Visualizzazione post con etichetta Media e animali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Media e animali. Mostra tutti i post

7 novembre 2012

GIORNALISMO CON LE GAMBE CORTE : IL CASO DEL CANE TRASCINATO DA UN'AUTO

                                                                                   
                                                                 Foto d'archivio    

Una notizia come questa ci mette un attimo a fare il giro della rete :
un uomo di Lentella, in provincia di Vasto (Abruzzo), viene visto dai concittadini guidare la sua automobile mentre dietro l'auto, legato a un gancio, trascina il suo cane.

Con il passare delle ore il fatto viene riportato dai vari media e aumentano i particolari sulla vicenda : l'uomo è davvero molto anziano, utilizza apparecchi acustici e non si è accorto di nulla, il cane è saltato fuori dal bagagliaio da solo.
Alcune persone che assistono alla scena parlano di una scia di sangue lasciata dalle ferite del povero cane. Dicono che qualcuno ha provato a fermarlo, ma non ci è riuscito...quindi un vecchietto forte come Rambo, i suppose.

Poi incominciano a girare delle foto, dove si vede chiaramente un bagagliaio chiuso con il povero cane trascinato dietro l'auto...vuol dire poco, è vero, il bagagliaio può essersi chiuso da solo dopo che l'auto ha passato una buca o un dosso....ma ci sono modalità in questi casi che tornano e tornano e tornano........una puzza di merda che si leva quando implicata c'è gente di merda....

I media insistono sull'età del "pover'uomo" e perfino su Facebook si aprono discussioni in cui non mancano i pii protettori del povero vecchio, che insistono sulla sua buona fede e sull'handicap dell'udito. In verità qualcuno accenna al fatto che, anche se non ci senti bene ma hai il bagagliaio aperto, dovresti accorgertene perchè ti volano anche le mutande, ma queste voci passano inosservate.

Succede allora che delle volontarie che si stanno occupando in Abruzzo di tutt'altra cosa, entrano in contatto con le volontarie che hanno seguito il caso del cane trascinato dall'auto....sì il mondo è piccolo, e l'Italia lo è ancora di piu'. Si scopre così che il povero vecchio è della classe 1959, non ce ne vogliano i cinquantenni che leggono il blog ma allora anche voi siete dei ruderi ambulanti!!!!
Il povero 53enne con apparecchio acustico causa anzianità (!) attualmente è latitante e non si trova piu' il cane. Timore diffuso fra i volontari è che l'abbia buttato in qualche discarica o canale per liberarsene.

Quest'uomo è sicuramente un disgraziato da punire secondo la legge, ma ci domandiamo come mai nemmeno un'auto della Polizia Locale, se non della Polizia di Stato, ha cercato di intercettarlo, quando ha scorazzato con il cane ferito per tutto il paese ed è stato certamente riconosciuto dagli altri abitanti.  Ci risulta che le tasse che paghiamo come Italiani servano a coprire le necessità dell'intera nazione, non solo del nostro orticello, e ci aspettiamo che la legge a protezione degli animali funzioni anche in luoghi dove viene considerata una rottura di scatole in piu'. Questo per non arrivare a estremi in cui si è portati a convincersi, dopo anni e anni e anni di esperienze dove si incrociano animalisti e forze dell'ordine, che qualcuno con la divisa sia colluso con questa gentaglia, e la protegga.




2 settembre 2012

BENVENUTI NEL FANTASTICO MONDO DELLE ADOZIONI


In questi giorni la maggior parte degli articoli che parlano di Green Hill  sono di giornalisti sdegnati che rimarcano il grave problema dei Beagle restituiti o casualmente "persi" perchè combinano troppi guai e sono ingestibili.
Ci sono quelli tornati al mittente perchè rosicchiano le gambe dei tavoli, e quelli restituti perchè "non era come pensavo io", e questo sembra molto strano ai suddetti giornalisti... che forse prima di Green Hill non hanno mai sentito parlare di questi problemi...
Ebbene sì, questo è uno di quei lati oscuri delle adozioni che gli animalisti aborrono e i giornalisti indicano col ditino, ma purtroppo ESISTONO!!!
Esistono in una misura notevole, personalmente riporto un 30% di risultati negativi nel complesso delle adozioni che ho seguito: persone semplicemente distratte, a volte espressamente crudeli, che si rivelano solo dopo che il cane è nelle loro grinfie.
Ma qual'è il messaggio sottinteso che vorreste far passare invece, cari giornalisti, che in fondo era meglio lasciare i Beagle dov'erano ?
Tornate giù dal pero e informatevi meglio, grazie !!!!






4 gennaio 2012

VIDEO TG1 SUL PRESIDIO CONTRO GREEN HILL





Un ringraziamento va dato al TG1
che si dimostra sensibile alla lotta contro le multinazionali della vergogna.
Deludenti il TG2 e TG3  che continuano a ignorare il problema.
Le immagini dei primati nel servizio sono probabilmente riferite
ad Harlan, laboratori di vivisezione con sede a Lesmo.



13 dicembre 2011

RAPPRESENTAZIONE CONTRO GREEN HILL


Video della protesta contro Green Hill avvenuta in Piazza dei Mercanti a Milano il 30 aprile 2011. Da rivedere e ricordare.







2 novembre 2011

ANIMAL LIBERATION FRONT - UN FILM DI JEROME LESCURE

SS.
Sinopsi del film ( tradotta da una fonte che non troviamo piu'...sorry) :


Cos'è successo il 24 dicembre?
Questo è ciò che il capitano di polizia Olivier Chartier vuole scoprire.
Per capire tutta la storia, dovrà ritornare indietro di 48 ore.
Avrebbe potuto essere un giorno qualunque, seguito da una comune vigilia di Natale...

Ma non per Frank, sconosciuto insegnante di teatro.
Frank appartiene ad una unità senza nome e senza leader. Un gruppo di resistenza i cui membri hanno uno scopo principale: la Liberazione Animale.

Queste persone sono destinate ad avere un'empatia senza limiti verso gli animali maltrattati, e dovranno mostrare il loro coraggio affrontando l'ultima parte di un'operazione che hanno preparato per mesi.
Ogni singolo membro di questa squadra soffrirà per dubbi e paure, perchè il fallimento non è un'opzione possibile, le sue conseguenze sarebbero disastrose.
Il loro obiettivo : liberare un gruppo di cani, condannati ad essere venduti ai laboratori per diventare cavie da esperimenti.

La loro filosofia : quando qualcosa ha superato i confini della ragione, devi dimenticarti di cosa è legale, e preoccuparti solo di quello che ti appare giusto.

Nauralmente, le leggi non appoggiano questo tipo di comportamento : il gruppo dichiara di appartenere ad Animal Liberation Front, una comunità presa di mira da ogni governo, considerata alla stregua di eco-terroristi.
Ma nessuno sembra capace di fermare Frank e i suoi 6 resistenti.
Tuttavia, le loro azioni non rimangono impunite, e Frank si renderà conto di essere stato tradito.
Sa che dovrà fronteggiare in solitudine l'impietoso capitano Chartier.



12 maggio 2010

UCCISE DUE GUARDIE ZOOFILE MENTRE PROCEDONO A UN'AZIONE GIUDIZIARIA

.
E' una notizia tremenda di questa mattina : ancora una volta uno squilibrato con licenza di caccia e porto d'armi è lasciato in condizioni di compiere le peggiori azioni, in un delirio di onnipotenza che questa volta ha tolto la vita a tre persone, potevano essere quattro.

Il primo pensiero va alle famiglie di Elvio Fichera e Paola Quartini, due Guardie Zoofile volontarie che stavano facendo solo il loro dovere.
Secondo le notizie battute in queste ore si erano presentati presso l'abitazione del killer - Renzo Castagnola di 65 anni - con un decreto di sequestro dei suoi cani da caccia firmato dal pm Di Gennaro, in conseguenza a denunce di maltrattamenti che evidentemente erano state inoltrate da persone che conoscevano la situazione.

L'articolo dal quotidiano il SecoloIXI :
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2010/05/12/AMVnxXgD-duplice_omicidio_sussisa.shtml


A Sussisa, piccolo centro nell’entroterra di Sori, nel levante genovese, il 65enne Renzo Castagnola ha ucciso due guardie Zoofile, ha ferito sua moglie e poi si è tolto la vita.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, un cacciatore di Capreno, aveva alcuni cani ed era stato accusato più volte di maltrattamenti nei loro confronti, una vicenda di cui in paese si era parlato molto e che aveva portato anche a una denuncia, a quanto sembra, da parte di alcuni vicini.

Questa mattina, le due guardie - Elvio Fichera, presidente dell’associazione Amici degli Animali abbandonati, e la camogliese Paola Quartini - hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo per notificargli la denuncia, risalente al 6 di maggio e relativa allo stato di nove cani che Castagnola teneva per conto di alcuni cacciatori di cinghiali.

A quanto pare, l’uomo avrebbe accolto Fichera e la Quartini in casa, facendoli accomodare intorno al tavolo della cucina; poi, con una scusa («vado a prendere una penna», avrebbe detto, dovendo firmare la ricevuta della denuncia), sarebbe salito al piano di sopra per prendere una pistola, che avrebbe usato per uccidere i due. Nella sparatoria, come detto, è rimasta ferita anche la moglie dell’uomo, la 62enne Giacomina Spaggiari, colpita alla testa e a un braccio e ora ricoverata all’ospedale San Martino di Genova, dove è comunque cosciente. Sul luogo erano presenti anche carabinieri e vigili urbani: uno di loro sarebbe rimasto ferito.

Subito dopo, Castagnola, che aveva un porto d’armi per armi da caccia e, secondo le prime informazioni, faceva parte di una squadra per le battute al cinghiale, ha rivolto l’arma contro di sé e si è tolto la vita.

Paola Quartini era sposata e aveva un figlio. Pochi giorni fa, Fichera aveva accettato di parlare con Il Secolo XIX degli ultimi sviluppi della vicenda del cinghiale Piero, come potete leggere cliccando sul link in fondo al testo.

Sentite da Radio19 intorno alle 12, due vicine di casa dell’uomo si sono dette sconvolte dalla notizia, «senza parole», descrivendo entrambe Castagnola e la famiglia come «persone bravissime» che, a loro dire, «non maltrattavano i cani».

Sul posto sono accorsi gli uomini del 118 e i carabinieri delle compagnie di Sori e di Santa Margherita Ligure.


.

24 marzo 2010

EMANUELE PIRELLA E LO SPOT ANIMALISTA CENSURATO

.
Se n'è andato un grande comunicatore, che ha lasciato un'impronta indelebile in ognuno dei settori in cui è stato protagonista : pubblicità, editoria, satira, svezzamento professionale di giovani creativi.

In questi giorni viene ricordato prevalentemente per i gli spot televisivi e le campagne stampa più popolari, con i motti che dopo alcuni passaggi entravano a far parte del linguaggio comune della gente. Ma in realtà colui che i collaboratori chiamavano "il grande Imanuel" era un ricercatore proiettato al di là dei confini prestabiliti, un creatore di tracce che poi molti altri hanno seguito o copiato.

Quando la mielosità della famiglia-felice che abita nei mulini bianchi si spalmava inesorabile sulle famiglie italiane, per fortuna c'era Pirella a dissacrare una famiglia ancora più snob, in cui la figlia va a manifestare contro il padre, che si intuisce essere un ricco sfruttatore di animali (industria della vivisezione, forse?).

Non ci sono pubblicità in questo blog, ma per Pirella è giusto fare un'eccezione. Questa è la serie di spot televisivi creati dalla sua agenzia per Superga più di dieci anni fa e sono i soggetti Esame, Processione, Incantation e Corteo ovvero La sfida.

Sono piccoli film, molto raffinati ma veri nel loro messaggio. L'ultimo è ambientato con realismo in una protesta animalista. Dopo pochi passaggi televisivi lo spot è stato censurato in quanto "portatore di un messaggio violento".

.

23 febbraio 2010

L'UNICO VERO SCIACALLO

.









DEDICATO AI NOIOSI GIORNALISTI / SCRITTORI
CHE INSISTONO A DEFINIRE I CRIMINI UMANI
CON RIFERIMENTI AGLI ANIMALI.
COS'E', MANCA FORSE IL CORAGGIO
DI USARE LE PAROLE
DELLA SPECIE UMANA?
TIPO :
LADRI,
TRADITORI,
BUGIARDI,
APPROFITTATORI,
DOPPIOGIOCHISTI,
MANIPOLATORI,
VIOLENTI,
MAFIA...
SONO FORSE DESCRIZIONI TROPPO VICINE E VERE PER ESSERE USATE?
.
.

17 febbraio 2010

GLI ANIMALISTI RISPONDONO A TONO A RADIO 24

.
L'ANTEFATTO :
.
Il giornalista Giuseppe Cruciani, uno che pare ami giocare con i toni da cinico e da bel tenebroso, conduce una trasmissione piuttosto seguita su Radio 24 - emittente del Sole 24 Ore - i cui temi sono l'attualità e la politica.
Nella puntata di lunedì 15 febbraio ha affrontato il fatto del giorno, ovvero la sospensione di Bigazzi, dichiarandosi fermamente contrario alla decisione della Rai, e difendendo il mangiagatti a spada tratta. Sia Cruciani che alcuni suoi ascoltatori hanno sostenuto che mangiare carne di gatto o di cane va benissimo, e che in alcune zone d'Italia il gatto in pentola è proprio una tradizione.
In realtà Cruciani non aveva idea che mangiare animali d'affezione in Italia è reato penale, cosa che gli ha ricordato un'ascoltatrice durante una telefonata.
Giusto per evitare lo scherno e la mancanza di rispetto, Cruciani mandava come sottofondo la canzone "44 Gatti" e l'audio di un film di Lino Banfi in cui, appunto, si mangiano i gatti, mentre
con un tono sarcastico e divertito difendeva Bigazzi e sfotteva coloro che si sono indignati per la sua sospensione da parte della Rai.
Decisamente Radio 24 è recidiva. Non più di venti giorni fa in un'altra trasmissione il conduttore Gianluca Nicoletti aveva invitato a sparare ai cinghiali perchè con le loro zanne...gli facevano paura. Personalmente riteniamo che nessun animale andrebbe mangiato, ma almeno per quelli difesi dalla legge ci dovrebbe essere più attenzione.
.
.
IL FATTO :
.
Ecco il messagggio di Roberto Cavallo del Collettivo Animalista che racconta l'esito della protesta a Radio 24 sulla questione del mangiare i gatti.

Oggi pomeriggio ho ricevuto una comunicazione da parte di una redattrice di Radio 24, che mi invitava a partecipare in diretta alla trasmissione della serata. La stessa è stata quasi interamente dedicata alla questione Bigazzi, e alle dichiarazioni di ieri di Cruciani.
Mi ha accolto ricordando la clamorosa protesta dello scorso anno contro lo "Zoo di 105".
Per amor di verità devo riconoscere che mi è stato dato uno spazio adeguato, e che Cruciani mi ha approcciato in modo "morbido" rispetto alle sue abitudini. Poi ha detto che non aveva intenzione di scusarsi per le sue dichiarazioni, ma che lui non farebbe mai male a un animale e che in Corea ha mangiato la carne di cane solo per curiosità. Gli ho fatto notare che mangiare carne di cane è un'atto disgustoso, come peraltro mangiare carne in generale.
Mi ha allora chiesto di parlare di gatti e basta. Ho chiesto le sue scuse, ricordandogli che i ragazzi dello zoo di 105 almeno le avevano porte a tutti gli ascoltatori.
Alla trasmissione è stato invitato anche Bonelli, attuale presidente dei Verdi italiani, che ha affermato di essere contrario alla caccia perchè "contraria al comune sentire degli Italiani". Ho fatto presente che noi riteniamo che la caccia sia invece inaccettabile perchè ne sono vittime esseri viventi intelligenti e senzienti, che hanno dei diritti, primo tra tutti quello di non soffrire. La posizione di Bonelli ricordava quella degli anni '70 sulle violenze sessuali sulle donne, atti che erano puniti in quanto reato contro la pubblica morale, e non perchè le vittime erano soggetti portatori di diritti.

Cruciani non si è dichiarato d'accordo con me sul fatto che una vita di un animale valga quanto quella di un essere umano, e questo è quello che pensano 9999 persone umane su 10.000, quindi non c'è certo da stupirsi.

Cruciani si è quindi scusato per la sua "ignoranza" riguardo alle leggi dello stato che proteggono gli animali d'affezione. Ho fatto presente che le sue dichiarazioni, la sua ironia e le sue scenette di Lino Banfi e Renato Pozzetto che nei loro film mangiano i gatti erano diseducative ed estremamente pericolose, perchè potevano essere prese ad esempio da "mente deboli" (e noi sappiamo quante ce ne sono), e diventare viatico per "bravate" contro i gatti.
Cruciani si è dichiarato scettico su questo rischio.

Ho ricordato che l'offesa è stata enorme nei confronti delle persone che nella loro vita impegnano tutto il loro tempo, la loro passione, le loro energie e i loro soldi per salvare e proteggere gli animali non umani dalla crudeltà umana.
E' stata enorme nei confronti di chi passa le sue giornate a raccogliere mici malati per la strada per farli curare e cercare di dare loro una sistemazione dignitosa, e il cui lavoro terribile e faticosissimo viene smantellato in due minuti da gente che non sa nemmeno di cosa sta parlando.

Mi ha poi chiesto perchè i gatti sì e i conigli e i cavalli no (quella sui cavalli era chiaramente una battuta riferita al mio cognome...e va beh...) Ho risposto che per quanto ci riguarda non si dovrebbero mangiare nè i gatti, nè i conigli, nè i cavalli, e che noi lottiamo perchè questo
non accada piu'. Ma che perlomeno per gli animali come i gatti, per i quali siamo riusciti faticosamente a garantire una tutela, pretendiamo il rispetto delle leggi.

Alla domanda su cosa si dovesse fare di Bigazzi, ho risposto che riteniamo che non dovrebbe mai più comparire in televisione, a maggior ragione su una rete pubblica, pagata con i soldi dei contribuenti e quindi anche con i nostri.
Cruciani, pur mantenendo posizioni tutt'altro che animaliste, ha dichiarato rispetto per la nostra filosofia, e non credo che in futuro dovremo ancora ascoltare sconcezze ulteriori. Perlomeno lo speriamo tutti.

Desidero ringraziare di vero cuore gli iscritti alla mailing list di AgireOra e alle altre mailing list e forum che hanno divulgato la protesta, che hanno inondato di mail gli indirizzi della radio.
Una vera potenza, una grandiosa onda d'urto a cui nessuno può restare indifferente.

Sono stati ricevuti migliaia di messaggi, che hanno messo a dura prova la resistenza dei centralini, e che hanno costretto il direttore Fabi a scusarsi, seppur con toni un po' troppo superficiali, con una comunicazione personale andata in onda alle 18.30.

Con il vostro aiuto tutto diventa possibile, grazie.

Roberto Cavallo
Collettivo Animalista
www.collettivoanimalista.org
.

L'IPOCRISIA ITALICA DI BEPPE BIGAZZI

.
Quello che è avvenuto nel canale nazionale della TV ha avuto almeno il pregio di mettere in luce dei punti chiave dell'italico rapporto con gli animali e la natura.

Se da una parte numerosissimi animalisti si sono mossi in prima persona, così come tante associazioni, per protestare contro la cucina a base di gatti di Beppe Bigazzi, la risposta che giunge dall'altra parte è sempre la solita.
Ignorante, banale, e soprattutto ipocrita.

Ignorante perchè gli approfittatori della natura vedono sè stessi riflessi ovunque, e credono che il mondo circostante non faccia altro che "approfittare prima che lo faccia qualcun altro", esattamente come fanno loro.

In questo modo agli animalisti si può rimproverare sempre qualche mancanza : perchè vi occupate di gatti e non di conigli, perchè amate i cani e non avete pena dei vitelli, perchè aiutate gli animali e non i bambini?

BiBigazzi infatti racconta ai microfoni di Striscia la notizia che lui, quando vedeva i cartelli degli animalisti contro la mattanza dei delfini andava a scriverci sotto: e i tonni? Chissà qual è stata la sua attività di protezione dei tonni oltre a queste provocazioni sterili, questo sarebbe interessante da sapere.

L'esperienza insegna che i giudizi sono dati in genere proprio da chi non alzerebbe mai un dito, nè darebbe un euro per gli animali o per i bambini.

Strano che persone laureate con 110 e lode, manager di professione e giornalisti per hobby come B. Bigazzi non abbiano una reale conoscenza di come stiano le cose nella realtà animalista, con il suo enorme numero di vegetariani, e lo zoccolo duro dei vegani.
Gente che non indosserebbe una pelliccia o una borsa di pelle nemmeno sotto tortura, e che fa anche fatica a vivere da vegetariana in un mondo carnivoro, soprattutto se ha dei bambini che vanno a scuola, dove solerti dietiste in genere condannano chi non si nutre di carne.

L'ipocrisia diventa evidente quando, giunta la probabilmente inaspettata sospensione, il gatto che prima era stato raccontato come un piatto prelibato figlio delle tradizioni locali, diventa ai microfoni di Striscia la notizia l'unica lacrimevole alternativa per i poveri affamati della seconda guerra mondiale.

Nonostante gli occhi di B.B. non sorridano mai anche quando ride, era evidente dal suo atteggiamento che il piatto a base di gatto gli metteva l'acquolina in bocca, perchè poi lo ha negato? paura di un licenziamento a 78 anni?
Sarebbe anche un' età da pensione, tutto sommato...


15 febbraio 2010

SOSPESO BEPPE BIGAZZI DA "LA PROVA DEL CUOCO"

.
Alcuni giorni fa si era prodigato nel raccontare agli spettatori allibiti de "La prova del cuoco" le procedure per cucinare il gatto, senza tralasciare particolari come l'usanza che prevede alcuni giorni di immersione del cadavere nel'acqua di un torrente, in modo da rendere le carni "belle bianche".

Oggi TVblog.it ha dato la notizia dell'avvenuta sospensione di Beppe Bigazzi, che è stata annunciata dalla conduttrice Elisa Isoardi. Moltissime infatti sono state le proteste pervenute alla segreteria telefonica e alla mail de "La prova del cuoco".

Alcune associazioni animaliste hanno minacciato di prendere provvedimenti legali nei confronti della trasmissione, in quanto i gatti sono considerati animali d'affezione e protetti dal codice penale, che persegue chi li maltratta, compie atti di crudeltà o li uccide.

.

13 gennaio 2010

AFFARI TUOI REGALA IL PACCO CUCCIOLO


La didascalia della foto è : "Mo' se vennemo pure mamma pe' ffa odiens"

Agire Ora Network ci informa di aver ricevuto molte segnalazioni da parte di spettatori RAI indignati, in quanto nella popolare trasmissione di Rai1 "Affari tuoi" condotta da Max Giusti stanno usando come premi da dare ai concorrenti degli animali.

Vengono "regalati" cuccioli di cani, di gatti, forse anche di altri animali. Questa "bella idea" e' stata chiamata "pacco cucciolo".

Per chi ritiene di dover esprimere la sua opinione a riguardo, o semplicemente vuole sottoscrivere la lettera che segue, c'è un indirizzo mail a cui rivolgersi,
scrivere a :

inforaiuno@rai.it

rai-tv@rai.it


------------------------------


Spett.le RAI,

scrivo per sostenere la seguente petizione:

Alla Direzione della RAI

DATO CHE

- da qualche giorno nella trasmissione "Affari tuoi" si utilizzano cuccioli di animali d'affezione (cani, gatti o anche altri animali) come "premio" per i concorrenti;

- questo e' molto dannoso perche':

- fa passare l'idea che gli animali siano delle "cose" da vendere, comprare, regalare, mentre invece sono esseri senzienti, che come noi provano sentimenti ed emozioni;
- incrementa il randagismo e la possibilita' di maltrattamenti, perche' dare un animale a una persona che non sceglie di adottarlo e' la ricetta migliore per far abbandonare l'animale o per farlo finire in mano a persone che non se ne prendono cura;
- incentiva il commercio di animali, quando i rifugi sono pieni di animali abbandonati, ed e' a quelli che occorre trovare una famiglia;

- alcuni Comuni hanno espressamente vietato nel proprio territorio di usare animali come premi di giochi e lotterie, e questo dimostra una volta di piu' quanto sia irresponsabile e condannabile questo l'atteggiamento di considerare gli animali come "cose".

I SOTTOSCRITTI CITTADINI CHIEDONO CHE:

- sia immediatamente sospesa questa pratica di usare gli animali come premio;
- venga reso noto che fine hanno fatto gli animali fino ad ora regalati e si provveda a dar loro una famiglia che se ne prenda cura.

In fede,

(firmare)


.

26 dicembre 2009

UN CERTO HERMANN NITSCH, SEDICENTE ARTISTA



Difficile capire questo "artista" se non si conosce il tedesco, unica lingua del suo sito che non ha traduzione italiana (forse non lo ritiene indispensabile). Per fortuna qualcuno lo ha fatto da qualche parte, e dalla biografia di Nitsch si evince che nasce a Vienna nel 1938 ma dell'infanzia non si parla : forse in un orfanotrofio rigidamente religioso?

Un'infanzia parecchio traumatica spiegherebbe le sue opere.
Comunque, invece di diventare un serial killer sublima le sue pulsioni erotico/religiose/visionarie spennellando quadri con sangue di animale, o torturandone alcuni vivi in performance in cui Hermann interpreta l'officiante del rito.
Dalla biografia si riporta in sintesi :

Dal 1957 Hermann Nitsch si dedica alla concezione del suo "teatro delle orge e dei misteri", che copia le cerimonie rituali e religiose dei popoli arcaici durante le quali si sacrificavano animali e si spargeva il loro sangue e le loro interiora.

Nel Teatro d'Azione l'artista viennese introduce sostanze organiche come la carne dei corpi di vitelli e pecore sventrati, liquidi corporali come il sangue e l'urina e paramenti liturgici come mitre cardinalizie, pianete, cotte, ostensori e croci.

Nitsch fonda un ordine e ne redige le regole. Nel 1971 acquista come luogo culturale delle sue azioni il castello di Prinzendorf an der Zaya a sessanta chilometri da Vienna. Qui realizza performance della durata di tre giorni.
In Italia è famosa una sua azione nei dintorni di Napoli.


A chi giova? è la domanda.

Certamente al signor Nitsch, che in questo modo risparmia in spese di psicologo e passa il tempo a sfogarsi dei suoi traumi attraverso animali inermi, utilizzati come quinte dei suoi deliri.
Ovviamente protetto dall'aura della sua "reputazione artistica" durante i processi o i problemi con la legge che si vanta di avere avuto.

Oltre a risparmiare incassa, e nonostante gli originali siano fatti con sangue ed escrementi le litografie invece sono "esemplari numerati" non è una contraddizione per chi vuole sovvertire le regole?

Pare che vada famoso per una performance in cui ha crocifisso un povero agnello.
In pratica, un gemello dell'altro "artista" che ha esposto un cane fino a farlo morire di fame.
In genere il paravento dietro al quale si nascondono è quello di "muovere le coscienze" e di "far pensare attraverso forme d'arte estreme".

La conferma che questo è un paravento sono le facce e i modi di chi assiste a queste "installazioni" : normalmente annoiati coglioni con un bicchiere in mano.



.

22 luglio 2009

SGOMENTO E ORRORE : ERANO DEL FRATELLO I CANI CHE HANNO SBRANATO IL BAMBINO DI ACIREALE.

La notizia Ansa è di quelle che colpiscono forte allo stomaco. Non hanno retto per molto le bugie, le omissioni e il silenzio complice di tutti quelli che sapevano: il pericoloso branco di sconosciuti cani killer erano del fratello del bimbo sbranato.

La scoperta di un verminaio, fatto come al solito sulla pelle di animali segregati in condizioni tremende e utilizzati illegalmente, pare per combattimenti in base alle cose trovate sul posto dal magistrato. Una premiata ditta Soldi & sfruttamento come ce ne sono a centinaia nel nostro Paese, aiutata dalle tante falle del sistema che crea le leggi ma non ha nessuno per farle rispettare.
A questo punto non si riesce a credere che il piccolo era stato avvisato di non avvicinarsi ai cani: chi segue e si informa sul mondo animale ha già sentito parlare di certi sistemi, da giornalisti e attivisti coraggiosi che hanno avuto il coraggio di ficcare il naso: spesso sono mandati i ragazzini affinchè imparino subito a non avere paura di trattare animali pericolosi.

Notizia Ansa:
BAMBINO SBRANATO DAI CANI AD ACIREALE, IL FRATELLO CONFESSA: ERANO MIEI
ACIREALE (CATANIA) - Da ieri sera gli investigatori si chiedevano di chi fossero i cani che hanno ucciso il piccolo Giuseppe Azzarello, 6 anni, sbranato dopo essere entrato nel recinto vicino a casa dove erano custoditi gli animali. Stasera suo fratello Ivan, 19 anni - il quale ha precedenti per furto ed é soggetto all'obbligo di firma -, ascoltato dai magistrati come persona informata sui fatti, ha confessato che gli animali erano suoi. Poi ha spiegato che da tempo diceva, invano, al fratellino di non avvicinarsi. Hanno dunque un padrone i cani reclusi nel terreno abbandonato di contrada San Cosimo, ad Acireale. Giuseppe viveva con la famiglia a pochi passi da quel recinto. Ieri sera il bambino, come aveva fatto altre volte, è tornato a far visita agli animali ed è stato sbranato. Ad ucciderlo sarebbero stati due morsi; uno dei quali, alla giugulare, gli è stato fatale. Il cane che lo ha aggredito pare sia proprio quello che oggi non si trovava, un molosso, mentre al loro arrivo gli investigatori ne avevano individuati cinque. Era così scattata la caccia al sesto cane a anche al proprietario, fino a stasera, quando Ivan, che domani dovrà presentarsi in procura con un avvocato, ha ammesso che quegli animali erano suoi. I genitori non parlano, sconvolti per quanto è accaduto. I vicini di casa li proteggono dai curiosi e dai giornalisti. La madre Alfia, casalinga, ha saputo della morte del figlio solo stamattina e, appresa la notizia, è svenuta. Ieri sera il marito le aveva detto che Giuseppe era ferito ed era stato ricoverato in ospedale. Gli animali sono tutti adulti meticci, tranne uno, un dobermann, al quale era stato applicato un microchip ed è risultato rubato un mese e mezzo fà in uno dei paesi della fascia pedemontana. Nel terreno sono stati trovati, tra l'altro, pneumatici appesi a delle corde, elemento che farebbe pensare a un campo di addestramento. Il magistrato che conduce le indagini, Carla Santocono, al termine di una ispezione ha detto che "sono state rilevate delle tracce che farebbero ritenere che in quel posto venivano addestrati cani, ma non sappiamo da quanto tempo". Trovate anche alcune cucce di fattura artigianale, recintate da reti metalliche. Uno dei cani era legato a una catena. Non è stata trovata acqua né di cibo, a parte qualche osso. Ma domani Ivan dovrà chiarire tutto. Al fondo si accede tramite un cancello di ferro ma Giuseppe sarebbe entrato da un altro lato, attraverso una breccia nella recinzione. Gli investigatori nel pomeriggio hanno anche interrogato il padre della vittima, Nino, magazziniere dell'Acireale Calcio. Per il parroco della vicina chiesa di S. Cosma e Damiano, Mario Arezzi "Giuseppe è una delle tante vittime di chi non fa il proprio dovere. Chi guarda all'utile personale e non al bene comune deve sentirsi responsabile della morte di questo bambino".

Bimbo sbranato dai cani in Sicilia, si indaga sui combattimenti clandestini

Articolo tratto da La Repubblica.it


Bimbo sbranato dai cani in Sicilia
si indaga sui combattimenti clandestini

ACIREALE (CATANIA) - La pista ora sembra quella dei cani da combattimento. Potrebbe non essere stata infatti la femmina di Dogo argentino a sbranare il piccolo Giuseppe Azzarelli, il bimbo di 7 anni ucciso da un branco di cani ad Acireale, in provincia di Catania, ma un cane di taglia più grossa, non presente tra quelli trovati dagli investigatori all'interno del fondo dove è avvenuta la tragedia. Lo rendono noto i carabinieri della compagnia di Acireale, dopo gli esiti dell'esame effettuato sul corpo della vittima da parte del medico legale. Il pm non ha disposto l'autopsia in quanto "non risulterebbe utile alle indagini dei carabinieri". E intanto la Procura di Catania ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità.

Gli inquirenti, durante il sopralluogo, hanno trovato nel fondo agricolo cinque cani, tre incatenati e due liberi. Uno di questi, un dobermann, era in possesso di regolare microchip, la cui lettura ha permesso ai veterinari dell'Asl che collaborano con i carabinieri di risalire al legittimo proprietario, che oltre un mese fa ne aveva denunciato la sparizione in un altro paese della provincia etnea. "Non si esclude - spiegano i carabinieri - che il fondo della tragedia, situato in un quartiere popolare di Acireale, possa essere stato utilizzato come luogo di custodia di cani da combattimento".

"Gli dicevamo sempre di non andare dai cani perché era pericoloso". Così fra le lacrime Ivan Azzarelli, fratello del piccolo Giuseppe. A mamma Alfia la tragedia è stata celata fino a questa mattina. Il marito della donna, Nino Azzarelli, magazziniere della locale squadra di calcio, che ieri sera ha trovato il corpo parzialmente sotterrato dagli animali quasi fosse una razione di cibo, le aveva detto che Giuseppe era stato ferito da un cane e che era ricoverato in ospedale, ma che non c'era da preoccuparsi. Poi, questa mattina, nell'ospedale di Acireale, le ha detto la verità. La donna ha gridato ed è svenuta. Poi è stata sedata ed è sotto il controllo dei medici.

Per il sindaco Nino Garozzo "è una morte terribile e assurda che getta nello sconforto tutta la città. Gli investigatori sapranno chiarire chi teneva quei cani, a quale scopo e come mai dei ragazzini ogni pomeriggio si recassero lì". Il sottosegretario alla Salute Francesca Martini nota che bisogna "applicare pienamente le normative vigenti in materia di anagrafe canina, di principi di responsabilità civile e penale del proprietario e in materia di lotta al randagismo e di percorsi educativi". "Mi auguro - conclude il sottosegretario lanciando un appello all'assessore alla Sanità siciliana Massimo Russo - che davvero in Sicilia possa partire una rinascita che ci permetta di non vedere più questa regione toccata da fatti così drammatici".

28 marzo 2009

PER MOSTRARE LA SOFFERENZA ANIMALE OCCORRE PAGARE IL COPYRIGHT


Un messaggio da Google avvisa che il video "Stop Animal Abuse", è stato oscurato per violazione di copyright. Il video in questione era caricato su Google da almeno un anno, ed era composto da immagini e notizie di associazioni animaliste. Come base musicale era stata utilizzata "Firestarter" dei Prodigy.

Sembra che questa "piazza pulita" sia una novità dei signori che abitano a Google, e la definiscono "strumento identificazione contenuti", in questo modo :


Che cos'è lo strumento Identificazione contenuti?
Identificazione contenuti è l'ultimissimo strumento con cui Google Video consente ai titolari di copyright di identificare e gestire in modo molto più semplice i propri contenuti su Google Video. Lo strumento crea file di ID che vengono confrontati con i file caricati dagli utenti e, qualora dovesse essere riscontrata una corrispondenza, il video appena caricato viene disattivato e oscurato sul sito.

( da http://video.google.com/support/bin/answer.py?answer=82734&topic=10919)


A lamentare la violazione di contenuti non potevano essere di sicuro le associazioni animaliste, e infatti in una mail successiva di Google veniva specificato che a ritenersi lesa era la Warner Bros Group. Quindi il problema era la base musicale dei Prodigy, che veniva utilizzata in "Stop Animal Abuse" senza pagare diritti di copyright.

"Stop Animal Abuse" è un video di contenuto informativo/sociale, e non certo commerciale. Non essendo un mezzo per vendere o reclamizzare nulla, non si capisce per quale motivo dovrebbe pagare dei diritti musicali. Quindi, probabilmente anche cantare un brano a squarciagola per strada è un'ulteriore violazione di copiright.

Senza dimenticare che spesso e volentieri sono le grandi multinazionali a servirsi di quello che vive nel web e per strada, e sono le prime ad ammettere di pagare figure che hanno esclusivamente il compito di "rubare" stimoli e idee alla gente comune. Due esempi fra molti : lo sfruttamento dei "writers" tra pubblicità e programmi televisivi vari; e l'hip hop che esisteva nelle strade di New York molto prima che se ne accorgessero le case di produzione musicale.

Ma a parte tutte le considerazioni sul copyright, c'è una cosa che dimostra la strapotenza di queste multinazionali : il video poteva essere lasciato sul sito escludendone la musica, le immagini non erano certo proprietà di Warner Bros. Probabilmente questi programmi cerca-violazioni in rete non sono così equi.
Una curiosità: alcuni anni fa lo stesso brano musicale venne usato da un marchio italiano, che lo utilizzò per uno spot pubblicitario. Lo spot era ambientato in una protesta animalista all'esterno di una fabbrica, venne censurato dopo poche apparizioni e mai più trasmesso.


.

16 marzo 2009

COMUNICATO STAMPA SULLA VICENDA DI MODICA

Alla c.a. degli organi di informazione
E p.c. Al sindaco di Modica, Antonello Buscema
Al sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque
All’Ausl veterinaria n. 7 di Ragusa

Oggetto: Cordoglio e rabbia. È ora che chi ha delle responsabilità paghi!


Una tragedia annunciata quella della morte del piccolo Giuseppe Brafa, per la quale ci uniamo al cordoglio della famiglia e della città. Sono anni che l’Oipa parla delle inadempienze dei Comuni, la stragrande maggioranza dei Comuni della provincia di Ragusa, che non hanno una convenzione con uno dei due canili del territorio né, tantomeno, un canile sanitario comunale, come dovrebbe invece essere per legge. Sono anni che l’Oipa parla di sterilizzazioni per non fare proliferare il fenomeno del randagismo, ma ci voleva una tragedia per convogliare finalmente i riflettori sul problema.

La verità è una sola, i sindaci sono inadempienti, perché la legge li obbliga a convenzionarsi con una struttura idonea per i cani, qualora non dispongano di un canile sanitario comunale, ma tanto per chiarirsi le idee sui due Comuni implicati nella vicenda: Modica e Scicli, la prima ha debiti con la Coop. Maia, che peraltro ha vinto la causa in tribunale, per € 140.000, e per € 240.000 circa con la Dog Professional, per cui quest’ultimo canile, con cui dovrebbe essere attiva la convenzione, non svolge più il servizio di cattura e rifugio dei cani da almeno 4 anni; il Comune di Scicli, poi, deve pagare alla Dog il 2007 e 2008. E tanto per fare comprendere come la situazione sia al collasso in provincia, basti solo citare un altro dato: il Comune di Pozzallo deve al canile convenzionato € 310.000 al 30 ottobre 2008….
E si potrebbero citare anche i dati degli altri Comuni, ma non è il caso. È il caso, invece, di sottolineare le responsabilità che non vanno addossate ai cani né tantomeno agli animalisti come qualcuno, ahimè ignorante, ha tentato di fare, perché l’Oipa, costituita esclusivamente da volontari non sovvenzionati da nessuno, da anni impiega tutte le proprie risorse, provento di mercatini e della lotteria di Natale, esclusivamente per raccogliere cani e gatti dalla strada, curarli, metterli in pensione o nelle case dei volontari, sverminarli, vaccinarli, operarli, e farli adottare, spesso, spostandoli prima in pensioni al Nord, con grave dispendio di denaro per i viaggi. Errata, inoltre, la notizia sulla bocca di tanti, che i cani in questione fossero affidati agli animalisti: pare siano stati affidati al signor Virgilio Giglio, ora in carcere. Se così fosse, l’Oipa si chiede come un Comune possa affidare tanti cani ad un privato cittadino senza prevedere strutture idonee come box e canali di scolo; qualora i cani affidati fossero di meno, e rimane sempre il problema box e norme sanitarie da rispettare, perché non si è provveduto alla sterilizzazione dei cani? Se, invece, si tratta di un cittadino mosso a pietà che ha dato un rifugio a dei canim ci si chiede come possa essere lui in carcere, quando la responsabilità è del vero proprietario dei cani, alias il Comune. Fino alla settimana scorsa abbiamo parlato di sterilizzazioni e di adeguamento alla legge per il servizio canile, ma per quest’ultimo punto ci ritroviamo gli organi preposti (vigili urbani) a sciorinare come legittimata giustificazione per non fare ricoverare cani al canile il fatto di non avere una convenzione, anziché vergognarsi per l’indegna situazione di inadempimento e cercare di porvi rimedio; per quanto concerne le sterilizzazioni, invece, ci troviamo a combattere un cavillo che non sta né in terra né in cielo, ossia la possibilità alla delegata provinciale Oipa, Valentina Raffa, come referente a titolo gratuito del randagismo per il Comune di Modica, di potere fare sterilizzare all’Ausl 7 di Ragusa solo quelle cagne per le quali si trova un cittadino disposto ad intestarsele, e l’amministrazione non intende intestarsi cani fino a quando non avrà stilato una assicurazione, non comprendendo che i cani randagi sul territorio sono comunque del sindaco per legge, per cui sterilizzarli è solo prevenire il randagismo e non aumentare le responsabilità dell’amministrazione. L’Oipa è fortemente dispiaciuta per quanto accaduto e arrabbiata perché le amministrazioni di rado incontrano e soprattutto ascoltano seriamente i volontari che ogni giorno sono in strada a contatto con i cani, accudiscono cani e colonie feline e conoscono bene la situazione catastrofica della provincia. È ora che i sindaci si assumano le proprie responsabilità. È ora di osservare le leggi, senza arrogarsi la presunzione di ritenerne alcune più importanti ed altre, quelle in tema di animali, secondarie. La legge è legge e va rispettata. Confidiamo, insieme alla rete nazionale di animalisti di cui facciamo parte, nell’intervento immediato dell’on. Francesca Martini per salvare i cani e far sì che chi ha colpe paghi. E’ facile addossare la colpa ai cani, non parlano, ma se una testa deve saltare è quella dei sindaci!

Oipa provinciale Ragusa

OIPA Italia – sezione Ragusa e provincia – Delegata: Valentina Raffa
Via San Giuliano 73 – 97015 Modica (RG)
Tel. 333 3477763 – ragusa@oipaitalia.com


.

IL BAMBINO ATTACCATO DAI CANI A MODICA

.
Il bambino attaccato dai cani a Modica (Ragusa) si chiamava Giuseppe e aveva 9 anni. Nel suo mondo di bambino non poteva immaginare quante persone sono coinvolte in ciò che gli è accaduto. Dopo essere stato attaccato da un branco di cani, quindi presumibilmente con una grossa perdita di sangue, è stato trasportato all'ospedale di Modica. Ma quell'ospedale non era all'altezza della situazione, e Giuseppe veniva preparato per essere prelevato da un elicottero che l'avrebbe trasportato a Catania. Minuti preziosi, tanti, persi probabilmente nell'errata valutazione di qualcuno.

All'improvviso, dopo il terribile fatto, si sono materializzati carabinieri, polizia veterinaria, AUSL.
Da una notizia dell'AdnKronos pare che il 62enne che custodiva il branco di cani sia stato arrestato. Un sessantaduenne, quindi non un ragazzino, viene lasciato a gestire un carico di 15 cani con i problemi che abbiamo visto. Dov'erano i carabinieri, la polizia veterinaria, l'AUSL fino all'altro ieri?

Gli animalisti sanno bene quanto sia difficile, soprattutto in regioni come la Sicilia, ottenere un incontro con i sindaci dei vari paesi. Alcuni non si fanno trovare nemmeno al telefono, tanto si scocciano delle solite lamentele: signor sindaco apriamo un canile comunale, signor sindaco sterilizziamo i randagi, signor sindaco mettiamo i microchip. Che palle!

Molto meglio occuparsi della festa della santa patrona - come ha spiegato Report su Rai3 - per la quale i soldi si trovano certamente, e sono centinaia di migliaia di euro.
In Sicilia non esiste una patrona dei cani randagi, basta vedere le immagini dei cani di Modica passate dai Tg per accorgersene : una cagna aveva delle mammelle così grandi da aver partorito almeno 10 volte nella sua vita. Ma ai sindaci cosa frega delle sterilizzazioni? Non portano certamente voti !

In Sicilia esistono solo volontarie/i testardi, profondamente siciliani nel voler salvare a tutti i costi una situazione insanabile. Gente capace di inginocchiarsi davanti a una stronza dell'Alitalia quando vieta il viaggio a una mamma randagia, che ha trovato adozione insieme ai suoi cuccioli, perchè "si è superato il numero dei cani permesso dal regolamento".

La soluzione prevista dalle istituzioni di Modica è l'eliminazione totale del branco. Davvero ingegnosi. Arrestato il custode, eliminato il branco, risolto il problema. Anzi, si proclama il lutto cittadino per lavarsi meglio la coscienza.

.

24 agosto 2008

ALDO CAZZULLO e la BILANCIA DEGLI AFFETTI

"Io donna", allegato al Corriere della Sera del 23 agosto, pubblica un memorabile quanto confuso articolo di Aldo Cazzullo intitolato "LA BILANCIA DEGLI AFFETTI".
Tutto parte da una scena a cui il nostro A.C. assiste: due furetti scappano dalle braccia di una perditempo che li ha portati a passeggiare in Galleria a Milano, e creano un po' di tensione. Sospendendo per ora i commenti sui furetti e su chi li detiene - che meriterebbero un discorso a parte - si legge che questa scena suscita in Cazzullo sentimenti profondi e vari: ricorda gli articoli in cui ha letto di animali citati in tribunale oppure diventati motivo di guerre fra ex coniugi. Tutti con nomi tipo Ettore o Mario.
Continua affermando che cani e gatti hanno superato il numero dei bambini per famiglia e quindi le culle sono vuote mentre le cucce sono piene (cos'è un messaggio subliminale?)

Cazzullo conclude il suo profondo ragionamento con la frase (stampata in neretto)
"Ho incontrato molte donne, e molti uomini, per cui un pelo del loro cane pesa più della vita di un estraneo a due zampe" e convinto di avere espresso idee intelligenti afferma che occorrerebbe tornare a chiamare il proprio cane Fido.

...............................Già, non ci sono molte parole davanti a queste dimostrazioni di sciatteria e di totale indifferenza a quelli che sono i veri problemi che migliaia di animali vivono oggi nel nostro Belpaese. Non sarà certo attraverso la voce di questi giornalisti da operetta che cambieranno le cose: sono molto più abituati a conoscere la specie canina attraverso i vezzi delle star tipo Paris Hilton piuttosto che la cruda realtà che ogni giorno raggiunge i volontari di tutta Italia, quelli che non si voltano dall'altra parte dicendo "non voglio vedere perchè ci sto troppo male".

Eppure hanno una tessera di giornalista in tasca, quindi probabilmente dovrebbero fare informazione. In certe zone del mondo i giornalisti fanno addirittura indagini!
Un suggerimento che si sarebbe potuto dare a Cazzullo, sapendo con un certo anticipo del suo articolo, sarebbe stato un ritratto dei leoni che certi mafiosi tengono nei loro giardini...quelli mangiano costate di manzo a colazione, guarda un po' come sono trattati bene gli animali in Italia.
Magari fosse così facile, Sig.Cazzullo; la differenza tra quello che legge lei e la realtà delle cose è nelle due foto qui di seguito.
Forse non è sufficiente chiamare i cani Fido per vivere in un paese civile.

Sopra: Paris Hilton e il suo chiuaua.


Sotto: un cane cosparso di benzina e incendiato vivo in Italia.