26 dicembre 2011

LOLA E' MORTA DI CREPACUORE DOPO LA SCOMPARSA DELLA NONNA UMANA


LOLA SENTIVA FREDDO, SPECIE NEL CUORE, E HA STACCATO LA SPINA

Sondra Coggio - Il Secolo XIX

La Spezia - Saranno insieme, a Natale, Lola e la sua amatissima padrona. Saranno insieme e si stringeranno, come facevano un tempo, con affetto: come accadeva tutti i giorni, prima che la donna morisse, qualche settimana fa, e che la sua piccola meticcia restasse sola. Sarebbe stato il loro primo Natale lontane, dopo la morte della donna. Ma Lola non ha retto, e l’ha raggiunta. Ed ora, è bello sperare che sia di nuovo serena.. Lola soffriva, da sola. Le mancava la sua “umana”, che la coccolava, l’accarezzava, e spesso le parlava, come si fa quando si è anziani, e si gira per casa.

Era rimasta sola, la Lola: una mattina come tante. Era arrivato il medico, le avevano portato via la sua padrona. Lei era rimasta ad aspettarla. La cercava, non capiva. Le mancavano carezze e coccole, parole dolci e attenzioni. Non sapeva, che la padrona fosse morta. L’ha capito quando ha scoperto di essere di troppo.

Dove si mette la Lola? Che si fa della Lola? E’ rimasta a testa china. Ha sperato, finché l’han messa sulla macchina, e portata al canile.  E’ stata la sua ultima brevissima gita. E’ stata “restituita”: è la legge che lo prevede, se non desidera più tenere il cane o il gatto. C’è di peggio, sì: c’è chi abbandona, o getta via il suo compagno di viaggio, nei cassonetti.

La Lola no. E’ stata restituita a norma di legge: non si paga, il costo del mantenimento passa alla comunità spezzina. Tutto finito. Per gli “umani”, è un protocollo indolore. E infatti le restituzioni sono tantissime.  Sa, m’è nato un figlio.. ho cambiato mobili.. mi arriva la suocera.. ho l’allergia.. m’è morta la nonna.. Si tiene l’eredità, si lascia il cane. La Lola è finita in una gabbia. Girata di spalle, non voleva mangiare. Aspettava. I volontari ci hanno provato, a consolarla: invano.

Lola è crollata in un silenzio assoluto. Finché il suo cuore si è spezzato. Non è la solita metafora per indicarne la morte: è stato proprio così. L’ha scritto il veterinario, nella constatazione del decesso. E’ stata lei, a staccare la spina. Sapeva d’essere stata cacciata di casa. Sapeva che nessuno l’avrebbe adottata. Sentiva freddo, specie nel cuore. E ha detto basta. " Lo sapevamo, l’avevamo detto, le siamo stati accanto fino alla fine - conferma la responsabile provinciale del servizio tutela animali, Antonietta Zarrelli – succede sempre così. Ho visto cani lasciarsi morire di fame, dare testate alle sbarre, strapparsi la pelle con i denti. E’ dolore, dolore puro. Da anni, mi batto perché il cane e il gatto entrino nello stato di famiglia. E’ un salto culturale, che serve: capire che non è la stessa cosa, dar via un mobile o una creatura viva, che ha sentimenti. Proprio ieri è morta una cagnetta mai adottata. E’ una creatura che non ha mai visto un parco pubblico, una casa.. Ha visto solo la cella, il cemento, le sbarre. Era stata gettata in strada. E dopo Natale, avremo chissà quanti cagnetti restituiti, perché ricevuti in regalo da chi non li vuole.. A Lola s’è spezzato il cuore: pensiamoci, prima di acquistare il cucciolo di razza, e magari fare una cucciolata che non si vuole».

Lola è serena? Non ha più freddo? Speriamo che sì, stia bene, di nuovo con lei, con la sua umana, a farle festa e ad addolcirle il Natale. Speriamo siano insieme, magari nel paradiso dei cani in cui voleva andare lo scrittore Mark Twain, perché i cani – diceva – sono gentiluomini. Gli umani no.

Il Secolo XIX  -   video con Lola visibile su http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2011/12/25/AOsW4BZB-



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