25 ottobre 2012

NON RESTITUISCE IL CANE MALTRATTATO AI PADRONI, LA PRESIDENTE DELL'AVAPA LAURA VERDURA FINISCE DENUNCIATA


Da Jlenia :

Conosco personalmente Laura Verdura, una persona che stimo moltissimo per il suo operato, questa sua scelta va sostenuta da tutti noi, poichè alle parole seguano sempre i fatti, affinchè le nostre energie siano sempre rivolte al benessere animale, senza compromessi.
Grazie a Laura, e ai suoi collaboratori, per questo atto d'amore e di coraggio




Non restituisce il cane maltrattato ai padroni, 
la presidente dell'Avapa finisce denunciata.
Laura Verdura spiega: "l'associazione protegge gli animali: 
restituirli a chi li maltratta è incoerente".

22/10/2012  
 

AOSTA. Il fatto risale allo scorso anno. Il canile regionale, ad Aosta, prende
in carico un cane da pastore di proprietà di un residente nella Valdigne. La
decisione consegue ai maltrattamenti subiti dall'animale tenuto legato ad una
corda di misure inadeguate al punto da provocargli profonde ferite sul collo.
‘'Thay'', l'amico a ‘'quattro zampe'', viene ospitato in un box della
struttura. La direzione presenta una denuncia per maltrattamenti. Il giudice la
accoglie. Il pagamento da parte del proprietario del cane modifica la sentenza
e il giudice sancisce il dissequestro e l'immediata restituzione dell'animale
al legittimo titolare. Laura Verdura (foto d'archivio), presidente dell'Avapa,
sceglie di non riconsegnarlo, contravvenendo all'ordinanza di un magistrato. E'
stata denunciata per inadempienze.

Parla l'interessata: «Ritengo che il cane sia stato maltrattato soltanto per
incuria. Come ho avuto modo di specificare in varie occasioni, i cani da lavoro
vengono tenuti nella massima considerazione fino a che seguono il bestiame a
pieno ritmo. Nel momento in cui rallentano la loro attività sono soggetti ad
essere trascurati. Non provo rancore nei confronti del padrone di Thay -
assicura Laura Verdura -. Ricordo, però, che la nostra associazione è dedita
alla protezione degli animali e, quindi, per principio, riteniamo incoerente la
restituzione di un animale a chi lo ha maltrattato. Questa persona dimostra di
non saper valutare, nella giusta misura, la serenità e la salute del cane».

Danilo Maccarrone, direttore del canile/gattile, di regione Croix Noire,
appoggia, senza remore, la decisione della donna. «Ci sono state leggerezze a
livello legale - dice -. Da parte nostra, continuiamo a tutelare l'incolumità e
il benessere degli animali. E' la strada giusta».

Sulla questione si pronuncia, in termini più dettagliati, Riccardo Orusa,
medico veterinario, di Aosta: «Non è tollerato, da molto tempo, il
maltrattamento degli animali. Ricordo che l'ex sottosegretario Francesca
Martini aveva promulgato una normativa con cui acuiva le sanzioni nei confronti
di chi non custodisce gli animali con l'affetto e il senso civico dovuti. I
cani da pastore svolgono, oltretutto, un gran lavoro di guardia delle mandrie e
dei greggi. Un doppio volto che dovrebbe indurre il proprietario al massimo
rispetto».

Non intende esprimere commenti sull'accaduto. «Non conosco la questione.
Ritengo, però, che la decisione di un magistrato sia sovrana», conclude.


S.L.




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Le faccio i miei auguri signora Verdura: temo che pagherà le conseguenze di un atto tanto sensato e logico.

Anonimo ha detto...

Ormai convinta che la civiltà, l'altruismo ed il buonsenso siano morti in questa società, voglia accogliere il mio sostegno a quanto da lei fatto. Un caro saluto Foxies

Anonimo ha detto...

Torno di tanto in tanto, per vedere se ci sono novità sulla sorte della cagnolina, ma non riesco a trovarne. Potete fare un aggiornamento? In tanti credo sarebbero interessati a sapere che Thai sta bene e che non ci sono state conseguenze negative per un gesto così encomiabile. GRAZIE! Omdamea