora noi ravvediamo parecchi reati penali nel comportamento del conducente del mezzo, che oltre ad avere commesso un atto spregevole davanti a dei bambini  ha compiuto maltrattamenti con esito mortale dell'animale, e in più non si è fermato a soccorrerlo dopo averlo investito.

Non possiamo credere all'involontarietà del conducente, perchè anche se avesse investito il cucciolo per sbaglio, se n'è andato lasciandolo sulla strada a morire.
Chiediamo quindi che sia immediatamente destituito dal suo attuale compito e denunciato d'ufficio, visto che è sua responsabilità Signor Sindaco il benessere e il trattamento nel rispetto delle leggi nei confronti dei randagi sul suo territorio


firma


per inviare via posta :
Comune Capoterra  Via Cagliari, 91
09012 Capoterra (CA)

 
mail:
comune.capoterra@legalmail.it


form da compilare sulla loro pagina :
Ufficio URP Capoterra
http://www.comune.capoterra.ca.it/index.php?option=com_performs&formid=5&Itemid=208









17 settembre 2012

PENSARE AGLI ANZIANI, AI BAMBINI, AI MALATI, O PENSARE AGLI ANIMALI


La situazione è classica : qualcuno fra i vostri conoscenti, parenti, colleghi di lavoro, sa che vi occupate di animali e non ha il coraggio di affrontare la cosa direttamente.
Forse sa che potreste rispondere per le rime, e non vuole rischiare di fare cattiva figura.

Allora si rivolge alla totalità delle persone presenti nella speranza di trovare qualche valida "spalla", qualcuno che supporti le sue tesi e non lo faccia sentire solo, per potersene uscire con una frase del genere :
"Io a questi animalisti non li capisco!!! L'altro giorno raccoglievano soldi per i cani nei canili.....ma andate ad aiutare i vecchietti che non arrivano a vivere con la pensione piuttosto!!!!"

Il verbo è sempre quello, coniugato in "ate": fate, andate, cercate...
E' a queste persone che bisognerebbe chiedere subito: "Tu esattamente cosa fai per aiutare i vecchietti?"

Raramente le persone che giudicano l'operato degli altri fanno qualcosa per il prossimo, che sia aiutare i vecchietti, i bambini senza famiglia, i malati. Non si accorgono nemmeno che liberare i loro paesi e città dal randagismo è un servizio che a volte nemmeno i loro Comuni fanno.
E poi, andando piu' a fondo, si scopre che l'ultimo bel tomo che ho sentito dire "andate ad aiutare i vecchietti piuttosto" vive a 35 anni in famiglia grazie al lavoro di suo padre....
proprio un bell'aiuto!!!!






3 luglio 2012

ANIMALISMO E AMBIENTALISMO IL GRANDE INGANNO




Questo il titolo di uno scritto che sta girando su internet ad opera di tale Wilma Maria Criscuoli.
Tra tutte le cose lette sul movimento animalista è una delle piu' deliranti, in quanto sembra partire da altrettanti movimenti di persone che si definiscono " cercatori di verità ".

Il movimento animalista e ambientalista sarebbe manipolato, una specie di colonna del nuovo ordine mondiale..... e perchè ?
Perchè gli animalisti non si occupano di scie chimiche ma sono fissati solo sul rapporto uomo-animale.
Seguono elucubrazioni sul cosiddetto fondatore dell'animalismo Peter Singer e peli trovati nelle uova di frasi che ha detto.

Dimenticano, i "cercatori di verità", che l'animalismo parte da ben piu' lontano, se solo pensiamo alla millenaria religione Jainista, che impone ai suoi adepti addirittura una mascherina per non ingoiare insetti accidentalmente. Ma senza arrivare a questi estremi, basta pensare al rapporto di empatia e rispetto dei nativi americani, per i quali la vita degli animali e della natura era parte integrante del loro essere. Quindi l'animalismo esisteva molto prima di Peter Singer.

Forse i "cercatori di verità" si sono alzati dal coma l'altro ieri, se non si sono accorti che è grazie al lavoro di decenni di animalisti isolati e in ambienti ostili che oggi abbiamo le verità sui laboratori di vivisezione e sugli allevamenti, informazioni che non sono state servite su un piatto d'argento dalle multinazionali, al tempo in cui internet nemmeno c'era, e che oggi sono verità acquisite da tutti solo perchè PRIMA c'è stato chi ha avuto il coraggio di guardare, e non voltare la testa.

Sull'utilizzo del movimento animalista - accusato dalla Criscuoli addirittura di "idee naziste" - da parte del nuovo ordine mondiale, c'è da far notare alla scrivente dell'articolo che detto movimento raccoglie la maggior parte di "cani sciolti" ovvero non legati ad alcun partito o bandiera, di qualsiasi altro.

Per tutto il resto del delirio che segue qua sotto si spera che l'autrice l'abbia scritto in preda a qualche brutta droga, e questa sia la spiegazione del suo sproloquiare :



ANIMALISMO E AMBIENTALISMO IL GRANDE INGANNO
Da  http://www.timmylove.altervista.org/tl/nom/animalismo.html

Questo non vuol dire che è sbagliato non provare orrore di come vengono usati dalle multinazionali gli animali, come la vivisezione, allevamenti intensivi. Non è sbagliato provare buoni sentimenti e di rispetto per ogni forma di vita, nessun animo umano positivo può gioire al maltrattamento degli animali e della natura. Quello che è sbagliato, è credere che il movimento animalista e ambientalista difenda gli animali e la natura. E' una grande illusione!
Questi movimenti sono un inganno, sono un valido strumento per la realizzazione del Nuovo Ordine Mondiale.

In pratica non difendono affatto la vita, nè animale nè vegetale nè umana, ma manipolano dei buoni sentimenti di partenza. Ciò crea delle volute e strumentali contrapposizioni, come altrettanto strumentali sono i fondamentalismi che ne derivano, fino ad atteggiamenti settari.

Questo meccanismo mette in moto degli interessi enormi, finalizzato comunque non alla difesa della vita ma alla sua oggettivazione, in tutti i campi.

I loro seguaci, molti in buona fede, si fanno manipolare, a volte diventano aggressivi, perchè in effetti ci sono collegamenti con delle sette pericolose. Questo spiega perché nessuno di questi movimenti combatte le scie chimiche e porta avanti la falsa tesi del surriscaldamento globale, ma preferisce le contrapposizioni come “Uomo e Animale” per non andare a l’origine dei problemi.

Ma questo argomento è un tabù, se si affronta un discorso che mette in discussione l’animalismo si scatenano risse, non riuscendo ad analizzare l’argomento, perché questo finisce sempre con la domanda "Meglio l’uomo o l’animale?".
Domanda idiota e fuorviante. Ed ecco che si formano i due schieramenti contrapposti, specisti e antispecisti, che generano luoghi comuni, frasi fatte tirate fuori come slogan.

Ma che vuol dire antispecisti?

E’ una derivazione della filosofia animalista che asserisce che la vita di un umano ha lo stesso valore di un animale o di una pianta, una follia.

Chi conosce gli animali li rispetta e li ama, ma non esiterebbe a salvare suo figlio o un amico se questo significa uccidere un animale, questo è secondo la natura, un animale farebbe altrettanto, ma ciò non vuol dire non amare gli animali. Ma il concetto antispecista è consequenziale al concetto dilagante del "Siamo Tutti Uno" fino a diventare una filosofia pseudo religiosa come la
New Age.
Il presupposto di base è l’annullamento delle differenze, tra specie e specie, all’interno di una specie, e tra religioni, lo slogan è "siamo tutti uguali". Una omologazione globale che annulla ogni individualità e i diritti ad essa collegati. L’annullamento delle differenze è la prerogativa dell’annullamento del rispetto del "diverso", nulla a che fare con i buoni sentimenti verso gli animali, nè verso gli umani.

Ma da dove nasce il Movimento Animalista Antispecista?

Il suo fondatore è Peter Singer, Peter Singer è nato a Melbourne da una famiglia di ebrei viennesi scappati durante la seconda Guerra Mondiale.

Dopo gli studi in legge, storia e filosofia presso la University of Melbourne, nel 1969 ottiene una borsa di studio presso l'Università di Oxford dove otterrà il bachelor in filosofia. Inizierà la sua carriera accademica presso La Trobe University, per poi insegnare alla Monash University. Dal 1999 insegna presso la Princeton University e dal 2005 presso la Melbourne University. Il suo testo più famoso è Liberazione animale (1975), in cui ha esposto le sue tesi contro lo "specismo" termine coniato da Richard Ryder.

Ha elaborato la sua filosofia prendendo spunto dal fondatore dell’utilitarismo Jeremy Bentham. Richard Ryder uno psicologo inglese, dopo l'esecuzione di esperimenti sugli animali iniziò una battaglia contro questa pratica diventando uno dei pionieri del movimento di liberazione animale. La filosofia dell’Utilitirismo Moderno elaborata da Peter Singer è l’edonismo, cioè la valutazione morale di un atto è ricondotto alla sua capacità di produrre felicità o piacere, senza alcun riferimento a leggi divine o a presupposti metafisici cui esso avrebbe dovuto conformarsi.

Per di più, in questi autori, l'utilitarismo, proprio per la sua agevole applicazione, diventa un principio guida della condotta anche per l'economia, il diritto e la politica. In parole povere ogni atto riconducibile al libero arbitrio dell’essere umano deve essere scelto in base alla procura del piacere senza tenere conto della morale, Peter Spinger fonda il Movimento Animalista partendo proprio da questo concetto.

Il che è molto contraddittorio, perché i principi vanno a scontrarsi con la soggettività in quanto il piacere è soggettivo. Richard Ryder con il termine "specismo" voleva contrapporsi al concetto che gli esseri umani godano di uno status morale superiore e che quindi debbano godere di maggiori diritti rispetto agli altri animali, ma non era completamente d’accordo con la filosofia dell’utilitarsismo di Spinger.

Tantè che asseriva "Uno dei problemi dell'utilitarismo è che, per esempio, le sofferenze provocate alla vittima di uno stupro sono giustificate dal fatto che lo stupro ha procurato maggior piacere allo stupratore"

Peter Singer prendeva come riferimento il consequenzialismo il quale sosteneva che la valutazione di un'azione vada rapportata ai suoi effetti, per cui un comportamento giusto è quello che produce buone conseguenze. Spinger integrò questo concetto nella filosofia utilitaristica, di conseguenza non teneva conto di nessuna regola morale, ma ogni atto era giusto se procurava piacere, tradotto poi in felicità.

Contraddittorio con ciò che si intende comunemente animalismo è dire poco.

Anche se la sua filosofia, apparentemente, comprendeva concetti condivisibili, come contro la crudeltà verso le forme di vita, la concentrazione delle ricchezze con esclusione del terzo mondo. Ma le filosofie ingannevoli lo sono appunto perché abbinano concetti apparentemente giusti e morali con il suo esatto contrario, facendo leva sulla suggestionabilità e sentimentalismo umano. Molti, in buona fede, mossi da giusti sentimenti hanno abbracciato la filosofia animalista senza vedere il suo inganno, un esempio? Ecco cosa dice Peter Spinger:

"Nè un neonato nè un pesce sono persone, uccidere questi esseri non è moralmente così negativo come uccidere una persona" (Singer, Ripensare alla vita, Il Saggiatore 1996, pag. 20)

In pratica colui che asseriva che gli animali sono esseri che provano dolore (cosa peraltro vera) e che non devono essere distinti come specie dagli esseri umani, contemporaneamente diceva che un neonato non è una persona? Si ha detto proprio questo, non solo. Lui fa distinzione all’interno della specie umana chi è inferiore o superiore, di conseguenza chi ha diritto alla vita e chi no, infatti dice:

"Anche se il bambino potrà avere una vita senza eccessiva sofferenza, come nel caso della sindrome di Down, ma i genitori pensano che sia un peso eccessivo per loro e vogliono averne un altro, questa può essere una ragione per ucciderlo"
"E' un diritto ragionevole lasciar morire i malati neurovegetativi perchè essi sono simili agli infanti disabili, non sono esseri coscienti, razionali, autonomi, la loro vita non ha valore intrinseco, il loro viaggio è arrivato alla fine".
"La morte del feto e del bambino è una tragedia per i genitori, non per il feto o il bambino".
"L’aborto a nascita parziale, quando il medico in fase ultima della gravidanza uccide il bambino aspirandone il cervello, è un metodo da praticare per rispettare la volontà della donna che vuole interrompere la gravidanza".

Da far rabbrividire, idee paragonabili al Nazismo.

In sintesi è giustificabile l’omicidio di un portatore di Handicap o quella di un nascituro perché è un atto liberatorio per il piacere di un genitore "liberato da questo problema".

Comunque l’Animalismo ebbe sempre maggiore importanza a livello mondiale con diverse sfaccettature, facendo milioni di seguaci più o meno consapevoli delle idee di base di Singer, e la nascita di altrettante Associazioni, solo in Italia se ne contano circa 800, tutte rigorosamente Onlus. Ad eccezione, ci sono rare e piccole Associazioni, che non percepiscono finanziamenti pubblici, non sono invitate ai tavoli istituzionali, i cui membri operano nel quotidiano tra gli animali in difficoltà.

Tutte le altre con il medesimo cartello, cioè la difesa degli animali e dell’ambiente sopraffatti dalla specie umana predatrice, anzi dannosa per l’intero Pianeta. Di conseguenza l’affermarsi del Vegetarianesimo, veganesimo, che nelle sue forme più estreme priva gli animali domestici per natura carnivori, di cibi a base di proteine animali.

C’è da sottolineare che nelle antiche società contadine prima del sopravvento delle Multinazionali in tutti i settori, compreso l’agro alimentare, il consumo di carne era limitato massimo una volta alla settimana. Di solito si associava questo consumo all’abbinamento delle feste o la domenica, mentre gli animali fino alla fine vivevano dignitosamente in ambienti naturali.

Dopo le cose sono cambiate, l’allevamento di animali per uso alimentare in mano alle Multinazionali è diventato qualcosa di folle, idescrivibile, ritmi e spazi industriali, per animali come in una catena di montaggio, nutriti con svariati medicinali e sostanze chimiche. Questo non può essere accettabile, inoltre diventa un'alimentazione, che a prescindere da motivazioni etiche lede pesantemente la salute umana.

Ma non è questo che interessa i vertici del Movimento Animalista, altrimenti non sarebbe il braccio di sostegno di questo sistema mondialista, come d'altronde è il Movimento Ambientalista.

Entrambi i movimenti sono raccolti nel Movimento Ecologista, un movimento globale ecologico indirizzato alla protezione dell'ambiente, è uno dei molti nuovi movimenti sociali che sono emersi alla fine degli anni sessanta. Non a caso negli anni dove si evolsero vari movimenti precursori della distruzione dei valori della famiglia e delle religioni, rivolgendosi a non ben identificate filosofie orientali.

Gli anni dei Figli dei Fiori, dell’amore universale senza distinzione, che certe volte sfociava in veri e propri culti pagani. Il Movimento ecologista proclama la difesa dell’ambiente, natura, animali, e creava le sue fondamenta su storiche menzogne, come il surriscaldamento globale e il buco dell’Ozono. Menzogne che sono alla base dei negazionisti delle scie chimiche e la manipolazione voluta del clima con precisi progetti.

Il Vice Presidente americano eletto nel 1992, Al Gore, all'anagrafe Albert Arnold Gore, è uno dei padri fondatori del movimento ecologista, facendo di questa il suo cavallo di battaglia. Tra parentesi in fu uno dei vicepresidenti più influenti della storia americana: partecipò a numerose riunioni internazionali e dibattiti pubblici; favorì la diffusione di internet e dei nuovi mezzi di comunicazione; lanciò numerosi attacchi militari contro Slobodan Milosevic e Saddam Hussein (celebre l'Operazione Desert Fox del 1998). Attualmente È un membro del Consiglio di Amministrazione di Apple Inc. dal 2003 e lavora come Consulente Senior presso Google Inc.

Nella sua battaglia ecologista egli abbraccia l’Ipotesi Gaia una teoria di tipo olistico formulata per la prima volta dallo scienziato inglese James Lovelock nel 1979 in "Gaia. A New Look at Life on Earth". Gaia è che il nome del pianeta vivente (derivato da quello dell'omonima divinità femminile greca, nota anche col nome di Gea), si basa sull'assunto che gli oceani, i mari, l'atmosfera, la crosta terrestre e tutte le altre componenti geofisiche del pianeta terra si mantengano in condizioni idonee alla presenza della vita proprio grazie al comportamento e all'azione degli organismi viventi, vegetali e animali.

Il nemico di Gaia è l’uomo, come elemento interferente e distruttivo, tanto che la sua presenza è vista come un irreparabile e costante danno per il pianeta Terra. Secondo questa teoria, ogni disastro è causato si dall’interferenza dell’uomo, ma è una reazione autonoma di Gaia, vista come entità viva a se stante.

Tutti i movimenti animalisti ambientalisti partono da questo presupposto, prendendo come dato inconfutabile il surriscaldamento globale, e di conseguenza la reazione di Gaia come ribellione. In questo contesto la presenza del genere umano sul pianeta Terra è vista come una costante minaccia. Da qui ha preso piede la convinzione della “decrescita” attraverso principalmente il controllo delle nascite, e coniati nuovi termini come il termine "ecologico" seguito dal termine "ecosostenibile". Cioè in pratica comportamenti e iniziative che non feriscano Gaia limitando l’impatto della presenza del genere umano.

Concetti favorevoli all’attuazione del Nuovo Ordine Mondiale.

Questi concetti, sono stati inculcati con una strumentalizzazione dei buoni sentimenti, una lenta e studiata manipolazione. Intorno ad Associazioni e Movimenti girano inoltre enormi quantità di denaro con interessi di grandi Lobby, comprese quelle farmaceutiche, ma questo è un altro discorso molto lungo. Comunque sta di fatto che l’animalismo, l'ecologismo e ambientalismo sono spesso dei veri trampolini di lancio per affermazioni politiche e sociali.

La definizione che l’umanità è un elemento di disturbo e di danno sul pianeta, a discapito di altre specie viventi è talmente accettata culturalmente nella maggioranza, che non solo nasconde ben altre verità, ma genera aberrazioni. Un esempio è il Movimento per l’estinzione Umana Volontaria, il VHEMT, i quali tra le altre cose asseriscono:

"Quando ogni essere umano deciderà di non riprodursi, la biosfera della Terra potrà tornare alla sua gloria di un tempo, e ognuna delle creature che rimarranno potrà essere libera di vivere, morire, evolversi e forse scomparire, come nel corso dei millenni hanno già fatto così tanti "esperimenti" di Madre Natura. L’ecologia della Terra tornerà in buona salute... tornerà in buona salute quella "forma di vita" nota a molti col nome di Gaia. Perché ciò possa accadere è necessaria la nostra scomparsa." Fonte: http://www.vhemt.org/iaboutvhemt.htm

Naturalmente sono favorevoli all’aborto, e all'eutanasia.

Il loro motto è:

«Si possa noi vivere a lungo ed estinguerci» Se poi qualcuno non vuole vivere a lungo sono affari suoi...

Tutto questo non ha niente a vedere con il giusto riconoscimento della sofferenza animale e la difesa dell’ambiente, anzi, è l’esatto contrario.






Wilma Maria Criscuoli



29 giugno 2012

RIVELAZIONI DALL’INTERNO DI GREEN HILL

Dal sito fermaregreenhill.net e apporti di Riccardo

                           

              

Dipendenti ed ex-dipendenti di Green Hill hanno deciso di contattarci e darci informazioni preziose e prove di attività illegali compiute all’interno del lager di Montichiari.

Da tempo girano voci di soppressioni fatte illegalmente, di cani considerati 
"di seconda scelta", scartati e soppressi solo per le caratteristiche di razza o piccole anomalie, che non vengono venduti agli esigenti clienti di Green Hill.
Da tempo sapevamo che la Marshall taglia le corde vocali ai cani per alcuni suoi clienti. Adesso abbiamo le prove di tutto questo!
Testimonianze, video dall’interno dei capannoni, registrazioni e documenti ci sono stati consegnati anonimamente, affinché tutti sappiano cosa nasconde questa azienda che da ormai troppo tempo lucra sulla sofferenza e la prigionia di 2.500 cani e offre loro un destino di tortura.


LE SOPPRESSIONI DEI CANI “FANTASMA”

Nel breve video che segue abbiamo montato alcune immagini che mostrano l’interno dei capannoni durante un normale giorno di lavoro, girate e date da un dipendente. Alla fine del filmato una voce registrata in altro momento. Si sente il dialogo di un operaio dentro il capannone che chiama un altro dipendente e afferma:
“..sì è meglio che li sopprimo adesso perché altrimenti vanno nell’anagrafe canina…”
La conversazione continua ma risulta difficile da interpretare:
…a parte che secondo me lui dirà: "è meglio che sente (…) e vede se li venda" però non lo so…
Si tratta di una prova inconfutabile di soppressioni segrete effettuate dentro Green Hill.

SU WWW.FERMAREGREENHILL.NET SI VEDE IL VIDEO E SI ASCOLTA LA REGISTRAZIONE SCANDALO.

Inoltre la persona che parla di sopprimere i cani NON è il veterinario dell’azienda ma uno qualunque degli operatori. Si tratta quindi di un’operazione completamente illecita. In aggiunta si scopre, come da sempre sostenuto, che questi cuccioli soppressi non erano ancora stati registrati in anagrafe e che le soppressioni vengono fatte di nascosto, su cani mai registrati e quindi “fantasma”. Tutto questo prova ancora una volta movimenti non segnalati di nascite e morti, e probabilmente anche vendite, all’interno dell’allevamento Green Hill.
La Asl ha sempre trovato tutto a posto. Il sindaco di Montichiari ha sempre dichiarato che è tutto a posto. La polizia locale ha sempre dichiarato che è tutto a posto. Tutti ci chiedevano prove per poter togliere la licenza all’allevamento.
E adesso cosa diranno?

PREPARAZIONE E TAGLIO DELLE CORDE VOCALI  (!!!)

QUESTO E’ IL DOCUMENTO CHE ATTESTA IL VERGOGNOSO ORDINE DELLA “MERCE” CON LE CARATTERISTICHE RICHIESTE DA PARTE DEI SIGNORI CLIENTI DI QUESTO LAGER:


I lavoratori di Green Hill per preparare alcuni cani agli strumenti di contenzione in cui verranno immobilizzati nei laboratori di tossicologia, vengono addestrati a tenere i cani prescelti per un tempo determinato al giorno con maschere di inalazione forzata o dentro strumenti che li immobilizzino. Abituando fin da piccoli i cuccioli a queste procedure poi saranno animali più manipolabili nei laboratori, più facili da sottoporre all’inalazione forzata di sostanze chimiche e tossiche. Questa procedura in inglese è chiamata "mask acclimatation"
La Marshall Bioresources, multinazionale americana proprietaria di Green Hill, offre inoltre ai propri clienti un vasto catalogo di preparazioni chirurgiche per preparare i cani al laboratorio. Tra queste anche il taglio delle corde vocali.
Questo è provato finalmente da questo documento. Come potete vedere sono segnate tutte le richieste specifiche di ogni cliente e in alcune compare la parola
"debark"
, che in inglese vuol dire devocalizzare.

Per esempio questa è la richiesta dei laboratori americani BAS :

:

E questa è la richiesta della Wil Research Laboratories :




ANCHE I DIPENDENTI DEVONO RESTARE ALL’OSCURO

Recentemente abbiamo avuto un interessante colloquio con un ex-dipendente di Green Hill che ha svolto per questa azienda la mansione di guardiano. La cosa più interessante che ci ha detto è che quando è entrato a lavorare nell’azienda, prima che cominciasse la nostra campagna e tutti sapessero, non gli è stato rivelato assolutamente quale era la destinazione dei cani.
Lui, come anche altri con cui abbiamo parlato in questi anni, pensava inizialmente fosse un normale allevamento di cani di razza da compagnia. Solo dopo tempo, parlando con qualche collega, ha scoperto la triste verità di quest azienda e ha poi deciso di non lavorarci più.
Quella che segue è parte della testimonianza che abbiamo registrato e trascritto:
"Ho lavorato due anni dentro Green Hill come guardia. All’inizio non sapevo niente, cosa succedeva, dove andavano i cani. Poi piano piano ho saputo che andavano a morire e mi è dispiaciuto tanto.
Io non so niente di cosa succedeva dentro. Cominciavo la sera e finivo la mattina. Ogni tanto vedevo che caricavano i cani sui furgoni che andavano all’estero però poche volte. Giravo con la macchina a fare controllo come sicurezza e basta."
Quando hai saputo cosa succedeva ai cani? Come l'hai scoperto?
"Ho parlato con due operai e mi hanno detto che andavano a fare vivisezione, ma dicevano che non morivano."
E di questi operai nessuno ha cambiato idea sul loro lavoro?
"No no il lavoro non dispiace agli operai."
Vedevi dunque partire i cani verso i laboratori?
"Poche volte ne vedevo (di camion). Cambiavano l’ora di partenza. Poteva essere alle 17 come alle 20 o alle 22. Cambiavano anche i giorni. Non c’era un giorno apposta. Caricavano i furgoni e partivano, andavano all’estero. Andavano in Germania, da tutte le parti, Ungheria, Francia, tutta Europa e anche Inghilterra.”
Ci dicevi che non avevi neanche una stanzetta. Dovevi fare 12 ore di fila.
"Sì, facevo guarda dentro una macchina tutta la notte a girare e controllare se c’era qualcuno e se scattava l’allarme."
Tu te ne sei andato apposta perché non volevi lavorare per una ditta che fa queste cose. Lo hai detto esplicitamente o hai inventato altre scuse?
"Ho inventato altre scuse."
Hai avuto ripercussioni?
"Per questo ora sto lavorando poco, mentre prima quando lavoravo a Green Hill facevo parecchie ore, arrivavo a fare 180 ore. Poi hanno saputo che ero contro di loro, è stato peggio. E` stato come se mi avessero cacciato loro da Green Hill."
Hai mai detto agli operai cosa pensavi dei cani?
"No perché magari si incazzavano. Dopo magari andavano a fare spia al direttore."
Tu cosa ti auguri per Green Hill?
"Io spero che il Senato decida di farli chiudere, anche se è potente e non so come finirà."

mercoledì, 27 giugno 2012 

WWW.FERMAREGREENHILL.NET

 RICCARDO MANCA

 

 

 

2 maggio 2012

"Camminano fra due ali di poliziotti antisommossa..."


Brutte davvero le immagini che arrivano dal 1° maggio di Torino, con i poliziotti in tenuta antisommossa che manganellano inermi manifestanti. Immagini già viste, errori già compiuti da altri questori di Polizia, altri prefetti, talmente vogliosi di compiacere il politico di turno da pensare che escludendo i centri sociali dalle manifestazioni si mantenga il salotto buono pulito, senza sbavature di contestazioni che possano macchiarlo.

Brutte anche le immagini dei "notabili" della città, con il sindaco Fassino in testa, marciare nel corteo tra due ali di poliziotti vestiti da robocop a proteggerli. Ma di cosa hanno paura? dello stesso popolo che dovrebbe eleggerli?


Nel 2001 abbiamo capito chiaramente da che parte sta il potere, e quante zone rosse possa creare per dividere chi comanda dalla plebe, perciò da quel tempo abbiamo capito che per scampare alle botte devi essere disposto a farti derubare il territorio, a farti disintegrare socialmente e politicamente il tuo Paese, a farti svendere ai capitali stranieri il lavoro, la casa, e pure i figli. Se ti va bene bene, sennò botte.



7 gennaio 2012

DONNE COME ANIMALI

Di Laura Fois

Il 2011 è stato un altro annus horribilis per le donne, ma anche per gli animali. Ecco come il web ce lo ha raccontato e come l’abbiamo utilizzato come fonte di mobilitazione intelligente.

Femminicidi e sfruttamenti a danni di bestiole non sono mai stati al centro dell’attenzione e denunciati con tanto scrupolo e indignazione come ora. Sarà che finalmente abbiamo deciso di sfruttare Internet come mezzo di riflessione partecipativa attiva, soprattutto quando un sostegno da parte delle istituzioni viene a mancare. O sarà che si è arrivati a un punto di non ritorno di fronte alle violenze che ogni giorno si ripetono e di cui veniamo a conoscenza. Grazie alla rete oggi più che mai ci siamo accorti, grazie alle informazioni e alle foto che condividiamo e per cui ci scagliamo con istinto protettore e rabbioso, che il dolore per Stefania Noce e per i cani di Green Hill, ci ha preso tutti. E ci riguarda. Come società civile.

“Lo sfruttamento di animali”, come ha ben riportato il Sole24ore (http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Attualita/2007/05/rapporto-zoomafia.shtml?uuid=7008b056-0ea8-11dc-b7de-00000e251029&DocRulesView=Libero) “rende alle organizzazioni criminali circa 3 miliardi di euro l’anno”. Stila poi un elenco di reati, “dai classici della zoomafia, come i combattimenti tra animali o le corse clandestine, a forme di maltrattamento come il commercio e l’importazione di animali, il racket dell’accattonaggio, la gestione di canili, la vendita di animali imbalsamati e gli allevamenti abusivi”.

A ottobre di quest’anno, aveva suscitato perplessità e impotenza una ricerca fatta dalla Casa delle donne di Bologna (http://www.casadonne.it/cms/), secondo cui nei primi nove mesi del 2011 ogni tre giorni è morta una donna. Nella maggioranza dei casi, per mano di conoscenti.

Perché riporto insieme violenze ai danni di donne e animali? Il titolo di questo pezzo può forse amareggiare qualcuno, ma è sprezzante, sarcastico e veritiero. Le donne sono state da sempre trattate come animali, e gli animali come bestie da macello. Da squarciare, su cui sperimentare e iniettare di tutto. Ed entrambi sono state le vittime del 2011. Mai come quest’anno hanno avuto spazio nei nostri pensieri perché sono balzati nelle cronache dei Tg e dei social network. E grazie agli strumenti del web, soprattutto, si è potuto parlare e protestare contro queste forme di oppressione. A volta è bastato un link, condiviso in più pagine tra amici e sconosciuti.

È così che tante menti, raccogliendo varie informazioni, si sono incontrate e sono partite dalla rete, per organizzarsi in cortei, gruppi di riflessione e azione. È stato l’anno, quindi, delle grandi manifestazioni organizzate dal comitato “Se non ora quando?” (http://www.senonoraquando.eu/), del dibattito intorno al termine “femminicidio” (http://www.francoangeli.it/Ricerca/Scheda_libro.aspx?ID=16034), delle donne in sciopero della fame contro Equitalia, del gruppo “Feminas de su populu sardu” e di tutte quelle mobilitazioni e petizioni firmate per dire basta gli accanimenti contro gli animali. Siamo riusciti a dare un senso alla nostra impotenza, ma anche alla nostra intelligenza: l’indignazione, una volta esplosa dentro ciascuno, si è trasformata in progetti e incontri nella realtà.

È proprio il caso di dirlo: grazie alla rete stiamo diventando degli attenti e premurosi cani da guardia. Pronti a ringhiare e a difendere le nostre libertà, i nostri diritti, la nostra dignità. Restiamo umani, ci ha insegnato qualcuno. E restiamo informati, frugando bene però, tra tanta spazzatura digitale.

Laura Fois

Pubblicato da L'Universale   http://www.luniversale.com/?page_id=29




5 gennaio 2012

MERDE SUR AIR FRANCE...MA ANCHE SU KLM

BOICOTTAGGIO INTERNAZIONALE CONTRO AIR FRANCE-KLM



http://www.fermaregreenhill.net/wp/boicottaggio-internazionale-contro-air-france-klm

Air France-KLM è il principale vettore utilizzato dall’industria della vivisezione per il trasporto di animali destinati ai laboratori. Cani, gatti, scimmie e altri animali vengono stipati nelle stive degli aerei e portati da una parte all’altra del mondo, terrorizzati, costretti in gabbia e ad un futuro di tortura e morte.
Air France-KLM è direttamente responsabile di questa vergognosa tratta di animali e in alcune aree del pianeta ha preso tutta la fetta di mercato del trasporto di animali per la vivisezione, soprattutto per quanto riguarda i primati.

Per esempio l’isola africana delle Mauritius esporta ogni anno 10.000 macachi per i laboratori. In seguito alle proteste che hanno portato la compagnia di bandiera Air Mauritius a cessare il trasporto di questi animali, Air France-KLM è l’unica compagnia responsabile del loro viaggio verso la tortura.
Air France-KLM trasporta inoltre primati destinati alla vivisezione dai Caraibi e dalla Cina.
Negli allevamenti di macachi sulle Mauritius sono state documentate scene di crudeltà . Le scimmie vengono prese e sbattute dalla coda, strappate alle loro famiglie nella foresta catturandole con delle trappole e forzate a riprodursi dietro a delle tristi sbarre. Come se non bastasse questi allevamenti vorrebbero espandersi e Air France-KLM sono l’unico mezzo che hanno per poter continuare a lavorare. Convincere questa azienda a cessarne il trasporto è il mezzo che abbiamo noi per costringerli alla chiusura.
La cupidigia e l’insensibilità di allevatori, vivisettori e compagnie come AirFrance-KLM sono il motivo per cui centinaia di milioni di animali ogni anno continuano a morire nei laboratori, considerati come oggetti e come cavie. Sta a noi ribaltare questa concezione e far cambiare le cose!
E’ appena cominciata una campagna internazionale di boicottaggio e di protesta nei confronti di AirFrance-KLM, a cui il “Coordinamento Fermare Green Hill” ha deciso di aderire vedendone l’importanza strategica nella lotta alla vivisezione.
Decine di compagnie aeree hanno scelto di non trasportare più animali destinati ai laboratori, AirFrance-KLM deve essere la prossima!