27 giugno 2010

PER GLI ANIMALISTI LECCESI : TROVATE QUESTO INFAME

.
.

C'è solo una cosa da dire, cari amici leccesi, questi fatti si stanno ripetendo da tempo
ed è ora di fermare questo infame.
Se non saranno i Carabinieri a muoversi, confidiamo nel fatto che ci sono tante altre persone che non continueranno a sopportare questo sconcio stando zitti.

Vergogna alle forze dell'ordine che dovrebbero controllare e reprimere fatti inauditi come questi : è sicuro che chi sevizia animali inermi ha poche difficoltà a replicare le stesse violenze sulle persone, sui bambini.
Il fatto si è ripetuto più volte, c'è una donna che si prende cura delle creature seviziate, picchiate e lasciate morire legate in mezzo alla campagna. Una televisione locale filma in diretta il ritrovamento di un cane. Quante investigazioni occorrono, e quanta fatica, solo per beccare un balordo che probabilmente lascerà dietro di sè milioni di tracce e che torna sempre nello stesso posto?


18 giugno 2010

PROTESTA ALL'OSPEDALE NIGUARDA DI MILANO - SABATO 18 GIUGNO

.
Per un attimo era sembrato che dal governo arrivasse una sospensione delle pratiche vivisettorie che si stanno eseguendo in uno degli ospedali più importanti di Milano. Nessuno stop invece dal sottosegretario Francesca Martini, solo una promessa di "attività di verifica relativa alla corretta applicazione degli obblighi previsti dalla legge in materia di impiego di animali da laboratorio''.

Questi esperimenti invece vanno interrotti. La LEAL - Lega anti vivisezione - ha organizzato per domani sabato 18 giugno mattina dalle 9 alle 13 una protesta davanti al Niguarda, che oggi non si chiama più "ospedale" ma "azienda ospedaliera", e la differenza di senso non è poca. Lì stanno avvenendo sperimentazioni su animali vivi durante corsi didattici, a causa di un progetto che unisce il Niguarda a una certa AIMS Academy.

Veramente AIMS Academy ha un nome altisonante, ma il suo sito è ancora in costruzione, e sulla pagina attuale si può leggere solo :

"Oggi, l'Azienda Ospedaliera Niguarda - Ca' Granda e la fondazione AIMS Academy - Advanced International Mini-invasive Surgery - che raccoglie il testimone dell'importante realtà accademico-scientifica ILCAM creata nel 2001 dal Prof. Raffaele Pugliese, si fanno promotori del progetto per la realizzazione della prima struttura multidisciplinare in Italia dedicata alla ricerca e alla formazione in chirurgia mini-invasiva avanzata. "

Fondazioni, aziende ospedaliere...ma il sito lo fanno con la desinenza org. così giusto per chiarire le idee..... http://www.aimsacademy.org/sito/html-template.html

Il presidio chiede all'ospedale Niguarda di non permettere più l'organizzazione di corsi di training con uso di animali al suo interno; all' AIMS Academy di non usare più animali nei propri corsi e di usare invece metodi alternativi moderni e all'avanguardia, più efficaci e utili.
Si raccoglieranno le firme per la petizione nazionale "Abolizione della vivisezione didattica".

Gli organizzatori chiedono di portare cartelloni, striscioni con slogan, magliette di ogni tipo ma di lasciare a casa le bandiere di associazioni.

Su Facebook http://www.facebook.com/event.php?eid=112027415510427

La petizione da firmare http://www.agireora.org/progetti/petizione-vivisezione-didattica.html

Informazioni info@leal.it oppure a milano@agireora.org



Proteste antivivisezione a Melbourne - L'attivista Jamie Yew - foto Repubblica

.

800 TONNI LIBERATI DAI SUBACQUEI DI SEA SHEPHERD


L'equipaggio della Steve Irwin ha liberato dalle reti più di 800 tonni pescati illegalmente.

Operazione Blue Rage: Decimo giorno di pattugliamento nel Mediterraneo
Giovedì 17 giugno 2010
Punto nave: al largo delle coste libiche

Alle ore 16 un gruppo di 5 subacquei ha forzato una delle due gabbie trainate dal peschereccio italiano Cesare Rustico.

Mentre la Steve Irwin impegnava la Cesare Rustico e la sua barca appoggio Rosaria Tuna, un gruppo di Sea Shepherd ha tagliato la rete e liberato da 700 a 800 tonni rossi. La maggior parte dei tonni erano giovani (immaturi), e ragionando sia sulla posizione delle gabbie, sia sul fatto che la caccia al tonno rosso si è conclusa per l'intero Mediterraneo alla mezzanotte del 14 giugno, è chiaro che questi tonni sono stati catturati illegalmente da questi due pescherecci.



Tutta la notizia e le foto su http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=979

Oggi il nostro cuore volta alto come un falco!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


.

.



16 giugno 2010

FUORI I NOMI DI CHI ADOTTA ANIMALI E LI RISPEDISCE AL MITTENTE PERCHE' "GUASTI"


Il mondo, si sa, è pieno di teste di cazzo.
Ma fra tutte le teste di cazzo alcune lo sono molto di più, e bazzicano su internet alla ricerca di cani da ricevere gratuitamente.
Richiedono animali provenienti da canili, o dalla strada, ovvero i più sofferenti e provati; fanno la parte dei buoni d'animo con vicini e amici, loro sono i "salvatori" di un povero essere.

Sono capaci di recitare la parte degli amanti degli animali talmente bene, che le volontarie a volte cadono nelle trappole, e con fiducia consegnano un loro protetto a chi, in cuor loro, potrà offrire un po' di cura e di affetto.

Poi un giorno le suddette teste di cazzo scoprono che il povero essere è "difettato" : mangia le scarpe, ringhia agli estranei, abbaia troppo, in famiglia sono allergici al pelo, o uno dei tanti altri motivi con cui l'animale viene rispedito al canile di provenienza dopo tre mesi, sei mesi, un anno.
Strano perchè le scarpe o gli abitucci firmati, i tappeti o le automobili di cui queste persone in genere vanno tanto fiere, non riuscirebbero a restituirli dopo così tanto tempo. Un cane sì, possono farlo.
Ci sono state tante polemiche sul sistema delle adozioni: ci sono cani che hanno subìto questo trattamento anche più volte, adottati e riportati indietro con qualche giustificazione improbabile.
Probabilmente va detto forte e chiaro che un cane che ha passato anni in canile, e prima di arrivarci magari ha girovagato per strada o è stato maltrattato, difficilmente sarà il cane perfetto che lorsignori si aspettano.

Grazie al cielo esiste anche una grossa parte di persone che adottano animali con grande responsabilità e coraggio, capaci di affrontare anche i momenti difficili, dai problemi caratteriali alle malattie che si sono manifestate dopo l'adozione. Non è stato il caso di Trilly, riportata al canile dopo un anno.

Sempre più convinti che in ambito animalista debba circolare l'informazione : le persone che si comportano così andrebbero segnalate con nome e cognome, in mailing list apposite, in modo da escludere l'eventualità di una loro ulteriore ricerca d'adozione presso volontarie diverse o in altre città.



La storia di Trilly da Associazione Aiutiamofido :

Questo è uno di quegli appelli che non vorrei mai scrivere…questa è una di quelle cose che non riesco mai a buttar giù….
Oggi vi parlo di Trilly, forse in tanti la ricorderete, forse a tanti scenderà quella lacrima che non riesco a nascondere.

Era il 2008 quando Trilly uscì dal canile di marano di Napoli, per andare in pensione a milano, con una valigia piena di speranze e di amore,aveva vissuto 3 anni in un triste e squallido canile ora, finalmente anche per lei qualcosa cambiava….

Passavano i giorni, mesi….ma lei non veniva mai notata, finchè un giorno…..un giorno anche la sua vita cambiò. Trilly aveva finalmente una casa tutta sua, un amore tutto suo ma……..come in ogni favola con il triste lieto fine…dopo un anno ….

ci scrivono:

" purtroppo con grande dispiacere , vi comunico che non posso tenere più Trilly, perde urina e anche se poche gocce , per me è importante…."

Già, avete capito bene….Trilly ritorna al mittente …e dove????? Dove????
Come si fa a rinchiuderla in una gabbia dopo che ha vissuto un anno sul divano?
come si fa a dirle…"ci dispiace trilly, ma chi ti amava..." (mi chiedo…..ma ti ha mai amata almeno un po’??????) ora sei solo un peso per lei

Trilly…che devo dirti????
Le forze ormai ci abbandonano….siamo deluse…esauste….stanche e quel poco di voce che abbiamo vi chiediamo ancora una volta….
aiutateci, aiutate trilly a non ritornare in gabbia, chiediamo per lei anche uno stallo, ma che sia una casa con giardino….anche a pagamento ma…..aiutateci , vi prego…..Trilly ha bisogno di tutte noi


Trilly 4 anni , taglia media, (20 kg) sterilizzata, vaccinata , buona e tanto dolce, va d’accordo con gatti, galline, conigli….sa farsi valere con i suoi simili se non sono troppo simpatici…, ora è a milano (monza) ma ……ovunque tu sia….ovunque….lei ti seguirà!!!!

che dirti Trilly? Noi ce l’avevamo messa tutta ma……..non era quella giusta…!!!!!..

anna 335 5670234

claudia 335 7409288

elisa 335 5960887


associazione aiutiamofido

.


12 giugno 2010

COMPAGNIA FIDUCIARIA NAZIONALE FINANZIA GREENHILL

.
Gira che ti rigira ci si imbatte sempre nei soliti noti: la Compagnia Fiduciaria Nazionale è una società che gestisce capitali di persone "che non amano apparire", e pare che abbia gestito il patrimonio Fininvest dall'inizio. Questa segnalazione giunge da Agire Ora Network e dalla campagna Salviamo I Cani Di Green Hill :
http://www.fermaregreenhill.net/


A quanto pare dietro alla gestione dell'allevamento di cani per la vivisezione Green Hill in Italia, per conto di Marshall Farm, ci sono diversi commercialisti. Coloro i quali detengono il capitale della "Green Hill 2001 srl" sono due società fiduciarie entrambe con sede a Milano e gestite da noti commercialisti.

Una di queste, detiene più dell'80% di Green Hill: si chiama "Compagnia Fiduciaria Nazionale" e ha sede in Galleria De Cristoforis 3 a Milano, proprio dietro a Corso Vittorio Emanuele, nel pieno centro della città.

La "Compagnia Fiduciaria Nazionale" è nota a chi segue questioni finanziarie per il legame con scandali, fallimenti e loggia P2.

Con questo appello e con il presidio di giovedì 10 maggio comincia una campagna contro i finanziatori di Green Hill. Le informazioni da approfondire sono tantissime e ci sono molte angolature da cui prenderli di mira. Manderemo approfondimenti a breve.

Fate sentire la vostra voce ai finanziatori di Green Hill!

-------------------------------------------------------------------------------------------------


Compagnia Fiduciaria Nazionale Spa
Galleria De Cristoforis 3
20122 Milano
Tel: 02 76020992
Fax: 02 76002021
Mail:
cofidnaz@compagniafiduciaria.it


Spett.le Compagnia Fiduciaria Nazionale,

scrivo questa lettera riguardo l'allevamento Green Hill di Montichiari (BS), unico allevamento di "cani da laboratorio" in Italia, uno dei principali in Europa.
Scrivo perché gli affari di questo allevamento sono legati strettamente alla Compagnia Fiduciara Nazionale, che detiene circa l'80% del capitale sociale di tale azienda il cui business è la produzione intensiva di cuccioli di cane da spedire a laboratori di vivisezione in cui
troveranno tortura, prigionia e morte.

Un numero altissimo di cani, ben 2500, sono rinchiusi nei capannoni chiusi di questa azienda, in cui non entrano né aria né luce naturale.
Da questo allevamento centinaia di cani ogni mese finiscono nei laboratori di vivisezione, dove saranno costretti ad inalare o ingerire sostanze chimiche fino alla morte, ad essere sottoposti a chirurgia, operazioni al cervello, paura, dolore.

Una fine orrenda in nome del profitto di questa azienda e di chi, come voi, non si è fatto scrupoli ad investirci il proprio patrimonio.

Scriviamo sperando che la "Compagnia Fiduciaria Nazionale" smetta di lucrare da tale aberrante fonte di profitto.

Vi invitiamo pertanto a cessare ogni forma di collaborazione con l'allevamento Green Hill.

Cordiali saluti,
... nome cognome ...



.

7 giugno 2010

INCONTRO PER LA LIBERAZIONE ANIMALE 2010 / ANIMAL RIGHTS GATHERING 2010

.

Nord Italia
8 - 11 luglio 2010

Anche quest'anno vogliamo presentare un appuntamento che riteniamo molto importante per chi vuole opporsi alla strage di animali che la nostra civiltà sta provocando con il suo stile di vita.

Già in passato individui e realtà affini a questo movimento si sono potuti incontrare e confrontare in un'iniziativa a carattere principalmente locale.
Quest'anno invece l'incontro ha un interesse internazionale.

Gli anni scorsi molt* attivist* di svariati paesi hanno speso energie e fondi per organizzare un evento simile, pensato per accogliere partecipazioni da tutto il mondo. Cercheremo di ricambiare l'impegno per contribuire assieme all' INCONTRO PER LA LIBERAZIONE ANIMALE 2010 / ANIMAL RIGHTS GATHERING 2010.

Per questioni ovviamente pratiche workshop e dibattiti saranno in lingua inglese.
Comunque quotidianamente ci saranno momenti in cui sarà possibile assistere a traduzioni in italiano di alcuni degli argomenti discussi, per dare la possibilità a tutti di comprendere ed intervenire.

Potete contattare gli organizzatori scrivendo un'email agli indirizzi:
info@incontroliberazioneanimale.net (in italiano)
info@argathering.net (in inglese)

Prossimamente sarà disponibile anche un numero di telefono, sarà attivo da qualche settimana prima dell'incontro.
Potete iscrivervi alla mailing list direttamente dal sito oppure mandandoci una mail avente come soggetto "newsletter" e riceverete ulteriori aggiornamenti sull'incontro.


Per la liberazione animale
AGISCI - PARTECIPA - INFORMA


http://www.incontroliberazioneanimale.net/
email: info@incontroliberazioneanimale.net

.

5 giugno 2010

PORTERA' LA PIOGGIA VIA IL MIO DOLORE? MARLON DAL CANILE

.
Da Associazione Canili Lazio :

"Ci sono giorni in cui piove qui da noi e sapete, sono buono io, e lascio posto alla mia compagna...così resto spesso senza riparo, ma non mi lamento mai, in fondo, mi piace rimanere li sotto la pioggia…

In quei momenti penso tante cose, spero che le gocce che cadono su di me, portino via i miei ricordi di cane libero, possano dare sollievo alle mie orecchie doloranti, possano pulire
il mio pelo infangato…

io lo spero, ogni volta che piove, ma poi, quando torna il sereno, io sono sempre li, con i miei ricordi, nessun dolore è andato via, e il mio pelo è sempre piu’ sporco… Spero che questa pioggia abbia potuto almeno lavare la coscenza di chi mi ha lasciato qui..."






Brando è un cagnolone di una delicatezza eccezionale, vive in canile da molti anni, con una compagna molto poco amichevole che sopporta con tanta pazienza. Brando è splendido e buono, di taglia grande, per lui si accettano anche sistemazioni in pensione perche’ possa almeno annusare l’erba. E’ gia sterilizzato. Adottabile nel Lazio e al centro nord con visite pre e post affido.

Info: adozioni@associazionecanililazio.it

329/1610240 - 392/4529927 (dopo le 18.00)


http://www.associazionecanililazio.it/







.

QUASI QUASI MI PRENDO IBIZA

.
"Questa cazzo di Italia non mi va più bene.
Prima ci hanno detto che remavamo contro, che eravamo solo dei depressi perchè
non vedevamo il bicchiere mezzo pieno. E giù risate... Adesso guarda come stiamo.
Devo trovarmi un posto dove ricominciare..quasi quasi mi prendo Ibiza, e anche Maiorca Minorca e Formentera.
Ne ho il diritto perchè è stata una provincia Romana, perfino il nome era Baleares : latino.

La conquista avverrà segretamente, ma non sarà difficile. Chi aderirà al progetto dovrà partire in calzoncini e infradito, e con bagagli poco ingombranti, per mescolarsi facilmente ai turisti internazionali.
Casomai se ci saranno problemi col governo spagnolo parleremo con il presidente e gli chiederemo di chiudere un occhio, anzi magari tutt'e due, tanto a lui delle Baleari cosa gliene può fregare?
In cambio potremmo proporci come via di transito per gli affari del suo e di moltri altri governi, dei quali anche noi saremo ignari...perchè tanto cosa ce ne può fregare? L'importante è che restiamo amici e non ci pestiamo i piedi a vicenda.

Siccome la difesa è importante, organizzeremo in tutte le coste la vigilanza fatta dai cani da guardia, istruiti al duro servizio della protezione degli umani da allevatori specializzati, ispirati dal metodo Guberti. Naturalmente anche delfini, tartarughe e cozze verranno addestrati nel limite del possibile alla difesa del territorio.
Al cui interno ce ne staremo barricati in santa pace, lontano dalle follie italiane."

PS - ovviamente nessuna delle azioni da noi intraprese sarà giudicabile e perseguibile dalla giustizia al di fuori delle Baleari.



(la storia qui sopra è stata ispirata dalla concezione israeliana della vita)

.


.

MENO 6 ORE ALL'ALBA - LA NAVE "RACHEL CORRIE" IN ARRIVO A GAZA

.
AGGIORNAMENTO 2 : 16 MARZO 2003 - 5 GIUGNO 2010 La speranza di Rachel Corrie è stata uccisa per la seconda volta.


AGGIORNAMENTO : Mistero su quello che sta avvenendo a bordo della Rachel Corrie. Sono interrotte tutte le comunicazioni, compresi i telefoni satellitari, e sembra che i battelli dei giornalisti al seguito siano stati fermati affinchè non ci siano testimoni scomodi. All'alba di questa mattina la Rachel Corrie è stata circondata da navi da guerra israeliane ed è stato intimato agli attivisti l'ordine di dirigersi al porto di Ashdod, dove le merci dovrebbero essere scaricate e controllate. Nessuna risposta ai militari da parte della nave irlandese appartenente alla Freedom Flotilla, decisa a continuare il suo viaggio fino a Gaza, unico modo per avere la sicurezza che le merci a bordo arrivino davvero alla popolazione assediata della Striscia.


Da AGI News :

La nave irlandese "Rachel Corrie", l'ultima barca della Flotta della Liberta', prosegue la navigazione verso Gaza con il carico di aiuti umanitari alla popolazione palestinese assediata dal blocco israeliano; e si trova adesso a 150 miglia dalla Striscia palestinese.
L'equipaggio dell'imbarcazione - fa sapere la portavoce dell'organizzazione Free Gaza,
Greta Berlin- non ha intenzione di sbarcare nel porto di Ashdod, come propone Israele, ma intende proseguire fino alla Striscia dove l'arrivo e' previsto per sabato mattina.
Nel comunicato si precisa che l'imbarcazione ancora navigava in acque internazionali e non era arrivata nella zona di esclusione marittima israeliana e che la comunicazione del mezzo navale e la sua base a Cipro e' "spesso difficile, quando non impossibile".

La nave "ha un carico di materiale da ricostruzione, 20 tonnellate di carta e molti altri prodotti che Israele rifiuta alla popolazione di Gaza prigioniera", prosegue la nota.
A bordo vi sono alcune personalita', tra cui: l'irlandese Mairead Maguire, premio Nobel per la Pace (1976); il connazionale Denis Halliday, segretario generale dell'Onu dal 1994-al 1998; il malaysiano Matthias Chang Wen Chieh, gia' segretario politico del quarto primo ministro Tun Dr. Mahathir Mohamad; il parlamentare malaysiano Mohd Nizar bin Zakaria.

La "Rachel Corrie", da 1.200 tonnellate, e' l'ultima nave della Freedom Flotilla, di cui faceva parte anche la "Mavi Marmara" attaccata la notte tra domenica scorsa e lunedi' da unita' speciali israeliane che in un blitz hanno fatto nove morti. Free Gaza ha divulgato il comunicato dopo che, in mattinata, fonte diplomatiche israeliane avevano detto che Israele prosegue i suoi contatti perche' la barca lasci gli aiuti umanitari nel porto di Ashdod e receda dall'intenzione di arrivare la Striscia palestinese. Israele ha avvertito che impedira' l'arrivo della Rachel Corrie a Gaza, proprio come ha fatto lunedi' con le altre imbarcazioni di Freedom Flotilla.

Poco dopo il comunicato di Free Gaza, la diplomazia israeliana ha diffuso una dichiarazione in cui afferma che non vuole "uno scontro" ne' "abbordare" l'imbarcazione. Nella dichiarazione, sottoscritta dal direttore generale del ministero degli Esteri israeliano, Yossi Gal, si avverte che Israele "si sta preparando a ricevere l'imbarcazione e a scaricare la sua merce". Si aggiunge anche che "se la barca decide di attraccare a Ashdod, garantiamo uno sbarco (dei passeggeri) sicuri" e conclude con un'offerta: "dopo un'ispezione per assicurarci che a bordo non ci siano armi o materiale bellico, ci impegnamo a portare la merce a Gaza. Rappresentanti della barca e delle ong saranno i benvenuti per accompagnare il trasferimento del carico".
(AGI) Bia-Ral




Chi era Rachel Corrie


Di Rachel Corrie non possiamo sapere molto, della sua vita di studentessa di college americano,


e di quello che l'ha portata a diventare uno "scudo umano" in una delle zone più pericolose del mondo. Fino a quando, nel 2003, arrivò la notizia della morte di una giovane americana a Rafah, travolta da soldati israeliani.
Aveva 24 anni, e insieme ad altri volontari dell'International Solidarity Movement stava impedendo ai bulldozer di demolire le case e gli ulivi dei palestinesi. Non con armi o minacce,
ma con quello che maggiormente viene utilizzato dalla resistenza non violenta : il proprio corpo.
Ed è così, vulnerabile, che la ritrae l'ultima foto, mentre fuma una sigaretta.








Il ministro della difesa israeliano Ehud Barak
complimentandosi con i militari del blitz
contro la Freedom Flotilla :
"...non viviamo nell'America del Nord
nè nell'Europa occidentale,
ma in Medio Oriente:
una zona dove non c'è pietà per i deboli
e dove non viene concessa
una seconda opportunità a chi non si difende."





.

2 giugno 2010

QUANDO SI SUPERA IL SEGNO

.
Ci sono cose che segnano un punto di non ritorno : Seattle, Genova 2001, l'attacco alla "Freedom flottilla".
Pensandoci bene, anche in avvenimenti ben lontani dal Medio Oriente si può riconoscere oggi la "lunga mano" di Israele, con le sue tattiche antisommossa, i corpi speciali, l'uso di armi improprie in spregio al diritto internazionale, l'ossessione per il controllo.
Nel 2000 a Praga il treno degli Italiani diretti a protestare contro la Banca mondiale venne assaltato da corpi speciali, mentre era in mezzo a una buia campagna cèca, lontano da eventuali testimoni. Non riuscirono a entrare in tutti i vagoni, a causa della reazione di quanti non si erano ancora addormentati, dopo un giorno di blocco al confine. Nessuno riuscì a immaginare come sarebbe finita se fossero entrati in tutto il treno.
Ma forse quello che accadde nella scuola elementare Diaz un anno dopo, quando di notte persone inermi vennero fatte a pezzi dai reparti mobili più "famosi" d'Italia, spiegò come avrebbe potuto essere un'eventuale finale.

Sempre nel 2001 venne utilizzato sui dimostranti di Genova il CS, un pericoloso gas a composizione micro-cristallina vietato perfino in guerra. Immaginate di asciugarvi le lacrime o il sudore e sentire migliaia di piccoli granelli sotto le dita che escono dal vostro corpo, per settimane. Gli uccelli che malauguratamente si erano trovati nelle zone invase dal gas cagavano merde circondate da anelli di microcristalli. Nessuna inchiesta ha verificato le conseguenze sulla salute, sia dei dimostranti che delle forze dell'ordine, dopo tre giorni di irrorazioni da gas vietato in guerra.

Che tipo di collaborazione militare tra Paesi "civili" può dare questo tipo di frutti ?

Con la Freedom Flotilla è stato dato un segno terribile, si è mostrata la vera misura dell'istinto bellicoso e violento di governi che dovrebbero garantire pace e prosperità, mentre trascinano i loro popoli nella fogna governata dall'economia di guerra.

Una misura tangibile anche nei patri confini, chissà in quanti avranno brindato a Palazzo per le morti e le incarcerazioni, visto il genere di personalità c'è da aspettarselo. Soprattutto quando gli organi di partito come "il giornale" di vittorio feltri hanno la protervia di titolare la prima pagina con affermazioni da Codice Penale :

“Israele ha fatto bene a sparare"
“Dieci morti tra gli amici dei terroristi”

Parole a vanvera senza uno straccio di prova, ribadite nelle pagine interne dalla biondissima e occhioazzurrissima fiamma nirestein (ma gli ebrei non erano quelli perseguitati a causa dei caratteri non ariani?)

Perciò "il giornale" di feltri potrà anche continuare a sbandierare le sue porcate, ma che si smetta di citarlo come nuovo riferimento per gli animalisti italiani.
Quattro articoli sui canili lager non rendono un quotidiano credibile, quando il resto della sua politica è razzista, specista, sessista e, grazie alle frequentazioni israeliane, parecchio isterica.



.

1 giugno 2010

I COSIDDETTI "PACIFINTI" - FREEDOM FLOTTILLA IL GIORNO DOPO, QUANDO LA PALLA PASSA AI GOVERNI

.
Una parola piena di consonanti fastidiose...pcf..., che sembra di vederla la faccetta da schiaffi di La Russa pronunciarla, con gli occhietti strizzati e tutti i denti di fuori.

Oggi è un po' più chiaro vedere dove stiano questi famosi e nominati "pacifinti", e sono proprio quelli che con una faccia parlano di pace, cooperazione, sviluppo, ma con la faccia nascosta controllano e manovrano affinchè le cose vadano in senso opposto.
"Quali misure adotterà adesso il governo italiano?" chiede Renata La Rovere di Donne in nero, una domanda semplice, eppure difficilissima per chi non ha risposte coerenti da dare.

Nel quotidiano "il Manifesto" di oggi Manlio Dinucci scrive che diversi Paesi, e soprattutto Israele, collaborano con la Nato per rendere il Mediterraneo sicuro e stabile.
Israele è connesso al sistema elettronico Nato, vi sono esercitazioni militari in comune, cooperazione negli armamenti e nel controterrorismo, non è quindi credibile -conclude il giornalista - che la Nato e in particolare gli Stati Uniti che ne detengono il comando fossero all'oscuro che l'operazione navale israeliana prevedeva di aprire il fuoco contro i pacifisti. Ipocrita appare dunque il "profondo rincrescimento" per la perdita di vite umane espresso dalla Casa Bianca.

Certamente anche lo stato italiano, che collabora massicciamente con Israele in ambito militare, non poteva essere del tutto all'oscuro. Oppure sì? In entrambi i casi la situazione non è buona :
Non essere preventivamente informati delle intenzioni, considerata la gravità del fatto, è un fatto negativo, vuol dire contare come il due di picche.
O se invece l'informazione c'era, i "pacifinti" governativi avranno ancora la faccia per parlare di pace dopo avere avallato un comportamento del genere?

In un mondo normale l'attacco a una nave che non svolge attività illegali, battente bandiera di un altro stato, in acque internazionali, dovrebbe essere considerato un atto di guerra.
Ma forse in guerra ci siamo già, è solo che ci ostiniamo a non accorgercene.



.