29 agosto 2009

CONSIDERAZIONI SULL'ALLEVAMENTO GUBERTI

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I media avevano parlato diffusamente dell'allevamento di cani di razza Pointer del veterinario Guberti alla fine dello scorso anno. In questo girone infernale in provincia di Ravenna erano finalmente entrate le istituzioni, e avevano trovato un vero e proprio lager, dove non c'era nè cibo ne acqua, e le femmine partorivano in mezzo agli altri cani. Se erano brave a proteggerli bene, sennò i cuccioli venivano subito sbranati dagli adulti.

Quelli che riuscivano a sopravvivere in queste condizioni, feriti dalle continue lotte per il cibo, mangiando carne imputridita e fango, erano i Pointer "selezionati dalla natura", i migliori.
Un articolo precedente è a questo indirizzo http://animalinliberostato.blogspot.com/2009/01/benvenuti-al-pointer-club-da-guberti.html

Un aspetto strano, fra i tanti di questa vicenda, è la stima che riscuote il Dr. Guberti fra le varie realtà cinofile, compreso l'ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) ovvero il massimo organismo per gli allevatori in quanto stabilisce i criteri di razza pura, rilascia i pedegree, indìce concorsi e compagnia bella. L'ENCI incomincia a mostrarsi critica nei suoi confronti solo a fine 2008, quando il bubbone è scoppiato a livello nazionale.

Il secondo aspetto strano è che i metodi di allevamento del Dr. Guberti erano già noti alla giustizia, infatti già nel 2003 viene processato per maltrattamento di animali, ma viene assolto con formula piena, soprattutto grazie alla perizia del Preside della facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università di Bologna.
E qui sale la curiosità di sapere chi sarà mai questo pezzo da novanta che ha dichiarato nella sua relazione la buona salute dei cani "ospitati" nell'allevamento dal poetico nome "Del Vento", confermando che i Pointer non sono razze da salotto, sennò come diventano campioni?

Pointer dell'allevamento Del Vento tra quelli più presentabili

L'ex Preside della facoltà di Veterinaria si chiama Stefano Cinotti ed è un ricercatore, il suo curriculum è pubblico pertanto viene riportato anche qui :

Nome: Stefano

Cognome: Cinotti

Istituto d’appartenenza: Università degli Studi di Bologna Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria

Disciplina di specializzazione: Medicina Veterinaria

Curriculum Laureato con lode in Medicina Veterinaria a Bologna nel 1974

Ufficiale Medico Veterinario nel periodo maggio 1975 maggio 1976

Dipendente Alimenti Purina 1976-1977

Veterinario Interno nel Consorzio di Comuni Monzuno Loiano 1977-1978

Assistente Ordinario Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna 1978-1985

Professore Associato di Clinica Medica Veterinaria 1985-1994

Professore Ordinario di Clinica Medica e Medicina Legale dal 1994

Direttore del Dipartimento Clinico Veterinario 1998-2000

Responsabile del Servizio Veterinario Centralizzato per la protezione degli Animali Utilizzati a fini sperimentali dell'Università di Bologna dal 1993

Membro del Consiglio Superiore di Sanità dal 1996

Direttore dell'Istituto Nazionale per la Fecondazione Artificiale degli Animali Domestici dal 1999

Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria dal 2000

Membro Corrispondente dell'Accademia delle Scienze - Istituto di Bologna dal 2003

Membro del Panel Scientifico EFSA (European Food Safety Autority) dal 2003

Grazie a questo sostanzioso curriculum il prof. Cinotti è riuscito a sbaragliare 23 candidati e ad arrivare alla nomina di Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia nel 2007.

Succede quindi che una persona con un tale incarico incontri prima o poi L’On. Martini, sottosegretario del ministro della lavoro, della salute e delle politiche sociali, per esempio al battesimo di una piattaforma per un corso universitario on-line, e che si stringano simpatie e alleanze senza sapere a chi si sta stringendo la mano.

Soprattutto quando subentra un terzo aspetto strano nella vicenda, che riguarda i Pointer selezionati da una vita infame per diventare campioni. Sarà che nell'immaginario pubblico un campione ha innanzitutto caratteristiche fisiche e psichiche notevoli, ma sicuramente non è ferito, emaciato, stremato. Chi e dove avrebbe un giorno usufruito di animali talmente patiti da rischiare di essere squilibrati? Ma soprattutto...erano gli animali a interessare o solo il corredo genetico che si sarebbe potuto utilizzare dai sopravvissuti?

A questo link i Pointer com'erano, e come sono diventati oggi in seguito all'intervento di Animal Liberation http://www.animalliberation.it/allevamentoguberti.html

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2 commenti:

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