26 febbraio 2010

IL FIUME LAMBRO MUORE, MA IL TERRENO DI ECOCITY E' SALVO..........

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Il fiume Lambro è stato sempre considerato da Milano e dalla sua provincia come una comoda discarica industriale. Lo hanno inquinato per decenni con ogni sorta di composti chimici, e un giro al Parco Lambro (quello famoso negli anni '60) effettuato ai giorni nostri può confermare, attraverso la puzza e la schiuma tipo detersivo in varie parti del fiume, che l'abitudine continua indisturbata.
Il Lambro passa anche attraverso Milano città, ma è stato impietosamente sepolto dal cemento come il suo affluente Olona, sparito per la costruzione della linea metropolitana negli anni '70.

Martedì mattina intorno alle 4 qualcuno si è introdotto nel complesso della Lombarda Petroli, una raffineria chiusa da anni e con gli operai in cassa integrazione, ma che ancora sembra essere utilizzata per lo stoccaggio di gasolio e petrolio per conto terzi. Qualcuno ha compiuto manovre difficili se non impossibili per una sola persona, ha aperto le valvole per far fuoriuscire il gasolio e il petrolio nel fiume, quindi è tornato nel buio da cui proviene. Quante migliaia di litri non è ancora certo, ma dalle 4 del mattino al momento della scoperta di ore ne sono passate parecchie, anche per l'ostracismo dimostrato dalla Lombarda Petroli che si negava alle richieste di spiegazione da parte delle forze dell'ordine.

Nel riportare la notizia del disastro agli occhi dei media è balzato subito il fatto che in quell'area sia in costruzione (una parte è già completata) un villaggio AMBIENTALISTA ed ECOLOGICO dal nome didascalico: Ecocity. Una specie di paradiso per abitazioni e luoghi di lavoro immersi in un grande parco, un appalto da mezzo miliardo di euro in mano alla Società Addamiano.

La marea nera ha sepolto gli animali ed ha proseguito fino al mare, nella solita incertezza generale delle istituzioni, che come sempre fanno finta di avere la situazione sotto controllo.
Fa veramente pensare che in un Paese dove non sono sotto controllo nemmeno realtà ben conosciute per il loro potere inquinante si voglia riproporre la costruzione di centrali atomiche...

Mentre i lombardi si chiedono se il petrolio arriverà a contaminare le falde acquifere, che purtroppo non sono a profondità elevate, sul sito della Società Addamiano viene diramato un comunicato che ha dell'incredibile per varie ragioni :

Incidente Lombarda Petroli: comunicato stampa Addamiano
Nova Milanese, 23 febbraio 2010

In riferimento a quanto accaduto la società Addamiano comunica di avere appreso la notizia dai mezzi di informazione.
Dal sopralluogo effettuato dai nostri tecnici possiamo solo dire che l’incidente non ha riguardato la nostra proprietà ma l’area attigua della società Lombarda Petroli.

E' abbastanza strano che abbiano appreso la notizia dai mezzi di informazione - visto il loro coinvolgimento geografico in un fatto piuttosto grave per gli abitanti umani e animali di queste zone - e non dalle forze dell'ordine intervenute.
Inoltre hanno avuto un gran culo nel non venire intaccati dal disastro ambientale nella loro proprietà, che ha colpito invece i terreni della ex-raffineria che era in trattativa per la vendita.

L'empatia è un'arma interessante quando si trasforma e permette di mettersi al posto del criminale per capire le sue azioni, entrare nella sua testa. Se qualcuno volesse dare un avvertimento in una ex raffineria che funziona da stoccaggio probabilmente la farebbe esplodere. Ma se distrugge il terreno, e attraverso i fondi elargiti per le calamità ottiene un mare di quattrini, che cosa sta facendo?


Germano ricoperto di gasolio

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