29 novembre 2011

ISTITUZIONI E ANIMALI...CHE PENA !!!!

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Un problema ricorrente tra i volontari per gli animali è quello di non avere una valida sponda nelle istituzioni.
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Soprattutto i Carabinieri, che oggi sembrano onnipresenti e intervengono in quasi tutti i casi che riguardino animali, nel 2011 non hanno ancora sviluppato una sensibilità e un'attenzione nei loro confronti che gioverebbe molto nella complessità della situazione : negozi di animali, traffici di esotici, allevamenti, canili, ecc ecc.
Certo fanno da scorta nell'antibracconaggio (a volte) ma il rapporto con i volontari finisce lì.
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Chi ha un rifugio di animali e necessita di protezione non è importante. Il gioielliere lo è.
L'attenzione e la cura non sono evidentemente equivalenti. Di conseguenza vedi gente, che già fa i salti mortali per tirare su i soldi per cibare gli animali, pagarsi qualche giro di vigilanza privata. Forse solo un'idea di sicurezza, ma meglio qualcosa che niente.
.Se l'intolleranza, la carognaggine, ti fanno trovare una pecora squartata nel cortile e ti promettono lo stesso trattamento in futuro, le persone si aspetterebbero un riscontro dalle istituzioni che invece non arriva mai.
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Dagli interventi che ho visto fare alle varie pattuglie di Milano sono uscita spesso sconcertata. Per l'arroganza, la partigianeria nei riguardi dei commercianti, l'evidente ignoranza sui regolamenti che sanciscono il diritto degli animali a stare in salute e in spazi idonei. E quando, in casi di furti o sparizioni di animali (una delle quali in uno studio veterinario) ho assistito allo sviluppo degli avvenimenti mi è capitato troppo spesso di pensare : ma da che parte stanno?
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L'alta percentuale di personale meridionale e isolano nell'Arma forse è un handicap fondamentale, e lo dico da meridionale. Nel sud Italia e nelle isole sappiamo tutti come vengono trattati gli animali, quale criterio si adotta nei loro confronti. I volontari in Calabria vedono ammazzare i cani a fucilate "perchè sono troppi", e non parliamo delle torture atroci di cui arrivano continuamente notizie da Puglia, Sicilia, Campania, Sardegna, ecc ecc. in cui evito di entrare ora.
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Dovranno essere istruiti e formati questi uomini, a capire dove vivono, perchè la coscienza animale che avanza sta cambiando un modo fondamentale di intendere le cose su questa Terra. I bambini vegetariani di oggi sono coloro che tra venti o trent'anni saranno davvero esseri diversi, e magari non oggi, ma prima o poi il grosso nodo della dominanza antropocentrica potrà trovarsi in mezzo a un grosso scontro sociale.
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Tornando all'argomento, l'ultima perla della serie riguarda un caso di evidente maltrattamento di un pappagallo in un negozio di animali in centro a Milano, un posto non nuovo nel tenere gli esotici in cattivo stato.
L'animale, di specie a rischio di estinzione, è di notevole dimensione ma di estrema magrezza, e viene tenuto per ore dentro una gabbia poco piu' grande di lui, dove non può nemmeno aprire le ali, attività di cui i pappagalli hanno bisogno per respirare bene. Oltre a questo non è chiara nè l'età ne la provenienza.
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In seguito al diverbio con il proprietario del negozio vengono chiamati appunto i carabinieri, i quali domandano stupiti ai volontari "Ma perchè tutte queste storie per un pappagallo?
Lo volete comprare ?"
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Non è una barzelletta.
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