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24 marzo 2010

SIAMO LIETI DI ANNUNCIARE CHE GUBERTI E' RINVIATO A GIUDIZIO PER MALTRATTAMENTI

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A tutti i frequentatori di questo blog che cercano con insistenza notizie sull'allevamento Del Vento, appartenente al veterinario Guberti, annunciamo con piacere che il loro "guru" o "esempio da seguire" o "produttore di campioni" verrà processato per maltrattamenti il 18 maggio p.v.

Attraverso Agire Ora giunge il comunicato di Animal Liberation, che da oltre un anno lavora per salvare questi poveri cani. Ricordiamo che ancora 100 cani (su 170 iniziali) cercano adozione, e chiediamo a tutti di contattare Animal Liberation per adottarne o per dare una mano a
cercare adozioni. I cani sono dolcissimi, e molto docili, sono pointer, quindi di taglia media, ci sono sia maschi che femmine e l'età varia dai 2 ai 9 anni.

Per contatti: presidente@animalliberation.it

*Comunicato di Animal Liberation del marzo 2010*

GUBERTI RINVIATO A GIUDIZIO.
IL 18 MAGGIO 2010 LA PRIMA UDIENZA NEL PROCESSO CHE LO VEDE IMPUTATO PER MALTRATTAMENTO.

Questo processo è molto importante perché Guberti non è un pazzo isolato, né un povero vecchio scimunito che non ce la faceva più: Guberti, le cui teorie nel mondo della cinofilia erano note e
apprezzate, non è che la punta dell'iceberg di tutta un'area di allevatori che applica e condivide i suoi metodi.

Per questo è difeso con veemenza da colleghi, associazioni di allevatori , venatorie, e trova tra i suoi sostenitori persone insospettabili di cui tra poco parleremo.
Guberti è una persona abile e astuta e rappresenta gli interessi della sua categoria.

Ciò che è in discussione oggi è la pretesa di questa categoria di allevare i cani senza interferenze di alcun genere e, in nome della selezione, avere il diritto di operare in qualunque modo, anche
nell'inosservanza della legge sul maltrattamento degli animali che secondo loro dovrebbe riguardare solo gli animali d'affezione e non quelli da "lavoro" quali i cani da caccia.

Come se i cani non fossero sempre cani e non soffrissero allo stesso modo.

Una selezione operata in condizioni di vita estreme, senza cibo, cure e ripari adeguati, nella promiscuità di maschi, femmine, cuccioli e adulti affamati, spinti a sbranarsi tra loro per l'esasperazione: questa è la teoria e la prassi di Guberti & C.

Questo è il metodo difeso da veterinari e cattedratici tra i quali spiccano il prof. Stefano Cinotti, ex preside della Facoltà di Veterinaria di Bologna - oggi direttore dell'Istituto Zooprofilattico
dell'Emilia Romagna e Lombardia - che, in una perizia compiuta su incarico del tribunale di Ravenna nel 2003, escluse la presenza di maltrattamento giustificando il metodo di Guberti che indicò addirittura come "selezione naturale", il che scientificamente è un'aberrazione perché la selezione naturale è quella che avviene in natura dove l'ambiente, cioè
gli spazi e le condizioni territoriali, le vie di fuga sempre disponibili, le possibilità di approvvigionamento di cibo e di dotarsi di ripari, è completamente diverso da un recinto dove i cani vivono in cattività.

La perizia del prof. Cinotti contribuì in modo determinante all'assoluzione nel processo che nel 2003 vide Guberti incriminato.

Successivamente nel 2008, in un secondo procedimento, fu la perizia del veterinario toscano Paolo Pardini, noto allevatore di pointer e dresseur dei cani di Guberti, a portare il P.M. di allora a chiedere e ottenere l'archiviazione.

Branchi di cani costretti a lottare per la sopravvivenza in una condizione innaturale imposta allo scopo di selezionare i più forti, questi sono gli allevamenti riconosciuti dall'E.N.C.I. fino al giorno in cui furono sequestrati.

Questi sono gli allevamenti tutt'ora difesi da associazioni quali l' A.A.C.I. Associazione Allevatori Cinotecnici Italiani presieduta da Alberto Veronesi (www.ilcinofilo.it), dal Pointer Club, da Il Bracco Italiano ecc.

Il rinvio a giudizio di Guberti segna una data storica nel nostro paese: il rispetto della legge deve valere per tutti, anche per gli allevatori.

Esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento per l'operato della Procura e della Forestale di Ravenna che, nel contempo, hanno deciso l'apertura degli affidamenti per i pointer sequestrati.

E' una svolta epocale: i cani sequestrati potranno avere una famiglia invece di restare, come è sempre avvenuto, imprigionati a vita in strutture di custodia in attesa di sentenze definitive.

Animal Liberation
presidente@animalliberation.it
www.animalliberation.it


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Prima - Cane di Guberti con Guberti Dopo - lo stesso cane con i volontari


Questo blog non aveva ancora dato la notizia della possibilità di adozione per i Pointer di Guberti perchè l'attenzione esagerata che li circonda - che travalica il confine del territorio nazionale per arrivare in Svezia, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Germania, Spagna, e diverse altre nazioni da cui partono segnali di interesse verso i cani dell'allevamento Del Vento - impone un'attenzione speciale nel loro affidamento.

Da parte animalista si può contare una rete d'informazione sempre più forte che può raggiungere persone e luoghi in modi inaspettati.
Diventa sempre più difficile sfuggire al controllo di "persone qualunque" quando si compiono maltrattamenti su animali, perchè è un tipo di reato che può stare sul gozzo, come quelli contro i bambini, anche al più incallito ribelle alle leggi.

Esistono telecamere talmente piccole da stare in un paio di occhiali o nella decorazione di una borsetta da donna, e ci sono mille modi per "scoprirsi" quando si commette un reato contro animali. Al posto degli estimatori dei cani di Guberti lasceremmo perdere la partita, che sta diventando troppo evidente per essere considerata sicura.

Soprattutto quando migliaia di occhi, dall'altra parte, seguono tutte le vostre mosse.




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29 agosto 2009

CONSIDERAZIONI SULL'ALLEVAMENTO GUBERTI

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I media avevano parlato diffusamente dell'allevamento di cani di razza Pointer del veterinario Guberti alla fine dello scorso anno. In questo girone infernale in provincia di Ravenna erano finalmente entrate le istituzioni, e avevano trovato un vero e proprio lager, dove non c'era nè cibo ne acqua, e le femmine partorivano in mezzo agli altri cani. Se erano brave a proteggerli bene, sennò i cuccioli venivano subito sbranati dagli adulti.

Quelli che riuscivano a sopravvivere in queste condizioni, feriti dalle continue lotte per il cibo, mangiando carne imputridita e fango, erano i Pointer "selezionati dalla natura", i migliori.
Un articolo precedente è a questo indirizzo http://animalinliberostato.blogspot.com/2009/01/benvenuti-al-pointer-club-da-guberti.html

Un aspetto strano, fra i tanti di questa vicenda, è la stima che riscuote il Dr. Guberti fra le varie realtà cinofile, compreso l'ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) ovvero il massimo organismo per gli allevatori in quanto stabilisce i criteri di razza pura, rilascia i pedegree, indìce concorsi e compagnia bella. L'ENCI incomincia a mostrarsi critica nei suoi confronti solo a fine 2008, quando il bubbone è scoppiato a livello nazionale.

Il secondo aspetto strano è che i metodi di allevamento del Dr. Guberti erano già noti alla giustizia, infatti già nel 2003 viene processato per maltrattamento di animali, ma viene assolto con formula piena, soprattutto grazie alla perizia del Preside della facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bologna.
E qui sale la curiosità di sapere chi sarà mai questo pezzo da novanta che ha dichiarato nella sua relazione la buona salute dei cani "ospitati" nell'allevamento dal poetico nome "Del Vento", confermando che i Pointer non sono razze da salotto, sennò come diventano campioni?

Pointer dell'allevamento Del Vento tra quelli più presentabili

L'ex Preside della facoltà di Veterinaria si chiama Stefano Cinotti ed è un ricercatore, il suo curriculum è pubblico pertanto viene riportato anche qui :

Nome: Stefano

Cognome: Cinotti

Istituto d’appartenenza: Università degli Studi di Bologna Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria

Disciplina di specializzazione: Medicina Veterinaria

Curriculum Laureato con lode in Medicina Veterinaria a Bologna nel 1974

Ufficiale Medico Veterinario nel periodo maggio 1975 maggio 1976

Dipendente Alimenti Purina 1976-1977

Veterinario Interno nel Consorzio di Comuni Monzuno Loiano 1977-1978

Assistente Ordinario Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna 1978-1985

Professore Associato di Clinica Medica Veterinaria 1985-1994

Professore Ordinario di Clinica Medica e Medicina Legale dal 1994

Direttore del Dipartimento Clinico Veterinario 1998-2000

Responsabile del Servizio Veterinario Centralizzato per la protezione degli Animali Utilizzati a fini sperimentali dell'Università di Bologna dal 1993

Membro del Consiglio Superiore di Sanità dal 1996

Direttore dell'Istituto Nazionale per la Fecondazione Artificiale degli Animali Domestici dal 1999

Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria dal 2000

Membro Corrispondente dell'Accademia delle Scienze - Istituto di Bologna dal 2003

Membro del Panel Scientifico EFSA (European Food Safety Autority) dal 2003

Grazie a questo sostanzioso curriculum il prof. Cinotti è riuscito a sbaragliare 23 candidati e ad arrivare alla nomina di Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia nel 2007.

Succede quindi che una persona con un tale incarico incontri prima o poi L’On. Martini, sottosegretario del ministro della lavoro, della salute e delle politiche sociali, per esempio al battesimo di una piattaforma per un corso universitario on-line, e che si stringano simpatie e alleanze senza sapere a chi si sta stringendo la mano.

Soprattutto quando subentra un terzo aspetto strano nella vicenda, che riguarda i Pointer selezionati da una vita infame per diventare campioni. Sarà che nell'immaginario pubblico un campione ha innanzitutto caratteristiche fisiche e psichiche notevoli, ma sicuramente non è ferito, emaciato, stremato. Chi e dove avrebbe un giorno usufruito di animali talmente patiti da rischiare di essere squilibrati? Ma soprattutto...erano gli animali a interessare o solo il corredo genetico che si sarebbe potuto utilizzare dai sopravvissuti?

A questo link i Pointer com'erano, e come sono diventati oggi in seguito all'intervento di Animal Liberation http://www.animalliberation.it/allevamentoguberti.html

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12 gennaio 2009

BENVENUTI AL POINTER CLUB "DA GUBERTI"



Una brutta storia che ha per protagonista un veterinario di nome Giorgio Guberti e il suo allevamento chiamato "Del Vento"- in provincia di Ravenna. Le vittime sono un ammasso di ossa, pelle e ferite che assomigliano a dei cani razza Pointer. Piegati su se stessi e pieni di malattie - come sono stati trovati dai volontari di Animal Liberation - dovevano sopravvivere in privazioni di ogni tipo per temprare il fisico e il carattere. Chi non sopravviveva non era "buono" a prolificare.

Nonostante questi metodi il sig. Guberti viene addirittura premiato dal Pointer Club d'Italia, e alla fine degli anni '80 vince più di una volta il
"trofeo allevamento", come appare sul sito http://www.pointerclubitaliano.com/ICampioni/TrofeidelClub/TrofeoAllevamento/tabid/616/language/it-IT/Default.aspx
Il trofeo viene assegnato ogni anno al socio allevatore che documenta con fotocopia dei libretti di lavoro i risultati ottenuti da soggetti nati dal suo allevamento ancorchè non di sua proprietà.
Forse mostrava i libretti dei cani venduti, piuttosto che di quelli residenti nel suo bel rifugio?

Le nuove ispezioni e il conseguente sequestro avvenuto in questi giorni del canile lager hanno alzato un grosso polverone anche intorno al Club di cui il Guberti è rispettato socio. Si sono sentiti in dovere di rispondere in questo modo:

Il Consiglio Direttivo del Pointer Club d’Italia convocato per il giorno 9/1/2009, ha così per la prima volta deliberato, contrariamente a ciò che potrebbe desumersi da quanto in precedenza pubblicato, pur anche sul sito del Club, sulla questione in questi termini posta all’ordine del giorno: “Problema Guberti: Posizione del Club e possibili interventi”. Il Consiglio manifesta il proprio sconcerto per la situazione venutasi a creare a seguito e per effetto del sequestro dei cani operato nell’allevamento del “Vento”. Ritiene che le prerogative istituzionali della Società specializzata non le consentano interventi di sorta e, in pendenza di procedimento penale, non resti che manifestare assoluta fiducia nell’operato della magistratura. Ritiene, peraltro e soltanto, sia opportuno, in attesa di ulteriori provvedimenti giudiziari, offrire ogni più ampia collaborazione per quel che concerne la corretta custodia degli animali sequestrati, al fine di garantirne l’integrità e la salute, nonché al fine di non veder disperso il rilevante patrimonio genetico di cui sono, in gran parte, portatori. Esprime profondo rammarico per l’inqualificabile atteggiamento di quanti, proclamandosi amici degli animali, si sono del tutto inopinatamente, ingiuriosamente quando non anche minacciosamente, scagliati nei confronti di dirigenti e soci del Pointer Club d’Italia, rilevando che tale atteggiamento non trova giustificazione alcuna stante l’appassionata, amatoriale cinofilia cui hanno da sempre improntato la loro attività. Il Consiglio ritiene così di aver definitivamente, inequivocabilmente chiarito quale abbia ad essere inteso l’atteggiamento del Pointer Club d’Italia su questa incresciosa vicenda.

Eh sì! un'incresciosa vicenda... Si muove anche il Sottosegretario di Stato al Lavoro, alla Salute e alle Politiche Sociali, Francesca Martini. Ma nonostante tutte le conoscenze e le opportunità che potrebbe avere un Sottosegretario, la patata bollente degli affidi e degli stalli viene gestita da Animal Liberation
, che dirama questo appello:


Al Sindaco di Ravenna
Fabrizio Matteucci
Alla ASL di Ravenna
Ai Volontari Animalisti


Presso la località di Osteria, comune di Ravenna, è situato l'allevamento del veterinario Giorgio Guberti, che alleva pointer da vari decenni.
Il metodo che utilizza questo personaggio è quello della "selezione naturale", ovvero non garantire agli animali alcun tipo di sostentamento (nè cibo nè acqua) in modo che sopravvivano solo gli animali più forti.
Sono presenti oltre 200 cani, tutti scheletrici e terrorizzati. Sono tutti infestati di parassiti, molti sono malati, presentano tumori, tumefazioni, cecità e altre patologie.
Buona parte dei cani è chiusa in piccoli box dove la pavimentazione è costituita dalle deiezioni dei cani che si sono solidificate e stratificate durante gli anni, tutto l'allevamento è coperto di melma e fango, e non c'è traccia di cibo, ciotole o acqua.
Ci sono anche numerosi cuccioli, molti sono stati rinvenuti in un box completamente privo di luce. Disseminate a terra ci sono carcasse di pollame e conigli che si presume vengano lanciati agli animali. Sono stati trovati anche resti di cani.
Giorgio Guberti è stato già processato e assolto nel 2003 per le accuse di maltrattamento. Forte anche della perizia del preside della facoltà di Veterinaria dell'Università di Bologna, tale processo non ha avuto conseguenze, ma gli ha al contrario creato un precedente che gli ha permesso di continuare a fare il suo "lavoro".
Tra l'altro, gli allevamenti in suo possesso sono due, l'altro è a ridosso di casa sua e non c'è stata possibilità di visionarlo, ma ci è stato garantito che i cani sono nelle stesse condizioni. In questo secondo allevamento sono presenti anche dei cani levrieri.
Martelliamo le autorità competenti (sindaco, Asl e tutti quelli che potrebbero fare qualcosa) per chiedere con urgenza che i cani possano essere quantomeno curati e nutriti e che Giorgio Guberti non possa più accedere all'allevamento.
C'è un'ordinanza che gli impone di chiudere l'allevamento entro tre mesi, ma conosciamo bene i tempi della burocrazia e della legge. In più, una volta chiuso l'allevamento, chi si prenderà in carico questi cani, malati e spaventati? Il comune ha già detto che non intende spendere centinaia di migliaia di euro per un allevamento privato.

Testo completo dell'appello su http://www.animalliberation.it/

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