24 marzo 2010

EMANUELE PIRELLA E LO SPOT ANIMALISTA CENSURATO

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Se n'è andato un grande comunicatore, che ha lasciato un'impronta indelebile in ognuno dei settori in cui è stato protagonista : pubblicità, editoria, satira, svezzamento professionale di giovani creativi.

In questi giorni viene ricordato prevalentemente per i gli spot televisivi e le campagne stampa più popolari, con i motti che dopo alcuni passaggi entravano a far parte del linguaggio comune della gente. Ma in realtà colui che i collaboratori chiamavano "il grande Imanuel" era un ricercatore proiettato al di là dei confini prestabiliti, un creatore di tracce che poi molti altri hanno seguito o copiato.

Quando la mielosità della famiglia-felice che abita nei mulini bianchi si spalmava inesorabile sulle famiglie italiane, per fortuna c'era Pirella a dissacrare una famiglia ancora più snob, in cui la figlia va a manifestare contro il padre, che si intuisce essere un ricco sfruttatore di animali (industria della vivisezione, forse?).

Non ci sono pubblicità in questo blog, ma per Pirella è giusto fare un'eccezione. Questa è la serie di spot televisivi creati dalla sua agenzia per Superga più di dieci anni fa e sono i soggetti Esame, Processione, Incantation e Corteo ovvero La sfida.

Sono piccoli film, molto raffinati ma veri nel loro messaggio. L'ultimo è ambientato con realismo in una protesta animalista. Dopo pochi passaggi televisivi lo spot è stato censurato in quanto "portatore di un messaggio violento".

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