3 marzo 2010

COLTURE TRANSGENICHE E WTO - ECCO PERCHE' GLI TIRAVANO LE PIETRE

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A partire da Seattle nel 1999, per continuare con il G8 di Genova 2001, in molti avevano capito la pericolosità di quel tipo di economia che non guarda in faccia a nessuno in nome del profitto. Forse oggi si possono comprendere meglio molti fatti accaduti negli ultimi 10 anni, le reazioni sociali che hanno sì coinvolto un grande numero di persone, ma non tante quante potevano essere.

Era nata nel 1995 un'entità astratta come il WTO (tradotto è OMC - organizzazione mondiale del commercio) che si definisce "l'unico governo mondiale che emette risoluzioni, di ben altro peso che l'ONU".

Un organismo che si presenta al mondo come controllore del commercio mondiale, e afferma di battersi per eliminare le barriere commerciali tra Paesi, ma che spesso invece tracima e finisce per occuparsi di cose che si trasformano in vere e proprie imposizioni agli altri Stati.

Infatti, tutta questa faccenda delle coltivazioni transgeniche parte almeno dal 2003 con una precisa denuncia da parte di Stati Uniti, Canada e Argentina, che non approvano la decisione dell'Unione Europea di tenere gli OGM fuori dai propri confini attraverso una moratoria.
E siccome il WTO se le canta e se le suona, ha emesso una sentenza di condanna per questo "biasimevole" comportamento.

Nel corso della presentazione della causa il rappresentante USA al commercio Roberto Zoellick fa questa dichiarazione :

"La moratoria UE viola le norme del Wto. Da anni, in ogni parte del mondo, la gente mangia alimenti geneticamente modificati. I cibi biotech aiutano a nutrire la popolazione mondiale che soffre la fame, offrono enormi opportunità per una alimentazione più sana e nutriente e proteggono l'ambiente riducendo l'erosione del suolo e l'uso dei pesticidi".
Dal sito http://www.unimondo.org/Guide/Ambiente/Biotecnologie/Wto-gli-Usa-vincono-la-causa-contro-Ue-sugli-ogm

Certamente la tipica nutrizione americana a base di carne ricoperta da salse e latte - alimenti gonfiati a dismisura di ormoni, zuccheri e coloranti - non sentirà una grande differenza con un'eventuale dieta transgenica: la maggior parte della popolazione è obesa e ha problemi circolatori già da decenni. Ma imporre coltivazioni geneticamente modificate in una terra come l'Italia, con una varietà così grande di coltivazioni, è un suicidio. O forse un meditato omicidio.

Il pensiero contorto che sta sotto queste decisioni pare essere il mancato guadagno, anzi le forti perdite che subiscono le esportazioni americane di OGM nei Paesi africani, che non acquistano i grossi quantitativi che potrebbero prendere perchè in qualche modo condizionati dagli allarmi della Comunità Europea. Molte informazioni sulle pratiche del WTO, anche se di qualche anno fa molto interessanti, sul sito http://diverticolo.blogspot.com/2006/10/wto-ogm-e-la-supremazia-totale.html

L'Africa non può fare la pattumiera del mondo se i Paesi europei creano dei dubbi sul cibo transgenico generosamente versato sulle sue tavole....

Incredibile questa favola della fame del mondo : da una parte depredano l'Africa dalle sue risorse, scatenano sanguinose guerre interne che sterminano intere etnie, commerciano in armi, droga, preziosi, petrolio, e dall'altra tendono la loro unta mano con gli scarti OGM dei loro ricchi paesi per sfamare i poveri bambini neri.

Non c'è poi tanta differenza tra latitudini, ci sono tanti modi per convincere una nazione recalcitrante a scendere a patti : un terremoto economico, una minaccia terroristica, un qualche accidente di qualsiasi tipo che colpisca la popolazione inerme, ed ecco che magicamente le porte si aprono "agli scambi" perchè...è il mercato, bellezza.

Ecco perchè al WTO hanno sempre tirato pietre.








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2 commenti:

OP97 ha detto...

Ho scoperto il blog solo questa sera, e mi complimento per il lavoro e per le ideali che lo animano! Grazie

manuskapan ha detto...

Grazie a te per esserti fermato qui :-)