8 agosto 2008

L'ORRORE SI CHIAMA PORTO EMPEDOCLE (AG)


Anche questa volta la non ridente cittadina siciliana di Porto Empedocle, provincia d'Agrigento, si distingue per particolare ferocia e disprezzo nei confronti della vita animale.
Questa è la storia di un cane che forse non sopravviverà alle atrocità subite, e anche la storia di un comune che prosegue un cammino senza speranza.
Al posto del sindaco non c'è da essere molto contenti dei propri concittadini, e in questo caso erano in tanti: c'era la banda di ragazzini che ha torturato quasi a morte un cane, e c'erano gli spettatori alle finestre. Solo una persona tra tutte ha deciso di rimediare a quell'orrore, chiamando in aiuto Assunta,volontaria animalista.
Esiste ombra di Forze dell'ordine a Porto Empedocle? E se ci sono non si sentono fortemente a disagio a lasciare che una donna sola si intrometta in una situazione potenzialmente pericolosa come una banda di violenti?
Chi è nelle istituzioni dovrebbe sentirsi molto più responsabile dell'ambiente che lo circonda (chi è violento con gli animali lo è anche con persone e cose), soprattutto il sindaco al quale per legge sono affidati gli animali non di proprietà sul proprio comune. Questa la storia che arriva da Porto Empedocle:


"Voleva solo un po' di pappa e qualche carezza. Invece un branco di giovani bestie umane lo ha preso, tenuto, legato, seviziato, sodomizzato, infilato ossa nel retto fino a lesionare gli organi interni e dopo il sadico divertimento lo hanno sotterrato vivo.
Tutto ciò davanti a curiosi affacciati alle finestre che non hanno fatto nulla, tranne un anonimo che ha chiamato Assunta Dani Rametta, che si è precipitata sul posto nonostante il senso di soffocamento e di vomito. Lei sola, dopo aver scavato disperatamente, lo ha trovato ed estratto. Un soffice, povero corpicino violato, ancora aggrappato a un filo di vita.
Non è un film dell'orrore, è quanto successo ieri in una piazza di Porto Empedocle (AG), paese dove si giustifica tutto, perché gli animali continuano a contare meno di niente. Il povero cagnolino ora sta lottando per la vita in un costoso studio veterinario. Chiunque voglia partecipare alle ingenti spese veterinarie può farlo con una donazione a "Rametta Dani Assuntina, presidentessa Associazione Animalista Empedoclina Protezione Cani Randagi Onlus"
BANCO DI SICILIA
IT 25 I 0102083041000000248754
BANCO POSTA
N C/C postale: IT50F0760116600000047809983

Le fotografie del cagnolino non sono state messe perché troppo scioccanti.
Inutile dire che lo sdegno per questo gesto criminale si può manifestare sia scegliendo di non andare mai a portare i nostri soldi di turisti in quel posto maledetto per i nostri amati animali
sia mandando al Comune, alla Prefettura, alla Regione, all'Asl e/o a qualsiasi altro organo competente, una propria comunicazione. A breve gli aggiornamenti su tutta la situazione canina empedoclina sul sito
www.canileportoempedocle.com
Le fotografie aggiornate dei cani empedoclini adottabili sono momentaneamente sul sito
www.nelnomedelcane.org (sezione Porto Empedocle)

Marzia


ALCUNI INDIRIZZI A CUI SCRIVERE NUMEROSI,
FACCIAMOCI SENTIRE:
pg.grenci@
provincia.agrigento.it; a.palillo@provincia.agrigento.it;
ufficiostampa@provincia.agrigento.it; Assessore@artasicilia.net;
segreteria@lasicilia.it; ufficiostampa@regione.sicilia.it;nicastro@regione.it;

Al Sindaco Calogero Firetto, agli Assessori competenti, a tutta la Giunta

ai Consiglieri Comunali di Porto Empedocle presso Comune di Porto Empedocle
Via Roma 10 92014 Porto Empedocle (AG)

ALTRI INDIRIZZI
Alle autorità competenti della Asl 1 di Agrigento

Via Beresi 1 92014 Porto Empedocle
Al Direttore Generale della Asl 1 di Agrigento

dott. Giuseppe Di Carlo dg.staff@asl1ag.it
Al Direttore Dipartimento Prevenzione della Asl 1
dp.direttore@asl1ag.it

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