31 gennaio 2010

C'E' DEL MARCIO A SORSO, PROVINCIA DI SASSARI

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Esistono luoghi di cui non si parla mai, se non per qualche brutto evento.

Sorso, paese di 15.000 anime in provincia di Sassari (Sardegna) è uno di quei luoghi che finiscono spesso sui giornali per crudeltà efferate sugli animali.

Nell'ultimo articolo, apparso alcuni giorni fa su "La nuova Sardegna", si parla di uno splendido pitbull di nome Danko. Un cane particolarmente buono, anche con i bambini, tanto da avere una piccola "padroncina" di 6 anni. Provvisoriamente in un terreno in attesa di sistemazione definitiva, Danko riceveva le visite della bimba e di suo padre fino a poco prima di Natale, quando all'improvviso sparì.

Durante le ricerche nella zona circostante, la bimba e suo padre incrociavano un uomo che trasportava una carriola, diretto verso i cassonetti dell'immondizia. All'interno, in un lago di sangue, c'era Danko agonizzante, colpito al muso da una fucilata. L'uomo sosteneva di aver rinvenuto il cane già moribondo davanti al cancello della sua casa.

Nonostante la corsa dai veterinari per Danko non c'è stato niente da fare, ed è morto dopo alcuni giorni di agonia. Secondo i Carabinieri, allertati dalla denuncia del padre della bimba, l'uomo che lo trasportava verso l'immondizia era lo stesso che ha premuto il grilletto.

Certezza della pena, nei confronti di questo elemento, non ce n'è. E nemmeno certezza del fatto che questi fenomeni vengano realmente contrastati. Perchè non vengono contrastati? Forse perchè la cattura di pericolosi seviziatori di animali non è mediaticamente interessante per un giovane funzionario desideroso di fare carriera. Un serial killer, uno stupratore, o un grosso carico di droga "rendono" molto di più in termini di visibilità, sui giornali e in televisione.

Questo è il gonfalone di Sorso, di cui il Comune andrà molto fiero. Se continua così però sarebbe meglio che al posto del gambale ci fosse un cane legato col filo d'acciaio, sparato in faccia, preso a picconate, legato e trascinato da un'auto, incendiato vivo. Perchè è questo che avviene in un piccolo centro di 15.000 anime dove non dovrebbe essere difficile individuare i personaggi che compiono questo tipo di prodezze, non da oggi.

Infatti in un altro articolo si racconta la storia di un povero cane che girava nella riviera di Sorso, vicino a un centro commerciale. L'hanno trovato alcuni ragazzi, ed era un dalmata irriconoscibile. Era stato legato con un cavetto d'acciaio, e poi colpito con un piccone: una picconata per ogni macchia nera. Infine, quando era agonizzante, lo avevano impiccato a un albero. A massacrare l'animale, dopo le sevizie, sarebbero state più persone: impossibile che fosse solo una. Da quel momento, dice l'articolo, sono incominciate le indagini dei Carabinieri, correva l'anno 2003...

Siamo nel 2010 e ancora a Sorso (SS), i cani si usa attaccarli all'automobile in corsa, incendiarli vivi, fucilarli in faccia. Evidentemente l'attività è portata avanti da persone che godono dell'impunità generale, ma che alla fine sono sempre le stesse. Probabilmente sbruffoni da piazza che credono di essere eroi catturando esseri senza difese. Mezzi uomini senza una morale, futuri padri di esseri ugualmente indegni.

30 gennaio 2010

CACCIATORI, GENTE INUTILE E DANNOSA

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GIUSTISSIMO AFORISMA PROVENIENTE DA LIDA FIRENZE.



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28 gennaio 2010

GATTI CHE SCOMPAIONO E STRANI FURGONI

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TROVATO !!!
CARLETTO E' TORNATO A CASA DA SOLO DOPO 11 GIORNI
DIMAGRITO E STANCO MA IN SALUTE
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Carletto è sparito la sera del 17 gennaio in via Cascina Mojetta a Milano.
Ci sono tanti motivi quando accade un evento di questo tipo, uno dei più classici è la ricerca di affetto nell'altro sesso, ma è da escludere in quanto Carletto è castrato.
Purtroppo non è il primo micio a sparire all'improvviso nel quartiere QT8 di Milano, soprattutto nei mesi di dicembre e gennaio.
Strana concomitanza, nel mese di novembre è stata segnalata da più persone la presenza di un furgone bianco senza insegne, con all'interno un solo uomo alla guida, fermo nelle strade del quartiere soprattutto di sera.
E' solo un sospetto, ma va presa in considerazione ogni ipotesi, visto che nella zona oltre ai molti animali di proprietà esistono diverse colonie feline di animali liberi accuditi da persone che li nutrono quotidianamente.

Sperando che Carletto sia solo temporaneamente assente, questi sono i suoi dati :

4 anni

colore beige con lunga coda scura

occhi azzurri, quello sinistro più piccolo e un pò socchiuso
per una malattia avuta da cucciolo

molto buono e dolce



Contattare
IVANA 333 6483807



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27 gennaio 2010

ANIMALI PERICOLOSI : LA RAZZA UMANA

Tra le tante nefandezze compiute in questi millenni dalla razza umana (soprusi, schiavitù, furto delle risorse, distruzione di popoli) la peggiore è sicuramente l'avere decimato le specie viventi animali e vegetali su questa Terra.

In questo momento le navi da pesca giapponesi e norvegesi stanno riducendo sempre di più il numero delle balene, ma in Giappone e Norvegia si fanno spallucce, perchè tanto una specie in più o in meno non fa tutta questa differenza.
Una buona parte della responsabilità dovrebbero prendersela le religioni, almeno quelle più diffuse, i cui precetti spesso definiscono l'umano come il padrone di un mondo di esseri inferiori; un essere in cima a una piramide fatta di corpi da utilizzare, commercializzare, deridere, incarcerare.

C'è una storia molto bella in cui una scrittrice racconta i suoi ricordi di bambina in un paesino siciliano. Un giorno, su un viottolo in salita, incrocia un contadino che porta legato ad una corda un cavallo, tutto magro e affamato. Il cavallo porta sulla groppa un carico troppo grande per lui,
e fatica ad arrampicarsi. Ma l'uomo non ha pietà, e lo tira, lo frusta, urla per farlo muovere. Nonostante lo sforzo, il cavallino riesce a fare solo pochi passi barcollanti.
Il contadino si arrabbia sempre di più, finchè si mette di fronte al cavallo e "...guardandolo con odio gli sputò." Ancora per molti anni gli occhi buoni di quel cavallo avevano perseguitato la scrittrice, che ci aveva visto dentro tutto il bene del mondo offeso e denigrato.



CANI PERICOLOSI : L'ISTINTO E LA RAGIONE


"Lula è un cane incrociato probabilmente con una mucca e un caterpillar, praticamente un molosso in tutti i sensi del termine. In genere non ha paura di niente, a parte una incredibile sensibilità alle orecchie. Succede che le orecchie, appunto, le si infiammino e occorra una visita dal veterinario.

La coraggiosissima Lula non solo detesta ma proprio rifiuta totalmente l'apparecchio col beccuccio che si infila nell'orecchio, quindi ci ritroviamo a tenerla in tre : io alla sua sinistra, un vet alle sue spalle aggrappato al suo muso, un secondo vet alla sua destra. Ma...niente da fare. Dopo essersi dimenata come un toro riesce a liberarsi dall'abbraccio generale e si volta col muso a denti scoperti verso il vet alle sue spalle, arrabbiata nera.

In quei frangenti ti scorrono in testa 10.000 pensieri al secondo, da quello che mette in all'erta, pronti a tutto, fino al fiducioso "è un bravo cane non si rivolterà". E in quei pochi secondi vedo il suo cambiamento nei confronti del medico : dall'espressione "mo te magno co le patatine" a quella più amichevole di "ma sei tu, il mio caro vecchio vet!".

L'istinto di conservazione mediato dalla socievolezza appresa stando a contatto con gli umani. A contatto con gli umani, e non buttati per ore da soli in un giardino, o nel cortile di un garage.

Come tutti gli altri esseri, anche i cani imparano a stare al mondo vivendo a contatto con questo, non segregati senza regole e punti di riferimento, come sono spesso gli animali protagonisti di aggressioni perchè non educati al vivere sociale, ma solo usati come dissuasori dai ladri o generica minaccia..."




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26 gennaio 2010

MILANO DEVE SAPERE

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Potrebbe essere un film, ce ne sono già alcuni ingredienti: il set è quello di una città attiva e apparentemente in salute, ma in realtà profondamente ammalata; la trama parte con una misteriosa busta gialla, che finisce sul tavolo di un consigliere comunale; i protagonisti sono i poteri forti che governano la città e coloro che li contrastano. Potrebbe essere una storia tipo "Erin Brockovich" se avessimo lo stesso ottimismo americano, per cui i cattivi che contaminano le falde acquifere, provocando la morte di molti cittadini inconsapevoli, finiscono per pagare molto caro la loro arroganza.
Non possiamo essere ottimisti perchè stavolta il set è Milano,Italia, la capitale della mafia del nord. Quattro ospedali milanesi partecipano a una ricerca e comunicano che la metà dei ricoverati in pronto soccorso durante l'anno è composta da persone che soffrono di patologie respiratorie.

A morire di contaminazione dell'aria sono come sempre i più fragili: bambini e anziani, colpiti da tumori di diversa natura, spesso del sangue come le leucemie, o da patologie respiratorie.
Nella capitale economica d'Italia l'inquinamento atmosferico si combatte confidando nel vento che si porti via le polveri sottili. Infatti quando vento non ce n'è si respirano per settimane consecutive veleni di ogni tipo, sopra ogni soglia europea, come sta avvenendo in questo mese di gennaio 2010.
Il Corriere della Sera ha pubblicato una mappa, frutto di studi medici incrociati, per cui i più fortunati sono i milanesi che abitano nella zona nord. Per qualche ragione ancora non trovata, invece, nei quartieri di Corvetto, Barona, Stadera fino al Giambellino si muore di più.



Nella trama di questo che non è un film, succede che la ricerca sul rischio per la salute dei milanesi viene secretata, come se non fosse mai esistita. L'inventore di Ecopass, sistema che avrebbe dovuto dissuadere le auto inquinanti, licenziato. Le auto inquinanti, soprattutto veicoli commerciali, ricevono deroghe su deroghe in quanto portatori di voti e lobbysti.
E in tutto questo spunta una busta gialla, chiusa e senza intestazione, che viene depositata da una mano ignota sulla scrivania di un consigliere comunale, sopra c'è scritto solo "Milano deve sapere". All'interno una copia di questa ricerca, mai resa pubblica finora....

(continua)

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20 gennaio 2010

YAGO PRIMA E DOPO






Yago è uno dei tanti cani presi in un negozio di animali, dove una delle tante famigliole avventate si intenerisce per il batuffolo in vetrina, e spende soldi in cambio di coccole e mossette buffe che dureranno alcuni mesi : il tempo per il cane di diventare adulto.
A 5 mesi infatti Yago è un animale con le sue esigenze, e finisce in un canile, come molti altri ex cucciolotti diventati grandi.
Qui viene adottato da una ragazza, che lo tiene con sè per 6 mesi, ma alla fine lo riporta in canile in quanto Yago è "impegnativo".

A fine dicembre improvvisamente Yago è crollato…






Ecco come è oggi Yago : il suo sguardo è la rappresentazione del dolore allo stato puro…
La sofferenza per gli abbandoni e la vita in canile gli hanno procurato una peritonite, ormai le sue feci erano solo sangue. E' stato operato d'urgenza e ha lottato per la vita, rimanendone aggrappato. I veterinari erano molto stupiti per il fatto che sia sopravvissuto in quelle condizioni.
Adesso che è uno scheletrino ha ancora tutta la forza per fare le feste alla volontaria che va a trovarlo nella pensione dove è ricoverato.
La famiglia ideale dovrebbe scegliere Yago in maniera consapevole, conscia del fatto che ha bisogno di un percorso di riabilitazione compiuto insieme, ma in grado di donare tanta gioia ai suoi nuovi amici umani. Yago ha bisogno di molto amore e di una famiglia definitiva per tornare ad essere il cane meraviglioso delle prime foto.
Chiunque volesse aiutare l'associazione che si sta occupando di Yago può farlo versando anche soli 5 euro sul conto intestato a Dimensione Animale Bergamo IT22Q0542811106000000074013

Chiunque può aiutare a dare finalmente a Yago ad una vita serena contatti :

Daniela daniela.ferrari@tiscalinet.it 333/2441302 (feriali dopo le 18,30)
Erica 333/6183132
Laura 340/7887738 lally68@gmail.com
Ilaria 340/6414006 ilariagiavazzi@alice.it
Luca 339/6497840

www.dimensioneanimalebergamo.com

19 gennaio 2010

NAPOLI, CANE DEVASTATO DAI PETARDI : CHI E' STATO?






Quando crediamo di aver visto tutto accade qualcosa che credevi possibile solo in un film dell'orrore di quarta categoria.
Ci hanno chiamate per avvisarci dello scempio che qualche malato di mente ha fatto di questa creatura di 4 mesi.
Mentre gli altri brindavano all'anno nuovo qualcuno per festeggiare ha deciso di prendere del nastro isolante e legare dei petardi sul dorso e sulle zampe di questo cucciolo che, fiducioso, come solo i cani sanno esserlo, si è fatto fare tutto scambiando per carezze i giri di nastro isolante.
Ettore ha inziato l'anno nuovo completamente ustionato e con una zampa in meno visto che gliel'hanno fatta esplodere.
Vi giuro che non abbiamo parole, nè forza, siamo solo stanche di dover assistere impotenti al martirio di animali innocenti preda di malati di mente che sfogano le loro malattie su creature indifese la cui unica colpa è vivere in strada in balia di gente di merda.
Le foto sono orrende e non riesco nemmeno ad immaginare il dolore che questo cane ha provato.
Cerchiamo qualcuno che prenda questo piccolo e gli regali una vita normale LONTANA da questa terra. Se non c'è un'adozione per lui vi prego di aiutarci a trovare almeno uno stallo in CASA non in pensione dove per le ferite che ha sarebbe esposto ad ogni malattia...
Oggi mi vergogno di essere napoletana, vi prego aiutateci, non lasciateci sole.
Siamo stanche.




Sabrina 3384307229 sabrina.testa@alice.it
Marcella 3392048499 (ore 19 - 22) marci0403@libero.it
Irene 3280997426 (ore 17-19) irenemagni@libero.it
Mariachiara 3386395252 mariachiaratripodo@hotmail.com
Alessandra 3333263210 musto.alessandra@tiscali.it
Aldoina 3283694091 aldafila@virgilio.it


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15 gennaio 2010

ANCORA ATTACCHI DA PARTE DI ANIMALI DA CIRCO

Negli ultimi tempi sembrano aumentare gli attacchi da parte di animali da circo verso gli esseri umani : dopo la morte del domatore a causa di un orso nel circo russo, e l'attacco delle tigri al giovane Orfei salvato in extremis (Stefano Nones), ecco una nuova aggressione, questa volta a una semplice spettatrice, e riportata dai giornali locali che la descrivono così :

Una spettatrice di 30 anni che stava fotografando gli animali di un circo è stata attaccata da un leone a Chonqing, nel sud ovest della Cina.
Long Wei, questo il suo nome, e il suo fidanzato erano tra gli spettatori che avevano pagato per poter fotografare le tigri durante lo spettacolo della domenica pomeriggio.
Finite le foto un leone è uscito dalla gabbia e l'ha attaccata, con morsi alla testa, orecchie e occhio destro. E' stata salvata dal morso fatale quando un domatore ha inserito una sbarra d'acciaio dentro le fauci del leone. Dopo di che il domatore ha continuato a picchiare l'animale finchè non l'ha fatto rientrare in gabbia. I manager del circo dicono che le vittime sono state ricompensate con 10.000 yuan, mentre le vittime affermano di non aver ricevuto niente.

14 gennaio 2010

SPETTACOLO TEATRALE IN AIUTO DEGLI ANIMALISTI

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Una bella iniziativa in provincia di Torino è lo spettacolo teatrale che unirà per una sera solidarietà e cultura a favore dell'associazione Le sfigatte.

Liberamente tratto da una commedia di Woody Allen "Spari dietro le quinte" di E.Ghergia è portato in scena dalla Compagnia Officinapalco domenica 17 gennaio 2010 alle ore 20.30
presso La nave - Parco Culturale Le Serre - via T.Lanza 31 a Grugliasco (To)

Il costo del biglietto è 7 euro e l'intero ricavato della rappresentazione verrà devoluto a
Le sfigatte. Per info e prenotazioni, telefonare al 340-1668501 oppure inviare una mail a officinapalco@gmail.com



Riassunto di " Spari dietro le quinte" :

Il protagonista si chiama David Shayne ed è un regista. Per riuscire a portare in scena la sua commedia, è costretto ad accettare l’aiuto finanziario di un boss mafioso, il quale fa di tutto per favorire la carriera artistica della sua pupa Olivia O’ Neel.
Nonostante la presenza della grande ma declinante diva Helen Sinclair nel cast, lo spettacolo si preannuncia disastroso, se non fosse per Rocco, la guardia del corpo del boss, che suggerirà a David come migliorare il testo per portarlo al trionfo.


Cari amici,

noi ce la mettiamo tutta per andare avanti e cerchiamo di creare sempre nuove iniziative
per farci conoscere e per raccogliere fondi per poter continuare ad aiutare gli animali.
Ci è stata proposta una cosa un po' diversa, uno spettacolo teatrale liberamente tratto da una commedia di Woody Allen, insomma una cosa carina che potrà permetterci di tirare un po' il fiato.
Gli animali che aiutiamo e abbiamo aiutato sono tanti e i debiti ancora di più (dobbiamo
saldare 7mila euro di spese veterinarie!!!! Non è una cifra sparata a caso e sapete che
basta chiedere per avere tutte le informazioni che desiderate).
Domenica saremo presenti in sala ad assistere allo spettacolo ma anche con un banchetto.
E' una cosa un po' diversa ma chiediamo la partecipazione di tutti voi. Purtroppo a causa
dei debiti recentemente abbiamo dovuto negare il nostro aiuto a chi ce lo chiedeva ci spiace molto ma le finanze non sono infinite.
Portate amici, conoscenti e vedrete che passerete una serata divertente (si tratta di una
commedia adatta anche ai più piccoli) e nel frattempo ci darete una mano.
Contiamo come sempre su di voi!!!

Le Sfigatte


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13 gennaio 2010

AFFARI TUOI REGALA IL PACCO CUCCIOLO


La didascalia della foto è : "Mo' se vennemo pure mamma pe' ffa odiens"

Agire Ora Network ci informa di aver ricevuto molte segnalazioni da parte di spettatori RAI indignati, in quanto nella popolare trasmissione di Rai1 "Affari tuoi" condotta da Max Giusti stanno usando come premi da dare ai concorrenti degli animali.

Vengono "regalati" cuccioli di cani, di gatti, forse anche di altri animali. Questa "bella idea" e' stata chiamata "pacco cucciolo".

Per chi ritiene di dover esprimere la sua opinione a riguardo, o semplicemente vuole sottoscrivere la lettera che segue, c'è un indirizzo mail a cui rivolgersi,
scrivere a :

inforaiuno@rai.it

rai-tv@rai.it


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Spett.le RAI,

scrivo per sostenere la seguente petizione:

Alla Direzione della RAI

DATO CHE

- da qualche giorno nella trasmissione "Affari tuoi" si utilizzano cuccioli di animali d'affezione (cani, gatti o anche altri animali) come "premio" per i concorrenti;

- questo e' molto dannoso perche':

- fa passare l'idea che gli animali siano delle "cose" da vendere, comprare, regalare, mentre invece sono esseri senzienti, che come noi provano sentimenti ed emozioni;
- incrementa il randagismo e la possibilita' di maltrattamenti, perche' dare un animale a una persona che non sceglie di adottarlo e' la ricetta migliore per far abbandonare l'animale o per farlo finire in mano a persone che non se ne prendono cura;
- incentiva il commercio di animali, quando i rifugi sono pieni di animali abbandonati, ed e' a quelli che occorre trovare una famiglia;

- alcuni Comuni hanno espressamente vietato nel proprio territorio di usare animali come premi di giochi e lotterie, e questo dimostra una volta di piu' quanto sia irresponsabile e condannabile questo l'atteggiamento di considerare gli animali come "cose".

I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO CHE:

- sia immediatamente sospesa questa pratica di usare gli animali come premio;
- venga reso noto che fine hanno fatto gli animali fino ad ora regalati e si provveda a dar loro una famiglia che se ne prenda cura.

In fede,

(firmare)


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NINA E I SUOI REUMATISMI ASPETTANO UNA CASA CALDA

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Nina è una bella cagnolina di circa 13 anni.

La sua adozione e' urgente data la sua eta' avanzata, tra l' altro soffre molto il freddo con forti reumatismi, ha l’otite cronica, che non si riesce a guarire in canile.E' molto buona e va d' accordo con tutti i cani, maschi e femmine, è un piccolo tesoro! E' sterilizzata e microchippata.

Per informazioni contattare :

Isolina Betti 348 0630682

isolina.betti@tesoro.it

9 gennaio 2010

ARRIVANO LE GUARDIE ECOZOOFILE DI QUARTIERE

Una riflessione su questo articolo dell'8 aprile 2009, apparso sul sito http://www.lapiazzaweb.it
che tratta un argomento importantissimo : un progetto pilota per costituire la figura della guardia ecozoofila di quartiere, in affiancamento alle istituzioni, nella repressione dei reati nei confronti degli animali e dell’ambiente.
Una figura indispensabile, soprattutto in quelle zone dove i maltrattamenti e l'attitudine a non punirli sono all'ordine del giorno. Sperando che non si risolva con l'ennesima bolla di sapone tipo "poliziotto di quartiere" (chi li ha più visti?) e soprattutto che le guardie ecozoofile non debbano sostituirsi ai vigili urbani nel controllare se i cani fanno la cacca nei giardini, visto che esistono situazioni tragiche e problemi molto più pressanti.


Affiancare su tutto il territorio municipale le forze istituzionali locali nella repressione dei reati perpetrati nei confronti degli animali e dell'ambiente grazie ad un progetto pilota che prevede l'istituzione della figura delle “Guardie ecozoofile di quartiere” e che nasce nel territorio del Municipio Roma XV.

"Il progetto ­ spiega il coordinatore del distaccamento operativo di Roma sud dell'Anpana onlus - l’ispettore capo Fabrizio Casu ­­- è stato ideato come ‘progetto pilota’, da ampliare nei restanti municipi di Roma, unitamente al coordinatore regionale, dirigente superiore Roberto Malatesta, e all'assessore alla sostenibilità ambientale del Municipio Roma XV Riccardo Traversi.

Questa iniziativa nasce da attente valutazioni sulle problematiche municipali, sul fenomeno del maltrattamento, del randagismo e dalla necessità di coadiuvare gli enti locali al sanzionamento degli illeciti amministrativi, al fine primario di poter creare, in affiancamento alle istituzioni, la figura di guardia ecozoofila di quartiere”. Le “Guardie ecozoofile di quartiere”, riconosciute con decreti prefettizi di nomina ed in possesso delle funzioni di Polizia giudiziaria ed amministrativa, sanzioneranno ove necessario eventuali illeciti amministrativi, in base alle leggi, alle normative vigenti ed al regolamento del Comune di Roma sulla tutela degli animali ed attueranno controlli sul maltrattamento degli animali e sull'iscrizione dei cani all'anagrafe canina. “Queste guardie ci aiuteranno a mantenere i nostri giardini puliti e le nostre strade decorose ­- assicura Gianni Paris, presidente del XV municipio.

Oltre ad avere una sede, i nostri volontari gireranno per i quartieri e daranno informazioni ai cittadini. Saranno facilmente riconoscibili da una divisa verde. Questo accordo ci aiuterà a far girare le informazioni utili a chi ha un animale in casa. Per esempio, consiglieranno i cittadini sulle vaccinazioni, sui doveri da osservare ma anche sui diritti dei possessori di animali. Questo accordo è un esempio concreto di partecipazione e contributo dei cittadini al miglioramento della vita del luogo in cui vivono, utile anche alle istituzioni per mantenere il decoro e il senso civico, così difficili da garantire in una grande città. Tre anni fa come presidente del XV — conclude Paris — lanciai una campagna per il rispetto dei luoghi in cui si vive, una grande campagna che toccò proprio i temi della pulizia delle strade, del codice di comportamento al volante di un'auto, e del rispetto dell'altro. Questi volontari sono un passo ulteriore e ci auguriamo che l'amore per la nostra città cresca e possa contare sempre più sul sostegno delle istituzioni e delle giovani generazioni, e di tutti i cittadini in generale”. Presso la sede operativa ed amministrativa, in via Santorre di Santarosa 70, le Guardie ecozoofile sono a disposizione dei cittadini con uno sportello informativo aperto il lunedì mattina dalle ore 8 alle 12 ed il mercoledì pomeriggio dalle 16 alle 20. Lo sportello tratta tematiche inerenti al maltrattamento e all'abbandono degli animali, fornendo anche consigli ed informazioni sulle problematiche legate alla conduzione e al possesso dei piccoli amici.


LAURA GEROSA

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7 gennaio 2010

JOY HA PERSO L'ADOZIONE

Joy aveva trovato una famiglia, ma il bambino di casa ha avuto paura
alla vista del suo musetto martoriato...
Lui è un cane meraviglioso, basta guardare con che dignità e con che sguardo ha affrontato la visita dal veterinario quando è stato sparato.
Merita subito un'adozione, che lo faccia guarire in fretta dalle ferite del corpo e dell'anima.



Su You Tube questo video è sottoposto a controllo parentale : devi confermare di essere maggiorenne per poterlo vedere....nemmeno fosse un film porno.
L'attitudine di certa umanità che si scandalizza davanti a immagini come queste, le incursioni delle solite associazioni genitori perbeniste di facciata, queste sì sono realtà pornografiche, che dovrebbero un giorno avere, loro, il coraggio di guardarsi allo specchio.Forse in quel momento comprenderebbero che la loro parte è quella dei protettori degli assassini, dei servi delle lobby, e si sputerebbero finalmente in faccia.




La storia di Joy - da Lida Caltanissetta :

E' stata una provvidenziale telefonata giunta alle ore 10.30 del 24 novembre scorso al nuovo Servizio di Vigilanza Zoofila L.I.D.A. di Caltanissetta a far attivare i soccorsi per questo giovane pastore tedesco.
Il segnalante ci riferiva di un cane sdraiato sul ciglio di una strada che perdeva sangue dal muso. In meno di 10 minuti due Guardie zoofile della L.I.D.A. hanno raggiunto il luogo indicato trovandovi una scena raccapricciante.
Il povero animale giaceva in evidente stato di shock ed estrema sofferenza. Subito trasferito nell'ambulatorio veterianario Corbo di via Cittadella 1 (0934-555802) è stato visitato con massima urgenza. Si è deciso di sedarlo per evitare altre atroci sofferenze mentre si procedeva a terapia di fluidi, esami del sangue per valutare il grado di emorragia e le condizioni generali, esame RX per valutare i danni facciali.
La lastra ha confermato ciò che temevamo tutti. Non si è trattato di un incidente nè della morsicatura di un altro cane. Joy è stato colpito da una fucilata. Sparata dal fucile, presumibilmente di un cacciatore, da una distanza molto ravvicinata (entro un metro).
Ancora visibili le bruciature e caratteristico anche l'odore di bruciato proveniente dalla lesione lacero-contusa con grave perdita di sostanza.
La terapia prevede curettage chirurgico per rimuovere frequentemente il tessuto di granulazione e favorire la ricrescita dei tessuti, medicazioni per 5 o 6 mesi. Già eseguito un primo riposizionamento dei tessuti ossei (l'aria che espira fuoriesce dalla guancia). Si sta adesso tentando di salvare l'occhio dx da una grave infezione.
Ancora riservata la prognosi. Joy sta lottando per sopravvivere... E' tenuto sotto morfina per alleviare un dolore insopportabile e viene tenuto costantemente sotto strettissimo controllo medico. Ancora una volta Caltanissetta è teatro di violenza. Ancora una volta l'intervento della L.I.D.A. si è rivelato prezioso per salvare una vita. Se fosse intervenuto il canile convenzionato Joy molto probabilmente sarebbe stato abbattuto e nessuno avrebbe mai saputo niente di questo orribile crimine.
Abbiamo tardato a diffondere la sua storia mantenendo fino adesso il massimo riservo poichè nei due giorni seguenti al terrificante episodio, le Guardie Ambientali e Zoofile L.I.D.A. e WWF, con la preziosa collaborazione del Comando prov.le dei Carabinieri di Caltanissetta, hanno effettuato una capillare indagine per risalire agli autori del reato. Moltissime le persone della zona interrogate. Adesso si cerca fra i residenti che detengono armi per eseguire le opportune verifiche del caso.

L.I.D.A. Caltanissetta 334-2332583
lidacaltanissetta@fastwebnet.it

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5 gennaio 2010

QUANDO I COMUNI VIVONO SULLE SPALLE DEGLI ANIMALISTI : RICHIESTA D'AIUTO DELL'ASSOCIAZIONE "LE ORME"

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Sono a Frosinone e la mia storia è troppo lunga per cui ho fatto un sunto nell'allegato che invio (testo dopo asterischi-ndr.)
Sono sola con molti cani dappertutto e la Forestale mi ha già avvisato che procederà al sequestro dei cani dopo Natale.
Dopo 8 anni di sacrifici vorrei che i miei cani andassero a star bene; ma da sola non riesco ad assisterli, curarli, farli partire, pubblicizzarli. Il tempo è poco e le mie forze e il mio tempo sono quelle che sono.

Chiedo di girarmi qualche richiesta di adozione oppure se c'è possibilità di stalli, un cane alla volta, magari solo cuccioli e cuccioloni.
Io non ho molti contatti, e se conoscete altre persone a cui potreste diffondere questa mia richiesta ve ne sarei molto grata.


Isabella Vellucci, Presidente dell'Associazione Onlus "Le Orme"
Via S. Agata n. 4
03013 Ferentino (FR)
Cell. 339 – 4469690
E-mail isabellavellucci@libero.it

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Da sempre sono amante dei cani, non scherzo se dico fin da bambina, quando col fazzoletto per soffiarmi il naso tamponavo la ferita alla zampa di un cane. Ho sempre avuto un’anima stra-cinofila e questo mi ha portato, nel tempo, ad un’avventura che ha di amaro e di stupendo.
Nel 2003, stanca di salvare cani “a metà”, lasciandoli a malincuore per strada anche se erano feriti o nel pericolo, pur non avendo un lavoro fisso, cominciavo a raccogliere i primi cani che incontravo sulla mia strada perché avessero un posto sicuro dove stare: ognuno di loro ha avuto una storia particolare.

Di cani nella mia zona, in Ciociaria (provincia di Frosinone), purtroppo se ne vedevano e se ne vedono molti per strada per la mancanza di sensibilità, per la noncuranza totale dei Comuni nei confronti del problema randagi e per l’assenza di una politica a favore della sterilizzazione.
I primi 11 cani furono ricoverati in un giardino di una casa antica di un mio amico che gentilmente me l’aveva ceduta temporaneamente.

L’inizio di questa mia attività ha coinciso (casualmente?) con la latitanza del mio Comune di residenza, nel senso che, pur avendo stipulato una convenzione con il canile di Palestrina “Fattoria di Tobia”, cercava di far accalappiare meno cani possibili o quasi niente per non pagare, mentre per quelli che erano già presso quella struttura la vita diventava un po’ complicata perché l’Amministrazione pagava a singhiozzi e molto molto lentamente. Una voce infondata messa in giro non so da chi mi vedeva addirittura proprietaria di un canile convenzionato con il Comune del mio paese, Ferentino, in provincia di Frosinone e questo ha cominciato a produrre abbandoni davanti il cancello di questa casa abbandonata che io utilizzavo. Avvisai il Comune di questo dilagare di abbandoni chiedendo che comunque venissero a prendere i cani per portarli presso la loro struttura di riferimento, ma molto spesso, con scuse varie, hanno cercato di farli rimanere da me. Avvertivo il Sindaco di questa situazione che andava degenerando e lui, dimostrando di volermi venire incontro, mi disse che la convenzione con il canile di Palestrina era quasi in scadenza e che, vista la mia buona volontà, sarebbe stato felice di affidare a me la gestione di un canile comunale che aveva intenzione di costruire. La mia ingenuità mi ha portato a credere alle sue parole e a collaborare con loro per casi estremi (cani morsicatori, cagne gravide o cuccioli piccolissimi) a cui ho evitato il ricovero in canile e a cui, nella maggior parte dei casi, ho trovato una famiglia adottiva.

Nel frattempo il mio amico mi richiedeva indietro la casetta che per me era stato un prezioso quartier generale ed ero costretta a trovare un altro luogo utile, ma i cani, nel frattempo, erano diventati circa 25.
Così trovavo un pezzo di terra in affitto (oggi per occupare 300 metri pago 120 € al mese), ma c’erano delle abitazioni non molto distanti. Avvisavo il Sindaco di questa scelta per me obbligata perché non avevo trovato altro e lui mi rassicurava sul fatto che ci sarebbe stata un’intesa nell’arco di un anno o 2, quando la convenzione avrebbe avuto termine. Cosciente che la cosa stava crescendo e diventando più grande di me, ho provveduto a regolarizzarmi in parte, dando vita ad un’associazione di volontariato contro il randagismo “Le Orme”, inizialmente iscritta solo all’Agenzia delle Entrate, in seguito anche nell’albo della Regione Lazio come ONLUS, di cui diventavo volente o nolente Presidente.

Procedevo a dei lavori sul terreno, realizzando box grandi con reti elettrosaldate e paletti e pavimento in cemento, chiedendo regolare permesso al Comune con la presentazione della D.I.A.: nessun vigile mai è venuto a fare un sopralluogo……Nel 2006, scaduta la convenzione con il canile di Palestrina, tornavo alla carica inviando al Sindaco richiesta di terreno in comodato d’uso così come previsto dalla legge regione Lazio n. 34 del 21/10/1997, art. 6 comma 1 e 2, per la quale ancora oggi attendo risposta!!!!!

Il Comune, nel frattempo, stipulava nuova convenzione con lo stesso canile, stavolta forfettaria, nel senso che non si sarebbe pagato tanto a cane, ma un tot cifra fino a 70 cani, poi allo scatto del 71° cane sarebbe iniziato il pagamento di una certa somma giornaliera per ogni cane.

Delusa, amareggiata e scottata da questo volta spalle del Comune e soprattutto dallo stile della convenzione dal sapore alquanto illegale, iniziavo una battaglia di richieste e di articoli contro il Comune. Ho tentato anche di avere copia della convenzione in questione, ma ne ho ricevuto solo una copia parziale, a cui mancavano tutti i dati più importanti. I Vigili Urbani, da tempo, a chiunque chiamasse per disfarsi di un cane, fornivano il mio numero di cellulare e questo ha portato ad un’escalation di abbandoni di cani presso la mia struttura, soprattutto malati e cagne incinte. Nel frattempo, il canile di Palestrina, avendo superato da un pezzo i famosi 70 cani, chiedeva il pagamento extra e non al Comune che invece cominciava a diventare insolvente, tant’è che alla fine il canile c’era ma non prendeva più cani perché non sapeva come sfamarli (stiamo parlando di ben 300 cani). Secondo voi dove andavano i non accalappiati se non da me???????......

Nel peggiore dei casi la gente si faceva giustizia da sé avvelenando le povere bestiole. I residenti della zona dove mi trovavo con i cani mi invitavano a fare qualcosa per evitare il disturbo nelle ore notturne dovuto all’abbaiare dei cani, ma io spiegavo loro tutta la storia precedente e gli accordi mancati con il Sindaco, chiarendo che non avevo possibilità alcuna di comprare un terreno e spostarmi altrove se non con l’aiuto del Comune che poteva darmi un terreno in comodato.

Con il supporto di un tecnico avevo individuato 2 o 3 terreni con i requisiti necessari alla realizzazione di un rifugio per cani, ma il Comune non mi ha mai concesso nulla, inventando ogni volta scuse diverse e lasciando che la barca continuasse ad andare……
Il vicinato, stanco del perdurare di quella situazione, mi denunciava alla Questura di Frosinone per maltrattamento di animali, pur di mandarmi via.
La ASL veniva a fare un sopralluogo senza riscontrare alcun maltrattamento tant’è che redigeva una relazione positiva; l’unico neo il fatto che i cani non erano stati microchippati.

Spiegavo che per me, che ero sola ad affrontare economicamente tutto, far apporre i microchip era risultato difficile in un periodo in cui scarseggiava anche il cibo ( 20 € a cane per circa 65 cani!!!!).
Ho sempre fronteggiato tutte le spese da sola, col mio stipendio, ma quando le spese sono maggiori o quando ho spese mie personali, i debiti cominciano a lievitare…….
Così mi veniva inflitta dalla ASL una multa di 7.436 € per mancata apposizione dei microchip; si è arrivati a questa somma gigantesca perché secondo la ASL c’era reiterazione, ma io, prima di quel momento, non avevo mai ricevuto nessuna comunicazione da parte loro!!!!!! Contro tale multa presentavo ricorso entro 60 gg., consegnato nelle mani del Sindaco che, in base all’articolo 18 della legge nr. 689 del 24/11/1981, poteva annullarla o ridurla notevolmente. Il Sindaco mi rassicurava che avrebbe fatto il possibile, ma io, a distanza di circa un mese, ricevevo intimazione di pagamento dall’ufficiale giudiziario…….

Non sono certo rimasta a guardare: ho fatto ricorso contro questa multa e ancora oggi, dopo molte udienze presso il Giudice di Pace, non so come finirà questa storia……..
A distanza di 6 mesi, senza fornire motivazioni sul verbale, la ASL interveniva nuovamente presso la mia struttura, questa volta per procedere al sequestro. Il Sindaco ovviamente non muoveva un dito e lo convalidava tranquillamente.
Senza perdermi d’animo, convinta che se esiste giustizia deve essercene anche per gli animali che non sanno difendersi da soli, facevo ricorso al TAR di Roma contro questo sequestro. Un avvocato romano eccezionale preparava per me un ricorso che convinceva il TAR a far restare i miei cani al loro posto, con me come custode.
Questo è stato l’ultimo atto giudiziale contro di me, anche se di denunce a mio carico ne fioccano da tutte le parti ancora oggi perché i residenti della zona sono al limite, ma il loro errore è stato quello di inveire contro di me, quando se qui c’è un colpevole è proprio il Sindaco e il suo menefreghismo e pressappochismo.

La ciliegina sulla torta è che mentre io ho sfamato, curato, provveduto e fatto adottare i miei ospiti facendo quello che il Comune non ha fatto e pagando spese che non erano di mia competenza ma del Comune, il medesimo, di fretta e furia, finita la convenzione con Palestrina e dopo aver pubblicato per ben due volte un bando di gara vergognoso per l’affidamento dei cani randagi a cui nessuno rispondeva per l’esiguità della somma giornaliera da destinare a cane (1,85 € al giorno!!!!!, tutto compreso!!), stipulava convenzione con un canile, udite udite, dell’Aquila!!!!! Le informazioni da me avute circa questa struttura, fornitemi dal responsabile della LAV dell’Aquila sono terrificanti……..tutto questo racconto solo per fare chiarezza su tutta la situazione che mi riguarda.

Cosa dire di nuovo? Nulla. Io, attualmente, sono piena di debiti perché pur essendoci di nuovo un canile di riferimento dove comunque i cani vanno a morire o a soffrire, si fa del tutto per non inviare cani per risparmiare…e sono contenta che ci vadano pochi cani in Abruzzo visto che fa schifo, ma tutto si ripercuote su di me. In una settimana ho trovato presso il mio rifugio 2 cucciolate, una anche con mamma, e le richieste di persone che devono disfarsi di cani è continua sul mio cellulare.
Qui è emergenza tutti i giorni, per un motivo o per un altro. Vorrei dare risposte a tutti, sto mettendo anche cani sui lampadari, mi sto operando per le adozioni anche nel nord Italia, ma i costi sono diventati troppi e non ce la faccio a sopportare questo peso economico.

Non ho aiuti di nessun tipo: il Comune distribuisce una miseria ogni anno solo alle associazioni amiche dell’amministrazione che mettono su due progettini tanto per ricevere qualcosa; io ho chiesto di fare una pesca di beneficenza a favore del mio rifugio e ogni volta c’è qualcosa che non va e non me la fanno fare.
C’è qualcuno che ogni tanto mi porta qualche sacco di crocchette, ma niente di più. L’unica consolazione è che i veterinari mi consentono di pagare un po’ alla volta, ma i loro conti stanno diventando troppo esagerati……io stessa rimango senza un minimo del mio stipendio molto prima che possa arrivare il successivo e sono costretta a privarmi anch’io di ciò di cui ho bisogno.

Non voglio fare la vittima perché so che tanti altri si sacrificano come me, ma la situazione ora si è fatta veramente drammatica.
Ho paura di non poter far fronte alle necessità come prima; mi sto anche dando da fare per fare un secondo lavoretto, ma non si trova granchè…….Ho bisogno di tante cose e non ho possibilità di procurarmele……
Qualche giorno fa ho ricevuto la visita della Guardia Forestale e temo che la macchina complicata della legge si rimetta di nuovo in moto contro di me e contro i miei cani (non certo contro il Sindaco); ho paura di doverli perdere per mandarli nella struttura abruzzese e questo vorrebbe dire che tanti anni di sacrifici fisici ed economici da parte mia non sarebbero serviti a niente.

La Forestale mi ha avvertito informalmente che dopo le vacanze di Natale avrebbero proceduto al sequestro, così tutto ricomincerà, ma essendo la seconda volta, non so se riuscirò ad evitare ai miei cani il canile lager abruzzese.

Sto lavorando anima e corpo per le adozioni, per dar loro un destino migliore.
Pubblico i miei cani su Internet e mi faccio aiutare da volontari del posto per i controlli pre-affido; partono regolarmente sterminati, vaccinati e microchippati e considerando queste spese più quelle che devo pagare al volontario che fa la staffetta, ogni volta, per ogni cane, ci vogliono 50 – 60 €.
Non nascondo che a volte ho ritardato la partenza proprio per motivi economici……

Non sto qui a chiedere soldi perché so che tutte le associazioni hanno difficoltà a reperire fondi, ma volevo solo un aiuto per conoscere i siti dove si può far adottare di più, se fosse possibile uno stallo per uno solo dei miei cani, da rimpiazzare solo quando il precedente è stato adottato (considerando che la pensione che mi ha aiutato finora non mi accetta più cani per tutti i soldi che ancora devo loro).
Vi prego di fornirmi, se voi non potete dare alcun tipo di aiuto, i nomi di altre associazioni che potrebbero, anche parzialmente, darmi una mano, anche solo a pubblicizzare i cani. Il mio obiettivo è solo dare una casa ai cani presenti nel mio rifugio, così che abbia un senso quello che ho fatto finora.

Grazie per quanto vorrete e potrete fare.

Un caro saluto animalista


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