16 maggio 2010

DISEGNO DI LEGGE N.2073 PRESENTATO AL SENATO DAL SEN. GIANCARLO SERAFINI

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ART. 1 - Finalità

1. La presente legge istituisce l’ufficio del Garante dei diritti degli animali,

di seguito denominato “Garante”, con rappresentanze su tutto il territorio
nazionale a livello statale, regionale, provinciale e comunale.


E' probabile che la frequentazione quotidiana con gli animali abbia aumentato, nei volontari che si prendono cura di loro, l'attitudine a stare in guardia.
Il livello dello scontro si è evidentemente alzato, pochi giorni fa sono morte due guardie zoofile per proteggere dai maltrattamenti alcuni cani detenuti da un cacciatore/allevatore. Ma oltre ai casi di squilibrio mentale (che sono più frequenti di quello che si pensa) è sempre più facile trovarsi di fronte allo sfruttamento economico degli animali da parte della criminalità organizzata, un giro di affari miliardario dal nord al sud Italia, composta spesso da quel tipo di gente che non trova differenza tra l'accoltellare un animale o un essere umano.

Quindi non ce ne voglia il Senatore Serafini se davanti alla sua proposta di legge riguardante gli animali non ci sentiamo di fare i salti di gioia.
A Milano è in funzione da anni un Ufficio Diritti Animali (UDA) con il quale ben pochi animalisti hanno avuto l'onore di conversare: sembra..pare..si dice.. che gli unici ad avere ottenuto qualche risposta alle mail o alle telefonate fatte sono stati gli appartenenti alle associazioni ufficiali, per il resto solo il silenzio.

Strano, perchè ogni giorno tanto lavoro, in tutta Italia, viene svolto da persone qualunque che si attivano per cercare un cane scomparso, che si portano in casa animali feriti e li curano a proprie spese, che si fermano a recuperare animali vaganti e cercano aiuto per loro. Si narrano ancora le gesta di quelli che hanno avuto il coraggio di intervenire in mezzo alle autostrade...

Troppe volte queste persone vengono lasciate sole dalle istituzioni, spesso anche dalle grandi associazioni, e solo grazie alla loro responsabilità e abnegazione molti animali trovano conforto alle sofferenze, a volte inaudite.

L'impressione che si ricava dalle istituzioni che dovrebbero, ma che non tengono conto di questa realtà, è che tendano a risolvere i problemi con "soluzioni di rappresentanza", che attraverso l'attività di conferenze, mostre e concorsi canini si attivano per "sensibilizzare" il pubblico, molto lontane però dalla vita vera.
Ci sono tante emergenze e falle da tappare, ma soprattutto un mucchio di attività pratiche da svolgere, abbiamo davvero bisogno di altri uffici, pagati con risorse dell'Unione Europea, o si potrebbero per esempio dirigere gli sforzi per avere dei corpi volontari e delle Forze dell'Ordine veramente preparati ad affrontare queste emergenze?

Questo è il racconto di un caso piuttosto comune: una cagnolina (tipo setter, giovanissima, occhi color ambra e collare con dei cuori, no microchip) viene trovata da una volontaria animalista e da un'altra ragazza in una circonvallazione di Milano e portata in una zona dove stazionano alcuni vigili. Richiedono il loro intervento, ma i vigili rispondono che sono impegnati (non stavano dirigendo il traffico) e lasciano alle due donne la risoluzione del problema. Una delle due deve correre a casa ad allattare la neonata, l'altra è in partenza. Infine, la cagnolina viene portata a casa della donna in partenza, nonostante la presenza di tre gatti. Il compito di occuparsi della cucciolona passa alla madre, che giustamente contatta il canile comunale, il quale la invita a sbrigarsi a portarla in quanto è in chiusura.

Un altro racconto tra i tanti è quello di una donna sola con un bimbo piccolo, che cura un rifugio per animali strappati alla strada o al macello. Messa sotto sfratto, per convincerla meglio i proprietari del terreno le fanno trovare una capretta inchiodata a un albero e squartata. Lei e gli animali vengono minacciati fisicamente in tutti i modi, finchè per proteggere il rifugio dagli attacchi è costretta a dormirci dentro, in un'automobile in pieno inverno col figlio piccolo da solo a casa. Diversa umanità è in una lotta senza regole e senza protezione, una buona cosa sarebbe che le istituzioni che sono già adibite per legge alla tutela di queste situazioni non si voltassero dall'altra parte.

Nella pagina di Facebook appositamente costruita per la sua proposta di legge il Senatore Serafini è descritto come "un uomo di grande sensibilità nei confronti del randagismo". Non è nello stile di questo blog mettere in dubbio la buona fede delle persone, va detto però che nel passato del Sen. Serafini non si nota un'attività particolarmente diretta nei confronti degli animali. Questo aprirebbe una bella riflessione, se solo ci fosse il tempo di farla, sulla difficoltà di far procedere le argomentazioni animaliste in modo coerente, non avendo alcuna rappresentanza politica e quindi nessuna voce in capitolo nelle scelte adottate.

Si è sentito dire da più parti negli ultimi tempi che il vecchio animalismo si è evoluto in qualcos'altro: nell'antispecismo, nelle scelte di vita che escludono l'uso di animali, nell'attenzione a incentivare pratiche rispettose nel commercio, arrivando a coinvolgere molti altri campi inerenti a quello strettamente animale.
La riflessione che ci si può trovare a fare trova spunto in questo disegno di legge, ma tocca quasi tutti i politici attualmente al governo, qualunque sia la loro posizione ideologica.

Ai nuovi ex-animalisti tocca sostenere e digerire contraddizioni pesanti, forse molto più pesanti del passato. Le guerre "di pace" attualmente esistenti coinvolgono migliaia di animali in esercitazioni ed esperimenti militari; il nucleare è di nuovo pericolosamente alla ribalta in un Paese come il nostro, altamente sismico, che già in passato non ha trovato posto per i suoi normali rifiuti tossici, sbolognati all'estero dalle più grandi e importanti aziende italiane. L'acqua pubblica sta per essere venduta ai privati, cosa che nemmeno Mussolini pensò durante il suo governo, tanto per fare un paragone...
Così, per avere qualche briciola di attenzione sugli animali, oggi ci si ritrova incredibilmente a sostenere (e chiedere di sostenere) chi nelle votazioni "chiave", quelle più importanti della legislatura, vota a favore delle guerre "di pace", dello sviluppo del nucleare e della privatizzazione dell'acqua!!!

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3 commenti:

Unknown ha detto...

Carissimi,
sono completamente d'accordo per quello che riguarda i vari UDA (per lo più gestiti da politici)e diverse grandi associazioni che sono diventate vere e proprie società per affari e per le quali i diritti degli animali sono solo una faccenda di secondaria importanza se non addirittura una facciata Riguardo al disegno legge in oggetto, invece,mi permetto di dissentire perchè lo stesso prevede di attivare in ogni territorio proprio quell'esercito di volontari(non politici) che da sempre sono attivissimi e lavorano con abnegazione nell'ombra per tutelare gli animali.E' questo lo spirito del disegno legge.
Mi permetto di aggiungere che non è corretto giudicare le persone senza conoscerle e sapere, per esempio, quanti animali vivono nelle loro famiglie.Amare gli animali ed essere sensibili ai loro diritti non vuol dire necessariamente sbandierarlo ai quattro venti o essere iscritti a qualche associazione animalista, anzi, se dovessi parlare di me stessa quando vedo il deleterio fanatismo che a volte si riscontra proprio nelle stesse, preferisco continuare ad attivarmi secondo quello che mi hanno sempre dettato il cuore e il buon senso.

manuskapan ha detto...

Come è stato scritto nel blog, l'esperienza conosciuta direttamente a Milano non ha portato alcun frutto, e sempre di ufficio diritti animali si parla. Questa volta l'iniziativa parte da un politico, non ci risulta che nessuna associazione sia stata interpellata per il progetto, mentre è abbastanza visibile il tentativo di una certa politica come PDL e Lega di appropriarsi di tematiche animaliste. Ovviamente hanno capito che gli animalisti in Italia stanno diventando parecchi e sono voti che fanno gola. L'urgenza massima è nel sud Italia, dal Lazio in giù comincia l'inferno per gli animali. Se vogliono dimostrarsi volonterosi sanno dove intervenire,non in uffici e rappresentanze però, ma coinvolgendo chi giorno per giorno vive la realtà di quei problemi.

Unknown ha detto...

Mi dispiace, non sono per nulla d'accordo. Il disegno legge non prevede politici nel ruolo di garanti, ma volontari.
Chi ha stabilito che non è stata interpellata alcuna associazione? Se parlo è a ragion veduta...
Sono attiva per questo ddl dal 2008, molto prima che venisse presentato. Io non ho nessun ruolo politico e non ho tessera di alcun partito, semplicemente amo moltissimo gli animali e....sono stata ascoltata dopo un infinito peregrinare bussando a tantissime porte.
Non facciamone una questione politica: chiunque avrebbe potuto avere questa idea, ma non l'ha avuta.Chiunque avrebbe potuto ascoltare ma non l'ha fatto.
Sono d'accordo, invece, che al Sud si potrebbe intervenire benissimo, I primi responsabili, però, sono tutte quelle ASL e quei sindaci "latitanti", per usare un eufemismo.