8 novembre 2009

RICORDANDO UN MONDO PIU' SANO




Pare che si viva in un mondo sempre pronto a riempirsi la bocca delle parole "tradizione" e "radici", riferendosi a simboli non sempre carichi di significati positivi.
Il circo con animali è "un'antica tradizione per i bambini", accoppare tori resi deboli in un'arena "un'antica tradizione nazionale", appiccargli il fuoco alle corna e farli correre fino alla morte "una tradizione paesana".
In feste e sagre in cui gli unici a divertirsi sono esseri umani talmente ubriachi da reggere in piedi a malapena, migliaia di animali soffrono e muoiono, per tradizione.

Per riuscire a galleggiare in questa immondizia morale che sale da ogni parte, è una medicina per l'animo ricordare che altri mondi sono esistiti e forse esisteranno nuovamente. Coloro che ci hanno trasmesso insegnamenti veramente importanti sono ancora lì nelle rocce, nella sabbia e nell'acqua, spiriti che soffiano nelle orecchie la verità delle cose, anche se apparentemente distrutti intorno al 1860.
Parlare dei nativi americani in generale è come parlare degli europei in generale, molte caratteristiche variavano da popolo a popolo, ma una costante piuttosto diffusa era il rispetto verso il mondo che li circondava, che osservavano con umiltà per apprendere le lezioni offerte.
Vi erano popolazioni nomadi dedite alla caccia e altre completamente differenti, perchè stanziali e dedite all'agricoltura.
Ma anche nella caccia vi erano regole precise, che permettevano di uccidere solo il giusto che serviva a vivere.
Dal libro : Shared Spirits di Dennis L. Olson

" Per i nativi americani, ogni pietra ogni pianta e ogni animale era un insegnante - un rispettato eguale i cui tratti unici diventavano un modello per gli esseri umani.
C'erano lezioni che dovevano essere imparate dalla vita selvaggia, dal potente bufalo all'umile topo, e la conoscenza acquisita da queste lezioni veniva trasmessa di generazione in generazione attraverso delle storie.


IL LUPO - MAESTRO DI SAGGEZZA

I nativi americani usavano ispirarsi al lupo come a un ideale, per mettere a fuoco le loro stesse limitazioni , come la paura del buio. Senza il lupo come insegnante nella caccia, i nativi pensavano che avrebbero combinato ben poco. Il lupo ha insegnato il valore della cooperazione e della famiglia allargata, della fiducia reciproca che è alla base della vita di un popolo.
Essi guardarono raramente al lupo come a un competitore, o un nemico. Anzi la presenza del lupo era un buon segno: il buon cacciatore osservava il lupo per capire i segni dei bisonti o dei cervi che arrivavano nell'aria, e non avrebbe mai ucciso senza offrire un po' di carne in dono al suo "assistente". Tanto tempo fa, esseri umani e lupi realizzarono la loro fratellanza, e decisero per una tregua. I lupi la stanno ancora osservando. Blackfoot e Lakota credevano che un'arma che avesse ucciso un lupo non avrebbe mai più sparato dritto."



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