12 maggio 2010

UCCISE DUE GUARDIE ZOOFILE MENTRE PROCEDONO A UN'AZIONE GIUDIZIARIA

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E' una notizia tremenda di questa mattina : ancora una volta uno squilibrato con licenza di caccia e porto d'armi è lasciato in condizioni di compiere le peggiori azioni, in un delirio di onnipotenza che questa volta ha tolto la vita a tre persone, potevano essere quattro.

Il primo pensiero va alle famiglie di Elvio Fichera e Paola Quartini, due Guardie Zoofile volontarie che stavano facendo solo il loro dovere.
Secondo le notizie battute in queste ore si erano presentati presso l'abitazione del killer - Renzo Castagnola di 65 anni - con un decreto di sequestro dei suoi cani da caccia firmato dal pm Di Gennaro, in conseguenza a denunce di maltrattamenti che evidentemente erano state inoltrate da persone che conoscevano la situazione.

L'articolo dal quotidiano il SecoloIXI :
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/genova/2010/05/12/AMVnxXgD-duplice_omicidio_sussisa.shtml


A Sussisa, piccolo centro nell’entroterra di Sori, nel levante genovese, il 65enne Renzo Castagnola ha ucciso due guardie Zoofile, ha ferito sua moglie e poi si è tolto la vita.

Secondo una prima ricostruzione, l’uomo, un cacciatore di Capreno, aveva alcuni cani ed era stato accusato più volte di maltrattamenti nei loro confronti, una vicenda di cui in paese si era parlato molto e che aveva portato anche a una denuncia, a quanto sembra, da parte di alcuni vicini.

Questa mattina, le due guardie - Elvio Fichera, presidente dell’associazione Amici degli Animali abbandonati, e la camogliese Paola Quartini - hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo per notificargli la denuncia, risalente al 6 di maggio e relativa allo stato di nove cani che Castagnola teneva per conto di alcuni cacciatori di cinghiali.

A quanto pare, l’uomo avrebbe accolto Fichera e la Quartini in casa, facendoli accomodare intorno al tavolo della cucina; poi, con una scusa («vado a prendere una penna», avrebbe detto, dovendo firmare la ricevuta della denuncia), sarebbe salito al piano di sopra per prendere una pistola, che avrebbe usato per uccidere i due. Nella sparatoria, come detto, è rimasta ferita anche la moglie dell’uomo, la 62enne Giacomina Spaggiari, colpita alla testa e a un braccio e ora ricoverata all’ospedale San Martino di Genova, dove è comunque cosciente. Sul luogo erano presenti anche carabinieri e vigili urbani: uno di loro sarebbe rimasto ferito.

Subito dopo, Castagnola, che aveva un porto d’armi per armi da caccia e, secondo le prime informazioni, faceva parte di una squadra per le battute al cinghiale, ha rivolto l’arma contro di sé e si è tolto la vita.

Paola Quartini era sposata e aveva un figlio. Pochi giorni fa, Fichera aveva accettato di parlare con Il Secolo XIX degli ultimi sviluppi della vicenda del cinghiale Piero, come potete leggere cliccando sul link in fondo al testo.

Sentite da Radio19 intorno alle 12, due vicine di casa dell’uomo si sono dette sconvolte dalla notizia, «senza parole», descrivendo entrambe Castagnola e la famiglia come «persone bravissime» che, a loro dire, «non maltrattavano i cani».

Sul posto sono accorsi gli uomini del 118 e i carabinieri delle compagnie di Sori e di Santa Margherita Ligure.


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