2 febbraio 2010

L'EUROPA CHE FA COMODO

.
Forse è accaduto tutto troppo in fretta, i popoli coinvolti in questo super-organismo europeo non hanno avuto il tempo di capire a cosa avrebbe portato il continuo "adeguamento alle norme europee", attività che sembra avere la massima urgenza di questi tempi.

Se la nascita di questo super-organismo è stata progettata per elevare il livello di vita delle nazioni più disagiate rispetto a quelle più progredite, come Italiani/Europei il quadro in cui ci troviamo a inizio febbraio 2010 assomiglia sempre di più all' "Urlo" di Munch.

Il potere d'acquisto è nullo: rispetto a pochi anni fa tutto costa minimo 3 volte di più, compresi i generi necessari per bambini e anziani. Per acquistare un normalissimo appartamento in una grande città oggi occorre avere più di mezzo miliardo di lire, e visto che la ristretta cerchia di ricconi nostrani non può comprare tutto, pezzi di Italia vanno in vendita al migliore offerente.

E' di questo periodo l'invio di centinaia di lettere da parte di un'immobiliare italiana a proprietari e abitanti dei palazzi nel centro di Milano. L'immobiliare fa da intermediaria in quanto quei palazzi sono proposti in vendita ad acquirenti....giapponesi.

L'acqua è stata privatizzata, pertanto non saranno più i Comuni i proprietari. Il suo prezzo risponderà alle leggi di mercato e ai dividendi degli azionisti (Italiani ed esteri).

Il mercato è stato invaso da gadget elettronici, ma solo la metà degli Italiani, se va bene, utilizza Internet. Si sa che il web è pericoloso perchè circolano troppe informazioni, fotografie, video!!
In questo caso la legge sul "regolamento del web" che questo governo vorrebbe fare entrare in vigore di europeo non ha proprio nulla, anzi è in chiaro conflitto con le normative presenti nei Paesi liberi, quindi si vedrà come va a finire.

Ma la caccia, santo cielo, quello sì è un argomento difficile. La normativa europea infatti non prevede che si spari tutto l'anno, nè che si possa mettere fucili in mano a 16enni. Nel nostro Parlamento si accapigliano per i motivi più disparati, ma c'è una cosa che li unisce al di là della politica, ed è la caccia. Per assecondare i propri simili che ritengono la caccia "uno sport" riescono a mettersi d'accordo perfino il Partito della libertà di Berlusconi con l'Italia dei valori di Di Pietro. Fino ad arrivare alla caccia libera, tutto l'anno, con regolamentazione in mano alle Regioni. Normativa europea?

In un Paese dove ogni giorno si fanno riferimenti alla sicurezza, al desiderio di protezione della gente, si può arrivare a questo strabiliante risultato, che non tocca molto i milioni di residenti nelle metropoli quanto gli altri milioni di residenti in zone di periferia o di campagna.
Il consiglio che si può dare a chi deciderà definitivamente su questa legge assurda è provare l'esperienza di chi vive sulla propria pelle il terrore dei fucili : andare a fare un giro a raccogliere fiori in campagna in periodo di caccia, da soli, senza body guards, e senza flash dei fotografi. Dopo di che raccontare l'esperienza in Parlamento.

In pratica si vorrebbe che l'Italiano/Europeo accettasse l'idea di avere le pezze al culo, di vivere in un Paese smembrato politicamente e quindi economicamente, di vendere i propri beni naturali e artistici ai capitali esteri, di vivere in un Paese dove si pratica la censura preventiva sulle idee, di vivere in un luogo dove si spara tutto l'anno, distruggendo attività turistiche e agricole, nonostante il 99% dei suoi abitanti sia contrario.
Tutto sta a capire quanto l'Italiano/Europeo sia ancora disposto ad ingoiare, visto che la misura sembra colma.


.

Nessun commento: