17 settembre 2012

PENSARE AGLI ANZIANI, AI BAMBINI, AI MALATI, O PENSARE AGLI ANIMALI


La situazione è classica : qualcuno fra i vostri conoscenti, parenti, colleghi di lavoro, sa che vi occupate di animali e non ha il coraggio di affrontare la cosa direttamente.
Forse sa che potreste rispondere per le rime, e non vuole rischiare di fare cattiva figura.

Allora si rivolge alla totalità delle persone presenti nella speranza di trovare qualche valida "spalla", qualcuno che supporti le sue tesi e non lo faccia sentire solo, per potersene uscire con una frase del genere :
"Io a questi animalisti non li capisco!!! L'altro giorno raccoglievano soldi per i cani nei canili.....ma andate ad aiutare i vecchietti che non arrivano a vivere con la pensione piuttosto!!!!"

Il verbo è sempre quello, coniugato in "ate": fate, andate, cercate...
E' a queste persone che bisognerebbe chiedere subito: "Tu esattamente cosa fai per aiutare i vecchietti?"

Raramente le persone che giudicano l'operato degli altri fanno qualcosa per il prossimo, che sia aiutare i vecchietti, i bambini senza famiglia, i malati. Non si accorgono nemmeno che liberare i loro paesi e città dal randagismo è un servizio che a volte nemmeno i loro Comuni fanno.
E poi, andando piu' a fondo, si scopre che l'ultimo bel tomo che ho sentito dire "andate ad aiutare i vecchietti piuttosto" vive a 35 anni in famiglia grazie al lavoro di suo padre....
proprio un bell'aiuto!!!!






Nessun commento: