31 dicembre 2009
ANIMALI AL CIRCO - ALLENAMENTO DI UN ELEFANTINO
Con gli uncini piantati nella pelle si impara a obbedire e a fare il saluto :
Anche a stare sulla testa, o salire sulla schiena di un mio compagno....
Quando hai lo spirito spezzato e sei stato abituato fin da piccolo a ubbidire perchè in catene,umiliato,privato di tutto, anche una nocciolina può rappresentare la motivazione per continuare a vivere.
Volete portare i bambini al circo? Prima, perfavore, guardate queste foto.
29 dicembre 2009
CUCCIOLO MERAVIGLIOSO CERCA ADOZIONE
E' uno di quelli ritrovati il mese scorso con la mamma, in una campagna sporca e piena di pericoli. Erano in 4 ed ora che tutti i fratellini sono stati adottati è rimasto solo in attesa che una famiglia amorevole lo accolga per amarlo per sempre.
Mi aiutate ad alimentare la sua speranza? Lo facciamo girare ovunque?
Speravamo di regalargli un Natale in famiglia, ma lui si accontenta anche di festeggiare il capodanno con il suo "nuovo branco".
Lo portiamo in tutta Italia, chippato e vaccinato si affida con firma del modulo di adozione e il tutto è assolutamente gratuito
I miei recapiti:
081-8141444
3385971765
paola.ferraro@libero.it
.
OCCORRONO CIBO E COPERTE PER RIFUGIO A PAVIA
Al Rifugio in provincia di Pavia è arrivato il freddo e gelido inverno.
Patrizia ha disposizione il cibo per soli 2 giorni!! E le coperte sono quasi finite! VI RICORDO CHE I CANI SONO TUTTI ANZIANI! E ANCHE CON LE COPERTURE IN PLEXIGLAS HANNO FREDDO!
Vi avevamo annunciato alcune date di raccolta per la città di Torino e grazie alla volontaria Sabrina devo dire che siamo riusciti a raccogliere un pò di roba ma ci servono persone disponibili a caricare la macchina e portarle fino Patrizia!
CHIUNQUE FACESSE LA TRATTA TORINO-PAVIA VI PREGO CONTATTATECI! DOBBIAMO FAR ARRIVARE LE COSE RACCOLTE A PATRIZIA IL PRIMA POSSIBILE!
Contattare Sabrina 3403042778 nenamalinverno@alice.it
E per chi non potesse fare questa tratta ma può aiutare Patrizia in un altro modo O PER QUALSIASI ALTRA INFORMAZIONE telefoni pure al numero 3407875016 ilrifugio@gmail.com
Per chi volesse contribuire economicamente
CREDITO ARTIGIANO agenzia 2
Piazza Bonomelli, 20139 Milano
INTESTATO a "IL RIFUGIO di Patrizia Amati"
SWIFT( PER BONIFICI DALL'ESTERO) ARTI IT M2
IBAN: IT61C035120160300000000411 7
oppure sulla POSTE PAY intestata a DEBORAH PALDI
numero 4023 6004 4244 2341
.
26 dicembre 2009
UN CERTO HERMANN NITSCH, SEDICENTE ARTISTA
Difficile capire questo "artista" se non si conosce il tedesco, unica lingua del suo sito che non ha traduzione italiana (forse non lo ritiene indispensabile). Per fortuna qualcuno lo ha fatto da qualche parte, e dalla biografia di Nitsch si evince che nasce a Vienna nel 1938 ma dell'infanzia non si parla : forse in un orfanotrofio rigidamente religioso?
Un'infanzia parecchio traumatica spiegherebbe le sue opere.
Comunque, invece di diventare un serial killer sublima le sue pulsioni erotico/religiose/visionarie spennellando quadri con sangue di animale, o torturandone alcuni vivi in performance in cui Hermann interpreta l'officiante del rito.
Dalla biografia si riporta in sintesi :
Dal 1957 Hermann Nitsch si dedica alla concezione del suo "teatro delle orge e dei misteri", che copia le cerimonie rituali e religiose dei popoli arcaici durante le quali si sacrificavano animali e si spargeva il loro sangue e le loro interiora.
Nel Teatro d'Azione l'artista viennese introduce sostanze organiche come la carne dei corpi di vitelli e pecore sventrati, liquidi corporali come il sangue e l'urina e paramenti liturgici come mitre cardinalizie, pianete, cotte, ostensori e croci.
Nitsch fonda un ordine e ne redige le regole. Nel 1971 acquista come luogo culturale delle sue azioni il castello di Prinzendorf an der Zaya a sessanta chilometri da Vienna. Qui realizza performance della durata di tre giorni.
In Italia è famosa una sua azione nei dintorni di Napoli.
A chi giova? è la domanda.
Certamente al signor Nitsch, che in questo modo risparmia in spese di psicologo e passa il tempo a sfogarsi dei suoi traumi attraverso animali inermi, utilizzati come quinte dei suoi deliri.
Ovviamente protetto dall'aura della sua "reputazione artistica" durante i processi o i problemi con la legge che si vanta di avere avuto.
Oltre a risparmiare incassa, e nonostante gli originali siano fatti con sangue ed escrementi le litografie invece sono "esemplari numerati" non è una contraddizione per chi vuole sovvertire le regole?
Pare che vada famoso per una performance in cui ha crocifisso un povero agnello.
In pratica, un gemello dell'altro "artista" che ha esposto un cane fino a farlo morire di fame.
In genere il paravento dietro al quale si nascondono è quello di "muovere le coscienze" e di "far pensare attraverso forme d'arte estreme".
La conferma che questo è un paravento sono le facce e i modi di chi assiste a queste "installazioni" : normalmente annoiati coglioni con un bicchiere in mano.
.
SOTTRATTI ALLA VIVISEZIONE CERCANO ADOTTANTI IN LOMBARDIA
E non è l'unica similitudine tra le due specie : se si instaura un rapporto di libertà e fiducia, sono molto affettuosi e amano salire in braccio ed essere coccolati come micini. Sono curiosissimi e capaci di divertirsi. Noi li tenevamo durante il giorno in un grosso gabbione, poi alla sera aprivamo la porticina in modo da farli uscire a scorazzare. Nascondevamo il cibo in punti diversi cosicchè loro si divertivano a cercarlo, e una volta trovato correvano a mangiarselo nella gabbia.
Purtroppo non hanno una vita molto lunga, e quando mancano il loro ricordo resta indelebile, come quello dei nostri piccoli Buliccio e Picciotto, sempre nei nostri cuori.
Questa è una richiesta urgente per l'adozione di animali che meritano veramente una vita diversa da quella dei tavoli della vivisezione.
Abbiamo bisogno di adottanti con estrema urgenza. LE ADOZIONI DI EFFETTUANO SOLO IN LOMBARDIA.
Gli animali verranno trasportati a breve nelle zone Como/Varese. Cerchiamo preferibilmente adottanti automuniti che possano recuperare gli animali da soli.
Solo persone referenziate, controlli a tappeto per evitare che vengano adottati da proprietari di serpenti!
Circa cento ratti e topi sono stati finalmente sottratti dai laboratori della morte, e dopo diverse sperimentazioni si meritano di finire la loro vita sereni, circondati dalle amorevoli cure di chi li rispetta.
Le femmine verranno messe tutte insieme in un gabbione, restano quindi le adozioni per i ratti, e SINGOLE per i topi maschi (NON POSSONO ESSERE MESSI NELLA STESSA GABBIA I TOPI MASCHI).
Essendo adozioni singole si richiede che abbiate (o vi procuriate) una gabbietta abbastanza grande, in modo che possano finalmente correre, stare a proprio agio, avere lo spazio di cui necessitano per vivere in modo più che degno!
Topi e ratti hanno caratteri molto diversi, sono entrambi meravigliosi. Qui si parla però di una scelta da fare con il cuore, un vero atto d'amore.
Chiunque abbia un pò di spazio a casa per una gabbia, può adottare uno di loro! In allegato trovate alcune informazioni.
Aspettiamo fiduciosi la vostra offerta di adozione.
Diamo un Natale anche a loro!
Asia Giordano
I-CARE
www.icare-worldwide.org
CONTATTARE: Apertis_Verbis@fastwebnet.it
Dare queste informazioni:
Nome, Cognome
Città di residenza
Automunito si/no
Telefono, Email, Cellulare
Referenze animaliste
Disponibilità di numero adozioni
Grandezza della gabbia
Se già esperti di ratti o topi
Grazie per la collaborazione, massima diffusione.
15 dicembre 2009
UN RIFUGIO SPECIALE
il Rifugio Animali Felici di Luino
Dal Corriere del Ticino 16 dicembre :
Si chiama "Rifugio animali felici". È nato grazie all'animo sensibile di un uomo - Giancarlo Galli, ex ispettore doganale, originario di Balerna, 70 anni l'anno prossimo -. Giancarlo, un sorriso che incanta, una decina d'anni fa, nel giardino della sua casa, trovò un micetto abbandonato. Quell'incontro lo portò a guardarsi in giro e a scoprire di quante crudeltà gli umani erano (e sono) capaci nei confronti di tanti esseri indifesi. E cominciò a prenderli con sé. Uno a uno. Prima i gatti. Poi arrivò una vitellina e, con lei, lo sfratto e la ricerca di una casa. Adesso, al "Rifugio animali felici" di Brissago Valtravaglia (sopra Luino), vivono oltre trecento esserini che, dopo tante sofferenze, hanno riscoperto la gioia di vivere. Lui, Giancarlo, ha lasciato loro la proprietà che aveva acquistato la vigilia di Natale del 2003 ed abita in città, in un monolocale.
La storia di Giancarlo è avvincente. Quella degli ospiti del suo rifugio, a volte, agghiacciante. La storia di Giacomino, ad esempio, l'asinello che adesso ha 17 anni (vd Gallery). Al Rifugio ci è arrivato perché, racconta Giancarlo, "fu il suo proprietario a darmelo. Prima di arrivare qui aveva vissuto la maggior parte della vita in una stalla dove l’acqua gli arrivava alle ginocchia. Un fatto, questo, che ha compromesso gravemente le sue zampe. Adesso, dopo molte cure, siamo riusciti a rimetterlo in salute e lui è diventato la mascotte del rifugio. È dolcissimo, ma ha un punto debole: chiede sempre carezze a tutti!".
Le storie peggiori, però, hanno per protagonisti i gatti (al Rifugio animali felici ne vivono una settantina). "Ho visto gatti bolliti vivi - racconta Giancarlo con un groppo in gola - gatti ai quali erano stati strappati per dispetto i bulbi oculari o con le orecchie o la coda amputate". Ma tutti gli abitanti del Rifugio devono dimenticare qualcosa. Babe, il maialino; Tricky, il cane; Mamy, la gatta; Kelly, l'ultima arrivata (vd box); Lello, il cavallo; Charly, il micio. Vivono felici, adesso e, se volete, li potete andare a conoscere. Giancarlo ha sempre bisogno di qualcuno che gli dia un colpo di mano e... il 27 dicembre c'è una giornata di volontariato alla quale è possibile partecipare. Un modo diverso di vivere il Natale.
Storia di Kelly, vissuta in un fienile
E' arrivata settimana scorsa al rifugio. Si chiama Kelly. E' un pastore tedesco molto anziano e ha vissuto tutta la vita rinchiusa in un fienile sopportando ogni sorta di sbalzo climatico. Non ha mai ricevuto una carezza o un gesto d'affetto. I proprietari l'avevano abbandonata a sé stessa, aspettando solo che morisse. Gli ultimi giorni di convivenza con la sua "famiglia", li ha passati senza nemmeno un po' di cibo. Quando Giancarlo è intervenuto - su segnalazione di alcune persone - l'ha trovata che mangiava le sue feci.
Kelly adesso vive al Rifugio animali felici. Ha ancora le zampe parzialmente atrofizzate per la troppa immobilità (vd Gallery) e cammina a fatica. E' molto dolce e, nonostante quello che ha vissuto, scodinzola quando incontra degli umani. Kelly ha ancora molta voglia di vivere, ma per farlo dev'essere operata. Ha un tumore alle mammelle. C'è qualcuno che vuole/può, adottarla a distanza?
Potete segnalarlo a: lafattoria@cdt.ch.
Dal sito http://plus.cdt.ch/la-fattoria-degli-animali/uomo-in-agguato/16496/e-vissero-finalmente-felici.html
8 dicembre 2009
APRE A VERONA UN AMBULATORIO PEDIATRICO VEGETARIANO
Da Agireora.org :
Presso l'Unità Operativa Complessa di Diabetologia e Nutrizione Pediatrica dell'Università e USSL 20 di Verona - Direttore Prof.Pinelli - è stato di recente attivato un ambulatorio pubblico di nutrizione vegetariana dedicato a neonati, bambini, adolescenti e ai loro familiari.
Questo ambulatorio nasce dall'esigenza di offrire alle famiglie vegetariane un supporto pratico e facilmente accessibile sul tema dell'alimentazione vegetariana, con l'obiettivo di colmare il vuoto in questo settore soprattutto da parte della medicina territoriale.
L'ambulatorio viene svolto dal Prof. Leonardo Pinelli con il supporto della dietista Dott.ssa Ilaria Fasan e prevede una visita pediatrica, misurazioni di peso ,statura, pliche cutanee, valutazione dell'alimentazione del bambino e della famiglia, educazione alimentare.
Se necessario vengono eseguiti esami di laboratorio specifici (ferro, ferritina, calcio, proteine, Vit.B12, Vit.D, ecc.)
Si può accedere al servizio telefonando a: 045 8124722 (lun/ven ore 11.00/13.00)
Fax 045/812 40 05
Email: diabetologia.pediatrica@ulss20.verona.it
Non servono impegnative perché vengono fornite direttamente dal Centro.
.
7 dicembre 2009
ANIMALI MORTI IN PIAZZA CONTRO LE PELLICCE
Eppure nel 2007, dopo tre anni di proteste, "lingua biforcuta" Rinascente aveva firmato un impegno per una politica aziendale fur-free (priva di pellicce e inserti di pelliccia all’interno dei loro negozi) che avrebbe dovuto portare all'assenza di questi capi in vendita entro il 31 gennaio 2009. A settembre 2009 invece i capi di pelliccia erano ancora presenti in tutti i punti vendita, un chiaro segnale di incapacità di mantenere i patti e di grande capacità di dire menzogne.
Altre menzogne sono le scuse addotte sull'uso di pelli di coniglio come "sottoprodotto" dell'industria alimentare, dato che esistono varieta allevate appositamente per la loro pelliccia, come il Rex e l'Orylag. Oltre ad essere sfruttato enormemente per la propria carne, il coniglio è di fatto l'animale di cui vengono usate più pelli dall'industria della pelliccia di tutto il mondo.
Con la protesta dura di sabato AIP Torino e Milano hanno voluto mostrare a tutti la realtà dell’allevamento di conigli, attraverso i cadaveri di poveri animali morti nelle gabbie di allevamenti italiani senza avere mai visto il sole, sentito l’aria fresca o toccato il terreno, confinati in una vita di prigionia, stress e sofferenza.
Repubblica Milano
Kataweb
Report on line
Ansa
Visita il sito web: www.larinascente-vendemorte.net
MILANO AIP STREET TEAM
AIP TORINO STREET TEAM
.
6 dicembre 2009
SCASSINANO L'AUTO PER RUBARE UNO YORKSHIRE
Purtroppo l'impressione è che i furti di animali siano in aumento. Il 25 novembre 2009 è stata rubata una cagnolina di 1 anno, razza yorkshire, a Mondovì in provincia di Cuneo nel parcheggio di "Mondovicino".
E' stata fatta una denuncia di furto perchè per prenderla hanno scassinato l'autovettura. Si chiama Sofia, è nera e marrone, e il suo numero di microchip è 380260000007286
Se in possesso di informazioni contattare giuseppecastaldi@hotmail.com
3 dicembre 2009
L'INFERNO DEI CANI A MOLFETTA
MOLFETTA. Randagismo: il comune fa chiarezza
Scritto da Ufficio Stampa Comune di Molfetta
Giovedì 12 Novembre 2009 13:12
Molfetta- "Non serve il clamore suscitato dalle televisioni per scoprire il fenomeno del randagismo: conosciamo molto bene il problema e ci stiamo lavorando già da molto tempo con significativi successi e nonostante le tante difficoltà e resistenze". L’assessore Giacomo Spadavecchia fa chiarezza attorno al fenomeno dei cani randagi presenti nella zona industriale e in alcune zone del centro.
"Il Comune di Molfetta – spiega l’assessore – investe ogni anno 300 mila euro per mantenere efficiente un sistema composto da diversi canili. Interveniamo, inoltre, con azioni di prevenzione effettuate sul campo (prima fra tutte, la sterilizzazione) e puntiamo a soluzione capaci di contemperare la tutela della salute di questi animali con la sicurezza dei cittadini e con il decoro ambientale. Talvolta, però, il nostro lavoro deve tener conto anche delle diverse istanze che emergono durante i tavoli di concertazione cui partecipano altri soggetti interessati al problema".
I dati reali dicono che il Comune possiede un canile sanitario dove settimanalmente vengono effettuate microchippature e sterilizzazioni da parte della ASL di tutti i cani accalappiati; un rifugio che ospita ad oggi 180 cani; una zona a stabulazione libera che ospita 110 cani; un canile in affidamento all’associazione “Progetto Vita” che ospita 130 cani.
Le spese annue sostenute solo per il mantenimento di questi animali ammonta a 300.000 euro. Tutte le strutture comunali sono al momento sature e non permettono il ricovero di ulteriori animali. Del resto, i cani randagi attualmente presenti nella zona artigianale, nella zona ASI e in alcuni quartieri della città, sono animali che vengono reimmessi sul territorio (in base a quanto previsto dalla legge regionale n. 26/2006) con autorizzazione del sindaco e previo nulla osta sanitario della ASL che ha il compito di certificare l’avvenuta sterilizzazione e microchippatura di ogni singolo animale, nonché il buono stato di salute e la mancanza di aggressività.
Secondo gli esperti del settore, infatti, la reimmissione in libertà dei cani randagi sterili è una forma di “lotta biologica” al randagismo, nella misura in cui disincentiva nel medio termine la presenza sul territorio di nuovi cani fertili e ne impedisce la loro riproduzione.
"Il vero problema legato al randagismo è l’abbandono dei cani da parte dei privati" aggiunge l’assessore Spadavecchia. "Fino a quando continueranno questi gesti di inciviltà, il problema non potrà essere risolto del tutto". Anche a Molfetta si stima che siano ancora tanti coloro che, in possesso di un cane, non provvedono alla obbligatoria iscrizione all’anagrafe canina. Che il fenomeno dell’abbandono sia rilevante (favorito forse anche dall’estensione della zona Asi) è testimoniato anche dal fatto che spesso vengono ritrovati in strada cani adulti non microchippati, nonché cucciolate intere abbandonate nei parcheggi dei centri commerciali o, nel peggiore dei casi, nei cassonetti.
L’abbandono di un animale è un reato perseguibile penalmente e l’amministrazione comunale sta approntando una campagna di sensibilizzazione tesa a favorire la microchippatura gratuita dei cani di proprietà non ancora in regola con l’iscrizione all’anagrafe canina. L’intervento precederà una serrata azione di controllo e denuncia di coloro che non abbiano ancora registrato i propri animali.
Sindaco di Molfetta(Ba)
Avv. Antonio Azzollini
2 dicembre 2009
LABRADOR NERO SPARITO A ROMA
IL CANE DI NOME VICTOR
IN VIA CLAUDIA NEL GIARDINO DI FRONTE AL CELIO
VI PREGO DI AIUTARMI A RITROVARLO
E' LA MIA VITA
MI CHIAMO ANTONIO CELL. 348 1478254
OPPURE UNA MIA AMICA 347 0815686
VICTOR HA UNA PUNTINA BIANCA SULLA CODA
E IL PETTO BIANCO
AIUTATEMI.
SMILE, IL CANE CHE UNA VOLTA RIDEVA
"...Smile, il cane che rideva ora...
ora si è isolato, non cerca compagnia, non cerca coccole, mangia pochissimo...
Smile, il suo sorriso non ha colpito nessuno....ma il suo sguardo ora è impresso nel mio cuore...
non ci siamo riuscite a trovargli una casa...non ci sono riuscita..."
Anche gli animali cambiano, come le persone.
Smile arriva da Napoli, ha poco più di 1 anno ed è nato in una famiglia, ma poi gli umani si sono stufati di lui e l'hanno buttato in strada.
Finito in canile, è stato chiamato Smile perchè tutti pensavano che ridesse quando si avvicinavano per fargli le coccole o lo portavano a fare un giro.
Poi la partenza per Milano, l'emozione di una casa e una famiglia tutta per lui. Ma.
Qualcosa non funziona e Smile fugge, vaga da solo in un quartiere pieno di traffico e infine "sceglie" una signora per strada, e incomincia a seguirla.
Ora, le parole piene di amarezza delle volontarie che si occupano di lui. Smile è in un rifugio a Milano, e la vita incomincia a diventargli pesante, anche se è così giovane. Ha bisogno urgentemente di qualcuno che lo accolga veramente e che gli faccia tornare la voglia di vivere, giocare, dare bacini, com'è giusto per un cucciolone della sua età.
E' una taglia medio-piccola, circa 15 kg., sterilizzato, sanissimo e dolcissimo. Se puoi fare girare questo messaggio.
PER ADOZIONE CONTATTARE :
Anna 335 5670234
Gabriella 347 0521990
Alessandra 347 3538275
www.aiutiamofido.org
27 novembre 2009
SPARANO IN FACCIA A UN CANE A CALTANISSETTA
- un BONIFICO BANCARIO a favore di L.I.D.A CALTANISSETTA
- un versamento con CARTA DI CREDITO (server sicuro e certificato) cliccando o copiando e incollando nel proprio browser il seguente link:
https://checkout.iwsmile.it/Pagamenti/?ACCOUNT=701000580&AMOUNT=&ITEM_NAME=JOY&ITEM_NUMBER=0017&QUANTITY=1&URL_OK=&URL_BAD=&FLAG_ONLY_IWS=0
“causale già inserita automaticamente”
L’assegno deve essere inviato al seguente indirizzo:
L.I.D.A. Caltanissetta
Via Cittadella,106
93100 Caltanissetta
Si consiglia l’utilizzo di spedizione Raccomandata o Assicurata
- un versamento su POSTEPAY n. 4023600556522730 intestata a Salvatore Colonna
LIDA – LEGA ITALIANA DIRITTI DELL’ANIMALE
via Cavour, 90 c.a.p.: 93100 Caltanissetta Tel.: 334.2332583 Fax: 0934-1936199
e-mail: lidacaltanissetta@fastwebnet.it
BASTA ATTACCHI CONTRO I CIRCHI - GLI ANIMALISTI CI DANNEGGIANO
Così si lamenta Livio Togni, che in un'intervista al Resto del Carlino tuona contro i nemici di sempre, e minaccia di richiamare l'attenzione delle istituzioni sui cattivi animalisti portando giraffe e elefanti nelle strade di Bologna, in modo da creare un mega-ingorgo stradale.
Giusto per fornire qualche esempio della profondità dei suoi pensieri, per il signor Togni "Oggi è diventato redditizio sparare contro il circo : dà visibilità e fa guadagnare" e continua dicendo "Basta guardare il bilancio della Lav (la lega antivivisezione,n.d.r.) : più di un milione di euro all'anno. Alcuni dirigenti di associazioni animaliste, poi oggi siedono in parlamento, quello italiano e quello europeo".
A parte l'ultima frase (sarebbe una gran bella notizia che nessuno sa, quindi il sig. Togni dovrebbe almeno fare qualche nome) il resto fornisce la misura dell'assoluta ignoranza in cui si muove il nostro manager ex-domatore di leoni, convinto che sia il potere delle "ricche" associazioni animaliste a muovere la gente contro il circo.
Non immagina, o fa finta di non immaginarlo, che le persone che hanno deciso di lottare contro il maltrattamento degli animali reso spettacolo non sono a libro paga di nessuno, e proprio questa è la loro forza.
Contrariamente a quanto viene fatto dalle "enterprise" dei circhi con animali, che ottengono fondi governativi piuttosto sostanziosi che non riceverebbero se gli animali non ci fossero, la maggior parte di quelli che il sig. Togni e gli altri della sua famiglia si trovano fra ai piedi non fanno parte di alcuna associazione, onlus o gruppo che dir si voglia. Non hanno alle spalle legali di fiducia in caso di problemi e rischiano in prima persona, sotto la pioggia o sotto al sole, in cambio di un bel nulla, visto che i soldi sono l'unico metro di giudizio per i manager.
Se avessero un altro metro di giudizio infatti si potrebbe parlare della grande soddisfazione, molto più appagante dei soldi, che si ottiene quando dopo molti sforzi si leggono articoli come questo, e ci si accorge che un sacco di granelli di sabbia fermano grandi ruote. Una domanda precisa però il giornalista poteva farla : "Signor Togni, perchè una tigre dovrebbe divertirsi ad andare in motocicletta?"
Questo il catenaccio che precede l'intervista :
Lo sfogo di Livio Togni, per 25 domatore di leoni e oggi manager circense
La minaccia è di quelle destinate a fare clamore : invadere le strade d'Italia con cortei di giraffe, elefanti e leoni. Il mondo del circo è in rivolta : l'Italia non lo vuole e lo discrimina, dicono coloro che con quest'arte ci campano. E allora a mali estremi, estremi rimedi. In gioco c'è la sopravvivenza stessa.
I circensi chiedono di essere riabilitati contro quella che viene definita una campagna di discriminazione e di calunnie che dipinge i circhi come luoghi di maltrattamento degli animali e che ottiene il risultato di spingere tanti comuni (tra cui Bologna, Pavia, Modena e Ferrara) a proibire gli spettacoli con animali sul proprio territorio.
L'appello con la minaccia di paralisi arriva da Bologna da parte di Gaetano Montico segretario nazionale dell'Anc (associazione nazionale circense), nonchè domatore e addestratore di animali esotici.
"In Italia - spiega - c'è una legge che tutela e disciplina i circhi e gli spettacoli viaggianti, ma non viene rispettata da tanti comuni che fanno delibere per non accoglierci. In altri paesi europei siamo accolti come artisti, in Italia siamo guardati come delinquenti. Ora basta : chiediamo il ripristino della legalità vogliamo essere ascoltati, altrimenti a ridosso del Natale faremo un maxi-intasamento stradale con i nostri animali". Montico ha anche querelato una conduttrice televisiva per diffamazione poichè avrebbe parlato male in tivù del circo. "Non può sparare sul mucchio e discriminarci tutti - dice - in casa mia abbiamo leoni e tigri dal 1875, sono cresciuto con loro".
Luca Goldoni - Il Resto del Carlino-La Nazione-Il Giorno
.
21 novembre 2009
RIMINI RUBATO CUCCIOLO DI AUSTRALIAN SHEPERD
Un uomo a bordo di un’auto nera lo ha prelevato dal cortile in cui stava giocando strappandolo agli affetti della sua famiglia.
POTREBBE ESSERE OVUNQUE.
Guardate la locandina: il suo musetto ha le macchie molto regolari,
Balto ora ha 5 mesi, il suo microchip è: 981100002138492
Per ogni info: MASSIMILIANO 338/6084744 marconaccio@tiscali.it
19 novembre 2009
PRIVATI CHE TRAFFICANO IN CANI
Provare per credere, visto che è stato appena inserito il post riguardante Shadow, bracco tedesco, a inserire nella ricerca la voce "vendo bracco tedesco".
I risultati trovati da Google sono ben 17.200. Un grosso traffico avviene intorno a questa razza perchè sono cani utilizzati dai cacciatori, e spesso eliminati o abbandonati appena sorgono i primi problemi con l'età o la salute.
Ecco qualche esempio :
Prezzo: 100€ Localizzazione: Assemini, Sardegna
Dettagli annuncio
Inserzionista:Privato Nuovo o Usato:Nuovo Descrizione
vendo bellissimi cuccioli di bracco tedesco..70 giorni di vita, sverminati, coda corta...prezzo trattabile...
Vendo cuccioli e cuccioloni di bracco Tedesco/Kurzhaar, di colore nero/roano e marrone/roano, già vaccinati ed iscritti ENCI, i genitori sono entrambi ottimi cacciatori, eccellenti sia nella frema che nel riporto.
Genotiri entrambi visibili.
Info Antonello 3280089*** annuncio su Vivastreet
Cuccioli di Kurzhaar o Bracco Tedesco età 4 mesi, figli di cacciatori esperti su riporto e ferma - Beccaccia, faggiano, tordo e quaglia. Padre fuori standard, madre con pedigree. Le foto si commentano da sole. tel 3383040*** Bacheca annunci Brindisi
Vendo Bracco italiano splendido esemplare, diversi titoli vinti come sotto riportato, inoltre è anche un buon cacciatore. Disponibile per qualche monta!
Sono un appassionato in provincia di Varese, non un allevatore!
Se interessati ai cuccioli chiamatemi allo 335 6645*** oppure al numero di casa 0332 706*** in ore serali. Sito personale.
Disponibili cuccioli di bracco tedesco kurzhaar nati il 14/06/09, 4 maschi e 2 femmine.ottimi cani da caccia alla ferma.per info e prenotazioni chiamare a 3331027***
Non c'è spazio per esaminare le altre migliaia di risultati, ma si presume che siano annunci tutti uguali, messi da chi vuole speculare sulla pelle di una "merce" che non parla e non racconta la sua provenienza, la sua storia, il suo stato di salute. Ma solo un modo come un altro per guadagnare dei soldi.
Strano, molto strano, che non ci siano leggi o regolamenti che tutelino questo mercato sommerso, uno spauracchio per molti animalisti che si occupano di adozioni, e spesso si ritrovano con richieste strane di maschi o femmine di razze specifiche, naturalmente non sterilizzati, inviate da "persone di buon cuore" che finiscono col creare allevamenti negli appartamenti, nei garage o nelle cantine condominiali.
E' ora che questo traffico inizi ad essere sotto controllo, visto che ingrassa alcuni privati senza scrupoli, e finisce per riempire a dismisura canili comunali e di associazioni.
.
ADOTTATO NEL 2011 !!!! SHADOW APPELLO URGENTE PER UN BELLISSIMO BRACCO TEDESCO
Siccome Shadow non smetteva di abbaiare e piangere per la solitudine, il suo infastidito padrone decide di rifilarlo a un cacciatore.
Il nuovo lavoro da cane da caccia non funziona : Shadow non sa cacciare. E in quanto a solitudine, vive in un corridoio di cemento dentro un capannone, con una grata di legno come cuccia.
Il cacciatore ovviamente non vuole sfamare una bocca inutile, e anche lui vuole sbarazzarsi del bracco. Attraverso un appello girato tra volontarie Shadow viene accolto in un rifugio ad Arzago D'Adda.
Ma la sofferenza, in un cane particolarmente sensibile e segnato dalla vita, a volte è troppo grande; tanto che perfino le coccole o i buoni bocconcini non hanno più nessun effetto.
Shadow incomincia a girare in tondo nel recinto, arrivando a scavare dei solchi. Mangia ma non assimila, diventando magrissimo come si vede dalla foto.
Dagli esami medici risulta che è un cane sano, la sua unica malattia è nell'anima.
Dovrebbe trovare una famiglia capace di trattarlo e soprattutto tranquillizzarlo, e invece ne incontra una di quelle essetierreoennezetae, che lo richiede in adozione e pochi giorni dopo lo riporta al rifugio come un prodotto guasto : "punta la gente, è ingestibile!"
E ovviamente Shadow "punta" le persone e gli altri cani, si dimostra agitato.
Dopo due anni di solitudine e totale mancanza di riferimenti, sballottato di qua e di là, sarebbe stato strano se non avesse mostrato queste curiosità.
Certe anime da beneficienza dovrebbero sapere che un cane di canile ha bisogno di tempo per abituarsi alla nuova casa, alle regole, ai ritmi. Non certo di qualcuno che osserva accigliato mentre pensa tutto il peggio possibile.
Infatti quando Shadow era al rifugio usciva spesso e si comportava benissimo con i volontari.
18 novembre 2009
SOSTEGNO ALLA RICERCA SENZA VIVISEZIONE
una volta data l'adesione è importante esserci davvero :
TORINO 21 novembre ore 16.00 - 20.00 piazza Castello angolo via Garibaldi. Tavolo informativo. Contatto: piemonte@agireora.org
LIVORNO data e luogo da definire. Tavolo informativo. Contatto: taolih@yahoo.it
BRESCIA 22 novembre ore 20.00 cena vegan benefit c/o il Ristorante Shakti Food, via Moretto. Contatto: amarillimiabella@alice.it
PISTOIA luogo e data da definire. Tavolo informativo. Contatto: vag@interfree.it
GENOVA 28 e 29 novembre ore 10.00 - 19.00 via XX Settembre davanti a Mondadori. Tavolo informativo. Contatto: spooky@pluck.it
TARANTO tutti i fine-settimana di novembre in via Di Palma ang. via Pupino.
Tavolo informativo. Contatto: taranto@agireora.org
REGGIO EMILIA 24 e 28 novembre ore 10.00 -19.00 piazza Del Monte angolo via Carducci. Tavolo informativo. Contatto: okanimalok@yahoo.it
BRINDISI 28 e 29 novembre ore 18.00 -21.00 corso Umberto vicino profumeria Limoni. Tavolo informativo. Contatto: veganimalisti@gmail.com
LECCE 12 e 13 dicembre ore 17.30 - 21.30 via Trinchese (davanti a Zara).
Tavolo informativo. Contatto: veganimalisti@gmail.com
PISA 28 novembre - 12 e 19 dicembre ore 8.30 -13.00 largo Paparelli. Tavolo informativo. Contatto: paola.paolicchi@alice.it
COMO 8 e 20 dicembre luogo da definire Tavolo informativo.
Contatto: giocaspani@gmail.com
CATANIA 21 - 22 - 28 - 29 novembre via Etnea di fronte al Giardino Bellini.
Tavolo informativo. Contatto: pan.animalienatura@alice.it
.
SENTENZA DEL TRIBUNALE DA RAGIONE AI GATTI
Accusati erano i gatti che cacciano i topi nelle cantine condominiali, e che occupano abusivamente con le loro cucce gli spazi comuni, ma naturalmente al loro posto davanti al giudice ci sono finite le persone che si occupano della colonia, alle quali è stata richiesto l'allontanamento dei gatti e un risarcimento morale per 500 abitanti dei condomini.
Nelle 11 pagine di sentenza della XIII sezione civile del Tribunale di Milano si richiama la Legge 281 "Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo" e si riconosce che i gatti sono “animali sociali che si muovono liberamente su un determinato territorio radunandosi in gruppi denominati colonie feline, pur vivendo in libertà sono stanziali e frequentano abitualmente lo stesso luogo pubblico o privato, creandosi cosi un loro habitat ovvero quel territorio, o porzione di esso, pubblico o privato, urbano e no, edificato e non, nel quale vivono stabilmente. Nessuna norma di legge ne nazionale ne regionale proibisce di alimentare gatti randagi nel loro habitat. Secondo detta normativa i gatti che stazionano e/o vengono alimentati nelle zone condominiali non possono essere allontanati o catturati per nessun motivo”.
Oltre a poter continuare a vivere nel palazzo e cacciare i topi in santa pace, le loro casette rimarranno al loro posto. Una bella vittoria per gattari e gattare, nonchè per l'associazione AIDAA, che si è schierata in loro difesa.
.
16 novembre 2009
PER TIRARE LE SOMME SULL’ANIMALISMO
L’ordinanza sul maltrattamento animale di cui si è parlato in questi giorni, firmata da Francesca Martini, si dice che sia vecchia di 20 anni. Un’ordinanza che avremmo dovuto recepire il secolo scorso quindi, ma come al solito l’Italia ha preso il suo tempo.Tra i vari punti appare quello che autorizza la presenza e l’opera nei canili alle associazioni registrate, negando di fatto l’accesso a tutte quelle realtà indipendenti che hanno seguito fino a oggi gli animali senza essere organizzati in associazione o onlus. Forse prima dei prossimi 10 anni ci saranno commenti su queste scelte da parte delle persone coinvolte…chissà!
Non è una novità che il mondo animale interessi così poco al mondo politico. Sinistra, centro o destra fanno a gara nel ritenerlo un argomento di serie B, buono per strappare una lacrimuccia con le storie degli animali che salvano i padroni dagli incendi, dai crolli nei terremoti, o dalla depressione. Forse per riempire gli spazi vuoti nelle pagine, visto che proprio tra le forze di centro-destra vi sono i più numerosi rappresentanti dei gruppi interparlamentari per la caccia.
Un sostanzioso motivo di interesse da parte del mondo politico è il numero di voti raggranellabili nei circuiti animalisti, collegati sul web in reti che vanno da Trapani a Trento e ad Aosta. Nella valle desolata dell’interesse istituzionale per questi argomenti, a un onorevole oggi basta sbilanciarsi un attimo a favore della causa animalista per essere incoronato “protettore degli animali”.
Oggi probabilmente esistono realtà diverse da quelle di 20 anni fa, ma quelle che sono alla base del traffico clandestino di animali; delle corse, combattimenti e scommesse clandestini; delle sperimentazioni negli allevamenti; dei canili lager, esistono sempre. E sono legate alla criminalità organizzata, cronaca nera non rosa. La stessa criminalità che stringe patti anche ad alti livelli per un comune beneficio, e che col beneplacito della politica arriva a controllare interi territori.
Alla criminalità organizzata non interessano le conseguenze dei suoi scarichi radioattivi, non interessa che migliaia di animali muoiano schiacciati nei camion provenienti dall’Est Europa, non interessa bruciare intere montagne,non interessa se vengono seppellite migliaia di carcasse di animali morti di fame e malattie nei canili lager, tanto meno interessa se animali addestrati all’attacco si mangiano i bambini. Ciò che importa è fare soldi, e per fare soldi occorrono gli agganci giusti.
Che, a dire il vero, non mancano mai, alla faccia degli animalisti sempre in attesa di tempi migliori. A questo proposito è opportuno ascoltare quanto riferito da un ex-cacciatore pentito, citato da Paolo Ricci in http://www.lasaggezzadichirone.org :
(i cacciatori parlando degli animalisti) "...devono continuare così; devono restare confinati nella cultura. Nel buddismo. Nel salutismo. Nella non violenza. Litigando nei loro ghetti. Vegani contro vegani. Vegetariani contro vegetariani. Vegani contro vegetariani. Marxisti contro anarchici. Isolazionisti contro antispecisti. Antispecisti contro cristiani. Anarchici contro il mondo intero.
Dicevano: continuino pure con la protesta e le loro seghe mentali, importante è che non sconfinino nella politica. Quel territorio è nostro.
Se entrano lì saranno guai perché sono tanti. Si limitino alla misericordia spicciola. Vanno incoraggiati in quella direzione. Creino ricette per i ravioli vegani e roba del genere. E continuino a piangersi addosso come hanno sempre fatto. Ma guai se capiscono il potere della politica: il potere che muove i voti. GUAI SE FANNO MASSA! DEVONO RESTARE ATOMIZZATI. DIVISI…."
.
12 novembre 2009
14 e 15 NOVEMBRE - IN SPAGNA SI DA FUOCO AI TORI
In natura il toro è un animale mite, un erbivoro grande e grosso ma timido, simile alla sua femmina mucca. Forse è proprio questa mitezza a rendere gli esseri umani ancora più vigliacchi, crudeli e beceri nei confronti dei tori, usati in Spagna in molti modi, fra i quali la corrida sembra alla fine il meno cruento.
Questi spettacoli avvengono ancora oggi perchè, naturalmente, fanno parte della cultura di un popolo. E qui parliamo di radici, di tradizioni!!!
Nella cattolicissima Spagna ci sono molte "feste" in cui viene seviziato a morte un toro, mentre intere famiglie con bambini partecipano entusiaste :
tagliandogli i testicoli da vivo, ferendolo in ogni modo per tutta la notte facendo attenzione che arrivi vivo all'alba per poterlo uccidere al momento giusto, legandogli alle corna palle di catrame alle quali dare fuoco.
Chi vuole può trovare in rete molti video che mostrano cosa avviene ai toros emboleados : un toro viene liberato improvvisamente da un camion, accerchiato e afferrato da decine di "uomini" urlanti. Viene legato strettamente per il collo a un palo conficcato nel terreno, mentre decine di "uomini" continuano a tenerlo. Una palla di catrame viene infilata in ogni corno, e viene dato fuoco, inestinguibile.
Finchè il fuoco è ancora all'inizio, il toro è disorientato e spesso non agisce, non comprendendo quello che gli accade. E' quando il fuoco arriva a bruciare profondamente le corna che il toro si anima e incomincia a correre per le strade, colpendo chi gli capita a tiro.
Capita che il toro, terrorizzato e pieno di dolore, si vada a schiantare contro un muro per porre fine alla sua sofferenza.
In diversi paesi spagnoli queste manifestazioni sono state vietate, al posto dei tori vivi vengono usati dei simulacri di metallo. Nei paesi come Medinaceli, la tradizione di massacrare un toro si rinnoverà tra due giorni.
Questa è la lettera proposta dalla League Against Cruel Sports http://www.league.org.uk/index.asp
è indirizzata al Sindaco di Medinaceli Felipe Utrilla Dupre info@medinaceli.es
ma anche alle altre istituzioni e uffici del turismo
presidencia@dipsoria.es;buzon.presidente@jcyl.es;oficinadeturismodesoria@jcyl.es;sotur@jcyl.es
Apreciado Sr. Utrilla,
Ha llegado a mi conocimiento de que en la ciudad de Medinaceli, Soria se celebrará el toro de Júbilo durante los días 14 y 15 de Noviembre. Durante este evento se fija a los cuernos del toro un artilugio el cual lleva unas bolas impregnadas con una solución inflamable a las que se prende fuego antes de que se le suelta por las calles.
Me opongo firmemente a este terrible y cruel maltrato de animales y le ruego que haga todo lo possible para impedir este festejo.
Como seguramente sabe hoy en día se suele usar en muchos pueblos de España un tipo de muñecos metálicos que sustituyen un toro vivo. Lo cual significa que la gente puede disfrutar de la misma manera de su fiesta pero sin necesidad de atormentar a un toro.
Una reciente encuesta realizada por Ipsos-MORI, encargada por la League Against Cruel Sports, demuestra que un 89 % de los ciudadanos británicos jamás visitarían a una corrida de toros. Encuestas a nivel europeo muestran un resultado similar.
Además, estoy seguro que Usted tiene conocimiento de que más de 180.000 ciudadanos catalanes están a favor de prohibir a las corridas de toros en su región y que una lista de firmas ha sido entregado recientemente al Parlamento Catalán.
Yo desde luego no visitaré a Medinaceli mientras tengan lugar festejos de este tipo en esta ciudad y pediré a todos mis amigos y a mi familia hacer lo mismo.
Sin otro particular reciba un cordial saludo
- firma -
.
10 novembre 2009
APPELLO URGENTISSIMO: SERVE MILTEFORAN E STOMORGYL PER IL RIFUGIO DI SAN POLO - ROMA
Per favore se avete possibilità di recuperare questi farmaci, anche confezioni iniziate, mettetevi in contatto con me, via mail all'indirizzo cuoredicane@gmail.com o telefono 393 6095360, oppure con il 340 7181141.
Potete aiutarci anche diffondendo questo messaggio! Non vi costa nulla.
Grazie a tutti
Loredana
La raccolta, oltre ai farmaci già citati e più urgenti in assoluto, comprende anche antibiotici a largo spettro, antiparassitari, e qualsiasi prodotto che possa servire ad affrontare l'inverno con un po' meno sofferenza. Se avete farmaci anche iniziati, in via di scadenza, anche già scaduti non oltre i sei mesi, non buttateli ma inviateli al rifugio di San Polo.
Una volontaria si è offerta come punto di raccolta a Milano, la zona è Città studi-Lambrate :
LA CASA DEGLI ANIMALI
Via Bassini, 43
20133 Milano
Tel 348 7824725
Neg. 02 23951013
Da http://cuore-di-cane.blogspot.com/2009/07/rifugio-di-san-polo-tanti-cagnolini-in.html
Il rifugio di San Polo dei cavalieri, nella provincia ad Est di Roma, è un rifugio privato, molto povero, gestito con grande amore dalla Signora Marisa Orazietti.
La signora Marisa non sapeva, circa 15 anni fa quando si trasferì in campagna, che da lì a poco la sua vita sarebbe cambiata totalmente. Ma il numero di abbandoni in zona, cucciolate ritrovate nella campagna circostante, i moltissimi casi di cani malconci e maltrattati con cui dovette fare i conti, ben presto trasformò la sua piccola e umile casa in un vero e proprio canile.
Ora i cani sono più di 100, e la signora Marisa manda avanti il rifugio solo grazie alla generosità di qualche donazione e agli aiuti occasionali di persone di buon cuore.
Minata nella salute, i tanti dispiaceri e gli orrori visti hanno ormai portato Marisa allo stremo delle forze.
Il rifugio non ha possibilità di essere messo in regola e quindi non potrà mai usufruire di convenzioni comunali o altre sovvenzioni pubbliche, e oltre a ciò grava sul rifugio il continuo e pressante controllo di ASL e forze dell’ordine, continuamente interpellate da vicini non propriamente solidali con l’amore di Marisa per i cani.
Marisa è praticamente sola, cammina con le stampelle e non ha mezzi di locomozione, quindi anche fare approvvigionamenti, portare via i rifiuti accumulati o portare un cane dal veterinario nel paese più vicino diventa un’impresa. In questo può contare principalmente sull’aiuto della figlia Sonia, ma la mole di lavoro per due donne sole è davvero impensabile.
Nessun volontario in zona, e nessuno su cui fare affidamento in maniera veramente stabile.
Da anni faccio del mio meglio per trovare casa ai cani ospiti del rifugio, nella convinzione che se non si riesce ad aiutare Marisa in altro modo, offrire una casa a un po’ dei suoi protetti è l’unico aiuto che posso dare per alleggerire questa situazione e dare a chi rimane al canile la possibilità di vivere un po’ meglio.
La maggior parte dei cani che sono lì vivono in canile da tutta la vita; trovati cuccioli, tanti anni fa, non hanno mai conosciuto altro che un recinto e una cuccia di legno, il freddo rigido e i venti dell’inverno e il caldo soffocante della campagna in estate. Ci sono molte piccole taglie, cagnolini dolcissimi e affettuosi. Le persone che hanno adottato uno di loro – a dispetto dei pregiudizi sull’età - possono testimoniare che si tratta di gioielli preziosi, coperti dalla polvere e lontani dal mondo.. degli esseri meravigliosi che sono pronti ad amarvi senza riserve per il resto della loro vita.
8 novembre 2009
RICORDANDO UN MONDO PIU' SANO
Il circo con animali è "un'antica tradizione per i bambini", accoppare tori resi deboli in un'arena "un'antica tradizione nazionale", appiccargli il fuoco alle corna e farli correre fino alla morte "una tradizione paesana".
In feste e sagre in cui gli unici a divertirsi sono esseri umani talmente ubriachi da reggere in piedi a malapena, migliaia di animali soffrono e muoiono, per tradizione.
Per riuscire a galleggiare in questa immondizia morale che sale da ogni parte, è una medicina per l'animo ricordare che altri mondi sono esistiti e forse esisteranno nuovamente. Coloro che ci hanno trasmesso insegnamenti veramente importanti sono ancora lì nelle rocce, nella sabbia e nell'acqua, spiriti che soffiano nelle orecchie la verità delle cose, anche se apparentemente distrutti intorno al 1860.
" Per i nativi americani, ogni pietra ogni pianta e ogni animale era un insegnante - un rispettato eguale i cui tratti unici diventavano un modello per gli esseri umani.
C'erano lezioni che dovevano essere imparate dalla vita selvaggia, dal potente bufalo all'umile topo, e la conoscenza acquisita da queste lezioni veniva trasmessa di generazione in generazione attraverso delle storie.
4 novembre 2009
NAVI DEI VELENI : PER IL WWF IL CASO NON E' CHIUSO
Da http://www.melitotv.it
Secondo l'associazione ambientalista, le coordinate del relitto ispezionato dalle telecamere inviate dalla Regione Calabria sono diverse da quelle della motonave Catania, che secondo il ministro dell'ambiente e il procuratore nazionale antimafia avrebbe invece «chiuso» il caso.
Lo sa chiunque vada per mare: bastano pochi primi e pochi secondi, sulle coordinate di una carta nautica, per fare una grande differenza. In questo caso, la differenza tra la verità e la frettolosa dichiarazione di «caso chiuso».
In una lettera inviata questa mattina al ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo e al procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, è il Wwf a contare primi e secondi. Il risultato è che le coordinate non coincidono. Secondo i rilevamenti dell’associazione ambientalista, infatti, il relitto ispezionato un mese fa dalle telecamere inviate dalla Regione Calabria su indicazione della Procura di Paola, in provincia di Cosenza, si sono immerse nel punto individuato dalle coordinate 39 gradi, 28.50 primi nord e 15 gradi, 41.57 primi est. La Mare Oceano, l’unità mandata dal ministero dell’ambiente, invece, ha immerso le sue sonde a 39 gradi, 32 primi nord e 15 gradi, 42 primi est. Lì sotto, appunto, c’è il relitto della motonave Catania, silurata da un sottomarino tedesco durante la prima guerra mondiale. E si sapeva che il relitto era lì, tanto che – come riportato da molti media – il relitto era segnalato sulle carte nautiche della marina militare tedesca e dell’ufficio idrografico del Regno Unito, praticamente la massima autorità mondiale in materia di carte nautiche.
Tradotto in distanze lineari, la differenza di coordinate vuol dire che tra i due punti ci sono circa tre miglia marine e mezzo. Cioè 6 chilometri e mezzo. Un errore difficile da fare con gli strumenti di posizionamento satellitare esistenti oggi a bordo anche delle barche dei naviganti della domenica. In sostanza, le sonde della Regione Calabria hanno visto un relitto diverso da quello visto dalle sonde della Mare Oceano e i dubbi erano emersi già quando sono state diffuse le immagini della perlustrazione sottomarina ordinata da ministero dell’ambiente e procura nazionale antimafia. Per questo, la dichiarazione di «caso chiuso» a proposito della vicenda della nave dei veleni affondata davanti le coste di Cetraro è sembrata quantomeno frettolosa, in mancanza di verifiche più precise sui relitti e soprattutto sul contenuto delle loro stive.
«Siamo stati i primi a gioire delle risposte rassicuranti da voi venute in occasione della conferenza stampa del 29 ottobre scorso, ma siamo convinti che l’unico modo per superare ogni equivoco sia quello di approfondire nel modo più trasparente possibile le analisi dei relitti – dichiara il Wwf nella lettera inviata a Prestigiacomo e Grasso – Per questo il Wwf chiede una perizia pubblica comparata, a cui possano assistere esperti nominati dalle associazioni ambientaliste, tra i due video girati dal Rov della nave ‘Coopernaut Franca’ della società Nautilus cha ha agito su incarico della Regione Calabria e dell’Arpacal [Agenzia regionale protezione ambiente] e dal Rov della nave ‘Mare Oceano’ della società Geolab incaricata dal Ministero dell’ambiente nonché di tutte le informazioni riguardanti le zone di operazione [a partire dalle coordinate dei due punti nave ] e le caratteristiche tecniche del naviglio rilevato». Il Presidente del Wwf Italia, Stefano Leoni, ha ribadito l’urgenza di una perizia pubblica comparata che possa cancellare ogni dubbio e accertare appieno la verità sull’identità e il contenuto della nave affondata a Cetraro.
L’associazione ambientalista, che da anni lavora sui dossier delle cosiddette «navi a perdere» ha denunciato in passato molte volte la reticenza di alcuni apparati dello Stato rispetto all’evidenza del traffico internazionale di rifiuti pericolosi e radioattivi, connesso con il traffico di armi. Una reticenza che, dopo l’esplosione del caso Cunsky, rischia di diventare molto sospetta, specialmente quando i motivi per dubitare delle dichiarazioni ufficiali si possono misurare in gradi, primi e secondi.
Capitano di Fregata Natale De Grazia - Medaglia d'oro al Merito di Marina
26 ottobre 2009
UCCISO DA UN ORSO IL DIRETTORE DEL CIRCO RUSSO "BEARS ON ICE"
In the incident, which happened Thursday, the 5-year-old animal killed the circus administrator, Dmitry Potapov, and mauled an animal trainer, who was attempting to rescue him.
"The incident occurred during a rehearsal by the Russian state circus company troupe which was performing in Bishkek with the program, Bears on Ice," Ministry of Culture and Information director Kurmangazy Isanayev told reporters.
It is unclear what caused the bear to attack Potapov, 25, nearly severing one of his legs while dragging him across the ice by his neck. Medical personnel were unable to save Potapov, who died at the scene.
The 29-year-old circus trainer Yevgeny Popov, who attempted to rescue Potapov, was also severely injured, according to doctors.
"The victim has sustained serious injuries - deep scalp lacerations, bruising of the brain, lacerations on his body. His condition is considered critical," Dr. Gulnara Tashibekova told reporters on Russian state television.
After the incident, the circus was cordoned off by police and emergency service workers. Experts have been brought in to examine the bear, which was shot and died at the scene.
Russia has a long-standing tradition of training bears to perform tricks such as riding motorcycles, ice skating, and playing hockey. Fatal attacks are unusual.
25 ottobre 2009
FAMMI TROVARE UN PADRONE DI RAZZA, SONO UN BRACCO E IL BASTARDO L'HO GIA' CONOSCIUTO
Questo povero bracco COMPLETAMENTE CIECO non é più gradito...