2 luglio 2009

TUTTI ORA SI DOMANDANO QUAL'E' IL CONCETTO DI SICUREZZA PER TRENITALIA

.La notizia sta per essere relegata nelle terze e quarte parti dei giornali e del web, tra poco verrà dimenticata. Risposte convincenti non ne sono ancora arrivate nè arriveranno, e come altre volte la strage di Viareggio si risolverà in un bollettino sui feriti che non sono sopravvissuti.

Le domande che giustamente la gente pone adesso saranno buone per il prossimo disastro...



Questa volta Trenitalia ha mantenuto un profilo molto basso, ben diverso da quello che si ricordano gli animalisti, quando i Grandi Funzionari tuonavano contro la pericolosità dei cani in treno. Liste di razze pericolose, parassiti e malattie causate dalla pulciosa specie animale e dai loro ancora più pulciosi accompagnatori, insomma una guerra scatenata in nome dell'ordine e dell'igiene che ha coinvolto politica e associazioni. E' bizzarro il concetto di sicurezza di Trenitalia, quando si scaglia contro la pagliuzza senza vedere la trave che grava sugli appalti corrotti.



Il treno faceva scintille e un gran rumore come se i freni fossero stati azionati all'improvviso, o entrava regolarmente a 90 all'ora? I macchinisti hanno avuto 5 minuti di tempo per mettersi in salvo o l'incendio si è sviluppato in 20 secondi? I macchinisti dichiarano di essersi diretti verso la Croce Verde per cercare aiuto o la Croce Verde era stata già evidentemente colpita dallo scoppio?

E' possibile avere centinaia di persone, case rase al suolo, sulla coscienza e continuare a fare il proprio lavoro, o questa volta sarebbe meglio che i Grandi Funzionari lasciassero le loro poltrone senza farsi mai più rivedere?



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